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La Vita Felice: Sguardi

Autobiografia involontaria

Autobiografia involontaria

Pietro Salmoiraghi

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2010

pagine: 90

"Il libro di Pietro Salmoraghi può incuriosire o infastidire; coinvolgere o lasciare freddo il lettore, ma di certo non lascia indifferenti, poiché da subito chiede di "prendere posizione" di fronte a ciò che si legge. Libro che disorienta e stupisce; fa pensare e chiede ascolto con tono tenace e ostinato, con modi martellanti e forme acuminate. Un libro che ci chiama in causa, direi, battendo e ribattendo su alcuni punti chiave di un discorso interno che punta su alcuni precisi snodi di pensiero, che continuamente tornano nel libro, nel pur variato tono testuale. Quali snodi? Eccone alcuni: il lento andare del tempo, che non solo corrode tutto mettendoci di fronte alla debolezza del corpo, alla vecchiaia e alla morte (tema ricorrente nel volume), così come al dover "fare i conti" con ciò che si è fatto e, di contro, con le occasioni perdute. Ma anche il tempo visto come "forza" che smonta via via ogni presunzione e ogni accanimento di chi crede di sapere la verità definitiva su tutto. Il tempo anche come memoria, che però non salva la vita che sempre ci scappa di mano e si fa polvere." (dalla prefazione di Gabriella Fantano)
12,00

Luoghi del silenzio

Luoghi del silenzio

Pancrazio Luisi

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2010

pagine: 75

"È uno sguardo attento, sobrio e persino pudico quello di Pancrazio Luisi, la cui parola non slitta mai nel sentimentale, né nella retorica, riuscendo però al contempo a ergersi al di sopra di una mera descrizione del reale per tentare (e spesso riuscire) ad afferrare in parole il senso intimo, il telos che agita il mondo e muove, anche se in modo quasi del tutto impercettibile, le cose dal di dentro, mostrandosi tra le scene della vita vissuta o nelle azioni di tutti i giorni, anche nei gesti, nelle pieghe del corpo malato, in una casa fatta di stanze silenziose, estranee." (Dalla prefazione di Gabriela Fantato)
10,00

Il diritto di essere opachi

Il diritto di essere opachi

Marco Ercolani

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2010

pagine: 88

"La capacità di empatia con il vissuto e di adesione alla tensione intrinseca al linguaggio che è propria di questo autore ci accompagna anche in questo libro di poesia: viaggio sapienziale ed esistenziale, un cammino poetico nel buio degli anni, per cercare là dove l'oscurità è più fitta e tentare di intravedere un bagliore di luce, una direzione di senso ancora possibile. Questa poesia di Ercolani ci offire una scrittura che è insieme visionaria e concreta, simbolica e carnale, per cui seguiamo l'autore in quello che appare un viaggio che è sogno-incubo, ma a tratti anche viaggio reale, dove il mondo è colto per frammenti, in dettagli minimi o solo in un'eco. Ne II diritto di essere opachi la poesia, infatti, si fa ricerca per terre e mari di senso e parola, disegnando immagini e offrendoci riflessioni di tono aforismatico, conducendoci via via alla scoperta che "la terra è vuota"." (dalla prefazione di Gabriella Fantato)
12,00

Attraverso la tela

Attraverso la tela

Marco Bellini

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2010

pagine: 43

"Marco Bellini dà vita in questo libro a un vero "corpo a corpo" con la parola, realizzando una bella raccolta unitaria e di respiro poematico, dove tenta, sempre in una profonda compostezza di stile, in un tono pacato e con un lessico misurato, ma anche sempre carnale e preciso, un'operazione poetica coraggiosa: tenere in vita il passato (l'infanzia) con le parole, ma anche e soprattutto, tenere in vita... la vita stessa." (Dalla prefazione di Gabriela Fantato; postfazione di Piero Marelli)
8,00

