Cahiers du Cinema
Scorsese on Scorsese. Ediz. inglese
Michael H. Wilson
Libro: Copertina rigida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2011
pagine: 327
Uno sguardo privilegiato sul processo creativo che ha caratterizzato l'opera di uno dei più grandi registi della storia del cinema, dai primi cortometraggi ai capolavori più recenti, attraverso le interviste avvenute tra Scorsese e l'amico Michael Henry Wilson a partire dal 1974. Il volume è corredato da una ricchissima documentazione tratta dagli archivi personali del cineasta, con fotografie di famiglia, scatti realizzati sui set, sceneggiature originali, schizzi, appunti e storyboard. Sono incluse biografia e filmografia complete.
Tim Burton
Antoine de Baecque
Libro: Copertina rigida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2011
pagine: 223
Con il prezioso contributo di interviste al regista, aneddoti e un'analisi approfondita, questa monogarfia apre le porte del particolarissimo mondo di Burton rintracciandoci le chiavi di lettura di tutti i suoi film. L'autorevole critico cinematografico Antoine de Baecque guida il lettore dietro le quinte dell'opera del cineasta, dai primi cortometraggi adolescenziali alle più recenti e grandiosi produzioni hollywoodiane. Il ricco apparato illustrtivo comprende fotogrammi e fotografie dei set, non chè una selezione di disegni realizzati dallo stesso Burton.
Federico Fellini
Àngel Quintana
Libro: Libro in brossura
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2011
pagine: 102
Il regista è una delle figure più significative della storia del cinema capace di creare un linguaggio filmico personale profondamente soggettivo e barocco. Attraverso il prisma dei desideri e delle ossessioni del cineasta, l'opera di Fellini assume una dimensione universale e scandaglia la natura dell'uomo moderno in tutte le sue contraddizioni.
Cannes Cinema. A visual history of the world's greatest film festival
AAVV
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2011
pagine: 336
Una raccolta di ritratti di grandi attori, registi e star del cinema internazionale. Una storia per immagini dell'autorevole rassegna cinematografica internazionale, il Festival di Cannes, dal sua creazione nel 1939 a oggi. Raccoglie 550 immagini scattate da 3 generazioni di fotografi della famiglia Traverso. Il volume offre uno sguardo intenso e soggettivo sull'evoluzione del Festival del cinema con una sequenza di immagini indimenticabili di grandi divi e cineasti, da Louis Lumiere a Quentin Tarantino, da Grace Kelly a Penelope Cruz.
Orson Welles. Ediz. inglese
Paolo Mereghetti
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2011
pagine: 102
Orson Welles (USA, 1915-1985) è una figura leggendaria. Autore completo, brillante regista e sceneggiatore, oltre che attore di straordinaria presenza scenica, ha debuttato nella regia nel 1940, all'età di 25 anni, con Quarto potere, capolavoro indiscusso che ha segnato una svolta nella storia del cinema. La sua fama di artista "barocco", impulsivo e profondamente libero ne ha fatto un personaggio scomodo nel mondo degli studios. Ha gestito in piena autonomia ogni singolo dettaglio di ciascuno dei dodici film che ha girato, fra cui La signora di Shanghai (1947) con Rita Hayworth, L'infernale Quinlan (1958) con Charlton Heston e gli adattamenti delle opere di Shakespeare, come Macbeth (1948) e Otello (1952), e del Processo (1962) di Kafka. Orson Welles resta ancora oggi una figura unica nella storia della settima arte e un'insostituibile fonte d'ispirazione per le future generazioni di cineasti.
Ingmar Bergman
Jacques Mandelbaum
Libro: Libro in brossura
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2011
pagine: 104
Ingmar Bergman (Svezia, 1918-2007) è stato un gigante della settima arte e ha realizzato una cinquantina di film nei quali ha saputo catturare lo spirito dei suoi tempi, rielaborando incessantemente le sue intime ossessioni e l'angoscia di fronte al silenzio di Dio. In Monica e il desiderio (1953), Harriet Andersson incarna una giovane donna sensuale e scandalosamente anticonformista, un soffio di libertà simbolo di una nuova modernità nel cinema. Nel Settimo sigillo (1957), il cineasta evoca la fede e la morte. Persona (1966) è una delle più potenti raffigurazioni dell'ambiguità del male. Scene da un matrimonio (1974) è una lucida analisi di una coppia turbata dal disfacimento della reciproca attrazione, mentre con Fanny e Alexander (1982) Bergman mette in scena una gioiosa quanto nostalgica rievocazione di memorie dell'infanzia. L'ultima opera del regista, Sarabanda (2003), è un sobrio capolavoro, al contempo una lezione pratica su come si realizza un film e un'indagine esistenziale.
