Pequod: Pequod
Fagotto e Sparafucile. Romanzetto popolare
Daniele Garbuglia
Libro
editore: Pequod
anno edizione: 1998
pagine: 96
Dila e gli altri
Maura Maioli
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2010
pagine: 190
Di norma sarebbe una mattina da pacchia: due ore di economia aziendale e una di diritto a cui possono scampare. La pioggia guasta appena il piacere di attraversare l'enorme parcheggio del campus, disseminato di buche trasformate in acquitrini catramosi, obbligandoli a zigzagare tra auto e scooter fradici e inservibili. È in quel zigzagare che Dila nota per la prima volta, anche se si conoscono da un anno e mezzo, il movimento dei capelli sulle spalle diritte di Anna tentini. Un paradosso, visto che si tratta della sua compagna di banco, e anche se si è accorto da subito di quant'è bella, solo adesso ne rimane folgorato. Da quel sottile movimento di capelli.
I giardini di Silihdar
Zebal Yessayan
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2010
pagine: 208
Bisogna aspettare "I giardini di Silibdar," edito nel 1935, per conoscere non solo le storie di principi e combattenti, di santi e religiosi armeni, ma anche quelle del popolo armeno e della sua vita quotidiana. Zabel Yessayan, attraverso i ricordi d'infanzia, coglie l'anima della sua città, Costantinopoli, ci racconta la vita del popolo armeno del tempo - ma ci sono anche i turchi e i greci - attraverso una galleria di personaggi, con la tessitura dei loro giorni e l'intreccio dei loro drammi. Spicca tra tutti la figura della nonna, Dudu, la sua difficile e rischiosa fanciullezza sotto il dominio assoluto dei giannizzeri, la sua vergogna della più piccola effusione: separata dal figlio (zio Khacig, che ha l'ardire di disprezzare i doveri della tradizione prendendo per moglie la ragazza amata) a causa di pregiudizi secolari, tormentata da una nostalgia reciproca, quando finalmente lo incontra si scambiano solo poche parole, nonostante la voglia di buttarsi l'una nelle braccia dell'altro. Zio Artin amudja, armeno fino al midollo, i pescatori e i barcaioli dei quartieri poveri, l'eterna diatriba tra ricchi e poveri, l'egoismo degli eredi degli amira, che sopravvivono odiando tutto e tutti, la vanità predominante nella classe dei ricchi, insomma l'insofferenza reciproca degli armeni, la schiavitù, la soggezione allo straniero, la delazione.
A un passo dall'inizio
Aldo Ceci
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2010
pagine: 670
Una lettera dal carcere. Una dedica di trenta parole. La parentesi ascetica. Il dramma dei bambini delle fogne. Una profezia. Un incontro inaspettato. Il ricovero in ospedale. A un passo dall'inizio è la storia di un viaggio che s'interrompe là dove la terra finisce. Necessità o forzatura? Punto d'arrivo o di partenza? La vicenda di Ludovico, il protagonista, si snoda tra voglia di evasione e desiderio di normalità, attraverso un percorso introspettivo che lo porterà a captare frammenti di se stesso e all'accettazione dolorosa di un'evidenza incontestabile.
Il sacro nell'arte
Antonio G. Benemia
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2009
pagine: 144
Lo specchio bianco
Laura Brandi
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2008
pagine: 93
In un paesino di collina una grande casa immersa nella nebbia accoglie tre donne misteriose protagoniste di tre storie inquietanti. Cristina, Laura e Federica nascondono un segreto, ma non sarà facile scoprire il loro vissuto e il motivo che le ha condotte in quel luogo sinistro e solitario. Donne in fuga? Alla disperata ricerca di se stesse? O, piuttosto, desiderose di qualche breve attimo di serenità? È la storia che si ripete, ogni volta uguale eppure diversa, ma l'artefice del loro destino le attende al varco, implacabile, ansioso di trasformarle in leggiadre libellule, eteree creature libere di volare per sempre. E mentre, in sottofondo, la musica di Vivaldi inonda la campagna circostante, il "supervisore" osserva e studia attentamente chiunque passi da quelle parti, vivendo, di riflesso, le piccole-grandi avventure della quotidianità.
