Qual è stato il ruolo dell’arte nella definizione di un’identità coloniale italiana? L’espansionismo coloniale italiano, iniziato negli anni ottanta del XIX secolo, procedette fra avanzamenti, arretramenti e riprese fino alla Seconda Guerra mondiale, includendo l’Eritrea, la Somalia, la Libia e l’Etiopia. Massiccia in quegli anni fu la produzione di immagini che dovevano promuovere e rendere popolare l’Africa e gli africani, nell’ambito di un battage mediatico che toccò stampa, editoria, istituzioni e soprattutto le numerose esposizioni coloniali che ebbero luogo durante il sessantennio dell’avventura italiana d’oltremare. Queste esposizioni vengono qui ricostruite – con l’ausilio di cataloghi, riviste, fotografie e documenti dell’epoca – per valutare dipinti, sculture e allestimenti: l’analisi dei soggetti, dei mutamenti di gusto, la maggiore o minore incidenza a livello statistico delle opere esposte mostrano come l’arte sia entrata organicamente a far parte di questa speciale macchina propagandistica e come si sia precisato nel corso del tempo il concetto di “arte coloniale”.
Esporre l'Italia coloniale. Interpretazioni dell'alterità
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| Titolo | Esporre l'Italia coloniale. Interpretazioni dell'alterità |
| Autore | Giuliana Tomasella |
| Collana | Biblioteca di arte |
| Editore | Il Poligrafo |
| Formato |
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| Pagine | 232 |
| Pubblicazione | 11/2017 |
| ISBN | 9788893870115 |
Promozione valida fino al 12/02/2027

