Ronzani Editore: VentoVeneto
Martin Muma
Ligio Zanini
Libro
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 408
Martin Muma, ‘più leggero di una piuma’, è il nome di un celebre personaggio di Pier Lorenzo De Vita per «Il Corriere dei Piccoli» degli anni Trenta del secolo scorso. Ligio Zanini fa di quel bambino gentile, gracile e indifeso – che volava leggero sulle cose del mondo per sottrarsi a una realtà opprimente e a un destino assurdo – l’alter ego del suo unico, incandescente romanzo autobiografico. Saga asciutta, luminosa e straziante di un figlio del popolo e con lui di una comunità umana secolare, quella dell’Istria veneta in procinto di essere quasi completamente annientata e dispersa. Martin Muma è stupenda poesia della giovinezza, della libertà e dell’eros e – con tremenda divaricazione – testimonianza cruda e atto d’accusa degli orrori del totalitarismo, rigurgitati dall’abisso di disumanità e di degrado del campo di prigionia di Goli Otok, l’Isola Calva, l’inferno riservato ai dissidenti del regime jugoslavo di Tito. Uno dei grandi romanzi italiani del Novecento, ora ricondotto alla prima, storica edizione del 1990, con la prefazione di Ezio Giuricin che di quella fu tra i coraggiosi promotori, e con le testimonianze di Giuliano Manacorda, Mario Rigoni Stern e Franco Juri, viene ora riproposto in una nuova veste grafica.
Trilogia dei luoghi parlanti
Pictoria
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 212
La giovane Lena si allontana in fretta dalla cittàisola sul mare, scappando da chi la guarda con sospetto perché sogna di dare vita a una mappa tracciata in un modo nuovo. Bastiano, novizio in un’abbazia atipica, si trova a fare i conti con domande importanti, che lo portano a scoperte decisive su di sé e sul mondo naturale che lo circonda. La coetanea Nashira, nel futuro desertico della Grande Disgregazione, viaggia fra un’oasi e l’altra e, grazie a uno speciale potere, si mette in ascolto della vita che canta nella terra e sente ogni cosa in connessione. In tre epoche diverse, esplorando tre luoghi molto più che simbolici, le vicende dei tre giovani si intrecciano in maniera imprevedibile, nel contesto di un’unica storia che ne contiene in sé mille altre: perché, si sa, i luoghi parlano attraverso le persone. Una voce misteriosa segue i protagonisti, accompagnando anche chi legge al cuore di ciò che ci tiene uniti: è la voce di un luogo che esiste realmente e che in queste pagine si svela nel suo essere porto, abbazia, oasi… un luogo che ospita ogni giorno movimenti, energie, incontri e immaginazioni condivise. Molte storie vere si trasfigurano in questo romanzo, che è appassionata testimonianza di come sia possibile vivere insieme, come comunità, in modo creativo e fecondo: in modo pienamente umano. Postfazione di Paolo Malaguti.
Appunti inutili
Virgilio Giotti
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 47
Scritti tra il 1946 e il 1955 e usciti postumi nel 1959 per le Edizioni dello Zibaldone, gli Appunti inutili sono la registrazione di stati d’animo dello scrittore, duramente messo alla prova dalla quotidiana fatica dell’esistenza e soprattutto dalla morte, in guerra, di entrambi i suoi figli. Il diario si apre proprio con la notizia della scomparsa dell’amato Paolo (anche lui artista) in Russia, la terra di sua madre: stritolato tra due patrie, dice Giotti. Da quel giorno, in una Trieste onirica – simile a L’isola dei morti di Arnold Böcklin – si aggira come un disperso-disperato il cuore di Virgilio Giotti. Trieste è viva: vi sono il mare azzurro, la bora, i saliscendi delle vie; le rive sono piene come i caffè; la natura è rigogliosa. Giotti incontra Silvio Benco, Umberto Saba, la Pittoni, i Dolfi; trova una vecchia gatta, qualche uccellino; si sente osservato da una giovanissima fanciulla; mangia e dorme a casa con la sua vecchia moglie. Dunque, è fisicamente vivo; ma il suo cuore e la sua mente sono immerse in giornate di pieno deserto. Si sente come un fantasma, o meglio: come un morto che si aggira nelle stanze e nella città. Non esiste più il Giotti padre, marito, poeta, pittore. Ha smesso di piangere.
