fbevnts Con occhi da grave dolor munti. Dante e l’invidia
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Con occhi da grave dolor munti. Dante e l’invidia

sconto
5%
Con occhi da grave dolor munti. Dante e l’invidia
Titolo Con occhi da grave dolor munti. Dante e l’invidia
Autore
Argomento Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica
Collana Eterotopie, 1064
Editore Mimesis
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 324
Pubblicazione 07/2025
ISBN 9791222322735
 
Promozione valida fino al 12/02/2027
30,00 28,50

 
risparmi: € 1,50
0 copie in libreria
Ordinabile
L’invidia è uno dei vizi tra i più complessi da definire per i teologi e i pensatori del Medioevo. Tale caratteristica si riflette in tutta l’opera dantesca, dove all’invidia e agli invidiosi è dedicato ampio spazio. Non solo alcune figure emblematiche della Commedia sono affette da questo male atavico dell’uomo (Caino fu il primo essere vivente a soffrire l’invidia), ma il pensiero dantesco è particolarmente sensibile al peccato, peste per eccellenza dei luoghi urbani. L’invidia è la velenosa pianta germinante che attanaglia la vita di corte e quella universitaria: ma Dante nel rappresentare gli invidiosi è tanto lontano quanto più pervicace di un Boncompagno da Signa, per esempio, che raffigura il peccato come un mostro a più teste. Nessuna straordinarietà concessa agli invidiosi (o quasi), ma piuttosto la storia di una donna senese semi-sconosciuta, Sapìa, con l’evidente scopo di attribuirle e svilupparne il ruolo di minimo comun denominatore, al fine di valorizzare l’universalità dello stesso vizio.
 
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.

Libri dello stesso autore

Chi ha cercato questo ha cercato anche...

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.