CLEAN: TECA
La ragione delle forme essenziali. Composizione e figure del progetto
Carlo Alessandro Manzo
Libro: Copertina morbida
editore: CLEAN
anno edizione: 2019
pagine: 142
La questione di fondo che attraversa questi scritti, diversi per occasioni e finalità, riguarda le ragioni della forma nel progetto di architettura, insieme alle implicazioni che ne accompagnano l'iter: le modalità del comporre, i condizionamenti tecnici, la ricerca della "bellezza" e delle figure significative, il ruolo da assegnare alle scelte morfologiche. I nuovi paradigmi del progetto possono infatti modificare ma non annullare il problema della forma, che continua a essere una componente irrinunciabile, dal momento della percezione a quello dell'uso dello spazio. Il termine "forma essenziale" comprende quella dualità dell'aspetto e della essenza, che si ritrova nell'azione del comporre; una compresenza necessaria perché l'opera architettonica risponda alle condizioni di utilità, riconoscibilità e appropriatezza.
Invenzione della continuità. Ernesto Nathan Rogers tra avanguardia e tradizione
Giovanni Marras
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2019
pagine: 112
"L'opera di Ernesto N. Rogers, scritti e disegni, rappresenta un prezioso corpus di materiali verso cui indirizzare chi voglia avvicinarsi allo studio dell'architettura. Ernesto N. Rogers come paradigma da interrogare, più per le aporie del suo discorso e per il carattere controverso delle opere, che per quella supposta coerenza che talvolta gli si voluta attribuire. Il binomio memoria/invenzione, «rapporto dialettico tra tensioni opposte», da luogo nei suoi scritti a un ragionamento mai dogmatico e dottrinario che si configura come un intreccio che, tra avanguardia e tradizione, si dipana nei progetti." (dall'Introduzione)
Salvatore Bisogni. Architetture immaginate
Daniele Vitale
Libro: Copertina morbida
editore: CLEAN
anno edizione: 2019
pagine: 326
Salvatore Bisogni nasce nel 1932 a Napoli, città dalla notte dei tempi e per sua natura teatrale. Lo è nel paesaggio spalancato sul golfo, nei grandi edifici, nei riti, nella vita quotidiana e nel gesto. Lo è anche nell'architettura di Bisogni, trasformatasi in una recita a più voci sul palcoscenico urbano. Nasce da naturale talento e da forza espressiva, ma ogni volta cerca di risalire a un discorso ordinato e a una provvisoria ragione. Una sorgente essenziale è stata il disegno, con la sua capacità di immaginare e di costruire figure. Nessuna teoria basta a se stessa. L'architettura è da sempre un'arte e insieme la storia delle nostre città.
La Torre Velasca dei BBPR a Milano, simbolo e monumento dell'architettura italiana del dopoguerra
Enrico Bordogna
Libro: Copertina morbida
editore: CLEAN
anno edizione: 2017
pagine: 96
Nonostante giudizi spesso controversi, soprattutto all'epoca della sua costruzione, si può ritenere che oggi la critica sia pressoché unanime nel considerare la Torre Velasca un monumento dell'architettura milanese del dopoguerra e, più in generale, dell'architettura moderna italiana. La Torre Velasca tuttavia non è solo un monumento, ma anche un simbolo, l'emblema di una stagione culturale ricchissima, della quale essa costituisce un culmine, un punto alto a un tempo di approdo e di svolta.
Mappare per figure. Zona, infrastruttura, carattere, prescrizioni
Fabrizio Spirito
Libro
editore: CLEAN
anno edizione: 2015
pagine: 112
Nel numero nove della collana TECA Fabrizio Spirito si pone queste domande: Nel progetto di trasformazione urbana qual è la cosa che si trasforma? Qual è la sua architettura? Tradizione e contesto diventano le scelte di progetto prioritarie, derivate dal contributo meridionale al razionalismo italiano. Alla 'storicità' della fantasia di Eduardo Persico si è aggiunta la 'stanzialità' della fantasia di Giuseppe Samonà. Nel già fatto prendono nome le scelte tipologiche. Sono le parole che, di volta in volta, vanno usate prima per leggere poi per trascriverle nella costruzione del progetto di composizione urbana. E, per riappropriarsi dellaformulazione della domanda, occorre poter inserire nello strumentario disciplinare 'prescrizioni' per perimetrare la 'zona', organizzare le sue 'infrastrutture' e indicarne il carattere: un nuovo 'planivolumetrico' che non si occupa più' di regolare solo volumetrie e destinazioni d'uso.
Incontri e lezioni. Attrazione e contrasto tra le forme
Luciano Semerani
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2013
pagine: 188
Il volume ottavo della collana TECA riguarda in particolare le otto lezioni di Luciano Semerani, raccolte nella sua seconda parte, nelle quali viene indagata la natura profonda dell'atto creativo e la sorgente stessa dell'opera d'architettura, quando essa è intesa come opera d'arte. Il desiderio, la corporalità, l'organico, la storia, l'immaginario, il simbolico, il comico sono come filtri attraverso i quali leggere alcune opere d'architettura, basilari per la cultura architettonica del XX secolo. Per cui di volta in volta vengono scelti, per l'esplorazione dei singoli temi, alcuni compagni di viaggio di Semerani e cioè architetti come Lina Bo Bardi, Joe Plecnik, Wright, Muratori, BBPR, Aldo Rossi e John Hejduk o artisti come Malevic e Boccioni. Alla fine viene tentato un discorso che pone l'architettura, come la musica e come tutte le altre forme di espressione, all'interno di percorsi di ricerca paralleli, nei quali è presente, pur nella diversità dei mezzi, una comunanza di problemi compositivi.
