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Perché Ferenczi? Lo stile empatico in psicoanalisi

in uscita
Perché Ferenczi? Lo stile empatico in psicoanalisi
Titolo Perché Ferenczi? Lo stile empatico in psicoanalisi
Autore
Argomento Società, scienze sociali e politica Psicologia
Collana Orpha
Editore ARPA Edizione
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 380
Pubblicazione 11/2025
ISBN 9788899985196
 
30,00

 
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Il libro è di prossima pubblicazione
Di prossima pubblicazione
Kupermann offre una esposizione sistematica del pensiero di Ferenczi, organizzandola attorno al concetto di 'verleugnung' (qui tradotto come 'disconoscimento'), originariamente formulato da Freud per descrivere il meccanismo base della perversione, ma impiegato da Ferenczi in modo relazionale, per sottolineare il ruolo che il disconoscimento da parte dell’altro ha nella traumatogenesi. Ciò consente di estendere la concezione psicoanalitica del trauma sessuale ai traumi sociali e persino politici. In modo aggiornato e persuasivo, l’autore mostra come la teoria e la clinica del trauma si dispiega in tre tempi: il tempo dell’indicibile, in cui il soggetto vulnerabile si trova di fronte all’irrappresentabile della violenza subita; il tempo della testimonianza, in cui la vittima cerca l’aiuto di un altro in cui ripone la sua fiducia; e il tempo del disconoscimento, in cui viene negato da parte dell’altro quel riconoscimento che sarebbe in grado di attribuire un significato all’esperienza vissuta dalla vittima. Con ciò si chiude il circolo vizioso che sfocia nell’identificazione con l’aggressore, un fenomeno che consente di ripensare alla clinica secondo un’etica del prendersi cura, al cui centro vi è la consapevolezza che l’analista può riattualizzare il disconoscimento trasformando l’esperienza analitica in una ritraumatizzazione. Questa nuova clinica è guidata dall’empatia in quanto fenomeno che modula la relazione analitica e consente, attraverso l’esperienza della regressione e il gioco condiviso, di recuperare il potere introiettivo in grado di liberare il soggetto dalla tirannia degli oggetti incorporati traumaticamente. Su queste basi l’autore formula una teoria cogente della rielaborazione in analisi, finalmente comprensibile e aggiornata, che risulta di grande utilità nella pratica terapeutica quotidiana.
 
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