Politica e governo
Comunisti di paese (testimonianze di Maida)
Gregorio Fiozzo
Libro: Libro in brossura
editore: Falco Editore
anno edizione: 2016
pagine: 180
"'Comprendo le sue delusioni ma invidio ancora l'orgoglio per un ideale che ormai gli rimane sino alla morte', (vedi cap. 'Testimonianze sulla presa delle terre.') Ho voluto iniziare la prefazione al libro dell'amico Gregorio, con questa affermazione perché racchiude in se la vera essenza della militanza dei comunisti di Maida. Sono persone che in perfetta buona fede avevano sperato di raggiungere un futuro migliore e acquisire così una società di 'liberi e uguali'. Ho letto con interesse e riflessione il libro, 'Comunisti di Paese' ed ho apprezzato la ricerca d'informazioni, di testimonianze, corredate a volte dal colore di alcune affermazioni dialettali, che mi hanno paracadutato in una realtà geografica a me conosciuta. Ho compreso le citazioni dialettali che, proiettandole al vissuto di ognuno di essi, mi ritorna facile rammentare il contesto storico in cui i fatti sono avvenuti. Sono stato attratto dai 'pungoli' che Gregorio provoca agli intervistati ed avere da loro una forzata verità che difficilmente gli rivelano come lui avrebbe voluto. Hanno saputo nasconderla sotto una velatura sottile e che traspariva senza parole la verità." (Dalla Prefazione di Gregorio Fiozzo)
Bel/Palmyra hommage. Ediz. italiana e francese
Manar Hammad
Libro: Libro in brossura
editore: Guaraldi
anno edizione: 2016
pagine: 186
"In tempo di guerra la Storia non fa troppe storie e lascia molte scorie. Il Califfato pan-islamico salafita e jihdaista ha investito Palmira ed ha lasciato un segno rovinoso sui monumenti della città, tra i meglio preservati, con Efeso e Pompei, dell'antichità greco-romana. Le immagini ricorsive di distruzioni urbane e di esecuzioni capitali hanno invaso la mediasfera e si sono aggiunte all'agenda dei nostri spaventi. Dissipato il fumo delle esplosioni che hanno parzialmente distrutto i templi di Baalshamin e quello di Bel, non si è dissolta la caligine di una guerra politica e confessionale la cui prima vittima è la verità. Nonostante l'overdose spettacolare di crolli e di truculente uccisioni, non è facile orientarsi nei cantieri del senso tra omissioni politiche ed eufemismi religiosamente corretti. Con gli occhi velati dal lutto culturale (un 'crimine intollerabile contro la civiltà', I. Bokova, Unesco) è arduo vagliare le affermazioni dogmatiche, le intimidazioni tattiche, le citazioni e le provocazioni". (Paolo Fabbri)