Quando sentiamo parlare di esercito romano pensiamo immediatamente a soldati dispiegati in territori lontani, circondati da popoli barbari e ostili. In effetti la maggior parte delle unità era collocata fuori dall’Italia e si concentrava nelle province dove correva il limes, il confine dell’impero. Il modo in cui i soldati di quei luoghi interagivano con la popolazione civile è oggi abbastanza noto. Ma cosa accadeva in Italia? Seppur in misura minore, anche qui la presenza militare era massiccia. Nelle sole Ravenna e Miseno, che ospitavano le basi delle due flotte italiane, il numero dei militari si avvicinava complessivamente a quello di Roma; vi transitavano inoltre temporaneamente anche intere legioni e reparti ausiliari in procinto di imbarcarsi. In particolare, in età alto-imperiale, la più alta concentrazione di militari era in area alto-adriatica, principalmente a Ravenna e nello scalo collegato di Aquileia. L’elevato numero di soldati e veterani stanziati o in transito rendeva queste due città simili a territori di frontiera.
Esercito romano e società in area altoadriatica (I-VI sec. d. C.)
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| Titolo | Esercito romano e società in area altoadriatica (I-VI sec. d. C.) |
| Autore | Alessandro Bazzocchi |
| Argomento | Scienze umane Storia |
| Collana | Bibliotheca Classica |
| Editore | Biblion |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Pagine | 240 |
| Pubblicazione | 10/2025 |
| ISBN | 9788833834399 |
Promozione valida fino al 12/02/2027
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