Aracne: Cronogrammi
Bosnia-Erzegovina. Uno stato contemporaneo
Marialuisa Scovotto
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 184
Durante la guerra bosniaca degli anni novanta vennero alla luce le storie nascoste del passato della Bosnia-Erzegovina. Per sorpresa di molti, non erano quelle che avevano imparato crescendo, e la guerra portò alla luce una nuova era di interrogativi e ricerca della verità. La formula federale adottata dalla ex Jugoslavia le aveva consentito di realizzare un compromesso fra impero multietnico e Stato moderno, ossia fra gli elementi politici e culturali fondamentali dei due sistemi, delle due civiltà fra le quali i Balcani hanno sempre fatto da cerniera: la concezione universalistica imperiale Ottomana e quella particolaristica nazionale dell'Occidente, fondato sullo Stato moderno. La creazione di Stati ha risposto più all'esigenza di garantire l'equilibrio fra le potenze europee, di armonizzare i loro appetiti che non quella di soddisfare legittime esigenze dei popoli balcanici. Responsabilità degli europei è quella di spingere in direzione dello Stato-nazione, mentre la tradizione dei popoli balcanici propendeva più per uno Stato culturale.
La nozione di potestas civilis e il rapporto tra Stato e Chiesa in Francisco de Vitoria
Giulio Battioni
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 476
Vitoria ha avuto il merito di porre le premesse per il superamento degli assolutismi teologico-politici dell'età medievale, dal clericalismo confessionale all'"imperialismo pagano". Al Professore di Salamanca si deve la prima teoria giuridica che ha reso pensabile il pluralismo culturale e spirituale come ordinamento internazionale informato ai principi del diritto naturale e della dignità universale della persona umana. "A cavallo tra due epoche", Vitoria ha cercato una sintesi possibile tra la via antiqua e la via moderna: da un lato ha tentato di rimanere fedele a san Tommaso d'Aquino e alla sua filosofia del primato dell'oggetto e dell'atto sulla facoltà ovvero del iustum sulla iustitia; dall'altro ha accolto l'impostazione soggettivistica del diritto cara al nominalismo e alla Scuola francescana. Sollecitato dalle vicende politiche americane e di fronte ai gravi interrogativi morali e giuridici sulla condotta coloniale della Spagna di Carlo V, Vitoria elaborò u na teoria del potere fondato sulla dottrina del diritto naturale e su una prospettiva finalistica.
L'organizzazione del consenso nel ventennio fascista. Dall'ufficio stampa al ministero della cultura popolare
Gianni Spulcioni
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 408
Quale fu e come fu organizzato durante il ventennio fascista l'apparato istituzionale di regime che si incaricò di disegnare ed attuare le iniziative di propaganda e di cultura in ossequio alle direttive mussoliniane? L'analisi e la ricostruzione dell'evoluzione delle attività, dagli esordi dell'Ufficio Stampa del Capo del Governo negli anni Venti fino alla nascita ed al consolidamento del Ministero della Cultura Popolare, cercano di dare una risposta concreta sulla base di una visione di insieme e ci indicano come, proprio anche grazie a questo apparato, fu possibile organizzare e gestire il consenso degli italiani nei confronti del fascismo e soprattutto del suo fondatore Mussolini.
Il corpo esausto. Filosofia, biopolitica, spettacolo
Francesco Lesce
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 204
All'indomani dei totalitarismi politici che hanno segnato il Novecento lo spettro del dominio totale ritorna come possibilità di ridurre l'intera vita umana al rango di nuda vita. L'espressione "corpo esausto" definisce questo processo di degradazione che trova la sua ultima incarnazione nella figura del consumatore anonimo. Il volume intreccia due linee di ricerca: la prima segue le principali declinazioni del pensiero biopolitico e si arricchisce di uno studio comparato di una parte significativa dell'ampia letteratura sui Lager nazisti; la seconda ripercorre momenti della critica novecentesca della cultura di massa, con particolare riguardo agli effetti disumanizzanti della società della merce.
Il bello dell'insieme. Per una educazione enciclopedica
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 340
Il libro si propone di offrire uno sguardo d'insieme sul pensiero di Rosmini per mostrarne la validità e la potenza chiarificatrice nelle controversie che agitano la nostra società. Gli studiosi che, riuniti sotto il nome di "Amici di Rosmini" hanno offerto i loro contributi, hanno tenuto conto, pur affrontando problematiche diverse, di quella "bellezza dell'insieme" che Rosmini con le sue opere pone sempre alla base di ogni sapere. Emerge in particolare l'importanza dell'uso rosminiano del vocabolario dell'essere, per una pedagogia che restituisca alla cultura il suo senso formativo morale. Ciò appare tanto più importante alla luce della disgregazione odierna del sapere, in una pluralità di discipline disparate, senza modelli normativi unificanti.