Nibbio. Finirà anche la tempesta
Tiziano Vescovi
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 310
Asiago, settembre ’43. Valentino Revese, giovane tenente della Julia, è un veterano delle campagne di Grecia, Montenegro e Albania, dove ha già avuto modo di fare i conti con la brutalità della guerra e di misurare l’enorme distanza tra il futuro immaginato e quello reale. Studioso, diplomato maestro e lettore della Commedia, con l’armistizio di Cassibile Valentino – nome di battaglia: Nibbio – è catapultato insieme ai compagni tra i boschi del suo Altopiano, nel turbine di una guerriglia partigiana che mette a dura prova le sue capacità, in primo luogo quelle umane; rifornimenti, incursioni, tradimenti e imboscate scandiscono una quotidianità di dubbi e speranze riguardo al futuro della nuova Italia e dei giovani che la vanno sognando. Sconforto ed euforia, dolore ed entusiasmo si alternano nell’opposizione a tedeschi e repubblichini e nella tutela di un senso di umanità che si riscopre necessario proprio quando sembra venir meno. Perché «è quello il mondo che vogliamo abbattere: quello dei torturatori e degli assassini, senza umanità, senza legge e senza anima».
La via di Emilio. Un poeta fra due mondi
Valerio Di Donato
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 140
Un viaggio nella memoria di Emilio Sergi, personaggio liberamente ispirato a Giacomo Scotti, uno degli intellettuali più rappresentativi della minoranza italiana residente in Croazia. Emilio ha ormai superato i 95 anni e vive in un palazzone di Fiume con la moglie Dorina, rintanato nel suo piccolo appartamento. Vi si trasferì diciannovenne, attratto dagli ideali del socialismo titino. Stimolato nelle riflessioni da una impertinente voce interiore, Emilio ricostruisce i passaggi più importanti della sua vita coincidenti, per lo più, con eventi salienti della grande Storia: l’esodo degli italiani dalla Venezia Giulia, il cosiddetto ‘controesodo’ dei monfalconesi, l’orrore dell’Isola Calva, le guerre in Croazia e in Bosnia dopo la dissoluzione del 1991, l’assiduo impegno come inviato di guerra e animatore di iniziative umanitarie e pacifiste. Impegnato attivamente come giornalista presso «La Voce del popolo», quotidiano in lingua italiana dell’Istria e Quarnero, nel 1960 finisce in carcere come ‘nemico del popolo’ per un articolo contrario all’ortodossia ufficiale e il giornale lo licenzia perché considerato poco malleabile alle direttive politiche. Nelle difficoltà di sfamare la famiglia, Emilio trova la sua via di salvezza nella poesia e nelle collaborazioni con i giornali italiani.
Il mio Veneto e altri scritti
Giorgio Lago
Libro: Libro rilegato
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 540
Nel suo articolo di congedo dalla direzione lunga dodici anni del «Gazzettino», Giorgio Lago si definiva “il facchino del Nordest”: il suo ruolo di giornalista lo vedeva come quello di chi trasportava materiali, progetti, idee, per costruire l’immagine di un’area strategica per il Paese. A vent’anni dalla sua prematura scomparsa, questo libro si propone di restituirne l’essenza e la pluralità dell’immagine: a chi con lui ha compiuto lunghi tratti di strada, dal giornalismo alla politica, dall’economia alla società; ma anche a chi oggi, pur non avendolo conosciuto, si trova a tu per tu con un’informazione deformata, distorta, scadente e scaduta, in cui è arduo districarsi per capire quello che accade attorno a noi. Il libro è suddiviso in due grandi filoni portanti. C’è il Lago visto e raccontato da fuori, da chi ha intersecato la sua lunga strada: lo fa attraverso interviste da lui rilasciate, ma soprattutto attraverso la testimonianza di chi ha avuto il privilegio di frequentarlo, sia nel giornale che nella vita civile, tra personaggi dello sport e della società civile. E c’è poi, soprattutto, il Lago che esce dai suoi tantissimi scritti, da giornalista di sport a direttore di testata: una figura centrale per quel Nordest di cui è stato il più autorevole testimonial, e al tempo stesso un giornalista attento a registrare le trasformazioni della sua epoca, e a pungolare i lettori ma anche i responsabili della vita pubblica a coltivare quella passione civile che è stata la sua regola di giornalista e di uomo.
