Morcelliana: Il pellicano rosso. Nuova serie
Il dilemma di Eutifrone. L'uomo, Dio, la morale
Roberto Celada Ballanti
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 208
In Grecia è avvenuto che un filosofo, Socrate, si sia posto dinnanzi a un sacerdote e indovino, rappresentante del mito, Eutifrone, e lo abbia costretto a giustificare i fondamenti del suo ethos religioso. Una svolta epocale, uno dei momenti cruciali della storia dell'Occidente, ripetutosi molte altre volte nella vicenda europea. Il dialogo platonico Eutifrone, al centro del quale sta il celebre dilemma se «santo» sia ciò che amano gli dèi o se gli dèi amino il «santo in sé», è il documento essenziale della rivoluzione etico-religiosa socratica. Santo, vero, buono, giusto, è ciò che dice la tradizione dei padri, ciò che prescrivono i Libri sacri e che comandano le autorità politiche o religiose, oppure è il termine di una ricerca sempre aperta il cui locus è la coscienza del singolo? Da una riflessione sul «dilemma di Eutifrone», sui motivi che contiene, sulle sue declinazioni e varianti moderne, possono venire lumi decisivi per il nostro tempo.
Pensieri nella penombra. Meditazioni sul mondo e sull’uomo
Salvatore Veca
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 96
Il dialogo fra Arnoldo Mosca Mondadori – poeta e credente – e Salvatore Veca – agnostico –, poco prima della scomparsa di quest’ultimo, prende forma di testamento spirituale, in cui la visione filosofica del mondo incontra i pensieri più personali su temi che riguardano il senso della vita – la speranza, l’amore, la fede. Emerge un ritratto intimo e inedito di uno dei più importanti filosofi italiani, dove non si incontrano certezze assolute, ma domande sempre aperte capaci di scrutare e allo stesso tempo illuminare la realtà in cui viviamo. Una luce che molto ha a che fare con la pagina evangelica delle Beatitudini, letta laicamente come una mappa per orientare all’umano e far fiorire possibili isole di rispetto, generosità ed empatia nel mondo. Prefazione Arnoldo Mosca Mondadori.
Il principio dignità umana
Paolo Becchi
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 144
Dopo il “principio speranza” di Ernst Bloch e il “principio responsabilità” di Hans Jonas, un terzo principio è stato introdotto al centro del dibattito filosofico: quello della dignità umana. Il volume percorre rapidamente il cammino lungo il quale si snoda questo concetto, intrecciando gli elementi essenziali che si evincono da alcuni documenti giuridici e dal dibattito filosofico in corso, senza tralasciare le recenti discussioni intorno alla società postsecolare e le applicazioni della biologia e della medicina.
Quale consolazione dopo la Shoah?
Schalom Ben-Chorin
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 80
Attraverso un confronto tra il Requiem di Brahms e Un sopravvissuto da Varsavia di Schönberg, Schalom Ben-Chorin introduce il lettore ad una intensa riflessione su consolazione e Dio dopo Auschwitz. Come se nel passaggio dalla musica consolatoria di Brahms alla dolente atonalità di Schönberg si potesse sorprendere la cifra di una frattura teologica. Per Ben-Chorin la risposta alla ricerca di consolazione sta nella frase di Giobbe: «Mi metto la mano sulla bocca». Alla fine c'è il Dio muto che non cessa, per questo, di essere Dio, ma non può venir utilizzato per le esigenze umane di sicurezza. Dopo la Shoà, «la consolazione non può mai più risolversi nel dolce alone di parole confortanti, bensì deve sussistere nel mantenimento delle contraddizioni». Nelle pagine di Ben-Chorin dedicate alla Shoà il silenzio divino si fa palpabile, paradossalmente udibile, proprio in quanto eco del grido umano, in quanto, cioè, luogo della nostra infinita interrogazione, della nostra richiesta inevasa di senso, della nostra domanda di un'impossibile consolazione. (Massimo Giuliani)
La morte di Mosè e altri esempi
Paolo Benedetti
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 208
Alla sua pubblicazione nel 1971 questo libro apparve subito un’eccezione nella cultura italiana: ispirandosi ai maestri del Talmud e a Bonhoeffer, faceva balenare una nuova idea di giudaismo e cristianesimo. Un’idea profondamente laica e religiosa – «la convinzione che noi siamo importanti per Dio perché egli parla a noi, non perché parliamo a Lui» – che offriva, in brevi capitoli, interpretazioni inusuali della secolarizzazione, del Sacro e della Legge, del profano e del profetismo... Come se la Bibbia, debitamente sollecitata, potesse offrire letture inaspettate del presente. Nei libri successivi l’autore – che si definiva un «marrano per la compresenza, instabile ma irrinunciabile, di categorie mentali ebraiche e di alcune convinzioni cristiane» – ha spostato sempre più il suo interesse verso la tradizione del giudaismo rabbinico, mantenendo tuttavia lo stile dell’argomentazione: «con o contro, ma non senza Dio». Fino a fare della disputa (riv) con Lui il metro per misurare le crepe della giustizia nel creato.
