Meltemi: Plexus
Archeologia del cyborg. Storia materiale e incorporazione dei dispositivi protesici
Samuele Sartori
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 332
Prendendo le mosse da un’ampia e consolidata letteratura che analizza il cyborg come soggetto finzionale, ideale e politico, il volume mira ad arricchire il dibattito contemporaneo sul tema dell’incorporazione delle tecnologie attraverso un’analisi dei dispositivi mediali, della storia materiale e dei contesti epistemologici all’interno dei quali si sono sviluppate diverse concezioni dell’individuo ibrido. Integrando archeologia dei media e scienze cognitive, il libro descrive come si sono trasformate nel tempo le tecniche di visualizzazione del corpo, le protesi e le loro modalità di incorporazione. Il testo si concentra in particolare su tre rapporti di co-costituzione: il legame tra fotografia, immagine corporea e protesi cosmetiche durante la seconda metà dell’Ottocento; la relazione tra arti meccanici di inizio XX secolo e media coevi capaci di riprodurre una grafia scientifica e matematica del gesto operaio; l’interdipendenza fra protesi cibernetiche, modello sensomotorio e metaplasticità. Il cyborg si rivela così un’entità stratificata e diversificata nella quale convivono corpi, tecnologie e saperi in costante mutazione.
Lo sguardo panoramico. Tecnologia, media e cultura visuale (1870-1918)
Matteo Citrini
Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 352
Dalle nascenti pratiche fotogrammetriche alla moda del safari, passando per i campi del turismo alpino, dell’esperienza bellica e della navigazione, a cavallo tra Otto e Novecento i rapporti visuali tra osservatore e ambiente sono segnati da una profonda trasformazione. A legare ambiti apparentemente lontani tra loro è la presenza di uno sguardo panoramico, una condivisa tensione verso una “visione totale” che consenta non solo la rappresentazione del paesaggio, ma anche la sua misurazione e il suo attraversamento. Lungi dal costituirsi come eccezione nella cultura visuale dell’epoca, lo sguardo panoramico si rivela quale chiave di lettura decisiva per individuare una costellazione intermediale di dispositivi, accomunati dalla ricerca di una nuova relazione con ambienti in cui la presenza umana è sempre più integrata a ritmi e necessità macchiniche. Il volume indaga una serie di dinamiche mediali ed epistemiche che innervano la fine dell’Ottocento per arrivare agli anni del Primo conflitto mondiale, in cui le sempre più necessarie strategie di occultamento del corpo dell’osservatore trovano una prima espressione proprio nella tradizione dello sguardo panoramico e nella disseminazione dei suoi dispositivi sul campo di battaglia.
Robotmedium. Dispositivi, intelligenze, cinema
Libro: Copertina morbida
editore: Meltemi
anno edizione: 2022
pagine: 244
Nell'immaginario collettivo, nella letteratura e, ovviamente, nella produzione cinematografica e mediale, il robot ricopre tutt'oggi un ruolo piuttosto significativo. L'automa, il mostro metà umano e metà meccanico, il cyborg, gli umanoidi, gli androidi e le differenti forme di automazione e di intelligenza che si relazionano con gli uomini sono le declinazioni più comuni e fortunate che il mondo della Science Fiction ha saputo creare e raccontare. In altro campo, l'ingegneria robotica ha ormai intrapreso la strada per lo sviluppo, anche su larga scala, di sistemi robotizzati da inserire nel nostro quotidiano. In questo senso, si possono individuare robot sviluppati per un determinato scopo (sia professionale sia d'intrattenimento) e macchine in grado di esistere e di costruire con l'umano un rapporto sempre più simile a quello che si potrebbe avere tra gruppi di amici. Così, l'immaginario della Science Fiction, spesso orientato a fornire letture distopiche della tecnologia e dell'automa, è affiancato dalla produzione di una robotica capace di collaborare con l'uomo per farci esperire il mondo che ci circonda. Il volume muove dal desiderio di introdurre euristicamente il robot come medium, secondo alcune categorie epistemiche degli studi sui media e sull'audiovisivo, chiedendosi altresì se non sia possibile ipotizzare una sua natura di dispositivo (di trasmissione, visione, registrazione, inscrizione, soggettivizzazione). Con lo scopo di offrire una lettura mediologica della robotica, i contributi qui raccolti presentano differenti declinazioni (dall'archeologia e dall'antropologia dei media a letture neurocognitive; da elementi di teoria del film e di cultura visuale al dialogo tra le arti e l'automazione; dal ritorno, prepotente e indispensabile, dell'immaginario all'impiego della macchina nei settori produttivi della società) fornendo un'analisi di ampio respiro e nuovi spunti di riflessione sul processo evolutivo che l'uomo può vivere relazionandosi e rispecchiandosi in un suo simile tecnologico, meccanico e sempre più orientato a sentire empaticamente la presenza dell'umano al suo fianco.
Sguardi privati. Teorie e prassi del cinema amatoriale
Paolo Caneppele
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2022
pagine: 300
Sguardi privati presenta alcune delle più stimolanti riflessioni relative alle cosiddette riprese amatoriali e di famiglia. Lo scopo è quello di offrire agli studiosi nuove categorie concettuali e inediti strumenti speculativi per avvicinarsi al multiforme fenomeno del cinema amatoriale, e così comprenderne meglio la genesi, come pure per studiare il lavorio della storia che si è materializzato nel film di famiglia. La necessità di nuove metodiche per studiare questi film è infatti più che concreta, e non solo perché la teoria sul fenomeno è ferma – esclusi rari contributi recenti – a quanto formulato dai suoi primi studiosi quali Calfen, Odin e Zimmerman.
