fbevnts Vini, spezie, pastelli volativi e confetti di zucchero. Breve storia della cucina e dell'alimentazione nel Medioevo
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Vini, spezie, pastelli volativi e confetti di zucchero. Breve storia della cucina e dell'alimentazione nel Medioevo

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Vini, spezie, pastelli volativi e confetti di zucchero. Breve storia della cucina e dell'alimentazione nel Medioevo
Titolo Vini, spezie, pastelli volativi e confetti di zucchero. Breve storia della cucina e dell'alimentazione nel Medioevo
Autore
Argomento Scienze umane Storia
Collana Parva, 43
Editore Graphe.it
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 76
Pubblicazione 02/2025
ISBN 9788893722452
 
Promozione valida fino al 12/02/2027
8,50 8,08

 
risparmi: € 0,42
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Potremmo disgiungere la nostra identità (personale e geografica) dal cibo che mangiamo? No di certo. E non è forse vero che nel nostro immaginario, quando pensiamo a una civiltà lontana nel tempo o nello spazio, parte dello scenario è costituito da ciò che c’è nel piatto? Una chiave di lettura straordinaria per comprendere un popolo o un’epoca si cela proprio nel modo in cui l’essere umano processa ciò che la natura fornisce, preparandolo, mescolandolo, cuocendolo, conservandolo. E offrendolo ai propri ospiti, mentre sullo sfondo la grande Storia accade. Questo volume approccia con metodo scientifico l’arte culinaria medievale: scopriamo tutto ciò che è possibile saperne, e ci viene esposto con rigore da dove sono attinte le informazioni di cui disponiamo. Si parla del legame fra dieta e religione (a cominciare dai giorni di magro, su cui scopriamo curiosità sorprendenti), del diverso apporto della civiltà romana rispetto a quelle identificate come barbariche. Si racconta delle convinzioni mediche del tempo, in fatto di nutrizione. Sono descritte le esigenze delle dispense delle abbazie e di quelle dei signori, considerando anche la disponibilità locale degli ingredienti: vicino al Trasimeno, per esempio, l’anguilla era un ingrediente assai apprezzato. D’altro canto, se la cucina popolare rimase relativamente simile nel corso degli anni, quella nobiliare fu sorprendentemente aperta alle novità e alle contaminazioni, includendo – oltre agli elementi autoctoni – spezie di Paesi lontani acquistate a caro prezzo. Ecco dunque qualcosa che sembra attraversare tutte le epoche: l’idea che la propria tavola debba riflettere lo status, l’appartenenza a un ceto o a una categoria di persone. “La storia dell’alimentazione è storia culturale: storia di come l’uomo abbia definito sé stesso e il mondo che lo circonda in base al cibo, alla sua preparazione, ai complessi rituali con forte valenza sociale e culturale, nonché religiosa, che definiscono il sistema alimentare alla base di numerose culture”.
 
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