Le Mani-Microart'S: Cinema. Film
L'ombra del dubbio. Cinque trame per Alfred Hitchcock
Mauro Marchesini
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 102
Vertigo. La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock
Paolo Marocco
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 184
Caligari. La logica del delirio
P. Giorgio Tone
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 112
Das Cabinet des Dr. Caligari, mitico capolavoro del cinema espressionista tedesco, è un film stratificato e complesso, caratterizzato da una marcata ambiguità semantica e da un elevato livello formale. Un film enigmatico e inquietante, che si interroga produttivamente sulle grandi questioni della modernità: la scissione dell'io, l'insensatezza dell'esistere, la dissoluzione dei valori, l'impossibilità della verità in un mondo dominato dall'apparenza e dal nichilismo. Das Cabinet des Dr. Caligari, film che nel corso degli anni è stato oggetto di accese polemiche e di contrastanti letture critiche, viene sottoposto in questo libro a un'indagine rigorosa e appassionante, che ne focalizza in modo originale la nervatura problematica e le peculiarità stilistiche.
Sentieri selvaggi di John Ford. Un arazzo navajo
Jean-Louis Leutrat
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 96
L'uomo che uccise Liberty Valance
Giulio Damicone
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 104
Operazione Gattopardo. Come Visconti trasformò un romanzo di «destra» in un successo di «sinistra»
Alberto Anile, Maria Gabriella Giannice
Libro: Libro in brossura
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 404
27 marzo 1963: al cinema Barberini di Roma si proietta in anteprima mondiale Il Gattopardo di Luchino Visconti. Il trionfo della serata corona un lungo lavoro di scrittura e le tante vicissitudini produttive affrontate per tradurre in pellicola il romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. In quegli anni il libro, pubblicato dall'eretico Feltrinelli e attaccato dai critici di sinistra, era diventato un enorme successo editoriale. Tra dubbi e dissidi, gli esponenti culturali del PCI si risolsero a cambiare strategia appoggiando in pieno il progetto di Visconti: il "conte rosso" era pronto a trasformare il romanzo della sconfitta storica ed esistenziale di un aristocratico nel racconto del tradimento degli ideali risorgimentali e del soffocamento cruento delle prime lotte di classe. L'impresa fu titanica per i mezzi economici impiegati e per la battaglia di idee che accompagnò prima l'uscita del romanzo e poi la lavorazione del film. "Operazione Gattopardo" ricostruisce il dibattito critico-ideologico che si agitò dietro i riflettori e che infiammò l'ambiente cinematografico, quello letterario e quello politico, fra liti epocali, premi letterari combattuti fino all'ultimo voto, "contrordini" di partito, contratti stracciati, scene tagliate e dimenticate. Prefazione di Goffredo Fofi.
Cronache di poveri amanti. Pagine di celluloide
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2010
pagine: 361
"Cronache di poveri amanti". Pagine di Celluloide (in analogia con "Achtung! Banditi!". Parole per Film, edito nel 2009) non vuole raccontare la genesi storica del film, ma vuol proporne una lettura approfondita per un pubblico vasto e senza barriere. Il libro si fonda sulla sceneggiatura originale di Cronache di poveri amanti. Carlo Lizzani firma entrambe le pellicole. Tuttavia se in Achtung! Banditi! viene rappresentata la fine del dominio nazifascista, in Cronache di poveri amanti si rievoca l'inizio dell'avventura mussoliniana, drammaticamente sottolineata dai fatti fiorentini dell'ottobre 1925. Le due opere letterarie, così accostate, formano una sorta di cofanetto in cui riporre la storia della "Cooperativa Spettatori Produttori Cinematografici s.r.l.": una storia italiana, davvero unica nel mondo cinematografico e nell'ambito della cultura democratica. Arricchiscono la sceneggiatura del film saggi di qualificati studiosi, oltre al testo autorevole di Carlo Lizzani ed al ricordo significativo di Giuliano Montaldo. Una sezione toponomastica mette a confronto le strade fiorentine all'epoca del romanzo pratoliniano con quelle che percorre la troupe cinematografica all'alba degli anni Cinquanta. L'ultima sezione è a carattere iconografico: mostra ventiquattro fotogrammi del film; altrettante fotografie degli stessi luoghi, scattate un cinquantennio dopo.
Halloween. Dietro la maschera di Michael Myers
Massimo Causo, Davide Di Giorgio
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2010
pagine: 149
Era il 1978 quanto John Carpenter portava sugli schermi "Halloween", facendo di Michael Myers il primo dei tanti babau seriali che avrebbero segnato il New Horror degli anni '80. Con la sua pallida maschera e il coltello stretto in pugno, Michael Myers è il Boogeyman per eccellenza che si agita nella Notte di Ognissanti, l'arcano spettro delle più basilari paure, sorto alla fine dell'infanzia e destinato a perseguitare l'età adulta, nume non tutelare ma persecutorio di una Famiglia che cova in sé il Mostro e lo vede insorgere e risorgere con una determinazione assassina, capace di nutrire il suo stesso Mito. Con dieci film in poco più di trent'anni, la saga di "Halloween" è una delle più longeve e significative della storia del cinema. Questo libro ripercorre le vicende di un fenomeno del grande schermo diventato icona popolare e punto di vista privilegiato per osservare i cambiamenti avvenuti nel cinema horror americano degli ultimi decenni. Dalla grande stagione dei cineasti indipendenti a quella dei serial e dei moderni Boogeymen, fino alla odierna ondata di remake, ogni capitolo della saga di Michael Myers passa in rassegna l'immaginario classico dell'orrore e lo reinventa: case stregate, riti popolari, maschere, zucche illuminate, dolcetti, erotismo giovanile e coltellacci da cucina pronti a fendere giovani corpi.
Elephant man l'eroe della diversità. Dal freak show vittoriano al cinema di Lynch
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2010
pagine: 190
Novembre 1884, East End di Londra: il famigerato "abisso" degli operai, dei vagabondi, delle prostitute. In un freak show una tenda separa due giovani uomini: Frederick Treves, ambizioso chirurgo del London Hospital, e Joseph Merrick, mostruosamente segnato nel corpo da una malattia degenerativa. Le protuberanze e la deformità del cranio lo avevano fatto ribattezzare Elephant Man. Treves parte da quell'esibizione per illustrare la parabola esistenziale di Merrick: il ricovero in ospedale, la personalità romantica, il momento di fama presso l'alta società, la morte - forse per suicidio - nel 1890. Anche questo libro propone un incontro. Nella sezione Scritture è pubblicato il racconto di Treves, tradotto dalle sue memorie del 1923. Alla piccola gemma vittoriana del medico e scrittore inglese s'intrecciano le immagini di The Elephant Man, il celebre film di David Lynch del 1980, la cui sceneggiatura prendeva le mosse proprio dallo scritto di Treves. Nella sezione Sguardi ricercatori e artisti rileggono quell'immaginario, approfondendo i temi della diversità, del corpo e della rappresentazione: Gabriele Mina (antropologo), Stefano Locati (critico cinematografico), Nadja Durbach (storica), Fabrizio Foni (studioso del fantastico), Silvana Penco (genetista), Luca Ferri (attore e autore teatrale), Isabella Lobate (illustratrice).