Immortalità e resurrezione
Mosè Maimonide
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 200
Mosè Maimonide scrisse il Trattato sulla Resurrezione dei morti nel 1191 per rispondere ad alcuni critici che avevano insinuato una sua non credenza nella resurrezione, tema sul quale egli si era già soffermato nell'Introduzione al X capitolo di Sanhedrin (qui tradotto). Opponendosi all'opinione diffusa nella cultura rabbinica, che identifica la resurrezione con il ritorno del Messia, Maimonide opera, in primo luogo, una netta distinzione tra la vita del mondo a venire, che pertiene esclusivamente alle anime, e la vita del mondo della resurrezione, che riguarda i corpi. In secondo luogo, pone una differenza tra il mondo della resurrezione e l'ora messianica, stabilendo che la resurrezione dei morti non è legata necessariamente alla venuta del Messia né ai prodigi che questi opererà, ma unicamente alla volontà imperscrutabile di Dio, che in qualunque momento potrà suscitarla o impedire che si manifesti. Per Maimonide la resurrezione è il mondo a venire, dimensione spirituale ed eterna in cui confluiranno le anime dei beati, una volta spogliatesi per la seconda volta dei corpi.
Fedone. Sull'immortalità dell'anima
Moses Mendelssohn
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 224
Cela un lato irrazionale il tema dell'immortalità: è la paura della morte alle origini dei culti primitivi, nonché delle religioni classiche e dei monoteismi - ebraismo, cristianesimo, islamismo. Tuttavia è la ragione che ha tradotto quella stessa speranza d'immortalità nel rigore delle categorie filosofiche: a partire da Platone, che nella fine di Socrate elogia l'esercizio filosofico della morte, il tema dell'immortalità è stato diversamente declinato nei grandi sistemi metafisici, cercandone i segni, trovandone le prove. Il filosofo ebreo-tedesco Moses Mendelssohn nella sua opera Il Fedone, qui proposta in prima edizione italiana a cura di Francesco Tomasoni, riprende le argomentazioni platoniche nutrendole delle riflessioni filosofiche successive per renderle più efficaci, riscrivendo il Fedone in tre dialoghi fra Socrate e i suoi amici affermando l'immaterialità dell'anima. Lo spirito illuministico che risuona in queste pagine - il tentativo di elevare la figura di Socrate a universale o l'idea di Dio a concetto comune a tutte le culture e le confessioni religiose - destina loro una posterità: non a caso Kant le cita nella Critica della ragion pura. Su un tema tanto scandagliato, questi dialoghi rimangono un classico per la scommessa sulla ragione che vi traluce.
Il dualismo nella storia della filosofia e delle religioni
Simone Pétrement
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 144
Questa è la prima tappa del progetto di vita di Simone Pétrement, dedicato all'incessante ricerca della verità che, secondo l'autrice, ha la sua chiave nel pensiero dualista, descritto come «amore e accettazione del mondo, desiderio di conoscere e di non essere separati da ciò che ci circonda», in quanto invita a dubitare della realtà, di ciò che appare come verità ma può non esserlo. Il dualismo lega intimamente religione e filosofia, in un punto d'incontro che Pétrement individua nel mondo antico, a partire dal pensiero di Platone, dallo gnosticismo e dal manicheismo, dottrine alle quali dedica questo studio. La ricerca - che avrà profonda influenza sulla concezione teologica di Simone Weil - intende esplorare la potenza generatrice della tradizione dualista, capace di tenere insieme, senza eliminarle, le contraddizioni: il bello del mondo e il male che vi abita.
