Rubbettino: Studi diplomatici
Memorie semiserie di un ambasciatore
Vittorio Cordero Di Montezemolo
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2009
pagine: 238
I ricordi e le riflessioni di un ambasciatore che ha rappresentato l'Italia nel difficile periodo della ricostruzione dell'identità di un Paese distrutto dalla guerra e piegato nel morale. Un volume tuttavia ricco di ironia, capace di raccontare momenti difficili della storia internazionale (come la guerra del Kippur) con leggerezza e sense of humour.
Mille giorni a Kabul
Nicola Minasi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2009
pagine: 295
Lavorare in un Paese complesso nel contesto privilegiato di un'Ambasciata, confrontarsi con cosa si può e non si può fare, osservare grandi trasformazioni nella ricerca di un contatto profondo con la realtà del luogo, mentre si ragiona sulla vita che cambia: sono alcuni temi di questo libro ambientato nell'Afghanistan post 2001. Da uno sguardo personale emergono la sfida di una missione avvincente, i pregi e i limiti dell'impegno internazionale e l'emozione di una scoperta continua. Senza paludamenti, un racconto da "dietro le quinte" su quest'affascinante realtà.
Verso l'Europa unita. Sessantacinque anni di proposte e speranze
Andrea Cagiati
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2009
pagine: 655
L'insieme di articoli, saggi, appunti dell'Ambasciatore Andrea Cagiati, riuniti in questo volume, consente di ripercorrere il travagliato ma esaltante, per chi lo ha vissuto, processo di unificazione europea. Mette in evidenza i diversi stati d'animo; gli obiettivi condivisi e le posizioni contrapposte; i successi e le delusioni.[...] Attraverso le pagine del libro corrono, di pari passo con le vicende europee, il consolidarsi dei rapporti tra Vecchio e Nuovo Continente, la creazione e gli sviluppi dell'Alleanza Atlantica, l'evolvere della situazione internazionale dalla guerra fredda alla caduta del Muro di Berlino, all'emergere dei nuovi Paesi della Confederazione degli Stati Indipendenti, sorti dalla dissoluzione dell'impero sovietico. [...] Il contenuto del volume va ben al di là di una pur pregevole testimonianza degli eventi che si snodano lungo l'arco di oltre mezzo secolo. Gli scritti offrono un contributo significativo alla interpretazione che, condivisibile o meno, costituisce sempre una stimolante occasione di riflessione. (dalla Prefazione di Carlo Azeglio Ciampi)
Alexander Dubcek e Jan Palach. Protagonisti della storia europea
Francesco Leoncini
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 409
Alexander Dubcek e Jan Palach non sono espressione di un Paese e di un sistema di governo ormai scomparsi, ma protagonisti di una stagione che pone innumerevoli interrogativi alla coscienza e alla storiografia europee. Quest'opera collettanea, frutto di un impegno di alcuni anni, si presenta come un contributo fortemente innovativo sulla Primavera cecoslovacca, per organicità d'impostazione e per ricchezza di documentazione. Il volume può vantare saggi di carattere filosofico, sociologico e storico-culturale e dà conto non solo degli otto mesi in cui quell'esperimento politico si manifestò e di tutto il dibattito e il travaglio precedenti, ma prende anche in considerazione il periodo immediatamente successivo all'invasione quando si evidenzia il distacco sempre maggiore tra società civile e dirigenza politica. È in questo contesto che matura il rogo di Jan Palach rivolto innanzitutto contro la gestione della crisi da parte di Dubcek, ritenuta rinunciataria e arrendevole alle richieste sovietiche, e diretto a scuotere le coscienze dei propri concittadini. Non manca la valutazione del quadro internazionale di allora e in particolare delle posizioni del Partito comunista italiano. Una serie di interviste offre un panorama di autorevoli opinioni riguardo agli eventi del '68 e agli sviluppi successivi fino alla caduta del muro di Berlino.
L'Italia vista dall'Europa. Testimonianza da Bruxelles
Giancarlo Chevallard
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 214
Lo straordinario crescere dell'Unione Europea e il ruolo dell'Italia nel racconto di un testimone privilegiato dall'interno delle istituzioni di Bruxelles. La descrizione di come il profilo europeo dell'Italia si sia progressivamente deteriorato. I comportamenti e le patologie per cui un grande Paese, ammirato per la sua vitalità e per la sua leadership nei primi cantieri dell'unificazione europea, è stato nel corso degli ultimi decenni emarginato dal plotone di testa dei Paesi europei. Le sue croniche inadempienze e il peso paralizzante delle sue diversità. Una rappresentazione dal vivo di protagonisti e di processi dell'Unione Europea che si organizza per rispondere alle sfide del nuovo secolo.
