Olmata: Romae
La Roma di Marcello Mastroianni. I luoghi iconici dell'attore nella Capitale
Fiorenza Cilli
Libro: Libro in brossura
editore: Olmata
anno edizione: 2021
pagine: 96
«Ho un po’ il rimpianto di ciò che avrei amato essere: un architetto. Chissà se sarei stato bravo. Un architetto realizza delle cose solide, che rimangono. Ma del mio mestiere cosa rimane?». Così Marcello Mastroianni parlava della sua carriera, confessando molto di sé e del proprio modo di guardare alla vita, al cinema, al mondo, e, di fatto, anche alla città. Sono numerosi i luoghi di Roma che conservano la sua memoria, tra set di film, palcoscenici teatrali e, ovviamente, indirizzi legati alla sua vita privata e quotidiana. Seguirli consente di riscoprire uomo e artista. Si va così da Cinecittà a Fontana di Trevi, set iconico del film “La dolce vita” di Federico Fellini, da molti altri set, che in alcuni casi ha contribuito a rendere iconici, ai teatri, come il Sistina, dove si esibì come attore e anche cantando. Fino ad arrivare a luoghi, strade ed edifici che omaggiano la sua memoria, a ricordare il forte legame dell’attore con la città. E della città, ovviamente, con l’attore.
Io so io. Aforismi, detti e pensieri di Alberto Sordi
Libro: Libro in brossura
editore: Olmata
anno edizione: 2021
pagine: 112
Espressione compiaciuta, sguardo fiero, grande sorriso e, un istante prima di congedarsi, la frase: lapidaria, veloce, geniale. E soprattutto, indimenticabile. «Io so’ io…» è una delle battute più famose del film “Il marchese del Grillo”, uscito nel 1981. Ed è anche una delle battute più famose di Alberto Sordi, che al Marchese ha dato corpo e personalità. Più ancora, è una delle battute più note della romanità, sua espressione iconica, capace in poche parole di sintetizzare lo spirito di una città e del suo sentimento, tra abitudini, eccessi, chiacchiere, sarcasmo. Tipicamente romano, come amava definirsi, Sordi ha dato letteralmente voce all’Urbe e, più in generale, al Marchese. Tra battute da copione, dichiarazioni spontanee e memorie, alcune delle sue affermazioni si sono fatte metro di città, Paese, epoca. Riunire le sue frasi più significative, tra film e interviste, è un modo per ricordarlo e celebrarlo, tornare a sorridere con le sue intuizioni, ma anche ripercorrere decenni di storia del cinema italiano. E di alcuni dei suoi cult. Un viaggio alla scoperta della sua visione del cinema e della vita.
Roma punta al sole. Gli obelischi della città
Fiorenza Cilli
Libro: Libro in brossura
editore: Olmata
anno edizione: 2020
pagine: 95
«Il divo Augusto attribuì una mirabile funzione all’obelisco che è nel Campo Marzio, cioè quella di catturare l’ombra del sole e di determinare la lunghezza dei giorni e delle notti». Scrive così Plinio parlando dell’obelisco di Psammetico II, portato a Roma nel 10 a.C. da Heliopolis in Egitto e trasformato nello gnomone della meridiana in Campo Marzio, tra gli attuali piazza del Parlamento, piazza San Lorenzo in Lucina e vicolo della Torretta. Gli obelischi sono parte integrante dell’orizzonte cittadino e della sua storia. Roma, infatti, è la città che ne conserva il maggior numero al mondo. La gran parte è stata portata nell’Urbe dall’Egitto, proprio a partire dall’epoca di Augusto, altri sono stati realizzati direttamente in epoca romana, altri ancora sono stati innalzati in epoca moderna a stabilire continuità con il passato e la “tradizione”. Dal loro trasporto alla collocazione in città, tra fortuna e sfortuna, innalzamento e restituzioni, un itinerario alla scoperta di storie, simboli e misteri di una delle forme più riconoscibili dell’orizzonte cittadino.
