Morlacchi: Spettacolo. Testi
Parole in musica. Libretti e partiture per il teatro da camera
Cecilia D'amico
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2025
pagine: 168
Con Parole in musica di Cecilia d’Amico, attrice e autrice di pagine teatrali di diversissima natura, la collana Testi2, con quel “2” esponenziale riferito all’accoppiata di testi del medesimo autore, compie un ulteriore passo, rompendo consapevolmente la formula editoriale, che si era data (ma non esiste regola senza eccezioni): questa volta i testi sono tre, anche se binaria ne è la struttura, accoppiando la parola con la musica, il testo con le partiture musicali, così come due sono gli scritti, che li precedono a mo’ d’introduzione, di Alessandro Tinterri il primo, di Sandro Cappelletto, il secondo, dedicato alle musiche. Hänsel e Gretel, sono i protagonisti di Rodi, rodi! Morsicchia! La casina chi rosicchia?, moderna rivisitazione della fiaba dei Fratelli Grimm, calata nella nostra quotidianità bulimico-televisiva, dove la strega è un’anchorwoman di fastidiosa insipienza, esponente accreditata di un grado zero della comunicazione e anfitriona di un reality show dove si celebra il cibo spazzatura.
Il male sacro. Delirio e morte di Adrian Leverkühn
Massimo Binazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2024
pagine: 326
Massimo Binazzi (Perugia 1922-1983) al teatro non ha dedicato solo la sua attività di scrittore. Con la regia, prima di costituire “L’informativa ’65”, si era già messo in luce al Teatro Romano di Gubbio, con le rappresentazioni della Fedra, delle Troiane e dell’Edipo di Seneca che Mario Apollonio e Vito Pandolfi recensirono con grande favore. La messa in scena di autori contemporanei “arrabbiati” (Arrabal, Halliwell, Orton, Triana, Schisgall) è culminata nel 1962, con la regia de Il calapranzi di Pinter, che tanto piacque a Edward Albee. Harold Pinter, in quegli anni, era ancora completamente ignorato dalle compagnie italiane. E, sempre con Pinter (Il compleanno), ottenne nel ’73, un altro grosso successo in due teatri di Milano. Binazzi ha ricevuto i seguenti premi: per Le furie, nel 1954, l’I.D.I. – Piccolo Teatro di Milano; per Gli estranei, il “Riccione”, nel 1957, poi rappresentato al Teatro del Convegno di Milano. Nel 1967, ottenne ancora il “Riccione” per La paura e, nel 1978, quello “Perugia” per La favola d’Orfeo. La sua polivalenza culturale e professionale si è espressa anche nel curare versioni ritmiche di molte opere per la R.A.I.
Giuliano cacciatore
Melchiorre Zoppio
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2023
pagine: 288
La pubblicazione dell’inedita tragedia Giuliano cacciatore di Melchiorre Zoppio, a lungo ritenuta perduta e conservata manoscritta in un codice della Biblioteca Oliveriana di Pesaro, offre l’occasione per una riflessione sulla vocazione teatrale dell’accademia dei Catenati di Macerata, fondata intorno al 1574 dal padre di Melchiorre, Girolamo Zoppio, e su quella bolognese dei Gelati, di cui il drammaturgo fu il principale promotore. La lunga dedicatoria da lui indirizzata a Serafino Olivier Razzali dà voce a una poetica tragica ricca di riferimenti culturali e mai disgiunta dalla prassi scenica in cui le posizioni personali dell’autore dialogano con quelle dei due sodalizi in un dialettico confronto con le più innovative sperimentazioni drammaturgiche coeve.
Commedie. Volume 1
Giovan Battista Marzi
Libro: Copertina morbida
editore: Morlacchi
anno edizione: 2022
pagine: 912
Gli scenari nei quali opera Giovan Battista Marzi sono lo Stato Pontificio e la Signoria medicea del tardo Cinquecento. L'autore è ascritto a varie Accademie, tra le altre quelle degli Agitati di Città di Castello, degli Accinti e degli Incitati di Roma. Marzi è autore di commedie e tragedie, si posiziona sul crinale tra il Rinascimento e il Barocco: presenta competenza relativa al canone e la sua produzione si distingue per la presenza di elementi di originalità stilistica e tematica.
