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Medusa Edizioni: Filopógon

Il canto della vita. Testo latino a fronte

Il canto della vita. Testo latino a fronte

Tito Lucrezio Caro

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2017

pagine: 134

Al misterioso Lucrezio si deve un poema didascalico in sei libri «sulla natura delle cose», nel quale l'autore si propone di diffondere la dottrina epicurea presso le classi colte di Roma. Scopritore di una verità rivoluzionaria che può trasformare la vita dell'uomo e guidarlo sulla via della sapienza e della felicità, Lucrezio resta fedele al sistema filosofico delineato dal suo grande maestro, che egli esalta come salvatore dell'umanità, un eroe benefattore che ha sottratto l'uomo alle tenebre della paura e della superstizione, utilizzando gli strumenti della ragione e dell'indagine scientifica. Eppure, mentre procede nel grande compito che si è dato, Lucrezio non può nascondere la verità ai suoi lettori-discepoli: il mondo non è fatto per l'uomo, il progresso acuisce il nostro senso di disagio e di infelicità, la natura è indifferente ai nostri bisogni. Il saggio lucreziano è ora un naufrago scampato alle tempeste della vita, che vive nascosto nei giardini felici della filosofia; ora un uomo tormentato dall'angoscia, soggiogato dalla passione amorosa, terrorizzato dai fantasmi dei sogni e della mente. Il centro dell'ispirazione lucreziana risiede proprio nella percezione dinamica delle forze della natura e del cuore umano: nello slancio fantastico e immaginoso del linguaggio poetico, che tanto ha affascinato i poeti postromantici, Lucrezio riesce contemporaneamente nell'impresa di svelare il senso dei magmatici sconvolgimenti materici dell'universo, e di consegnare ai suoi lettori un modello di virtù e di saggezza realmente applicabile nella vita di tutti i giorni.
15,00

Il libro delle api

Il libro delle api

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2013

pagine: 159

Le api hanno costituito nel mondo antico un campo di osservazione e di studio che si è spinto ben oltre i confini scientifici e naturalistici. Lo dimostra il numero di testi, in versi e in prosa, che il mondo latino ha dedicato al mondo delle api: un ampio capitolo del De re rustica di Vairone (vissuto nell'età della tarda repubblica); l'intero quarto libro delle Georgiche di Virgilio (fin dall'antichità considerato tra i grandi capolavori della letteratura di ogni tempo); una sezione del De re rustica di Columella (composto intorno alla metà del I sec. d.C); un capitolo dell'immensa Storia naturale di Plinio il Vecchio. In queste opere, il metodo sperimentale (istituito da Aristotele nelle sue storie naturali) si mescola con elementi favolosi. Né mancano l'esatta osservazione della conformazione degli insetti (organizzazione sociale, scelta dei pollini, malattie mortali e contagiose), la descrizione delle cure che gli apicultori debbono dedicare agli alveari e alla raccolta del miele. Ma è una particolare somiglianza del mondo delle api con la società umana (i motivi del lavoro, della dedizione del singolo alla comunità, del comunismo dei beni, per esempio; il principio stesso della regalità) ad attrarre sia i poeti sia i filosofi antichi. Così, nell'aureo libretto di Virgilio, le api divengono simbolo di vita spirituale, poiché vincono la legge della morte e del sesso, e dunque degli istinti.
15,50