Raffaello a Roma. Sulle tracce di Sanzio nell'Urbe
Valeria Arnaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Olmata
anno edizione: 2020
pagine: 144
Stanze Vaticane, Farnesina, Sant’Agostino, Santa Maria della Pace. E ancora, Galleria Borghese, Palazzo Barberini, Galleria Doria Pamphilj, fino ad arrivare al Pantheon, dove si trova il suo monumento funebre. Sono numerosi i luoghi della Città eterna che portano il “segno” di Raffaello Sanzio. A 500 anni dalla sua morte, un viaggio per ricostruire la sua vita in città, tra privato e opere, nonché il suo profondo legame con l’Urbe. L’Urbinate, infatti, si trasferì a Roma dal 1508, chiamato da papa Giulio II per eseguire, insieme ad altri artisti, la decorazione delle Stanze Vaticane. Conquistato dal suo talento, poi, il Pontefice assegnò interamente a lui il lavoro. La città consacrò la grandezza dell’artista. Un percorso alla scoperta della Roma di Raffaello, dai palazzi dove ha vissuto e che ha frequentato ai musei ed edifici che custodiscono le sue opere, fino alle architetture nelle quali si può leggere la sua idea di Bello. Per conoscere la Roma “divina” dell’Urbinate e l’influenza della città sulla sua opera.
Sergio Leone e Roma. I luoghi del regista in città
Valeria Arnaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Olmata
anno edizione: 2020
pagine: 93
«Il mio modo di vedere le cose talvolta è ingenuo, un po' infantile ma sincero come i bambini della scalinata di viale Glorioso», diceva Sergio Leone. La frase è stata scelta anche per la targa che lo ricorda, in viale Glorioso appunto. La città che sembra così lontana dai western, che hanno portato il regista ad essere celebrato in tutto il mondo, ne è in realtà il fondamento, tra set, suggestioni e stimoli. Qui Leone è nato, si è formato, ha vissuto. Sono molti i luoghi dell'Urbe che sono stati amati e frequentati dal regista: viale Trastevere, dove andò a scuola insieme a Ennio Morricone, Porta Portese, dove recitò per Vittorio De Sica, Cine-città, dove imparò a progettare e costruire le sue narrazioni. Ancora, il teatro dell'Opera, via Veneto, l'ex Mattatoio a Testaccio e così via fino ad arrivare a Pratica di Mare, dove è la sua sepoltura. Tra indirizzi del suo privato e location per le riprese, un viaggio alla scoperta della Roma di Leone inseguendo il sogno americano del regista e le suggestioni "western" della città.
La Roma di Federico Fellini. I luoghi iconici del regista nella Capitale
Valeria Arnaldi
Libro
editore: Olmata
anno edizione: 2020
pagine: 96
Via Margutta, dove una targa indica la sua abitazione. Non può non iniziare da qui la passeggiata romana alla scoperta dei luoghi di Federico Fellini nel centenario della sua nascita, avvenuta il 20 gennaio 1920. Il legame tra Fellini e la Capitale ha fatto la storia del cinema. E ha contribuito pure alla storia dell'immagine della città, che il regista ha letto con sguardo lucido ma anche visionario e riscritto secondo suggestioni da sogno che della realtà hanno finito per fare mito. Fontana di Trevi richiama immediatamente il bagno di Anita Ekberg e Marcello Mastroianni. Al Teatro 5 di Cinecittà sono state girate molte delle scene cult dei suoi film e negli Studios sono ancora conservati alcuni dei costumi che hanno caratterizzato il suo immaginario. Poi, il bar Canova, in piazza del Popolo, dove amava prendere il caffè, l'Eur di Boccaccio '70, il Mausoleo di Cecilia Metella ne "Lo sceicco bianco", il Parco degli Acquedotti e ovviamente via Veneto per "La dolce vita", le Terme di Caracalla per "Le notti di Cabiria" e così via. Tra indirizzi del suo privato e location per le riprese, un viaggio alla scoperta della Roma felliniana.
