C&P Adver Effigi: Microcosmi
La mappa delle storie e delle leggende. Maremma segreta
Libro
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2008
pagine: 128
Delle erbe e della magia. Cure e rimedi nel sapere popolare
Libro
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2008
pagine: 148
Rione Pirarella-Porto S. Stefano. Quattro anni di storia, quattro anni per la storia
Libro
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2007
pagine: 84
Parco museo delle miniere dell'Amiata
Libro
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2006
pagine: 154
Una casta meraviglia. Diario naturalistico
Anna Innocenti Periccioli
Libro: Libro in brossura
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2006
pagine: 110
Morbello Vergari. Scrittore e poeta di Maremma
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2006
pagine: 192
Il parco minerario dell'Amiata. Il territorio e la sua storia
Zeffiro Ciuffoletti
Libro
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2006
pagine: 246
Il racconto del giocodanza... favola e magia
Marinella Santini
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2018
pagine: 291
Il Racconto del Giocodanza è il terzo libro che Marinella Santini ha scritto sulla metodologia da lei creata. Dopo "Giocodanza la Nuova Propedeutica... ovvero imparare giocando!" (Editrice Innocenti - 2008) e "L'Avventura del Giocodanza: una vita, un gioco... un sogno!" (Edizioni Effigi - 2015), ecco una terza pubblicazione dove il Giocodanza si racconta. Il metodo, che accosta alla Danza attraverso il gioco - considerato nel suo più alto valore educativo -, grazie ai percorsi di formazione è oggi largamente diffuso nel nostro paese. Questo testo, grazie anche a testimonianze dirette, "racconta" il Giocodanza, la sua poesia e la sua magia, quello che trasmette alle persone che incontra, ma anche il suo utilizzo al di fuori della scuola di danza tradizionale, in contesti diversi e in situazioni non sempre facili e semplici da gestire. Ma la danza, come dice Marinella Santini, è per tutti: una cosa è dedicarsi alla professione artistica, riservata a pochi "eletti", ma... incontrarla, conoscerla, amarla... questo è, e dovrebbe essere, per tutti!
Manuale per la crescita dei club
Libro
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2013
pagine: 80
Nel movimento dei Club Alcologici Territoriali è da tempo al centro del confronto teorico e soprattutto del lavoro pratico la necessità di dare un forte impulso alla crescita del numero dei Club, stazionario da anni. La questione quantitativa ha un risvolto su quella della qualità del lavoro. Questo Manuale cerca di esprimere in modo semplice e facilmente applicabile le buone prassi che nelle zone, in cui gli autori ne hanno sperimentato l'efficacia, hanno prodotto un miglioramento qualitativo e quantitativo dei programmi: la divisione/moltiplicazione del Club, il lavoro di rete per facilitare l'ingresso di nuove famiglie, l'accoglienza e la capacità di mantenere una frequenza assidua al Club, il comunicare con la comunità di appartenenza attraverso l'Interclub e la Scuola Alcologica Territoriale, la capacità di accogliere le famiglie "giovani" e quelle con problemi complessi, il miglioramento della comunicazione nel Club, l'armonia associativa, un programma efficiente di Educazione Ecologica Continua. Se queste buone prassi si generalizzano nel movimento dei Club, il loro numero può raddoppiare nei prossimi anni, come è necessario per l'entità dei problemi alcolcorrelati e complessi nelle comunità. Conclude il Manuale un intervento inedito, quasi "profetico", di Hudolin sull'aumento del numero dei Club e sull'importanza delle SAT. C on un inedito di Vladimir Hudolin.
Il disegno dei bambini. Capire l'espressione grafica infantile
Giombattista Corallo
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2013
pagine: 168
Perché il bambino disegna? Rispondere a questa domanda non è difficile se si considera che la funzione del disegno infantile è descrittiva, espressiva e comunicativa interpretando così, correttamente, i motivi che portano i bambini a svolgere l'attività "artistica". Disegnare è un modo di esprimersi; un linguaggio, quello figurativo, che affianca gli altri linguaggi e molte volte li sostituisce già dai primi anni di vita: dalla fase pre-iconica ai più completi e maturi risultati artistici. Purtroppo, a questa forma educativa, non sempre viene dato il giusto peso perché è considerata spesso un'attività secondaria, ricreativa, un impegno da svolgere nel tempo libero, nei momenti di pausa durante lo studio, una fase di rilassamento che subentra, in alternativa, all'applicazione nelle materie considerate "più importanti". Se si riuscirà a cambiare questa mentalità e a collocare nel posto giusto, nell'ambito delle discipline non solo scolastiche, l'espressione grafica e tutto quanto riguarda l'immagine e i problemi della visione e della rappresentazione, si darà ai bambini una grande possibilità per mettere in luce le loro capacità espressive e, all'educatore, un ulteriore strumento indispensabile per la conoscenza del mondo dell'infanzia.

