Silele: Inside Yellow

La notte di Halloween non è mai stata così tenebrosa a Prato. I cadaveri di quattro donne, “brutte dentro”, rinvenuti a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro. Un cappello nero a tesa larga, come quello delle streghe, indossato dalle vittime di una mano misteriosa. E poi un diario segreto, la luna premonitrice e la fame di vendetta che corrode le anime. Al nuovo capo della squadra mobile Gentile Brancaleone, inseguito dai fantasmi del passato, spetta il compito di dare la caccia allo spietato serial killer.

A Ponte Annio, piccolo borgo montano della Valle Apuania, le vite di Piero, del fratello Paolo e della loro Osteria del Galletto Nero vengono sconvolte quando la ricerca di un misterioso reperto storico della Seconda Guerra Mondiale porta ad una serie di omicidi. Tra personaggi strampalati, false piste e astute indagini dell’Arma dei Carabinieri, Il Tesoro della Linea Gotica è un giallo misterioso e intricato con un retrogusto di buona cucina, ottimi vini, umorismo e musica d’autore.

Leggere “L’occhio del drago” non è solo seguire le tracce disseminate qua e là di un giallo ben costruito, ma è anche scoprire un territorio ricco di arte e di storia, un territorio che il nostro autore conosce e, soprattutto, ama. È un giallo che rispetta la struttura più accreditata: enigmi da sciogliere, uno sviluppo fatto di indagini, indizi, piste da seguire, alibi da verificare, ipotesi coerenti. Non mancano i colpi di scena, abilmente introdotti dall’autore che lascia serpeggiare fra le righe una buona dose di suspense, realizzata con tecniche di coinvolgimento coerenti, flashback efficaci intesi a caricare di tensione la lettura che procede incalzata verso il finale.

Una donna di Bordighera è scomparsa, da tre giorni non si hanno più notizie della giovane Edith… “Prima che chi svolge le indagini troverà qualcosa potrebbero passare giorni, settimane, mesi, forse anni, o addirittura non si saprà più nulla, come già accaduto per altre persone scomparse. Ho letto che in Italia ci sono tanti casi simili mai risolti e non posso permettere che Edith entri a far parte di quel triste elenco di persone mai più ritrovate. O peggio ancora, attendere che qualcuno le faccia del male, senza poter intervenire prima. Devo fare qualcosa per lei. Devo cercarla!” pensò.

La morte inaspettata di un amico, il riaffiorare di ricordi antichi accanto ad altri più recenti, e le vicende che porteranno a scoprire una dura verità: Festina lente, romanzo noir che propone come sfondo la città di Bergamo, si addentra tra virtù e bassezze, tra generosità e ipocrisie. Un cammino lungo il quale il protagonista si muove tra disagio sociale e arrivismo sfrenato. Per fortuna, presenza discreta e saggia, al suo fianco troverà un vecchio insegnante di liceo. Il miglior compagno di strada che un giovane possa desiderare.

Due omicidi avvenuti a trentacinque anni di distanza l’uno dall’altro. E un fantasma, (naturalmente senza pace) un libro (casualmente spuntato fuori) e infine qualcuno che sa ma non dice. Tre donne, amiche da sempre, indagando su una storia di amore e di morte, s’imbattono casualmente in un poliziotto atipico, particolare e tormentato: Francesco Travagli, vicecommissario della Questura di Firenze. Anche lui sta cercando di far luce sul mistero, anche lui sta seguendo una pista che conduce alla follia.

Una fitta e intricata rete di gallerie sotterranee attraversa la città di Milano, di cui la Basilica di S. Ambrogio, suo patrono, non è che la punta dell’iceberg. Eventi misteriosi e feroci delitti turberanno i sonni dorati dei “potenti”. È una città inedita, tutta da scoprire, quella che ci viene proposta in questo giallo dalle tinte forti. Attraverso lo stile ironico e personale che lo contraddistingue, l’autore affronta le tematiche più spinose del nostro tempo. Vizi privati inconfessabili e rare pubbliche virtù danno vita a uno spaccato lucido e tagliente della società attuale, catturando il lettore in un’avvincente caccia al serial killer che non lascia tregua dall’incipit fino al sorprendente finale.