Salva la notte

Salva la notte

Luisa Pianzola

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2010

pagine: 100

Libro scabro e tagliente questo di Luisa Pianzola, che ha scelto un linguaggio scarnificato, ridotto all'osso, acuminato e insieme sedimentato, tanto che in questi versi la lingua, talvolta, si fa prossima all'afasia, senza mai però che ci sia un reale lasciarsi andare al fascino del silenzio, senza assecondare l'impossibilità del dire. Il lessico in "Salva la notte" è frutto di un attento lavorìo della poetessa che ha tolto ogni dimensione lirica e sentimentale dal suo linguaggio, così come ogni ombra di retorica, scavando dentro al parlare quotidiano per dar forma a una lingua capace di testimoniare la condizione di deprivazione e abulia, di insignificanza e vuoto in cui viviamo. (Dalla prefazione di Gabriella Fantato; postfazione di Mario Santagostini)
12,00

Con la tua voce. Incontri con dieci poetesse del Novecento

Con la tua voce. Incontri con dieci poetesse del Novecento

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2010

pagine: 174

Se la poesia è "pratica erotica del mondo", come annotava Maria Zambrano, e la parola poetica nasce "dall'ustione" del mondo, la scrittura critica è narrazione di due esistenze (quella del poeta e quella del critico) che si incontrano nel testo, grazie al testo, oltre il testo, per rivivere l'esperienza stessa che lo ha generato. Solo così si realizza una lettura amorosa capace di metterci di fronte al perturbante che è nella lingua poetica, ed è anche nel poeta (anche in noi). Per fare questo sono necessarie parole acuminate, sorprendenti e fragili; parole capaci di dar voce alle ossessioni, ai traumi e mancanze, così come alle gioie intraviste e perdute che hanno fatto sì che la vita vissuta si sia fatta lingua poetica. Leggere amorosamente un testo poetico, dunque, è come "incontrare uno straniero" e per conoscerlo occorre sguardo penetrante, orecchio attento e intuizione vigile. Tutto questo accade nei dieci saggi che compongono questo libro.
16,00

Verbali. Ideali cartelle cliniche

Verbali. Ideali cartelle cliniche

Quito Chiantia

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2009

pagine: 57

"Si può dar voce a una bocca spalancata e muta? Si può dire cosa c'è dentro, e oltre un gesto? Si può nominare il silenzio? Quito Chiantia tenta di farlo nei suoi "Verbali" ed espone sulla pagina, facendoli stridere tra loro, tre diversi livelli linguistici: uno clinico, uno pratico-descrittivo e uno poetico. Tre lingue si fronteggiano in questo libro: tre lingue che scavano dentro il silenzio." (dalla prefazione di Gabriela Fantato)
10,00

Radici delle isole. I libri in forma di racconto

Radici delle isole. I libri in forma di racconto

Sebastiano Aglieco

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2009

pagine: 204

In questo libro non si discute alcuna teoria. Si indica, piuttosto, un compito: il racconto dei libri, degli incontri che li hanno preceduti e accompagnati, come ci cercano e ci accompagnano le presenze nel corso dei nostri anni. A volte questi incontri finiscono dietro l'angolo di una strada, si esauriscono nello sguardo quando intuiamo una cattiveria, una furbizia non necessaria. Altre volte proseguono. Questo libro è un diario dei libri. In un racconto che spesso è prosa inventata, cercata. Non solo per le parole, ma anche per i gesti che le preparano. Che chiedono una descrizione. Ma è anche racconto delle parole che ancora attendono di diventare libri.
16,00

Del sognato

Del sognato

Raffaele Piazza

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2009

pagine: 65

"La sensazione che si riceve sin dalle prime pagine di questo nuovo libro di Raffaele Piazza è di avere a che fare con un poeta che, per vita e cultura, ha le sue radici nel Mediterraneo - non dimentichiamo che Piazza è di Napoli - e infatti nei versi si incontrano spesso il mare, il cielo e persino spiagge e scogli... Eppure in questi versi di Piazza c'è anche un altro mondo: quello dei messaggi al cellulare, delle comunicazioni e-mail e di un muoversi (sovente senza spiegazione e senza direzione) nel bagliore azzurrino della rete Internet. Un modo di silenzi e vuoto, dove incontriamo anche per le strade profili di ragazze che vanno al lavoro, volti di ucraine (o moldave o romene) venute in Italia a lavorare nelle nostre case. La poesia di questo autore, dunque, si alimenta di una sorta di doppia radice e di doppio sguardo: parola tesa tra dimensione locale (il mare e la costa campana) e dimensione mondiale di una globalizzazione dove emergono sia le comunicazioni planetarie via cavo, sia i flussi di migrazioni e lavoro da ovunque verso ovunque..." (dalla prefazione di Gabriela Fantato)
10,00