Roma in festa. Luoghi e riti da calendario in città
Valeria Arnaldi
Libro
editore: Olmata
anno edizione: 2019
pagine: 95
Il Carnevale romano con la corsa dei moccoletti e dei cavalli berberi. La festività di San Giovanni. I riti del Natale, tra preghiere e litanie. Fino a risalire alle antiche feste romane. È un ricco calendario di festività, sacre e profane, quello che caratterizza la storia e soprattutto il calendario di Roma. Ogni occasione era – e in parte ancora è – buona per festeggiare, con piccoli giochi di strada per l’intera popolazione o in grandi feste per signori e potenti. Il divertimento regnava sovrano e spesso si spingeva fino all’eccesso. Ecco allora le sensuali celebrazioni per la Bona Dea all’Aventino, senza dimenticare i Baccanali in onore di Bacco, le feste per Venere e Marte, quelle per Giunone, perfino per le divinità degli Inferi. Ed ecco le corse sfrenate dei carri di cinghiali a Testaccio. Ogni ricorrenza ha i suoi luoghi e le sue tradizioni, alcune perdute, altre invece giunte fino a noi, altre ancora nuove, nate nel tempo e in attesa di essere storicizzate. Una passeggiata tra siti antichi, riti da compiere, memorie da tramandare, per guardare Roma all’insegna del divertimento.
Orrori di Roma. Secoli di mostri nella città eterna
Valeria Arnaldi
Libro
editore: Olmata
anno edizione: 2019
pagine: 290
Le streghe cercate per i loro servigi nei mercati, per tradizione, poi accusate e condannate, arse vive, come documentano le sentenze. Le turbe di diavoli che secondo le leggende infestano strade e basiliche, ma anche i demoni riconosciuti dalla Chiesa nei suoi esorcismi. Le torture comminate dalla giustizia per ottenere la sua verità. E ancora, stupri, esecuzioni, violenze, “gialli”. Poi, fantasmi, zombie, licantropi, draghi, scheletri, perfino Satana, in un viaggio che dalle credenze popolari alle suggestioni, dal mito al mistero, correndo attraverso secoli di sangue, arriva fino alle cronache più recenti, inseguendo il concetto — e le “prove” — dei mostri di ogni epoca per dimostrare che, all’ombra di cupole e croci, Roma ha un’anima tutt’altro che candida. Un viaggio alla scoperta dei lati oscuri della Città Eterna, ripercorrendo Storia e storie dei tanti orrori che l’Urbe ha ospitato, tollerato, ordinato e visto, in una ricca e articolata ricerca di casi e memorie, che spazia dalle leggende, figlie comunque della paura, agli episodi documentati nel tempo. Dai sabba delle streghe in piazza del Popolo ai sepolti vivi nei campi scellerati, dai sacrifici umani alle decapitazioni, dalla “coratella” dei Papi all’uomo crocifisso per avere un modello di Cristo da scolpire, fino ai cannibali del Pantheon. Tutte le “ombre” di Roma.
Scandali di Roma. Secoli di «chiacchiere» nella Città Eterna
Valeria Arnaldi
Libro
editore: Olmata
anno edizione: 2019
pagine: 288
Altro che storia, bisognerebbe parlare di storie guardando al passato di Roma. La storia da manuale è, infatti, composta anche di molte storie senza maiuscola e perfino di “voci” che, fatte circolare ad arte, nei diversi secoli, sono state capaci di conquistarsi l’eternità, arrivando fino a oggi. D’altronde, è la fondazione stessa della città ad arricchire il mito con pettegolezzi, dubbi e sospetti, o meglio differenti versioni del medesimo fatto. Questione di politica che veste gli accadimenti del proprio colore e pure di rivalsa del popolo impotente, ma chiacchierone, sul potere reale e, spesso, minaccioso. Il risultato è una carrellata di vicende e interpretazioni che raccontano il sentimento dell’Urbe, mostrandone le diverse facce e, anche, le molteplici strategie. Dai giochi erotici delle Vestali al suicidio di Giulio Cesare, dal papa morto tra le braccia della sua amante alle “corna” di Michelangelo, fino alle follie di Richard Burton, spaziando per sesso, potere, chiesa, arte e cinema, una storia delle storie dell’Urbe, dove protagoniste sono le “chiacchiere” spesso tanto forti e diffuse da porsi come vera e propria controstoria. Perché tra orge, delitti e semplici sospetti, le vicende di Roma si ricostruiscono anche attraverso secoli di gossip. Voci di norma meno considerate che rivelano, però, le immagini che la città ha voluto costruire per se stessa.
