Silvana: Fabbricanti di universi.Econ. del simbol.
Il museo. Pagine da una stagione agli Uffizi
Antonio Natali
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2016
pagine: 280
Il museo è il luogo in cui l’autore, Antonio Natali, ha investito la sua esperienza di storico dell’arte in una stagione agli Uffizi durata trentacinque anni, nove dei quali da direttore. Scorrono, queste pagine, in una sapiente altalena di binomi: alcuni inscindibili, come ‘tutela e valorizzazione’ – vocaboli troppo spesso intesi in contrapposizione e invece indissolubili per qualsiasi ragionamento connesso all’amministrazione dei beni del Paese –, altri a segnare un’antitesi, talvolta apparente, come ‘numeri e cultura’, ‘tradizione e novità’, talaltra insanabile, come quella tra ‘poesia’ (e cioè il riconoscimento del valore poetico d’ogni opera d’arte) e ‘feticcio’ (l’esito dell’idolatrico approccio ai capolavori incoraggiato da un’industria culturale sempre più interessata al solo profitto economico). Tra questi binomi si muove la ricerca di una via percorribile nella gestione del patrimonio culturale oggi. I testi che compongono il volume hanno accompagnato alcune importanti iniziative realizzate dagli Uffizi: mostre ‘costruite’ e non preconfezionate, proposte divulgative ma scientificamente fondate, collaborazioni con piccoli musei volte ad accrescere la conoscenza di territori ricchi di storia e di opere, imprese che hanno saputo tradurre nella pratica i principi di un’etica rinnovata che séguiti a intendere l’eredità culturale come il luogo dell’educazione e della formazione delle giovani generazioni.
La classe dell'arte. Opere, collezionismo, istituzioni, tecnologie e linguaggi
Paola Tognon
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2013
pagine: 143
Il volume presenta, ampliandone i contenuti, il progetto "La classe dell'arte", ciclo di incontri, svolto presso il Centro culturale Trevi di Bolzano, che ha visto di volta in volta la partecipazione di quattro relatori diversi, per storia, esperienza, professione, provenienza, generazione. Momenti di confronto gratuiti, allargati, con una specifica attenzione all'attualità dell'esperienza tecnologica, capaci di costruire un dialogo di senso in un'epoca, la nostra, di grandi cambiamenti. Se l'attenzione alla differenza è la cornice di questa ricerca, l'arte ne è l'oggetto, con la sua riflessione spesso incurante e sovversiva verso l'ordine imposto.
Lo Sboom. Il decennio dell'arte pazza tra bolla finanziaria e flop concettuale
Adriana Polveroni
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2009
pagine: 124
Fiato corto, prospettiva limitata, alluvione di numeri, che fossero costi, pubblico, mostre, biennali, notti bianche e notti nei musei. Negli ultimi anni l'arte contemporanea ha intrapreso una corsa che l'ha resa frenetica ed enfatica, riducendola a un appuntamento turistico o a un diversivo nell'agenda dello shopping. Richiamando però sempre più pubblico, stregato da artisti superquotati e da musei che somigliavano a macchine delle meraviglie. Cosa poi ci fosse dentro importava di meno. Decisivo era lo stupore per il fuori. Così il mondo dell'arte è diventato una grande bolla il cui fruscio ha anestetizzato lo sguardo, rendendoci tutti più indulgenti. Poi, a un certo punto, c'è stato lo sboom. I profitti di borsa, di cui si alimenta l'arte dei grandi numeri, sono calati, i musei hanno cominciato a chiudere, altri non aprono. Eppure la crisi non è il male peggiore. Più profondo è un altro buco che ha messo in luce, qualcosa che non si voleva vedere, nascosto com'era anche dallo scintillio dell'arte. Dell'arte che imita la moda, che ripiega nel grande lusso, che prende a prestito la vita e fa finta di spensierarsi. Si, la fine dei soldi ha rivelato la mancanza del senso. La rinuncia a esercitare un pensiero critico rispetto al mondo in cui si muove. Il quale, però, ha ancora un fortissimo bisogno dell'arte, se non altro per quella sua inalienabile capacità di rinnovarsi, di produrre nuovi linguaggi.
Art mania. Come l'arte contemporanea sta conquistando il mondo (e perché)
Piroschka Dossi
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2009
pagine: 235
Il volume inaugura una nuova collana curata da Pierluigi Sacco, che intende offrire contributi di riflessione su un argomento poco indagato dalla critica odierna, ovvero sulle trasformazioni di carattere economico e sociale generate nel mondo odierno, dalle attività culturali in genere - l'arte innanzi tutto ma anche la musica, la letteratura, il design - partendo dalla constatazione di come tali settori siano diventati attività produttive a tutti gli effetti. L'arte contemporanea invade, in modo sempre più pervasivo, le pagine dei settimanali illustrati a larga tiratura, le fiere e i musei si riempiono di visitatori, il numero dei collezionisti si allarga, un numero sempre maggiore di città vuole darsi il proprio museo di arte contemporanea quando non la propria biennale. La crisi economica, che in altri settori ha colpito duramente, nel mondo dell'arte ha prodotto certamente un arresto alla crescita vertiginosa dei prezzi e degli acquisti, ma non ha toccato le fondamenta del sistema, che restano solide, né ha spento l'entusiasmo della folla crescente di appassionati, che continuano a popolare le grandi manifestazioni come e più di prima. Questo libro offre un percorso in presa diretta dentro un mondo affascinante, complesso, misterioso, aiuta a capirne qualche segreto attraverso un mix di ragionamento e cronaca, di analisi e di racconto. Per capire come e perché l'arte contemporanea è diventata così importante e lo resterà anche negli anni che ci attendono.