I paesaggi mozzafiato attorno al lago di Tovel in Trentino si macchiano all’improvviso di sangue turbando la popolazione dei paesi limitrofi al lago. La giovane età che accomuna le vittime e soprattutto la presenza di un nastro rosso sui loro corpi fa pensare a un killer seriale. Riusciranno le forze dell’ordine a fermare la mano efferata dell’assassino? Quale sarà il ruolo della giovane sensitiva Morgana, tornata sul lago di Tovel per far luce sull’accaduto, ma allo stesso tempo a tu per tu con un passato scomodo da affrontare? “L’innocenza veste di rosso” è un thriller che appassiona, coinvolge, sorprende.

“Quanto mi riporta” commentò Sante Biasutti, medico legale, “rafforza l’idea del tentativo di rapina finito in modo tragico.” “È ciò che penso anch’io” confermò Secondo Terzi, il noto criminologo. Yonis Abdulkadir, di origine somala, era stato trovato cadavere qualche giorno prima nella sua abitazione di Lallio, vicino a Bergamo. “L’ipotesi che l’assassino appartenga alle conoscenze del morto, in Procura ormai è data per acquisita” riprese il patologo. “Non c’è stato scasso all’ingresso, quindi il pover’uomo si è fidato e ha fatto entrare il suo carnefice.” “Potrei sapere come è stato ucciso?” chiese Secondo. Sante Biasutti lo fissò, restando muto. “Resterà tra me e lei, dottore” garantì Terzi. “Il referto completo dell’autopsia non l’ho ancora predisposto” rispose il medico legale, “comunque è morto dissanguato dopo essere stato stordito. Ci sono segni di legature, l’assassino deve averlo immobilizzato e poi ha iniziato a effettuare una serie di tagli su tutto il corpo."

Rebecca è una brillante fotografa che torna malvolentieri nel paese d’origine, Davos in Svizzera, dopo diversi anni di assenza. Al suo arrivo l’apatia e il disagio di cui soffre non si attenuano e la giovane donna si convince che il luogo che le ha dato i natali e la famiglia stessa le siano ormai estranei. Ma il casuale ritrovamento di una vecchia cartolina che le rievoca ricordi di un passato antico, ignoto eppure familiare, e la contemporanea scoperta di una banale malattia saranno l’occasione per riportare alla luce una vicenda sconosciuta e a spingere la giovane alla ricerca delle proprie radici e di un oggetto segreto dimenticato da tutti. Solo il successo della sua missione potrà permettere a Rebecca di chiudere i conti con il passato e di ristabilire il giusto epilogo di vicende lontane, distanti, interrotte ma segretamente e misteriosamente collegate.

Mezz’ora abbondante, nel bianco e nel buio appena rischiarato, nel silenzio dei respiri affannosi, nel gelo. Travagli procede lento e a tratti veloce, si china e si rialza, toglie gli occhiali e li rimette, scatta foto col cellulare sulle tracce di fuliggine che sporcano la neve. Poi, d'improvviso, rientra in casa. “Dovresti misurarti la temperatura, Francesco” dice Lela mentre spranga la porta. “Fra un momento.” “Hai scoperto qualcosa là fuori?” “Sì.” La foresta di Vallombrosa nasconde un terribile segreto. È lì che la belva ha fatto la sua tana, è lì che ha ucciso e mutilato i corpi delle sue vittime. Ma cos'è la belva? Un lupo? Un uomo? Oppure entrambe le cose?

L’improvvisa scomparsa di un riservato imprenditore milanese proprietario della TV privata Rete Duomo getta nella disperazione tutti i suoi dipendenti e dà l’avvio a una serie di domande: una fuga, un suicidio, un rapimento? Oppure quale altro motivo si cela dietro la mancanza di sue notizie che si protrae ormai da giorni? E ancora: sarà in grado l’emittente, in crisi da anni, di sopravvivere in un mondo dove la concorrenza è sempre più spietata? Riuscirà infine un importante network inglese a risollevarne gli ascolti riportandola in utile? Le indagini dell’ispettore Guglielmo Gui gireranno a vuoto per mesi finché la verità verrà a galla - letteralmente - in modo inaspettato. Vincitore nel 2021 del Premio Romanzo giallo Premio Letterario Internazionale ‘Lago Gerundo’. Vincitore nel 2021 del Premio Nazionale di Narrativa e Saggistica 'Un libro in vetrina'.