Lungo le vie di Roma. Passeggiate tra storia e cronaca alla scoperta della città
Valeria Arnaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Olmata
anno edizione: 2019
pagine: 160
Il cinema, la musica, l’arte, ma anche l’amore, il corteggiamento, le feste. Una selezione di passeggiate tematiche, studiate per andare alla scoperta e soprattutto alla riscoperta della Città Eterna, osservandola da nuovi e inusitati punti di vista. Si va così da Roma antica fino alla street art. Senza dimenticare i riti, tra le tradizioni giunte fino a noi o magari perdute, seguendo il “carattere” – e il temperamento – dell’Urbe per mezzo di dichiarazioni, superstizioni, perfino calendario, recuperando le consuetudini di questa o quella ricorrenza, dal primo giorno dell’anno all’ultimo. Vere e proprie proposte di “viaggio” che consentono di guardare alla città con occhi nuovi.
Roma distrutta. Le demolizioni della città da Nerone a oggi
Fiorenza Cilli
Libro: Libro in brossura
editore: Olmata
anno edizione: 2019
pagine: 139
Augusto che, per motivi politici, interra la sua casa sul Palatino. Nerone e le diverse versioni e soprattutto "storie" legate all'incendio. Poi Vespasiano. Ma anche le demolizioni di Sisto V che fece distruggere il Settizonio al Palatino, i cui materiali hanno successivamente rivestito mezza città, e così fino ad arrivare ai nostri giorni. Un viaggio nella storia dell'Urbe, attraverso le sue macerie, non nate da sciagure e guerre, ma decise a tavolino per cambiare paesaggio e assetto urbani. A essere indagate sono le grandi perdite subite, nei secoli, da Roma, a volte per ottenere alcuni dei suoi orizzonti più amati, altre per creare spazi e strutture distanti dalla sua estetica e perfino filosofia. Si va così dalle demolizioni antiche fino a quelle che sono state effettuate in epoca moderna, dall'antica San Pietro alla Basilica lateranense, non tralasciando piccole costruzioni come l'arco di Portogallo, fino ad arrivare a Roma Capitale e poi alla Roma fascista, per raccontare la nuova idea di città e le tante demolizioni e macerie sulle quali, per paradosso, è stata costruita.
Alle origini di Roma. Viaggio alla scoperta del vero cuore della città
Valeria Arnaldi
Libro
editore: Olmata
anno edizione: 2019
pagine: 96
Il Lupercale. Sarebbe questo, secondo tradizione, il cuore di Roma, luogo in cui Romolo e Remo, neonati, avrebbero trovato rifugio dalla furia del fiume e nutrimento grazie alle cure della lupa. Risalire alle origini della leggenda non è semplice: bisogna tornare al re arcade Evandro, sbarcato alle pendici dell’Aventino con due navi di connazionali e accolto dal re degli Aborigeni, che avrebbe consentito loro di insediarsi sul colle poi divenuto Palatino, forse proprio dal nome di quel primo insediamento, Pallantium. Seguendo gli studi degli archeologi, un percorso alla ricerca dei luoghi di Romolo e Remo, a partire proprio dal Lupercale e dalle ultime scoperte, per ricostruire le origini della leggenda e le “rotte” della sua diffusione, dai primissimi insediamenti urbani alla crescita dell’abitato, dal recupero, anche architettonico, che successivamente ne hanno fatto i grandi imperatori fino alle indagini più recenti, per dare concretezza a un simbolo di Roma e “svelare” uno dei suoi grandi misteri.