Pequod: Pequod
Il signor Ma
Luigi Ananìa
Libro
editore: Pequod
anno edizione: 2002
pagine: 120
Luigi Anania, produttore di vini, propone un "menù degustazione offrendo al lettore il massimo assortimento consentito dei sapori, in una ricchezza di intingoli sapidi, accompagnati con misurate sorsate dei vini più adatti ad esaltarsi.
Ritratto di un intellettuale da vecchio
Gian Franco Grechi
Libro
editore: Pequod
anno edizione: 2002
pagine: 156
Fagotto e Sparafucile. Romanzetto popolare
Daniele Garbuglia
Libro
editore: Pequod
anno edizione: 1998
pagine: 96
Dila e gli altri
Maura Maioli
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2010
pagine: 190
Di norma sarebbe una mattina da pacchia: due ore di economia aziendale e una di diritto a cui possono scampare. La pioggia guasta appena il piacere di attraversare l'enorme parcheggio del campus, disseminato di buche trasformate in acquitrini catramosi, obbligandoli a zigzagare tra auto e scooter fradici e inservibili. È in quel zigzagare che Dila nota per la prima volta, anche se si conoscono da un anno e mezzo, il movimento dei capelli sulle spalle diritte di Anna tentini. Un paradosso, visto che si tratta della sua compagna di banco, e anche se si è accorto da subito di quant'è bella, solo adesso ne rimane folgorato. Da quel sottile movimento di capelli.
I giardini di Silihdar
Zebal Yessayan
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2010
pagine: 208
Bisogna aspettare "I giardini di Silibdar," edito nel 1935, per conoscere non solo le storie di principi e combattenti, di santi e religiosi armeni, ma anche quelle del popolo armeno e della sua vita quotidiana. Zabel Yessayan, attraverso i ricordi d'infanzia, coglie l'anima della sua città, Costantinopoli, ci racconta la vita del popolo armeno del tempo - ma ci sono anche i turchi e i greci - attraverso una galleria di personaggi, con la tessitura dei loro giorni e l'intreccio dei loro drammi. Spicca tra tutti la figura della nonna, Dudu, la sua difficile e rischiosa fanciullezza sotto il dominio assoluto dei giannizzeri, la sua vergogna della più piccola effusione: separata dal figlio (zio Khacig, che ha l'ardire di disprezzare i doveri della tradizione prendendo per moglie la ragazza amata) a causa di pregiudizi secolari, tormentata da una nostalgia reciproca, quando finalmente lo incontra si scambiano solo poche parole, nonostante la voglia di buttarsi l'una nelle braccia dell'altro. Zio Artin amudja, armeno fino al midollo, i pescatori e i barcaioli dei quartieri poveri, l'eterna diatriba tra ricchi e poveri, l'egoismo degli eredi degli amira, che sopravvivono odiando tutto e tutti, la vanità predominante nella classe dei ricchi, insomma l'insofferenza reciproca degli armeni, la schiavitù, la soggezione allo straniero, la delazione.
A un passo dall'inizio
Aldo Ceci
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2010
pagine: 670
Una lettera dal carcere. Una dedica di trenta parole. La parentesi ascetica. Il dramma dei bambini delle fogne. Una profezia. Un incontro inaspettato. Il ricovero in ospedale. A un passo dall'inizio è la storia di un viaggio che s'interrompe là dove la terra finisce. Necessità o forzatura? Punto d'arrivo o di partenza? La vicenda di Ludovico, il protagonista, si snoda tra voglia di evasione e desiderio di normalità, attraverso un percorso introspettivo che lo porterà a captare frammenti di se stesso e all'accettazione dolorosa di un'evidenza incontestabile.
Il sacro nell'arte
Antonio G. Benemia
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2009
pagine: 144
Lo specchio bianco
Laura Brandi
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2008
pagine: 93
In un paesino di collina una grande casa immersa nella nebbia accoglie tre donne misteriose protagoniste di tre storie inquietanti. Cristina, Laura e Federica nascondono un segreto, ma non sarà facile scoprire il loro vissuto e il motivo che le ha condotte in quel luogo sinistro e solitario. Donne in fuga? Alla disperata ricerca di se stesse? O, piuttosto, desiderose di qualche breve attimo di serenità? È la storia che si ripete, ogni volta uguale eppure diversa, ma l'artefice del loro destino le attende al varco, implacabile, ansioso di trasformarle in leggiadre libellule, eteree creature libere di volare per sempre. E mentre, in sottofondo, la musica di Vivaldi inonda la campagna circostante, il "supervisore" osserva e studia attentamente chiunque passi da quelle parti, vivendo, di riflesso, le piccole-grandi avventure della quotidianità.

