Interesse locale, storia familiare, ricordi
Segusium. Arte e storia della valle di Susa. Volume Vol. 64
Libro: Libro in brossura
editore: Susalibri
anno edizione: 2025
pagine: 180
In copertina resta il “sigillo” che ricorda i sessant’anni, per l’omaggio a monsignor Severino Savi fondatore del sodalizio e del periodico: una straordinaria documentazione fotografica per un attento testimone del patrimonio storico-artistico della Valle. È una ghiotta anticipazione in attesa dei 1300 anni dell’abbazia di Novalesa.
Viaggio nel tempo di una stirpe saronnese. Eventi storici, ricette culinarie del 900, vecchi mestieri, dipinti e foto
Antonio Turconi
Libro: Libro in brossura
editore: Autopubblicato
anno edizione: 2025
pagine: 148
Collecroce il ricordo che sfida il tempo
Maria Vittoria Cucchiarini
Libro: Libro rilegato
editore: Autopubblicato
anno edizione: 2025
pagine: 160
17 aprile 1944. Cronache, storie personali e memorie collettive di un piccolo paese appenninico umbro ai confini con le Marche che visse uno degli efferati crimini nazifascisti all'indomani dell'8 settembre 1943. La strage di Collecroce dell'aprile 1944 rappresenta per questo territorio un ricordo indelebile che l'Autrice, nipote di una delle vittime, raccoglie nel testo a partire dai racconti dei suoi familiari, fino alle testimonianze di chi c'era e non ha mai dimenticato quei giorni che sconvolsero un'intera comunità.
La mia Emilia
Giuliano Bugani
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Autopubblicato
anno edizione: 2025
pagine: 72
Spezzano Piccolo, Macchisi e Macchia nel XVI e XVII secolo. Precede una brevissima storia della Calabria e dell’Italia Meridionale dai Romani fno al Vicereame Spagnolo
Egilio Santoro
Libro
editore: Doxa
anno edizione: 2024
pagine: 480
Harte Jahre, starke Frauen. Südtirolerinnen erzählen
Sigrid Mahlknecht Ebner, Katharina Weiss
Libro: Libro in brossura
editore: Athesia
anno edizione: 2024
pagine: 192
Il Terrilogio Blasini 1794
Roberto Branchetti
Libro
editore: Comiedit
anno edizione: 2024
pagine: 106
Platea universale dei Grimaldi Pietravairano
Antonio Leone
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 242
La pubblicazione della Platea, Universale dei Grimaldi riguardante il Feudo della Pietravajrana e di S. Felice, fa rivivere, nel linguaggio lineare e mai compiaciuto del notaio del tempo, persone di ogni ceto, non solo i feudatari protagonisti, ma anche luoghi, eventi e forme di vita di un'intera comunità. È facile sapere chi siamo, scoprire la nostra identità (quanti cognomi attuali, di questo nuovo millennio sopravvivono), ciò che possiamo chiamare la "pietravairanesità", con un brutto neologismo di cui mi dolgo e chiedo scusa ai miei tre o quattro lettori. Protagonisti, infatti, sono anche gli abitanti del paese, Pietravairano, i rapporti che ebbero con la fede e il clero, con i feudatari, le attività artigianali, la logistica fluviale per i passaggi tra paese e paese, l'uso dell'acqua del Volturno, le concessioni per "il legnatico", i pascoli, i beni burgensatici.
Sant'Agnese nel 1754. 29° Catasto Onciario della provincia di Principato Ultra, 69° dei Catasti del Regno di Napoli
Paolo Muscetta
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2024
pagine: 158
Il casale di Sant'Agnese, oggi frazione di San Giorgio del Sannio, in passato fu uno dei molti casali di Montefusco «sempre riportato per casale nelle antiche situazioni e nelle antiche carte; e costituiva un suffeudo della baronia di Montefusco» , apprendiamo dal Ricca41 che già in epoca angioina era presente il casale di Sant'Agnese «che il Serenissimo Re Ladislao con suo privilegio spedito in Napoli a' 16 decembre 1412 confirmò a Giovanni Sant'Agnesa sito nelle pertinenze della sua Terra di Montefusco della provincia di Principato Ultra Contado di Montorio» che viene definito feudo il cui possesso è antico «quod dicitur feudum Sanctae Agnesis tentum , et possessum antiquitus , et ab eo tempore». Sempre dal Ricca veniamo a conoscenza che nel Cedolario del 1500 si tassò Marino di Sant'Agnese per detto casale di S. Agnese, da Marino il feudo passò al figlio Ferdinando, la cui madre Maria de Mari come tutrice pagò il rilevio alla Regia Corte. Ferdinando trapassò senza eredi e la sorella Ippolita ereditò il feudo di Sant'Agnese sui cui pagò il rilevio al fisco nel 1529. Ippolita Sant' Agnese portò in dote il feudo a Pietro Sellaroli , patrizio beneventano e così il feudo passò alla famiglia Sellaroli di generazione in generazione pagandone ogni volta il rilevio da Giovan Camillo, poi al figlio Tommaso fino a Fabrizio Sellaroli che ne pagò il rilevio nel 1609, successivamente per istanza dei creditori, il Tribunale del Sacro Regio Consiglio vendette il feudo di Sant' Agnese a Camilla Griffo della città di Benevento, alla morte di quest'ultima nel 22 ottobre del 1656, il feudo passò a suo figlio primogenito Giovan Battista Sellaroli che soddisfece il rilevio del castello di Sant'Agnese. Il 1656 sarà ricordato come l'anno in cui si verificò una grave epidemia di peste che ebbe conseguenze devastanti sulla demografia e sull'economia, non solo nel Regno di Napoli ma anche in gran parte dell'Europa. Concentrandoci sul Principato Ultra, si registrò un significativo calo demografico stimato intorno al 40%. Sant'Agnese, ad esempio, vide una diminuzione dei fuochi da 24 a 17, mentre altri comuni più grandi come Apice subirono una riduzione del numero dei fuochi da 450 a 209. Questo volume, oltre al profilo storico, riscrive rigo per rigo, in una sintesi fedelissima, opera dell'Ingegner Muscetta, il Catasto Onciario del piccolo paese, con tutti i nomi antichi delle frazioni, le vie, le chiese e tutti gli abitanti, uno per uno, dal più vecchio al più giovane e traccia un nuovo solco nella vera Montagna dei Casali beneventani di San Giorgio del Sannio di Benevento..
Quei d'Amalfi. Storie di sirene e di eroi, di principesse e di avventurieri
Gabriele Cavaliere
Libro
editore: Officine Zephiro
anno edizione: 2024
pagine: 240
Tremila anni di storia e di storie, ambientate in uno scenario unico e meraviglioso qual’è la Costiera Amalfitana. Un “iper-luogo”, popolato di “pazzi ubriachi di sole”, da sirene e da eroi, da principesse e da avventurieri... e da qualche “guappo di cartone”. Questo libro costringe la Storia nel perimetro locale, inizia il racconto dai miti greci, quando la Costa non esisteva neppure come idea, e termina con gli eventi che, inaspettatamente, la videro protagonista, quando il “nuovo mondo” emerse dalle tenebre della guerra.