La "discussione pubblica", nell'accezione ampia del termine, si è in gran parte trasferita dai luoghi tradizionali di incontro, come le piazze, i caffè e le assemblee, alle arene mediatiche. I media veicolano informazioni, aiutano a interpretare le dinamiche della società contemporanea e, soprattutto, dettan l'agenda dei problemi e orientano le opinioni dei cittadini. Alla conoscenza diretta di ciò che ci circonda nell'immediato si aggiunge dunque una rilevante conoscenza mediata di avvenimenti a distanza, difficile da controllare e verif di persona. Inoltre, i mezzi di comunicazione di massa assicurano maggiore visibilità alle procedure decisionali e alle figure pubbliche: ciò aumenta sia il loro potere sia la loro responsabilità nei confronti di attori sociali dive e dei cittadini stessi. La comunicazione e l'informazione rivestono ormai un ruolo tale da coinvolgere la dimensione dell'etica pubblica: al suo centro, infatti, si trova il corretto funzionamento della sfera pubblica, ossia uno spazio di dibattito, il più possibile libero da restrizioni e interessi privat che collega gli uni agli altri mediante possibilità di argomentazione e proget comuni. Nella democrazia moderna la trasparenza istituzionale e dei processi politici, la genuinità del voto, il libero dibattito sui temi collettivi dipendono sempre di più dal livello di pluralismo, completezza ed affidabilità che l'informazione e la comunicazione sono o dovrebbero essere in grado di off al cittadino.
Per un'etica dell'informazione e della comunicazione. Giornalismo, radiotelevisione, new media, comunicazione pubblica
Titolo | Per un'etica dell'informazione e della comunicazione. Giornalismo, radiotelevisione, new media, comunicazione pubblica |
Curatori | G. Gardini (cur.), P. Lalli (cur.) |
Collana | Diritto e società |
Editore | Franco Angeli |
Formato |
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Pagine | 224 |
Pubblicazione | 11/2009 |
ISBN | 9788856815948 |