Le satire

Le satire

A. Flacco Persio

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2012

pagine: 96

"Lettore, se vai nel numero di coloro, che gridano sacrilegio a tutti gli ardimenti di stile, se con cuore assiderato, e rattratto dalla superstiziosa pedanteria ti accosti alla lettura di Persio; non toccar Persio: egli è libro scomunicato per tutte le anime paurose, egli dichiara altamente, egli stesso, di non volere a lettori, che ingegni caldi e bollenti". Così annotava Vincenzo Monti nella prefazione al suo Persio, tradotto in terza rima e commentato in un'edizione milanese del 1803. E aggiungeva, ancora rivolgendosi al lettore imbelle che mai e poi mai avrebbe potuto apprezzare i versi del più puro e sdegnoso dei poeti latini, che Persio "è una voragine che assorbisce tutti gli spiriti delicati", e che colpisce con la sua "tenebrosa precisione". Aspro e feroce, ma anche tenero e riconoscente nei versi dedicati al suo maestro, Persio non si limita a sferzare i suoi lettori con l'intransigenza di un poeta che si era formato sulle pagine più estreme della filosofia stoica: vuole colpirli con l'audacia, l'energia e la crudezza di immagini di rara tensione concettuale. Nuovamente tradotto e annotato da un giovane poeta come Matteo Veronesi, questo Persio pare irrompere nelle nostre coscienze con la stessa carica eversiva di quando apparve ai lettore di età neroniana: non solo un'opera di alta e nobile poesia, ma anche un saggio di resistenza morale alla volgarità dei tempi.
12,00

Ierofanie naturali. Sacro e natura nell'antica Roma

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2008

pagine: 192

Contemplando un cielo illuminato, sostando sulla soglia ombrosa di una grotta, risalendo il corso di un fiume fino alle sue sorgenti, traversando un sentiero boscoso, non percepiamo ancora oggi il sentimento del sacro, il brivido di una presenza misteriosa? Nacquero così, nell'antico mondo italico, ben prima che Roma facesse la sua comparsa, il culto delle fonti e dei boschi, l'animata religione delle ninfe che abitavano i tronchi degli alberi o le rive erbose di un corso d'acqua. Un'antologia, quella curata da Luigi Picchi, che affonda nei grandi archetipi - insieme animistici e naturalistici - dell'arcaico mondo italico, quei miti che tuttavia, già in età imperiale, sembrano addomesticarsi in una visione più razionale e decorativa: così, in una pagina di Stazio, è lo stesso Volturno, antica divinità fluviale, a manifestare la sua gratitudine per la bonifica delle sue rive paludose e per la costruzione di un ponte che collegava con il suo vasto arco le rive opposte. Nasceva allora, forse, lo spirito dell'uomo moderno, diviso fra la volontà di piegare la natura ai suoi scopi e la nostalgia per la potenza numinosa del mondo naturale: tanto più si perdeva il sentimento del sacro in natura, tanto più esso si spostava nei boschi, forse ancora più terrifici, dell'anima.
16,80 15,96

A Diogneto

A Diogneto

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2008

pagine: 136

Il rapido diffondersi della fede cristiana, il difficile rapporto con l'autorità imperiale, il vasto - spesso aspro - dibattito intorno ad alcuni grandi temi dottrinali, determinarono nel II secolo d. C. la nascita e lo sviluppo di una ricca letteratura apologetica in lingua greca e latina rivolta al mondo pagano, fondata sulla necessità di difendere la nuova religione dagli attacchi, spesso infamanti, degli avversari: apologie scrissero dunque, in questo secolo, Quadrato, Giustino, Taziano, Atenagora, Melitone, Minucio Felice, Tertulliano, che spesso si rivolsero direttamente agli imperatori (Quadrato ad Adriano, Giustino ad Antonino Pio, Atenagora a Marco Aurelio e Commodo, Melitone a Marco Aurelio). Da segnalare fra tutte queste opere, per la limpidezza dello stile, la forza dell'argomentazione, il tono appassionato dell'esposizione, la raffinata conoscenza della tradizione letteraria l'anonimo trattatello in lingua greca, indirizzato a un certo Diognèto, un pagano di alta condizione sociale cui l'autore (forse appartenente all'ambiente alessandrino: ma non mancano diverse ipotesi), dopo le consuete critiche rivolte al paganesimo e al giudaismo (cc. 2-4), illustra l'essenza della rivelazione cristiana (cc. 5-12).
13,80