Teoria della architettura
Carlo Aymonino
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2012
pagine: 173
Le lezioni tenute da Carlo Aymonino nel mese di maggio dell'anno 2007 allo IUAV sono state una delle ultime occasioni di confronto diretto con gli studenti. Ritornato a Venezia dopo diversi anni di congedo dalla scuola, Aymonino ha impostato questo ciclo di lezioni secondo un taglio autobiografico, attraverso una linea che mette insieme e organizza un particolare e originale punto di vista sull'architettura. Si tratta di otto lezioni con temi differenti di Roma antica, al teatro di Avellino, dalla Venere di Hope di Venezia a Piazza del Mulino di Matera, fino al nuovo spazio museale nel Giardino romano in Campidoglio.
Lina Bo Bardi. Il diritto al brutto e il SESC-Fàbrica da Pompéia
Luciano Semerani, Antonella Gallo
Libro: Copertina morbida
editore: CLEAN
anno edizione: 2012
pagine: 153
È Lina Bo Bardi che ha inventato il diritto al brutto. Se poi ci chiediamo quale significato abbia avuto, nel caso della Bo Bardi, il progetto, l'organizzazione, la realizzazione spesso simultanea di mostre, di allestimenti, di costruzioni, di scenografie, di giornali e riviste di architettura a iosa, se ci domandiamo se questo può essere il modo di vivere un "nuovo umanesimo", se questi suoi muri "vestiti" di "naturalezza", piuttosto che rivestiti, sono un contributo alla composizione architettonica; bene la risposta è sì, questa è stata una delle risposte più autentiche della "contemporaneità".
Un ruolo per l'architettura. Guido Canella
Luca Monica
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2011
pagine: 94
Guido Canella ha sempre creduto nell'utilità di una teoria e di una critica dell'architettura, indagandone gli aspetti fin dall'inizio della sua ricerca. Questo libro, senza l'imbarazzo nel ripubblicare testi di circa quarant.anni fa, anzi, quasi mettendone alla prova la loro attuale efficacia, riprende due scritti oramai introvabili: "Un ruolo per l'architettura" e "Mausolei contro computers". I due saggi immettono nella formazione e nella ricerca conoscitiva di un architetto questioni di teoria che investono direttamente la cultura della stessa composizione architettonica, da condurre in parallelo rispetto alla ricerca applicata al progetto. Un ruolo per l'architettura, individua una serie precisa di casi storici in cui si possono associare ipotesi di "teoria" e "trattatistica" con "città" e "architettura", primi tra tutti il caso della cosiddetta "architettura rivoluzionaria" nelle due epoche dell.Illuminismo francese e del Costruttivismo russo. Mausolei contro computers - definito da Gianugo Polesello come uno tra i più begli scritti di Canella - entra direttamente nelle questioni del "linguaggio" dell'architettura, attraverso una serie di architetti e opere (l'ultimo Le Corbusier, certa architettura nordamericana, Stirling) che poi resteranno emblematici di alcuni principi razionali ed espressivi.
Astrazione e memoria. Figure e forme del comporre
Armando Dal Fabbro
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2009
pagine: 126
La forma di una città trasmette attraverso l'esperienza visiva indizi di un atto creativo, frammenti di realtà che riflettono società e culture fondate sull'idea di identità, di riconoscibilità e di appartenenza: e come tale la città si configura come una forma di linguaggio. Alla città antica fondata su una dimensione urbana finita, si è sostituita la città contemporanea, apparentemente indistinta, senza qualità, che incarna realtà contraddittorie che hanno generato e generano luoghi inespressivi e privi di contenuti urbani. Questa è la città che predilige il non finito, l'incompiutezza. Oggi nell'immaginario urbano contemporaneo è la stessa idea di città ad avere un futuro incerto. Credere nelle potenzialità espressive della città, sottolineandone il ruolo che l'architettura può ancora svolgere nella costruzione della sua immagine, significa per la città contemporanea rivendicare la forza di un'idea che esprima dignità e coerenza civile e interpreti l'architettura come espressione collettiva di una cultura urbana che continuamente si rinnova e in essa si rispecchia.
Paesaggio come rappresentazione
Lamberto Amistadi
Libro
editore: CLEAN
anno edizione: 2009
pagine: 104
La parola "harmozein" in greco offre diversi significati: convenzione, trattato, struttura, adattare insieme, anche come concreto adattamento tra le parti nelle costruzioni in legno. In questo libro, maturato in seno ad un Dottorato di ricerca in Composizione architettonica, c'è tutta l'ambizione e l'ingenuità di svolgere gli argomenti che riguardano la costruzione del paesaggio, facendo riferimento al complesso di questi significati. Se si riferisce la loro natura al significato corrente e comune di connettere, collegare, disporre secondo le leggi dell'armonia, tali termini rimandano ad uno stesso punto di vista: paesaggio come il paesaggio, che possiamo costruire e per esteso, il mondo come il mondo, che possiamo immaginare e a cui possiamo dare forma.