Le tecno-scienze dominano il mondo globale; tuttavia la scienza non è un’etica e non basta che una scoperta sia in apparenza rivoluzionaria per renderla moralmente accettabile; è indispensabile una profonda riflessione, che non può non affondare le radici anche nel nostro passato. Nel tempo la scienza e la tecnica, a supporto dell’arte medica, hanno aperto nuove prospettive di cura mutando radicalmente e talvolta irreversibilmente i concetti di salute e di malattia, di vita e di morte. Da tali presupposti è nata la bioetica, disciplina che dagli anni Settanta si è rapidamente diffusa e affermata nel mondo. Cinque decenni sono pochi, ma possono essere un tempo sufficiente per mettere in evidenza le potenzialità, le attese disattese, gli errori e soprattutto cogliere dall’esperienza quale possa essere la nuova mission. Da allora, di strada scienza e tecnica ne hanno fatta molta. E la bioetica? Nata per scuotere le coscienze proprio agli esordi di quelle attività che oggi fanno discutere filosofi e scienziati sulle reali possibilità schiuse dall’uomo all’uomo – non ultimo il potenziamento dell’umano – ci è sembrato opportuno chiederci se la bioetica abbia saputo, o potuto, svolgere il compito per cui era nata.
Fondamenti e percorsi bioetici. Manuale di bioetica. Volume Vol. 1
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Titolo | Fondamenti e percorsi bioetici. Manuale di bioetica. Volume Vol. 1 |
Volume | Vol. 1 |
Curatori | Enrico Larghero, Giuseppe Zeppegno |
Argomento | Medicina Medicina generale |
Collana | Studia Taurinensia |
Editore | Effatà Editrice |
Formato |
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Pagine | 768 |
Pubblicazione | 12/2023 |
ISBN | 9788869290572 |
Promozione valida fino al 12/02/2027