Il marxismo e l'idealismo. Studi su Labriola, Croce, Gentile, Gramsci
Marco Vanzulli
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 312
Il marxismo di Labriola, l'interpretazione di Marx (e di Labriola) data da Croce e Gentile, la teoria politica di Gramsci: quali rapporti intercorrono tra le due principali espressioni teoriche del marxismo italiano - i Saggi labrioliani, appunto, e i "Quaderni del carcere" di Gramsci - e le filosofie neoidealistiche che, sorte a inizio '900, stabiliranno un lungo dominio sulla cultura italiana? Se è vero, come si è spesso sostenuto in nome di una continuità della tradizione del marxismo italiano, che Labriola, Croce, Gentile e Gramsci fanno parte di una stessa storia, i fili che li legano l'uno all'altro sono di diverso spessore, a volte assai sottile. Il preteso "punto di partenza" in Labriola di una tradizione marxista italiana non regge ad un confronto né col pensiero di Croce né con quello di Gramsci. È vero poi, come taluni ritengono, che nei "Quaderni" si sia avuta la "traduzione" italiana dell'eredità di Marx, oppure si deve riconoscere che qualcosa sia andato perduto in questo passaggio? L'inedita teoria politica gramsciana è il risultato della rielaborazione critica di premesse teoriche revisionistiche, neoidealistiche.
Cattolicesimo e liberalismo nei primi scritti di Angelo Costa (1942-1945)
Mauro Bontempi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 320
Liberalismo e Cristianesimo, economia di mercato e Magistero Sociale della Chiesa: un confronto incrociato, che si dipana sino ai nostri giorni. Nella schiera dei protagonisti di questo percorso, l'autore colloca Angelo Costa, attraverso una minuziosa ricostruzione dei suoi primi interventi pubblici: dalla lettera a Luigi Einaudi, dell'estate 1942, al discorso d'insediamento alla presidenza della Confindustria, nel 1945. Affermato imprenditore e più volte leader dell'associazione degli industriali (1945-1955/1966-1970), Angelo Costa viene qui presentato nel suo percorso formativo di uomo di speculazione e di praxis. L'imprenditore genovese "presenta", in queste pagine, la propria Weltanshauung: un "metodo" di libertà, ove si sposano la tradizione cattolica e liberale ottocentesca e le influenze di "maestri" ed estimatori (Zappa, Cabiati, Einaudi, Bresciani-Turroni), secondo le intonazioni tipiche del nascente ordoliberalismo. Muovendosi con disinvoltura tra teoria economica ed etica, tra politica e religione, Costa può essere considerato un autentico, originale erede della tradizione cattolico-liberale ottocentesca nell'Italia del secondo dopoguerra.
Cicerone a Firenze. Il repubblicanesimo di Coluccio Salutati
Giuseppe Casale
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 540
Ha un'autonoma identità teorica la tradizione repubblicana? Quali i tratti della cosiddetta neo-roman theory of liberty? A tali interrogativi il libro cerca di rispondere assumendo Coluccio Salutati, cancelliere di Firenze dal 1375 al 1406, come campo di verifica volto a rilevare, nella stagione protorinascimentale, un anello di congiunzione tra il paradigma antico di repubblica e le successive rimodulazioni dell'ideale di libertas. Inscrivendo Salutati nelle trasformazioni del XIV secolo, il volume esamina la declinazione repubblicana della scienza politica aristotelica sollecitata dalla ricezione dell'etica ciceroniana durante la crisi dell'Impero medioevale. Muovendo dagli studi di Witt e De Rosa, confrontandosi con le tesi di Baron, Pocock e Skinner, ispirandosi alle ricostruzioni giuspubblicistiche di Ercole e teologico-giuridiche di Kantorowicz, dialogando con le recenti attenzioni della political theory angloamericana alla genesi delle dottrine moderne, lo studio affronta il caso di specie salutatiano sotto molteplici tagli analitici, sino a risalire alle ragioni complessive per cui riconoscere, nell'Umanesimo civile, uno snodo problematico del pensiero occidentale.