100 caffè con la prof
Elena Girardin
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 252
Cosa significa insegnare nelle scuole medie oggi? Viviamo un’epoca di transizione dove il mestiere dell’insegnante viene spesso duramente criticato, dove le tecniche sono in continua evoluzione e stare al passo con le passioni emergenti nei ragazzi è una sfida quotidiana. Caffè dopo caffè, Elena Girardin prende il lettore per mano e lo accompagna tra gli studenti mostrando come si fa o, meglio, si prova a fare il mestiere più bello del mondo. Passo dopo passo si affrontano sfide e si riflette sul sistema scolastico e l’opportunità di accogliere il cambiamento affinché la scuola non rimanga indietro rispetto al progredire della società e delle esigenze di famiglie e ragazzi. Un libro che nasce da vent’anni di esperienza come educatrice. Con una prosa ricercata, a tratti seria ma che cede volentieri alla spensieratezza, l’autrice mostra le diverse sfaccettature emotive che animano l’insegnante: lo spirito positivo sempre rivolto al miglioramento, la consapevolezza che non esistono soluzioni preconfezionate ai problemi, ma che ogni caffè può aprire un dibattito, e la voglia di trasmettere ai ragazzi passione, curiosità e senso critico.
Eden-Ade. Poema in dialoghi: 1965-1989
Beniamino Dal Fabbro
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 248
Beniamino Dal Fabbro, figura “irregolare” e atipica del suo tempo, fu un outsider dall’ingegno multiforme: una versatilità non comune ha contraddistinto la sua opera, che annovera titoli importanti come Crepuscolo del pianoforte (1951), Musica e verità (1967), Catabasi (1969) e Etaoin (1971). Fu severo critico musicale nella Milano rutilante del secondo dopoguerra e lavorò dal 1965 al 1989 – anno della scomparsa – a una nutrita serie di dialoghi, in bilico tra suggestione poetica e dirompente carica eversiva, che descrivono con irresistibile vena ironica la dissennatezza dell’uomo contemporaneo che destina i propri giorni all’imminente catastrofe. Custoditi nella Biblioteca Civica di Belluno, i dialoghi finora inediti di Eden-Ade – qui opportunamente selezionati e presentati in un contesto critico – sono pervasi di un’ironia che trasfigura il tenore stesso dei temi trattati, finendo per comporre un affresco godibile e immediato in cui il modello platonico della disputa filosofica sfuma in un’autobiografia sui generis: insostituibile strumento che traccia i contorni di una delle personalità più intriganti di questo nostro passato, non così remoto.
L'erede. Una storia ebraica
Tono Galla
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 228
Le vicende della famiglia Samodiani, ebrei sefarditi, conducono il lettore dalle atmosfere levantine della Salonicco belle époque, sullo sfondo del crepuscolo dell’Impero ottomano, al clima di Trieste infuocato dall’irredentismo italiano. Qui cresce il giovane Eliàs, riflessivo e brillante, in bilico tra tentazioni agnostiche e un ebraismo minato da dubbi di fede; trasferitosi a Vienna nel primo dopoguerra e poi a Berlino negli anni Trenta, è testimone della diffusione dell’antisemitismo e progressivamente rinsalda, vivendone le conseguenze in prima persona, l’appartenenza alla fede degli avi. Esule in Svizzera suo malgrado e stupito dall’indifferenza della società, si adopera per quanto possibile per proteggere la famiglia – di sangue e di spirito – dalle contingenze della Storia, fino al drammatico epilogo nella villa di famiglia a Trieste. Prefazione di Riccardo Calimani.