Domus. Spazi di vita nell'antica Roma. Testo latino a fronte

Domus. Spazi di vita nell'antica Roma. Testo latino a fronte

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 107

Dall'epoca dei primi scavi archeologici, abbiamo imparato a conoscere i segreti delle case romane, le loro stanze, i loro giardini, le loro suppellettili, i decorativi affreschi illusionistici che le ornavano. Ma quali emozioni sapevano suscitare, queste case, e che pensieri, nell'animo di chi le abitava? Lo scopriamo attraverso questa antologia, che ci conduce (dopo l'esordio lucreziano sulle spelonche abitate dagli uomini primitivi) nelle case di Roma antica, di cui oggi vediamo solo le rovine, attraverso lo sguardo e l'immaginazione degli scrittori: case di severa, imperiale bellezza (come quelle di Plinio il Giovane, di Stazio, di Ausonio); o case semplici e contadine, come quelle che appaiono nei testi virgiliani o nel meraviglioso racconto ovidiano di Filemone e Bauci (non senza la stupefacente metamorfosi conclusiva della povera casa in un tempio d'oro e di marmo); case di campagna dove raccogliersi in una sorta di buen retiro, come la modesta e filosofica casa sabina di Orazio; case dove ritornare (come la villa di Catullo a Sirmione) o dove trascorrere una serena vecchiaia (come quella spoletina di Naucellio); case talora inaccessibili, dove abitano le donne desiderate dai poeti elegiaci (Catullo, Tibullo, Properzio); case progettate dal più grande architetto dell'antichità (Vitruvio); case divine e fiabesche, come quella descritta da Apuleio nella bella fabella di Amore e Psiche.
12,00

Antiche consolazioni. Testo greco e latino a fronte

Antiche consolazioni. Testo greco e latino a fronte

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 143

La "consolazione" (consolatio in latino) era nell'antichità un genere letterario e filosofico fondato su schemi ben riconoscibili. Il sentimento doloroso della precarietà della vita, la percezione dell'instabilità di ogni bene umano, avevano spinto da sempre gli spiriti più sensibili a cercare argomenti consolatorii retoricamente e concettualmente persuasivi, atti a confortare chi aveva subito un grave dolore, un lutto, una sventura. Fra i più comuni: quello che accade non accade solo a te ma a tutti gli uomini (il cosiddetto non tibi soli); la vita è una lunga sequela di mali e la morte ci libera da tutte le sofferenze, restituendoci a quella pace che avevamo perduto dopo la nascita; ciò che conta non è una vita lunga o felice, ma una vita virtuosa. Non mancavano le impressionanti rappresentazioni di grandi catastrofi cosmiche, poiché "è un grande conforto sapere che l'universo finirà al pari di noi", come annota più volte Seneca nelle sue opere. Utilizzando testi greci e latini di epoche molto varie (da Platone a Severino Boezio), Silvia Stucchi, curatrice di questa raccolta, dispone i suoi testi in ordine non strettamente cronologico, procedendo per categorie argomentative, senza dimenticare passi, come quelli celeberrimi della cena di Trimalcione compresi nel Satiricon, in cui l'autore procede a una divertente (ma non per questo meno inquietante) parodia dei tradizionali motivi della consolatio.
15,00

Più oro dell'oro. Testo greco a fronte

Più oro dell'oro. Testo greco a fronte

Saffo

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 150

Saffo, la maggior poetessa dell'antichità, contemporanea di Alceo, nacque nella seconda metà del VII secolo a.C. nell'isola di Lesbo, la stessa dove mille anni dopo Longo avrebbe ambientato, quasi un omaggio a una figura divenuta ormai leggendaria, gli amori pastorali di Dafne e Cloe. A Mitilene diresse un tiaso, una comunità di fanciulle appartenenti, come lei, alle più influenti famiglie aristocratiche dell'isola, unite nel sacro vincolo del culto di Afrodite, educate alla sapienza, alle buone maniere, al canto, alla musica e alla danza. Proprio alle fanciulle del tiaso è dedicata la parte più cospicua della sua opera, che la poetessa doveva cantare personalmente con l'accompagnamento della lira. Tema fondamentale di questi versi è Eros, il "servo di Afrodite", il "tessitore di miti" che scuote la mente e scioglie le membra degli umani, ora declinato secondo gli ideali - anche stilistici della grazia e della delicatezza, ora rappresentato nella sua sensuale fisicità e nella sua devastante potenza.
15,00