Don Chisciotte–Romeo e Giulietta
Franco Branciaroli
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2022
pagine: 136
Attore, regista e drammaturgo, dagli anni ’70 protagonista della scena teatrale italiana, Franco Branciaroli è volto noto del piccolo e grande schermo (Jancsó, Antonioni, Bolognini, Brass, alcuni dei registi cinematografici con cui ha lavorato). Dopo il debutto nel 1970 al Piccolo Teatro di Milano nel Toller di Tankred Dorst diretto da Patrice Chéreau, è stato l’interprete apprezzato dai maggiori registi, da Aldo Trionfo a Luca Ronconi. Fondamentale l’incontro con Giovanni Testori e l’ingresso nella Compagnia del Teatro degli Incamminati, che segna l’inizio di una feconda collaborazione, durata sino alla scomparsa dell’eterodosso scrittore e culminata nello spettacolo In exitu (1988), intensa sacra rappresentazione profana di una tragedia contemporanea. Spirito inquieto e anticonformista, sempre pronto ad affrontare nuove sfide, quando il successo gli consentirebbe di battere sentieri sicuri, Franco Branciaroli «sa fondere in sé una straordinaria modernità espressiva, fissata nell’originalità del suo linguaggio scenico, e il retaggio prezioso di una ricchissima tradizione attoriale la cui permanenza in Italia sembrava essersi spezzata con l’intervento della regia» (Claudio Longhi)
Ivan. Il Maestro e Margherita
Letizia Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2018
pagine: 186
"A questo servono i classici: a non smettere mai di interrogarci su chi siamo, dove viviamo, cosa vogliamo. I testi parlano. Bisogna saperli leggere, decifrare. Bisogna strappare dalle pagine scritte secoli fa le risposte che oggi ci servono, ci premono, ci incalzano. E la risposta si trova, basta saperla cercare. Andare a fondo, superare la crosta del tempo, scandagliare il materiale di strato in strato. Chiedete e vi sarà dato. Così fa Letizia Russo. Sorprende, spiazza, inquieta, lascia interdetti, coglie il punto: e noi diventiamo, senza accorgercene, contemporanei di Dostoevskij o Bulgakov. Letizia Russo usa il teatro: il luogo privilegiato della parola detta, esplicitata, diretta, il luogo del contatto immediato tra chi scrive e chi ascolta. Un corto circuito indispensabile per farci sentire coinvolti fino in fondo." (Dalla Prefazione di Fausto Malcovati)
Il massacro di Parigi. Con la morte del duca di Guisa
Christopher Marlowe
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2017
pagine: 312
Christopher Marlowe (1564-1593) è considerato il secondo grande drammaturgo elisabettiano, dopo il contemporaneo Shakespeare. Traduttore di Ovidio e Lucano e probabile spia al servizio di Elisabetta I, con drammi celebri come "Tamerlano il Grande", "Dottor Faustus", "L’Ebreo di Malta" e "Edoardo II" riempì i teatri di Londra tra il 1589 e il 1593, anno della sua misteriosa morte durante una rissa in una locanda di Deptford. La vita movimentata e le accuse di ateismo e sodomia contribuirono alla sua damnatio memoriae, finché la riscoperta da parte dei Romantici non gli assicurò un posto di diritto nel canone della letteratura di lingua inglese. Tradizionalmente considerato il suo ultimo dramma, "Il Massacro di Parigi" (1592) è una spietata condanna delle guerre di religione che insanguinavano l’Europa del tempo. Nonostante lo stato forse mutilo del testo e la minore poeticità rispetto agli altri suoi drammi, la Francia di fine Cinquecento portata in scena da Marlowe, con i suoi estremisti pronti a tutto in nome della loro interpretazione dei testi sacri, non appare oggi poi così remota agli occhi degli spettatori moderni.
Dall'inferno alla luna. Puzzle memoria
Jean-Pierre Thiercelin
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2016
pagine: 210
Dall'inferno alla luna (De l'enfer à la lune), secondo l'autore, parte dalla rappresentazione del destino del padre dell'autore e di altri deportati, nel Campo di concentramento di Dora. Si assiste alla rievocazione delle condizioni e delle vicende atroci delle vittime, in forma di gioco teatrale. Con ironia e paradossale comicità, si partecipa alla parabola di Von Braun, dalla costruzione del razzo V2 per il regime nazista alla realizzazione negli Stati Uniti della navicella spaziale che ha condotto alla conquista della luna. Due generazioni a confronto (i perseguitati e i loro figli) affinché non si dimentichi la lezione storica suscitata dal nazismo. In Puzzle memoria (Puzzle Mémoire), cinque episodi autonomi intrecciano le vite di tanti personaggi diversi in una sorta di puzzle che, a distanza di tempi e luoghi, si trovano accomunati dalla Memoria. Cinque atti brevi, in cui nel lampo dei ricordi si confrontano differenti generazioni. Ancora il "teatro nel teatro" (rivelato in conclusione) è cifra strutturale nella messa in scena di vicende personali, alimentate dall'immaginario cinematografico e teatrale del XX secolo.
Il talismano. Farsa cantata in tre atti
Johann Nepomuk Nestroy
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2016
pagine: 274
Definito l’“Aristofane” e lo “Shakespeare” viennese, Johann Nestroy (1801-1862) è forse la voce più rappresentativa del teatro popolare austriaco. Con più di ottanta commedie calcò le scene dei maggiori teatri periferici di Vienna, dove operò nei più vari e molteplici ruoli, da commediografo, attore e, non ultimo, direttore di teatro. Eclissatasi la sua fama dopo la morte, essa tornò a brillare quando Karl Kraus lo riportò in auge all'inizio del Novecento ribadendo il valore del suo lascito e la sua importanza non solo per il teatro, ma più in generale per la cultura dell’epoca. Armato dell’unico strumento della lingua, Nestroy si fece portavoce di una satira che prima e dopo i Moti del 1848 prese di mira società, politica e costumi, mettendo alla berlina ogni aspetto della vita umana. Con Il talismano (1840), brillante farsa sugli effetti del pregiudizio, inaugurò una fortunatissima stagione di commedie, considerate “classiche” e che tuttora, anno dopo anno, dimostrano la loro vitalità sui palcoscenici di lingua tedesca.