Scrivere la storia, costruire l'archivio. Note per una storiografia del cinema e dei media
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2021
pagine: 573
A partire dal Convegno di Brighton del 1978 e dalle elaborazioni della New Film History, la ricerca storica ha progressivamente spostato il proprio baricentro dalla ricognizione critica a forme che ricordano to scavo archeologico e che hanno come proprio luogo d'elezione l'archivio. Esso si presta così a essere un sistema di organizzazione e di canonizzazione della memoria collettiva che ha trovato nel XX secolo uno straordinario momento di sistematizzazione teorico-epistemologica. In altri termini, l'archivio è la condizione di possibilità di una sfera culturale e della riflessione storica che a essa si lega: stabilisce che cosa sia dentro o fuori rispetto aí dibattiti che le dominano, che cosa sia possibile conservare a livello storico e che cosa non lo sia. All'interno di questo volume, si indagheranno attraverso più prospettive te principali questioni relative alla storiografia del cinema e dei media: il suo orizzonte istituzionale, il rapporto tra materialità ed elaborazione storica, "l'allargamento dell'archivio" dovuto all'inclusione di "oggetti storici" prima trascurati, le diverse forme che può assumere un archivio e la sua funzione per discipline "giovani" come la storia del cinema e dei media.
Voci d'archivio. Fonografia e culture dellʻascolto nellʻItalia tra le due guerre
Simone Dotto
Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 214
Fissare l'effimerità della voce in una forma permanente è una possibilità portata in dote dalle tecnologie del suono che l’Italia coglie in netto ritardo rispetto agli altri paesi europei, inaugurando la costruzione del “patrimonio fonico nazionale” soltanto nei tardi anni Venti del Novecento. Attraverso uno spoglio di documenti originali e periodici dell’epoca, Voci d’archivio ripercorre l’istituzionalizzazione della fonografia a mezzo archivistico soffermandosi da un lato sulle vicende e sui dibattiti che portarono alla fondazione della Discoteca di Stato e dall’altro sui modi diversi in cui le potenzialità del nuovo medium vennero concepite e messe in opera dalle parti in causa. Uno sguardo ravvicinato a discorsi e pratiche che guidarono le prime applicazioni della fonografia, utile a riconoscere la natura tecnologicamente e culturalmente mediata di quella che chiamiamo memoria sonora.
Cultura video. Le riviste specializzate in Italia (1970-1995)
Diego Cavallotti
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 251
Il volume mira a indagare la nascita della cultura video in Italia e a delineare una sua mappa concettuale attraverso i discorsi, le pratiche e le tecnologie diffusi tra gli anni Settanta e gli anni Novanta del Novecento, ossia durante l'affermazione del video analogico. Prendendo avvio dalla rielaborazione del concetto di cultura filmica, si osservano non le espressioni artistiche connesse al nastro magnetico, ma la sua diffusione,"dal basso" e "di massa". In particolare, il librò si concentra sull'analisi delle riviste specializzate tra il 1970 e il 1995 (anno in cui la comparsa delle prime tecnologie digitali per il mercato consumer segnò un cambio di paradigma mediale): tali riviste, infatti, rappresentano un repertorio fondamentale per la mappatura del dibattito che regola la nascita e l'affermazione della cultura video all'interno della società italiana.
Archeologia dei media. Temporalità, materia, tecnologia
Giuseppe Fidotta, Andrea Mariani
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 250
Il volume accompagna il lettore nel territorio di uno dei fronti più innovativi nel panorama degli studi sui media. L’approccio media-archeologico permette di ripensare i media in chiave storica e teorica, stimolando ricerche innovative su tecnologie, immagini e oggetti mediali di tutte le epoche. Nell’archeologia dei media lo storico, il teorico, l’artista, l’artigiano, l’hacker e l’attivista trovano ugualmente spazio in pratiche che esprimono e problematizzano genealogie, funzioni, operazioni e potenzialità dei “nuovi” media del presente e del passato. La resurrezione di un grammofono nell’epoca dell’mp3, la revisione del cinema delle origini nella stereoscopia contemporanea, le potenzialità ideologiche di rifiuti, scarti e detriti tecnologici, media redivivi, media mai morti, media sempre e comunque nuovi: l’approccio archeologico al mondo dei media apre prospettive originali non solo allo storico, ma anche all’artista, al curatore, al cineasta sperimentale, a chi semplicemente si diverte a smontare e re-inventare un videoregistratore.
Ambienti mediali
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 318
La rivoluzione digitale ha modificato in modo molto profondo l’habitat dell’essere umano trasformandolo sempre più capillarmente in un intreccio di ambienti nei quali è la presenza di uno o più media a impostare, e spesso a programmare, le forme di interattività che di volta in volta vi si dispiegano. In questo libro un nutrito gruppo di studiosi di fama internazionale e di giovani ricercatori sottopone la nozione di ambiente mediale a un’analisi multipla, mobilitando nell’ambito di un disegno teorico unitario una serie di competenze specialistiche che vanno dalla linguistica alla filosofi a della mente, dalla teoria dei media all’estetica.