Il dottore delle farfalle
Stefano Stronati
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2008
pagine: 71
Appunti per la distruzione. Genesi di un film
Simone Scafidi
Libro
editore: Pequod
anno edizione: 2008
pagine: 32
Di lui e per lui. Storia di Franco
Florelia Frisoni
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2007
pagine: 91
Rasoio di guerra
Vincenzo Pardini
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2007
pagine: 154
In Rasoio di guerra ritroviamo i temi e le ambientazioni care all'autore. Storie di animali, quindi. Ma anche storie di banditi. Autobiografismo, ancora. Ma anche fantasia pura. Questi racconti si svolgono in un tempo indefinito che sembrerebbe essere il passato prossimo ma potrebbe essere anche il presente o, perché no, un passato assai remoto. Eppure, il mondo che Pardini ci racconta non sembra affatto un mondo finito per sempre. Ci sembra di viverla, con i suoi racconti, quella natura violenta e magica di cui si ostina a scrivere. Perché l'altra caratteristica di Pardini, in tutti questi anni, anche quelli "dell'oblio", è stata l'ostinazione. Ostinazione dovuta dalla consapevolezza di essere un narratore puro.
Il maestro giudeo
Graziano Maffei
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2007
pagine: 230
Marco si è unito ai partigiani e ha l'incarico di spiare le manovre militari tedesche. Fillide lo ama e, per stargli accanto, decide di collaborare con la Resistenza. Entrambi militano nella Resistenza in memoria di Foà, il loro insegnante di scuola, ebreo giustiziato dopo l'entrata in vigore delle leggi razziali. La madre di Fillide mostra simpatia per i nazisti, e proprio nella loro casa viene insediato il Comando della postazione tedesca. La madre di Fillide organizza ricevimenti in loro onore e inizia un rapporto di confidenza con il sergente Olham, capo del plotone. Fillide, convinta da Marco, inizia a spiare i movimenti tedeschi: è la spia perfetta, figlia della padrona di casa, insospettabile. Un romanzo ambientato nella terra di Mario Tobino, vicino a Forno e Sant'Anna di Stazzema, dove saranno perpetrate orribili stragi: più in alto, sui monti, c'è il campo di quelli che hanno scelto di combattere. Come Tito che li comanda, o come Emil, ufficiale russo scampato a Mathausen, e Moses il rabbino: questa è la loro storia, resa attuale da un racconto che lega strettamente quelle vicende alla realtà contemporanea.
Orfani di padre
Michele Gabbanelli
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2007
pagine: 154
Questo libro, qualunque cosa esso sia (concept-book? romanzo a tesi? tragicommedia umana?), ribadisce il dilemma che alla figura del padre è ovunque e da sempre sotteso. Ettore torna dalla battaglia e, dimenticate le armi indosso, spaventa il figlio: c'è già nei versi di Omero l'inadeguatezza di ogni uomo al ruolo di padre. Un ruolo che lo vuole spietato vincitore all'esterno, ma tenero e "pio" in casa. Chi è capace, oggi come allora, di calarvisi e innaturalmente vivere sull'equilibrio di un paradosso? Ecco dunque che l'uomo si fa maschio "empio" (Achille) o cede all'arrendevolezza delle mura domestiche (Paride): si spoglia in ogni caso del proprio ruolo sociale, scaraventando la prole in una spirale di Eterni Ritorni. Prima che orfani di un padre morto perciò, sono oggetto di un'istintiva rinuncia i personaggi che, di un'umanità trasversale (uomini e donne, adulti e bambini, etero e omosessuali, ebrei e "gentili"), popolano il libro. E scardinando cliché abusati, testimoniano di come proprio la fame di padre allontani chi a soddisfare quella fame è chiamato, e non viceversa. Di chi è figlio quindi, di chi lo è stato e di chi lo sarà questo libro racconta. Di chi, senza padre, se lo è dovuto dare. E di chi, di là dello specchio, fa cenno d'assenso ma poi ritira la mano. Perché se "il Figlio e il Padre sono una cosa sola", è pur vero che "il genere umano non può sopportare troppa realtà".