Storie di acciaio, pedali e lunghi viaggi
Luciano Giacomelli
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 152
Perché raccontare la propria vita professionale? Che poi è quella di una persona che si è assunta ruoli dirigenziali e imprenditoriali in differenti comparti produttivi. Per la convinzione o l'illusione di poter raccontare un pezzo di mondo, attraversato da personaggi importanti, viaggiando da un capo all'altro del mondo. Qui s'incontra Tullio Campagnolo, quello delle biciclette e il mondo dei campioni del ciclismo, della formula uno, del motociclismo. Si scorge Bernard Tapie e Steve Jobs. Ci si sposta da Houston a Mosca, da Parigi a Tokio, dalla Polonia al Caucaso. S'impara cosa sia la grande industria del Sol Levante e la sua disciplina. Si sente il calore della lavorazione dell'acciaio e la dimensione delle grandi fabbriche. Ma anche lo sforzo per portare, in quei contesti, l'attenzione alla salute dei lavoratori, il bisogno della relazione con il mondo della conoscenza e dell'università. Il desiderio che l'imprenditore contribuisca anche allo sviluppo della cultura. Parlano, queste pagine, di un'imprenditoria che ha saputo uscire dalla propria territorialità e collegarsi alle reti produttive internazionali. Che ha cercato di avere intuizioni e di farle camminare. Ci vuole sempre un nucleo che catalizzi la trasformazione dell'acqua in un cristallo di neve o, in alcune condizioni, in un chicco di grandine. E ci sono imprenditori che operano per far nascere cristalli di neve. E il mondo, questo mondo complesso che stiamo attraversando, ha più bisogno di fiocchi di neve che di grandine.
La togneta
Ligio Zanini
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 360
Ligio Zanini, il più autentico poeta istriano nell'antico idioma istroromanzo della natia Rovigno, l'autore del romanzo Martin Muma, che narra come nessun altro l'incanto e lo strazio dell'Istria lacerata dagli opposti totalitarismi che ne hanno segnato la storia nel XX secolo, conclude poco prima della morte questo singolare trattato piscatorio, facendone uno scrigno di meraviglie. La togneta, diminutivo di togna, è la lenza a mano, un filo di nylon al cui estremo ci sono un piombo e un amo, lo strumento povero del tognante, il pescatore pensante, rispettoso della preda e del mare, profondo conoscitore delle specie ittiche e delle loro abitudini, dei fondali e delle correnti, della meteorologia e delle tradizioni materiali della pratica piscatoria, dei codici d'onore nella lotta ad armi pari con i pesci, ai quali va sempre offerta una via di fuga, se sanno guadagnarla con l'intelligenza. L'opera bipartita (nella prima parte si passano in rassegna le regole generali e l'attrezzatura, nella seconda l'arte della lenza a mano vera e propria) finisce per essere molto di più di un semplice manuale, si legge in controluce anche come un eccentrico profilo antropologico di una grande civiltà quasi estinta e – nella minuziosa precisione delle descrizioni, nella ricchezza del lessico marinaresco, nella straordinaria sapienza che dai gesti filtra nelle parole, nelle improvvise accensioni, ora aspramente polemiche, ora intrise d'amore per l'ambiente naturale in cui il tognante è immerso e opera – tocca vette di vera, ora dissonante, ora pacificata, poesia.
La lodola mattiniera
Romano Pascutto
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 336
Questa nuova edizione de "La lodola" mattiniera ci consegna un affresco potente della società italiana e veneta di inizio '900. Il pensiero non può che andare a "Novecento" di Bertolucci o all'"Albero degli Zoccoli" di Olmi: grandi affreschi di un mondo che, attraverso la guerra e il conflitto, muta repentinamente e inesorabilmente. Anche i personaggi di Pascutto mutano, evolvono, decadono, indissolubilmente legati alla loro terra e al loro tempo, eppure rappresentativi di un'intera epoca. Pascutto decide di raccontare quella trasformazione attraverso la storia di Tonello e Fiore; accomunati dalla stessa origine contadina, i due vivono la loro vita in modo diametralmente opposto. Tonello rinnega da subito la propria origine, fugge dalla povertà come da una malattia contagiosa. Diventato ricco e potente, si convince a tratti di non essere mai stato povero. Fiore, invece, è profondamente legato al proprio tempo e alle persone che lo circondano. Animato dai suoi ideali, non rinuncia mai alla propria individualità, ma la mette al servizio dei più fragili. Introduzione di Filippo Tognazzo.