Il Consolato d'Italia a Scutari. Fra storia, testimonianze, architettura
Francesca Leo, Laura Davico
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 125
La storia della sede del Consolato d'Italia a Scutari, così come è raccontata in questo volume, è interessante non soltanto sotto il profilo della storia dell'architettura o sotto il profilo della documentazione dei beni e delle proprietà dello Stato italiano all'estero, ma anche, e soprattutto, sotto il profilo della storia tout court. Quell'edificio, infatti, come si è ricordato, è stato testimone di pagine di storia, spesso drammatiche e tutt'altro che piacevoli, e insieme protagonista degli sforzi portati avanti dalla diplomazia non solo per tutelare e curare gli interessi della comunità italiana ma anche per stabilire un clima di amicizia e collaborazione fra le popolazioni di due Paesi legati da una storia che affonda le sue radici lontano nel tempo
Le sfide della modernità. Idee, politiche e percorsi dell'Europa orientale nel XIX e XX secolo
Stefano Bianchini
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 378
Questo volume ricostruisce idee, politiche e percorsi della modernità nell'Europa centrale, orientale e balcanica dall'inizio dell'Ottocento fino a Gorbacev. Attraverso la comparazione dei principali dibattiti e delle reciproche influenze intercorse fra diversi paesi, dalla Russia alla Jugoslavia, dalla Polonia alla Bulgaria, lungo un arco cronologico di quasi due secoli, l'autore ripercorre i fenomeni regionali di mescolanza e rigetto, nonché le reti di relazioni e i meticciati che, in forme transnazionali, hanno caratterizzato la ricerca e la costruzione dello sviluppo, dai tempi del narodnicestvo (populismo) russo e dei movimenti rurali fino alle società socialiste e alla loro crisi. Uscendo da tradizionali schemi interpretativi, imperniati sul primato euro-occidentale, il libro si sofferma sulla pluralità dei modelli di sviluppo, sui tratti industriali, urbani e di crescente secolarizzazione delle società europeo-orientali, nonché sul contrasto fra orientamenti protezionistici e interdipendenze, fino al diffondersi della globalizzazione. Al lettore viene cosi offerta una visione non convenzionale di come la Politica si sia sviluppata in un'area tanto importante del Vecchio Continente, ora parte integrante della UE o suo stretto vicino, contribuendo a una più approfondita conoscenza, e a una stimolante riflessione sugli intrecci fra moderno e postmoderno che distinguono il nostro tempo e il processo di integrazione europea.
L'occidente plurale. Gli Stati Uniti e l'Europa nel XXI secolo
Paolo Janni
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 162
Il collasso ideologico del comunismo e la dissoluzione dell'URSS, la fine del mondo bipolare e l'egemonia americana, l'esplosione delle culture come ingredienti primordiali della politica internazionale, hanno portato allo scoperto le vecchie differenze tra le società delle due sponde dell'Atlantico che erano state pressoché rimosse durante la lunga guerra fredda. L'abitudine degli europei a giudicare il retaggio culturale e morale degli americani attraverso il prisma della loro propria esperienza storica e la perdurante fede degli americani sulla applicabilità universale del loro modello di vita hanno ancor più appesantito il dialogo transatlantico e contribuiscono, cumulativamente e perversamente, ad alterare il contenuto delle relazioni euro-americane. L'occidente esiste ancora, ma è tornato ad essere plurale. America ed Europa sono le due parti di uno stesso occidente, ma in un rapporto ineguale nel quale la supremazia militare degli Stati Uniti e le ambizioni americane di salvare il mondo da se stesso contrastano ora con gli istinti post-moderni degli europei.
Ettore Baistrocchi, mio padre (1905-1996)
Massimo Baistrocchi
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 328
II libro ricostruisce la carriera diplomatica di Ettore Baistrocchi, diplomatico che prestò servizio in Brasile, Uruguay, Jugoslavia e poi come Console generale d'Italia in Giappone, Argentina, Egitto e Francia. La vita di Baistrocchi fu singolare e avventurosa. L'ambasciatore ebbe modo di conoscere personaggi celebri e visse persine la terribile esperienza di un campo di concentramento in Giappone dove fu internato dal 1943 fino alla liberazione avvenuta per mano degli americani.
L'Unione Europea e i Balcani occidentali. La prospettiva europea della regione (1996-2007)
Luca Gori
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 246
Quando e come è nata la prospettiva europea dei Balcani occidentali, la promessa cioè di farli divenire, un giorno, membri a pieno titolo della UE? Attraverso quali politiche, risorse e strumenti l'Unione ha cercato di concretizzare questo impegno? In che misura, oggi, nel momento in cui nelle cancellerie europee sembra prevalere una certa stanchezza da allargamento, quella promessa è ancora attuale? Quali sfide, a cominciare dal futuro status del Kosovo, l'Europa dovrà ancora affrontare e vincere per stabilizzare e integrare la regione? Il volume si confronta con questi interrogativi, ripercorrendo le tappe che, dal 1996 al 2007, hanno segnato la strategia della UE nei confronti dei Balcani occidentali.
Politica e diplomazia in Italia tra XIX e XX secolo. Vita di Antonino di San Giuliano (1952-1914)
Gianpaolo Ferraioli
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 1016
Antonino di San Giuliano è un personaggio poco noto in Italia. Gli storici hanno dedicato poche attenzioni alla vita e all'attività di questo statista siciliano. Si è ritenuto che San Giuliano sia stato il mero esecutore di una politica estera voluta da altri: il re Vittorio Emanuele III e i diversi presidenti del Consiglio che si avvicendarono alla guida del paese all'inizio del Novecento, in particolare Giolitti. In realtà, pur restando nell'alveo di direttrici ben collaudate, San Giuliano si assunse l'onere di importanti decisioni e dettò i tempi di rilevanti azioni: si pensi alla guerra di Libia. Fu poi San Giuliano che gettò le basi fondamentali del Patto di Londra, ovvero dello strumento diplomatico che conteneva le modalità secondo cui l'Italia sarebbe dovuta entrare nella prima guerra mondiale per uscirne da grande potenza. Egli lasciò a Salandra e Sonnino lo schema di un Patto che, a suo giudizio, avrebbe dovuto tendere però non tanto ad assicurare all'Italia vasti territori fuori dei suoi confini geografici, quanto piuttosto a darle la sicurezza di condurre la guerra meno gravosa possibile. Fu un personaggio complesso, che mosse i suoi primi passi nella politica locale a Catania, durante la seconda metà dell'Ottocento, e terminò la sua vita alla guida del ministero degli Esteri, quando l'Italia era concentrata a sciogliere il dilemma se restare neutrale o intervenire nella Grande Guerra.