Quodlibet: Quodlibet
Compendio della vita di Gesù Cristo
Blaise Pascal
Libro
editore: Quodlibet
anno edizione: 1998
pagine: XX-60
Lettura del «Bateau ivre» di Rimbaud
Furio Jesi
Libro
editore: Quodlibet
anno edizione: 1998
pagine: 48
L'inconscio e la dialettica
Enzo Melandri
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2018
pagine: 97
					Freud ha riconosciuto nell’inconscio la sede privilegiata degli oggetti contraddittori: dall’iniziale affermazione dell’assenza di contraddizioni (L’inconscio, in Metapsicologia, 1915) alla negazione di validità delle leggi logiche (Nuove lezioni, 1933), fino all’affermazione che l’inconscio è «il regno della non-logica» (Compendio di psicoanalisi, 1938). A partire da un confronto con il progetto teorico dello psicoanalista argentino Ignacio Matte Blanco, Enzo Melandri opera in questo libro una ricognizione epistemologica dei fondamenti della psicoanalisi, mostrando come nel modello di Freud la contraddizione sia in realtà una «metafora dinamica», simile all’uso rinvenibile nel pensiero di Marx. In un’indagine condotta con cannocchiale aristotelico, l’autore affronta i problemi dell’applicazione della matematica in psicologia, delle teorie infinitistiche di Dedekind e Cantor, della «riduzione» dell’inconscio a linguaggio.				
									Che cos'è la giustizia? Lezioni americane
Hans Kelsen
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2015
pagine: 234
					"Che cos'è la giustizia?" è una di quelle domande alle quali l'uomo "si è consapevolmente rassegnato a non poter mai dare una risposta definitiva, ma solo a formulare meglio la domanda stessa". È a questo compito, e all'esplicitazione dei presupposti della propria filosofia della giustizia, che Hans Kelsen dedicò, nel 1952, la lezione di congedo dall'insegnamento che dà il titolo al presente volume. Questo testo, per molti versi "conclusivo", è preceduto da due lezioni inedite del 1949, qui riunite sotto il titolo complessivo "Elementi di teoria pura del diritto", nelle quali Kelsen s'interroga sull'essenza dei fenomeni giuridici, e sui problemi epistemologici propri della filosofia del diritto. Chiude il volume la lezione "Politica, etica, diritto e religione", del 1962, in cui si affronta il ruolo che le credenze religiose possono svolgere nel determinare l'effettività delle norme di un ordinamento sociale. Grazie anche alla loro natura di lezioni, gli scritti qui raccolti offrono una "summa" dell'opera filosofica del grande pensatore, che si confronta da un lato con l'analisi dei concetti giuridici fondamentali, dall'altro lato con il quadro metagiuridico (etico, politico e sociale) nel quale necessariamente si collocano gli ordinamenti normativi.				
									L'idea di mondo. Intelletto pubblico e uso della vita
Paolo Virno
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2015
pagine: 204
					Piccolo vademecum di un materialismo poco incline al pentimento e alla dissimulazione, questo libro raccoglie tre saggi avvinghiati l'uno all'altro come fratelli siamesi. Il primo, "Mondanità", cerca di chiarire (con e contro Kant e Wittgenstein) che cosa significa la semplice parola "mondo", con la quale indichiamo il contesto percettivo e storico in cui si svolge la nostra esistenza. Come bisogna intendere espressioni consuete quali "stare al mondo", "il corso del mondo", "gente di mondo"? Il secondo saggio, "Virtuosismo e rivoluzione", è un minuscolo trattato politico: propone un insieme di concetti (moltitudine, esodo ecc.) in grado di affrontare la tempesta magnetica che ha messo fuori gioco le bussole cui si è affidata, dal Seicento in poi, la riflessione sulla sfera pubblica. Il terzo saggio, "L'uso della vita", è l'enunciazione stenografica di un programma di ricerca sulla nozione di uso. Che cosa facciamo di preciso quando utilizziamo un martello, un lasso di tempo, un enunciato ironico? Ma, soprattutto, in che cosa consiste quell'uso di sé, della propria stessa vita, che sta alla base di tutti gli altri usi? Una ricerca in tre tappe in cui filosofia del linguaggio, antropologia e teoria politica si passano con naturalezza il testimone.				
									
