Carocci: Classici
Fisica. Libro IV. Testo greco a fronte
Aristotele
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2012
pagine: 262
"Tutti, infatti, pensano che le cose che sono siano da qualche parte [...] e il tipo di movimento più comune e che più merita questo nome, che chiamiamo "locomozione", è secondo il luogo." "Il vuoto è oggetto di dubbi e credenze simili a quelle di cui è oggetto il luogo in virtù del modo in cui è concepito." "Degne d'investigazione sono anche le questioni di come il tempo stia in relazione all'anima e del perché il tempo sembri essere in ogni cosa, sulla terra e nel mare e nel cielo." Luogo, vuoto, tempo: al centro del libro IV della Fisica, questi concetti continuano a sollecitare la nostra riflessione. L'analisi proposta li indaga nel quadro più ampio della filosofia della natura e dell'ontologia aristoteliche; la traduzione, pensata per restituire anche le sfumature e le ambiguità del testo greco, è seguita da un ampio commento che rende conto della struttura argomentativa del testo e dei principali problemi esegetici e concettuali.
Ierone o della tirannide. Testo greco a fronte
Senofonte
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2012
pagine: 134
Ambiguo e sorprendente, questo dialogo di Senofonte mette in scena una discussione tra il poeta Simonide e il tiranno Ierone sulla bontà della vita dell'autocrate. Ierone, in un progredire di ribaltamenti del senso comune, mostra l'infelicità della propria condizione e la gabbia indesiderabile in cui consiste la sua vita. Autocritica della tirannide o compendio di gestione realistica del potere, lo "Ierone" ha avuto una fortuna incerta, è stato saccheggiato a piene mani da Machiavelli e ha stimolato la discussione contemporanea tra Strauss e indica Kojève sul rapporto tra sapere e potere.
Fisica. Libro III. Testo greco a fronte
Aristotele
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2012
pagine: 188
"Movimento è l'atto dì ciò che è in potenza, in quanto tale". "Illimitato è ciò di cui, per chi prenda secondo il "quanto", continua ad esserci qualcosa da prendere oltre ". Al lettore - sia egli un filosofo, un fisico o un matematico - che intenda avventurarsi nella non facile impresa di penetrare il senso di simili definizioni è dedicata questa edizione del libro III della "Physica", la quale affronta, accanto alle questioni testuali e filosofiche, anche gli aspetti più tecnici della trattazione aristotelica.
Fedra. Testo latino a fronte
Lucio Anneo Seneca
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 272
Mentre il re Teseo è assente per un empio viaggio agli Inferi, si consuma il dramma di Fedra, sua sposa infelice, innamorata del figliastro Ippolito. Alla passione irrefrenabile con cui la donna dichiarerà al giovane quale sia l'origine dei suoi sentimenti si contrapporrà una passione altrettanto radicale: è quella di Ippolito, ostinato nella chiusura al mondo e ai richiami di amore, prigioniero di una realtà naturale destinata a far strage di lui. Tragedia di un'infelicità femminile, in un perfetto gioco di simmetrie la "Fedra" di Seneca è anche un dramma arditamente al maschile, che va al cuore di un rapporto fallimentare tra padre e figlio: se Ippolito sfiderà la mostruosa creatura marina evocata da Teseo cercando di eguagliare le imprese paterne, tardiva sarà la risposta del re allorquando, davanti al cadavere del giovane, non gli resterà che ricomporre gli avanzi della propria esistenza nell'abbraccio dei poveri e scomposti resti del figlio.
Bruto. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 395
Composto nei primi tumultuosi mesi del 46 a.C, mentre Cesare sconfigge i pompeiani in Africa e consolida il suo potere, il "Brutus" registra, in modo lucido e coraggioso, la morte della repubblica e con essa il declino precoce ma irreversibile dell'uso pubblico della parola, nel quale invece i contemporanei di Cicerone individuavano un tratto forte della propria identità. La prima storia dell'eloquenza romana sembra nascere dunque come una sorta di elogio funebre; tuttavia, per Cicerone, ricordare l'oratoria significa soprattutto conservare un modello di azione e di intervento nella realtà che, nutrendosi di reciprocità e di gratitudine, può essere ancora rianimato e consegnato ai più giovani come un'eredità preziosa dalla quale ripartire.
