Città Nuova: Testimoni

Tre figli su quattro che, indipendentemente l'uno dall' altro, decidono di consacrarsi a Dio: una situazione certamente difficile da vivere sul piano umano, anche quando i genitori sono persone come Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, la coppia di coniugi per la quale è in corso un processo di canonizzazione comune. Forti della fede che caratterizza in profondità la loro esistenza, i genitori concordemente decidono di non frapporre ostacoli alle vocazioni dei figli, accogliendole anzi come segni di una predilezione particolare. Di tutto questo rimane traccia nelle lettere scritte nel corso degli anni ai figli lontani - qui pubblicate per la prima volta -, dalle quali traspare "una spiritualità non avulsa e disincarnata, ma cresciuta nella quotidianità di una realtà familiare e umana concreta, con tutti i suoi problemi, sempre però visti e affrontati" dal tetto in su"" (Carlo Maria Martini).

La notte scende sul Golgota nel terribile giorno della Passione in cui Cristo è stato crocifisso dinanzi a sua Madre e al Discepolo prediletto. Il suo Corpo è stato calato dalla croce e consegnato a sua Madre. (...) Una pia tradizione, che appare ben verosimile, dice che in quella stessa notte la Santa Vergine, la Madre di Gesù, abbia voluto ripercorrere da sola la via dolorosa che il Figlio aveva seguito carico della croce, e che si sia fermata in preghiera alle stazioni della sua sofferenza, cominciando dal luogo dell'arresto di Gesù fino al Golgota dove Egli era stato crocifisso (dalla Presentazione). Le stazioni della Via Crucis vengono seguite dalle meditazioni - di grande ricchezza spirituale - tratte dagli scritti di Padre Theodossios.