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Le sventure della virtù

Le sventure della virtù
Titolo Le sventure della virtù
Autore
Traduttore
Argomento Narrativa Narrativa erotica
Collana Classici dell'eros, 24
Editore ES
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 153
Pubblicazione 11/2011
ISBN 9788895249704
 
19,00

È fra il 23 giugno e l'8 luglio 1787, alla Bastiglia, nella sua stanza della Seconda Libertà, che il marchese de Sade, nonostante una dolorosa malattia agli occhi, redige senza posa il racconto filosofico "Le sventure della virtù". Completo nella sua prima stesura, destinato allora a far parte dei "Contes et Fabliaux du XVIIIe siècle" che il prigioniero stava scrivendo, "Le sventure" doveva subire notevoli modifiche a partire dall'anno seguente [...]. La sua teoria preferita vi si sviluppa già in uno spirito sistematico. Molte virtù punite sono offerte alla riflessione del lettore: la castità (episodio di Dubourg); il rifiuto di rubare (Du Harpin); quello di associarsi a una banda di malfattori (nella foresta di Bondy); quello di prestarsi a un avvelenamento (M.me de Bressac); il fatto di opporsi alla dissezione di una fanciulla viva (Rodin); la pietà (l'eroina vuole accostarsi ai sacramenti: i monaci la violentano); infine la beneficenza (episodio del capo dei falsari e del bambino salvato da un incendio). Nelle "Sventure della virtù" come nei migliori racconti dei "Crimes de l'amour", il marchese de Sade si è elevato all'altezza dei migliori scrittori europei del genere. Che vivezza nella narrazione, che energia nei dialoghi, come resta puro il suo lessico nel mezzo degli orrori che ci riferisce, come sa straziarci il cuore la sua maestria nelle gradazioni! Con uno scritto di Gilbert Lely.
 
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