Senza riparo. Poesia e finitezza

Senza riparo. Poesia e finitezza

Stefano Guglielmin

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2009

pagine: 244

Senza riparo è un libro di rigore e passione: libro coraggioso di ricerca e pensiero onesto" in senso sabiano, alimentato da profonda necessità interiore e volontà di ascolto. È evidente la grande lucidità che lo attraversa, sorretta dalla conoscenza della poesia contemporanea e delle discussioni in atto sul "fare poesia" e sul canone, ma anche ricco di intuizioni critiche sul lavoro di alcuni poeti e poetesse scelti da Guglielmin a partire da una costante lettura dei testi, oltre che dall'esperienza del blog da lui ideato. A questi autori e autrici in alcuni casi è dedicato un articolato saggio, altrove leggiamo invece solo spunti, acute osservazioni relativamente all'ultimo libro pubblicato da un autore ma, comunque, si ha sempre la sensazione che in queste pagine la parola dell'autore interroghi e insieme scavi in profondità la potenza della poesia. Guglielmin sa far dialogare passato e presente; poesia e filosofìa; estetica ed etica: "parola in azione" questa, parola rizomatica, indagatrice inesausta e attiva nel grande arcipelago della poesia contemporanea e nel tessere collegamenti tra i vari poeti e con il clima culturale complessivo del '900.
18,00

La poesia e la carne. Tra il labirinto dei corpi e l'inizio della parola

La poesia e la carne. Tra il labirinto dei corpi e l'inizio della parola

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2009

pagine: 246

Il quadro di Schiele che riproduciamo in copertina rappresenta un uomo e una donna nudi in procinto di abbracciarsi. Sono due creature prigioniere del proprio corpo e dal quale tentano di distillare, un po' goffamente, una goccia di piacere. Ma allo stesso tempo quell'involucro accidentale di carne in cui sono stati gettati, e che verrà gettato via con la morte, è una sorta di geroglifico che testimonia l'infinita e profonda necessità alla radice di ogni esistenza. Schiele, in questo come in tutti i suoi dipinti, e come in tempi più vicini a noi farà Francis Bacon, sembra voglia trarre dalla miseria e fragilità del corpo umano la sensazione struggente e tenera di una carne abitata dalla coincidentia oppositorum del piacere e della morte. Non come momenti separati, ma compresenti nella forma stessa del corpo e nella sua accidentalità. Ed è questo geroglifico che si sono piegati a interrogare i saggisti presenti in questo volume, tentando di fondare un provvisorio sapere della carne che tenesse congiunti poeticamente il corpo vivente e la carogna, da cui, dice in una poesia Baudelaire, "attraverso la dissoluzione viene restituita in modo centuplicato alla grande Natura tout ce quensemble elleavaitjoint". Secondo Rainer Maria Rilke, commentatore di questi versi nel Malte, è questo "l'Essere che vale fra tutto l'Essere" e da cui si sprigiona l'essenza stessa della poesia.
18,00

Terra di risulta

Terra di risulta

Mia Lecomte

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2009

pagine: 84

Il tono e l'atmosfera che attraversa questo nuovo libro di Mia Lecomte è proprio di una poetica in re: la poesia parte dalle cose nei testi per inoltrarsi poi in uno scavo che riveli il senso. Poesia, dunque, che rifuggendo dalla mimesi e dalla visionarietà, così come dal lirismo consueto centrato sulle vicende intime dell'io, segue un'altra via che si richiama a una precisa tradizione che, in parte è ricollegabile al nome magistrale di Antonio Porta. La ricerca di Mia Lecomte ha infatti il suo perno "perforante" nella lingua mobile e vibrante, tesa fra un'epicità quasi da salmo e modalità pseudoscientifiche, sempre però attraversate da una tensione che, emozionalmente, empateticamente, aderendo alle cose del mondo, scava nel dato oggettivo, per darne una lettura espressionista, però sempre misurata nei toni, controllata nelle scelte. Quella di Mia è poesia della soglia, in bilico tra pathos e distanza, sorta di controcanto dell'esistenza. (Nota critica di Gabriela Fantato)
10,00

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