La redazione di queste Conversations avec Goethe si conclude nel 1835-36 a Weimar, ove Frédéric Soret strinse con Goethe "un rapporto intenso, una frequentazione continua, una stima reciproca" - scrivono i curatori di questa prima edizione italiana. Un affresco privo di ambizioni letterarie che rende visibili, con "oggettività", i lati meno noti del grande poeta: passando attraverso una critica della scienza - che interseca la sua concezione della natura e si inserisce nel filone della Naturphilosophie - si finisce per scoprire il senso che Goethe dà al corso della storia e alla politica. Temi solo apparentemente distanti fra loro, che in realtà sottacciono la stessa idea di fondo: "dalla natura, da qualunque parte la si guardi, scaturisce l'infinito" - in essa particolare e universale si compenetrano. Ne deriva un empirismo da Goethe stesso definito "delicato", che percepisce l'oggetto come unità vivente, evitando gli eccessi romantici: saper cogliere nel divenire continuo delle forme il permanere di qualcosa di stabile. È la teoria della trasformazione, che vale per la natura, per la storia e per la politica: essere troppo fedeli alle cose esistenti o voler del tutto astrarne significa farvi violenza. Pagine rarefatte di clamori, dalle quali emerge il Goethe pensatore e teorico della forma.	 
	
    
    
    Conversazioni
| Titolo | Conversazioni | 
| Curatori | F. Botticchio, R. Pettoello | 
| Collana | Il pellicano rosso. Nuova serie, 116 | 
| Editore | Morcelliana | 
| Formato |  Libro: Copertina morbida | 
| Lingua | Project-Id-Version: 
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POT-Creation-Date: 2025-07-17 14:41+0200
PO-Revision-Date: 
Last-Translator: Davide Giansoldati | 
| Pagine | 320 | 
| Pubblicazione | 04/2010 | 
| ISBN | 9788837224097 | 