L'opera del tempo

L'opera del tempo

Lucio Anneo Seneca

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 95

Seneca, filosofo stoico e poeta tragico vissuto in età giulio-claudia, vittima della repressione neroniana nel 65 d.C. (quando fu costretto al suicidio), è forse il maggior prosatore latino di età imperiale: un filosofo moderno che non ha mai smesso di esercitare la sua influenza sui lettori di ogni tempo: da sant'Agostino a Petrarca, da Erasmo a Montagne e Rousseau, fino a filosofi francesi del secondo Novecento come Foucault. Filosofo dell'interiorità, Seneca è noto soprattutto per le sue profonde riflessioni sui temi del tempo e della morte. Questo volume comprende integralmente uno dei suoi trattati più celebri, "La brevità della vita", e un'appendice di testi morali (estrapolati da varie opere, soprattutto dalle "Epistole a Lucilio") che approfondiscono i temi toccati nel trattato: la vita non è breve (lo è solo se si fa un cattivo uso degli anni che sono concessi); la morte non è un avvenimento futuro, ma un'esperienza che tocca ogni istante della vita; la vera libertà è quella interiore (e nessuno, neppure il più feroce potere, può cancellarla).
11,50

Il poema sulla natura

Il poema sulla natura

Parmenide

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 120

Grande sapiente dell'età arcaica della filosofia, Parmenide nacque alla fine del VI secolo a Elea (oggi Velia, in Campania) e proprio lì, alcuni anni fa, venne ritrovato un ritratto marmoreo che lo raffigura. Morì ad Atene poco dopo il 450 a.C., e di lui resta un'opera fatta per lo più di frammenti, un poema in versi esametrici, intitolato "Sulla natura". L'interrogativo che serpeggia nell'opera è la domanda sulla possibilità di conoscere la vera essenza del reale. Il poeta-filosofo immagina di essere guidato dalle figlie del sole, su un carro trainato da sapienti cavalle, fino alle soglie di una porta dai grandi battenti che sbarra la via della Notte e del Giorno. Qui ha modo di incontrare Dike, la dea della giustizia, che accoglie il poeta nella terra di Verità e lo apre al mondo della conoscenza.
13,00

Il libro della Sapienza

Il libro della Sapienza

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 127

Tradizionalmente attribuito a Salomone, fu scritto in lingua greca da un ignoto autore giudeo-alessandrino fra il II e il I secolo a.C. Questo libro dell'Antico Testamento era diretto agli ebrei della diaspora egiziana per confermarli nella loro fede monoteistica: proprio per questo, accanto ai temi consueti della tradizione ebraico-biblica, l'autore ricorre anche ad argomenti della filosofia ellenistica di scuola platonica e stoica, interpretati tuttavia su un piano profetico e apocalittico. Questo testo sacro della tradizione giudaico-cristiana si segnala per la potenza dell'ispirazione e l'energia plastica del linguaggio, degni di un grande scrittore. Nella presente edizione, Davide Brullo, giovane poeta e antichista, pone l'accento proprio sulla resa stilistica del testo, snellito nella sintassi e potenziato sul piano delle scelte lessicali: una traduzione dai sapori epico-narrativi.
14,00

La novella di Amore e Psiche

La novella di Amore e Psiche

Apuleio

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2005

pagine: 119

La novella di Amore e Psiche, tratta dalle "Metamorfosi" di Apuleio, è tra le più belle fiabe mai state scritte. Al di là delle infinite interpretazioni e riletture cui è stata sottoposta, dei sovrasignificati allegorici e simbolici di cui è stata oggetto, risulta uno dei testi più affascinanti della letteratura classica. La storia di Psiche, tanto bella da suscitare l'invidia di Venere, e di Cupido che la ama senza mai lasciarsi vedere, della loro passione, fino alle nozze e alla nascita di una figlia divina, Volumptas, è stata letta e amata nei secoli.
13,00

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