Aspetti del realismo politico italiano. Gaetano Mosca e Guiglielmo Ferrero
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 564
Il realismo politico italiano, quello che si sviluppa tra '800 e '900, fa soprattutto riferimento agli elitisti italiani ed è ascrivibile non solo e non tanto all'ambito delle relazioni internazionali, ma anche e piuttosto a un vasto campo di analisi configurantesi propriamente come scienza politica. A voler individuare i caratteri peculiari del realismo politico italiano ci si rende immediatamente conto delle sue sfaccettature e peculiarità. Basti pensare a due autori come Gaetano Mosca (1858-1941) e Guglielmo Ferrero (1871-1942). Tra l'elitismo politico del primo e quello culturale del secondo c'è una sostanziale differenza che si esprime in una diversa visione della democrazia e del governo misto, del potere e della legittimità. Tuttavia, tra la moschiana "formula politica" e i ferreriani "geni invisibili della città" esiste un minimo comun denominatore rinvenibile in una visione condivisa del potere, la cui titolarità spetta a "una minoranza organizzata", magari culturalmente più dotata, e in grado di guidare la "maggioranza disorganizzata".
L'enciclopedia filosofica di Rosmini. Introduzione ed esposizione sistematica
Giovanni Chimirri
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 440
Antonio Rosmini (1797-1855) ha subito cinque processi ecclesiastici, con due condanne, due assoluzioni e una beatificazione (2007). Un bilancio dunque positivo per un autore che l'enciclica Fides et Ratio propone come esempio riuscito di conciliazione tra speculazione filosofica (ragione) e rivelazione cristiana (fede). Rosmini è stato un autore enciclopedico che ha affrontato i principali rami della filosofia: metafisica, teologia naturale, gnoseologia, logica, antropologia, etica, diritto, pedagogia, religione. Il volume, attraverso un puntuale riferimento ai testi del beato, fornisce le coordinate per introdursi nel suo pensiero, risultando la sintesi espositiva più completa ed aggiornata nel panorama editoriale italiano. Le note e le bibliografie permettono poi al lettore di continuare lo studio non solo di Rosmini, ma anche dei principali nodi storici e teoretici della filosofia come tale.
Federalismo e democrazia in America. Da Alexander Hamiltom a Herbert Croly
Giuseppe Bottaro
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 184
Da decenni si discute e si polemizza, in Italia e in Europa, sul federalismo e su presunte teorie che poco hanno a che fare con il modello classico statunitense del tardo diciottesimo secolo o con la sua evoluzione storica elaborata all'inizio del Novecento per meglio rispondere alle esigenze sempre più complesse e articolate del sistema economico, sociale e politico americano. Per questa ragione, le formule banali o addirittura inconsistenti teorizzate nel nostro paese di federalismo fiscale, demaniale o territoriale eludono l'essenza del problema che consiste nell'elaborazione di un efficace modello di federalismo politico nel quale il dilemma istituzionale diviene centrale rispetto a qualunque formula economico-sociale. Ritornare alle dottrine o ai modelli classici del federalismo statunitense realizzati nella Costituzione federale e interpretati in maniera autentica da Alexander Hamilton e James Madison nel Federalista, al contraltare antifederalista jeffersoniano e tayloriano e, infine, guardare alla sintesi che all'inizio del Novecento provano a elaborare Herbert Croly o Woodrow Wilson può aiutarci a risolvere anche i nostri attuali problemi politici e istituzionali.
Cultura nazionale e cultura popolare. Scritti e discorsi
Emilio Sereni
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 532
Con questo volume antologico la curatrice non si è limitata all'obiettivo di esporre i primi risultati delle sue ricerche riguardanti l'opera di Emilio Sereni (1907-1977), ma ha inteso far parlare soprattutto l'autore tramite la scelta di suoi scritti e discorsi, utili a illustrare i capisaldi del pensiero e l'opera militante di un grande analista sociale e teorico del socialismo e del comunismo per il quale la questione nazionale italiana era in primo luogo "questione meridionale" e "questione femminile". Sostenendo la tesi del legame inscindibile, per la realizzazione della "rivoluzione democratico-socialista" in Italia, in una prospettiva altresì pacifista e internazionalista, di teoria e prassi, Sereni attribuiva un ruolo fondamentale, insieme al marxismo e al marxismo-leninismo, anche alla cultura nazionale impregnata della "cultura popolare", aggiungendo il richiamo unitario a tutte le componenti sociali e politiche progressiste perché contribuissero alla "democrazia progressiva" e al socialismo.