Il duologo. La vita del dialogo
Abraham Kaplan
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 96
Il dialogo è sempre una vera forma di comunicazione? In molti casi non succede, piuttosto, che sia un monologo a due voci nel quale si aspetta che l'altro finisca di parlare, per imporre il proprio punto di vista? In questo testo, per la prima volta tradotto in italiano, Kaplan tocca diversi temi della filosofia del dialogo - il rapporto tra mutualità e reciprocità, tra collettività e comunità, il ruolo dell'individualità - in costante confronto con pensatori come Buber e Chomsky, ed elabora la categoria di duologo per descrivere quelle situazioni in cui non si parla davvero con qualcuno, ma a qualcuno. Così l'io resta rinchiuso in se stesso, invece di essere proteso verso l'altro: la chiave per recuperare una comunicazione autentica, infatti, sta nel riconoscere la propria incompiutezza, che viene completata nell'incontro con l'altro, e nell'apertura all'ascolto, che permette di essere pienamente umani.
Per una nuova filosofia
Friedrich W. Schelling, Victor Cousin
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 144
Nel 1834 Schelling rompe un lungo e tormentato silenzio con la sua Prefazione alla traduzione tedesca dei Fragments Philosophiques di Victor Cousin, dove presenta la nuova filosofia "positiva" con la quale intende conciliare empirismo e razionalismo. Ma il breve scritto gli fornisce anche l'occasione per lanciare, dietro le osservazioni rivolte a Cousin, una pubblica e veemente accusa a Hegel, che «si è ritirato nel mero pensiero, avanzando l'assurda pretesa che "il concetto sia tutto e non lasci nulla fuori di sé"», e al suo sistema filosofico. Oltre al saggio introduttivo dei curatori - Francesca Botticchio e Renato Pettoello - sono qui raccolte le traduzioni del testo di Schelling e della Prefazione di Cousin alla seconda edizione francese dei Fragments Philosophiques, indispensabile per comprendere pienamente le parole del filosofo tedesco.
Storie rabbiniche
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 256
Jakob J. Petuchowski, rabbino e professore di liturgia e teologia ebraica, introduce e raccoglie una scelta di detti, fatti e "storie di miracoli" appunto di materia haggadica tratta dal Talmud e dal midrashim, i cui protagonisti sono per lo più i grandi maestri dei primi secoli dell'era cristiana, ai quali si deve se il giudaismo esiste ancora, ed esiste nella sua vitale, antiapocalittica, misericordiosa, saggia, libera fino al paradosso e allo humour, ubbidiente e ardita davanti a Dio, terrena e utopica ispirazione di matrice farisaica. Non si poteva scegliere barca migliore per navigare nel mare della haggadah: i racconti danno gioia, le domande fanno pensare. O, in modo più ebraico, le domande danno gioia, i racconti fanno pensare. (Paolo De Benedetti)
Introduzione alla storia del Cristianesimo ed alla storia della Chiesa
Franco Bolgiani
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 128
In questo libro Bolgiani chiarisce che cosa si debba intendere con "Storia del Cristianesimo" e "Storia della Chiesa": due oggetti di studio storico - la storia degli uomini e delle istituzioni - del tutto distinti dall'insegnamento teologico. Di qui una serie di domande, cui si cerca di rispondere nei cinque capitoli: quali sono i contenuti di una "Storia del Cristianesimo"? Che cosa si intende storicamente per "religione cristiana"? Perché la Storia del Cristianesimo e della Chiesa non sono storie "filosofiche" né "ideologiche"? Qual è la differenza tra "Storia del Cristianesimo" e "Storia delle Religioni"? Interrogativi che ripercorrono plurisecolari tradizioni di studi mostrando l'attualità della lezione di metodo di Bolgiani: egli si è posto la necessità di assumere il metodo storico-critico nello studio del "fatto" della religione cristiana e delle religioni, attraverso lo scavo dei documenti e la continua attenzione alla complessità del reale. In Appendice, uno sguardo retrospettivo alla Storia della Chiesa e del Cristianesimo, che si può considerare l'autobiografia intellettuale dell'autore.