Annali. Libro XI
Publio Cornelio Tacito
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 175
I 38 capitoli superstiti del libro XI degli "Annales" trattano gli anni 47 (parte) e 48 del principato di Claudio. Dal processo intra cubiculum contro Valerio Asiatico alla tragica fine di Messalina, il Claudio tacitiano vive di profonde contraddizioni che ne rappresentano la peculiarità rispetto al resto della tradizione biografica e storiografica o alla parodia senecana nel "Apocolocynthosis". Tacito compone un quadro fortemente critico del principato claudiano, eppure è il solo storico che coglie il valore del discorso in senato del principe, favorevole alla richiesta di ius honorum dei Galli Comati. Il confronto tra l'orazione riportata nel bronzo della "Tabula Claudiana" e il testo letterario riscritto negli "Annales" consente di ricostruire il metodo selettivo di Tacito e l'uso che egli fa dei documenti.
Vangelo secondo Tommaso
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 302
La letteratura cristiana delle origini costituisce un universo storico e antropologico ricco e variegato. Un universo però di cui nel nostro paese scarsa è la frequentazione diretta. Per non parlare delle sorti dei cosiddetti testi apocrifi, la cui conoscenza risulta perlopiù affidata a una letteratura dì consumo che ne restituisce un'immagine spesso distorta, o comunque banalizzala, e di cui il "Codice da Vinci" è l'esempio più noto. Questa serie di volumi, diretta da Enrico Morelli, vuole dunque restituire, attraverso un commento puntuale affidato ai massimi specialisti, un'immagine storicamente attendibile di questi testi e dell'ambiente culturale in cui sono sorti. Introduzione, traduzione e commento di Matteo Grosso.
Rime
Guido Cavalcanti
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 322
Pochi poeti hanno rivoluzionato la storia della nostra tradizione lirica come Guido Cavalcanti. Tuttavia, la preferenza accordata già da parte dei suoi contemporanei al titolo di "filosofo" rispetto a quello di "poeta" e la stessa contiguità con l'imponente opera (e personalità) di Dante hanno per molto tempo ritardato il riconoscimento delle cruciali conquiste della sua poesia: il superamento della "storia" cortese attraverso l'interiorizzazione del discorso lirico; la definizione di un linguaggio poetico capace di resistere fino alle soglie della modernità; la profonda integrazione di modelli letterari, scritturali e filosofici. Questa edizione delle "Rime", che si giova, per la grande canzone dottrinale "Donna me prega", delle cure di Giorgio Inglese, è fondata su un'attenta revisione testuale e su un'annotazione chiara e puntuale, che si propone di rendere accessibile la poesia cavalcantiana in ogni sua parte, sottoponendola a un'originale e aggiornata rilettura.
Rime e ritmi
Giosuè Carducci
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 198
Con "Rime e Ritmi" (1899) ci troviamo dinanzi all'ultimo Carducci, crepuscolare e pugnace, inattuale e strenuamente fedele a sé stesso. Mentre il paese cambiava e i giovani si allontanavano da lui, egli tornava a sognare le utopie della propria giovinezza, la stagione dei suoi "verd'anni". L'Italia del 1848 e del 1860 gli additava, fra le inquietudini di fine secolo, la via da seguire. Volti femminili, luoghi di un'Italia minore e provinciale, monumenti e memorie di una penisola arcaica e indivisa vengono qui evocati per definire l'immaginario e la sintassi di un popolo unito e coeso, pur nella varietà di mille storie locali.
Lirici greci. Età arcaica e classica
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 495
La lirica greca arcaica pare oggi ridotta, con buona parte della storia e della cultura antica, a una funzione meramente decorativa. In realtà una complessa serie di fenomeni sociali si muove ai variegati ritmi di quei versi, quasi sempre accompagnati dalla musica e dalla danza. Utili per invocare un dio e per elogiare un uomo, per educare i giovani e per divertire gli adulti, per chiamare alle armi e per esortare alla pace, per celebrare o rovesciare un tiranno. Capaci di parlare a un singolo, a un gruppo sociale, a un'intera città. Dietro la letteratura insomma emergono strategie di comunicazione, rapporti tra cultura e potere, discussioni sui valori e filosofie esistenziali.
Iliade. Libro I. La peste-L'ira. Testo greco a fronte
Omero
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 254
"Canta, o dea, l'ira di Achille figlio di Peleo, rovinosa, che mali infiniti provocò agli Achei e molte anime forti di eroi sprofondò nell'Ade, e i loro corpi fece preda dei cani e di tutti gli uccelli; si compiva il volere di Zeus, dal primo istante in cui una lite divise l'Arride, signore di popoli, ed Achille divino."
Iliade. Libro XVIII. Lo scudo di Achille. Testo greco a fronte
Omero
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 222
Con questo volume prende avvio nella collana Classici il progetto editoriale dell'"Iliade" coordinato da Giovanni Cerri, fra i massimi conoscitori della poesia epica arcaica. Ciascuno dei ventiquattro libri che compongono il poema omerico verrà pubblicato singolarmente, preceduto da un'ampia introduzione e seguito da un commento puntuale affiato a grecisti di vaglia.