Mimesis: Le carte della memoria
Un andare pensando. Primo Levi e la «zona grigia»
Giuseppe Varchetta
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 153
					La ricerca presentata si fonda sull’ipotesi che Primo Levi fin dalle prime pagine di “Se questo è un uomo” abbia sempre avvertito la dicotomia “vittime-carnefici” come una semplificazione eccessiva per una comprensione autentica dell’infamia del Lager. Il costrutto della “zona grigia” è presente, secondo l’autore, in tutto il processo testimoniale e creativo di Levi. Attraverso una riflessione connessa consapevolmente alla epistemologia della complessità ed emotivamente a una elaborazione del suo Io, la “zona grigia” si è definita sempre più, fino alla categorizzazione ne I sommersi e i salvati e al pervenire a una visione a “tre” della fenomenologia concentrazionaria: i carnefici, le vittime e coloro che tra le vittime (i “salvati”) sono stati toccati da questa esperienza. L’autore, in relazione a una lunga carriera professionale, propone “ascoltando” Levi che le esperienze del Lager possano avere, anche se ovviamente con esiti meno terribili, una mimesi in uno “stabilimento industriale”, indicando una estensione del costrutto della “zona grigia” nell’esperienza organizzativa contemporanea. Prefazione di Marco Belpoliti. Postfazione di Edith Bruck.				
									Tempo e sangue. Totalitarismo, genocidio e stupro in Bosnia ed Erzegovina
Mirza Mehmedovic
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 140
					Questo lavoro presenta uno sguardo particolare sulle circostanze che caratterizzarono il conflitto in Bosnia ed Erzegovina nel periodo 1992-1995. Partendo dal concetto di totalitarismo, l'autore ha inteso ricostruire quei rapporti tra cultura, religione, storia e politica che troppo spesso sono passati nel silenzio e che, tuttavia, sono fondamentali per chiunque voglia comprendere le condizioni che hanno determinato il tentativo di eliminare un'intera etnia da quella che, ancora oggi, la politica e i media vogliono condannata a un'impercettibile ambiguità ontologica: essere o non essere Europa. Attraversando la storia dei programmi per una Grande Serbia, il lettore dovrà confrontarsi con le verità sui genocidi e sugli stupri, ma soprattutto sulle responsabilità e sul debito morale che la comunità internazionale ha contratto con quello che William Miller ha definito come il curioso fenomeno di un'etnia slava per razza, maomettana per fede, che mai accettò il fondamentalismo ottomano.				
									Una voglia matta di libertà
Rocco Di Giuseppe
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2026
pagine: 200
					Da alcuni anni la storiografia ha proposto la visione di una “Resistenza civile” che coinvolge in maniera corale gli italiani, non solo chi imbracciò le armi nelle bande partigiane. Tra questi resistenti, ci sono anche gli oltre 600.000 militari italiani che l’8 settembre colse senza ordini e senza una guida. Si ritrovarono in campi di lavoro nella Germania nazista, in condizioni durissime, accusati di tradimento, privati dei diritti concessi ai prigionieri di guerra. Molti dei deportati tenevano un diario di prigionia, la maggioranza erano ufficiali, più raramente sottufficiali, come Rocco Di Giuseppe. Le pagine del suo diario fanno emergere una personalità ferma, ma anche sensibile e lucidamente consapevole delle ferite devastanti inferte dalla guerra.				
									
