Il parere degli esperti nei conflitti su ambiente e tecnoscienza è sempre più rilevante e nello stesso tempo ambiguo. Cambiamento climatico, energia, rifiuti, scorie nucleari: invece di contribuire a risolvere i conflitti su questi temi l'expertise viene trascinata nella disputa. Al rapporto tra esperti e politica è tradizionalmente associata l'idea che la scienza debba dire al potere "come stanno le cose", che alla politica dei valori e degli interessi si contrapponga una "politica dei fatti" capace di compiere scelte efficienti in base a dati non controversi. Oggi tutto ciò è oggetto di contestazione: i "fatti" sono risucchiati nei conflitti. Le istituzioni faticano a gestire questioni in cui gli aspetti tecnico-scientifici acquistano peso crescente, mentre l'autorità esperta si trova schiacciata tra il sostegno cognitivo che dovrebbe offrire alle scelte politiche e la decostruzione della conoscenza (non esiste un sapere neutrale!) formulata dalle scienze sociali e praticata dai contendenti. Un intreccio qui dipanato a partire da una serie di casi - grandi infrastrutture, inceneritori, impianti eolici - che hanno occupato le nostre cronache nel passato recente.
Conflitti ambientali. Esperti, politica, istituzioni nelle controversie ecologiche
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Titolo | Conflitti ambientali. Esperti, politica, istituzioni nelle controversie ecologiche |
Curatore | Luigi Pellizzoni |
Argomento | Scienze, geografia, ambiente Ambiente |
Collana | Studi e ricerche, 610 |
Editore | Il Mulino |
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Pagine | 354 |
Pubblicazione | 03/2011 |
ISBN | 9788815135780 |
Promozione valida fino al 12/02/2027