Stanley Kubrick
Bill Krohn
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2010
pagine: 102
Stanley Kubrick (USA, 1928-1999) è un maestro della regia che si è spinto ben oltre quanto abbiano fatto i cineasti contemporanei. Perfezionista creativo, che continua ad affascinare le nuove generazioni, inizia a lavorare come fotografo prima di dirigere, non ancora venticinquenne, alcuni film noir. La potenza e l'originalità delle sue opere lo portano presto al successo. Dagli anni '60 vive e lavora a Londra, al riparo dallo scandalo suscitato dal suo adattamento di Lolita (1962) e lontano dai grandi studios, ai quali era l'unico a saper imporre il totale controllo dei propri film. In cinquant'anni ha realizzato solo una dozzina di lungometraggi, ma tutti di straordinario livello tecnico ed eccezionale inventiva stilistica. A partire dal fantascientifico 2007: Odissea nello spazio (1968), ogni sua opera esplora nuovi generi e tematiche controverse come il Vietnam {Full Metal Jacket, 1987), la violenza (Arancia meccanica, 1971), l'horror (Shining, 1980), ia sessualità (Eyes Wide Shut, 1999).
David Lynch
Thierry Jousse
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2010
pagine: 103
David Lynch (USA, 1946) è forse il regista cult per antonomasia, il cui film MulhollandDrive ha segnato l'ingresso del cinema nel terzo millennio. La sua carriera prende il via più di trent'anni fa con il rivoluzionario e sconcertante Eraserhead - La mente che cancella (1977). Con Velluto blu (1986), Cuore selvaggio (1990) e Strade perdute (1997), il cineasta infonde nuova vitalità all'esperienza sensoriale del pubblico cinematografico, sovvertendo la logica del racconto filmico con insondabili e sconvolgenti espedienti narrativi. Nei primi anni '90, con Twin Peaks, inventa un nuovo genere di serie televisiva. Nonostante sia un regista di Hollywood, Lynch lavora ai margini del sistema degli studios, esplorando le sfaccettature del suo multiforme talento artistico - dalla fotografia alla musica e alla pittura -, che è approdato in musei e gallerie internazionali.
Woody Allen
Florence Colombani
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2010
pagine: 103
Woody Alien (USA, 1935) è sin dagli anni '70 uno dei più importanti registi del cinema comico. Drammaturgo, sceneggiatore, regista e attore, calandosi nei panni dell'ebreo newyorkese nevrotico e intellettuale, ossessionato dal sesso e in cerca di consolazione nella psicoanalisi, ha ottenuto un'immensa popolarità che lo ha consacrato come scrittore (Manhattan, 1979; Harry a pezzi, 1997). Dagli anni 2000 ha lasciato New York per l'Europa, conquistando il pubblico con una rinnovata freschezza d'ispirazione e giovani attori come Scarlett Johansson in Match Point (2005) e Vicky Cristina Barcelona (2008).
Martin Scorsese
Thomas Sotinel
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2010
pagine: 103
Martin Scorsese (USA, 1942) è uno dei registi americani più prolifici, con all'attivo più di venticinque opere realizzate lungo un percorso artistico di oltre quarant'anni, che gli sono valse innumerevoli riconoscimenti. Fin dagli esordi e dal primo successo con Taxi Driver nel 1976, film che sancisce fra l'altro il lungo sodalizio con Robert De Niro, Scorsese continua a trarre ispirazione dalle sue radici itale-americane in pellicole come Quei bravi ragazzi (1990) e Casinò (1995). Regista cinefilo dotato di uno spiccato spirito d'indipendenza, ha saputo gestire l'alternarsi di successi di botteghino come TheAviator (2004), The Departed - Il Bene e il Male (2006) e Shutter Island (2010) e di opere più personali, incentrate sulla storia del cinema {Martin Scorsese - Viaggio nel cinema americano, 1995) e sulla musica (Bob Dylan, The Rolling Stones). Martin Scorsese è inoltre stimato per il suo instancabile impegno nella salvaguardia del patrimonio cinematografico.
Alfred Hitchcock
Bill Krohn
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2010
pagine: 103
Alfred Hitchcock(GB, 1899-1980) è senza dubbio il regista cinematografico più famoso al mondo. Il suo nome è sinonimo di cinema e ogni nuova generazione riscopre, con immutato piacere, i suoi film, veri capolavori del patrimonio artistico mondiale. L'avventura del cineasta, iniziata nel cinema muto inglese degli anni '20, culmina con il successo di thriller come L'uomo che sapeva troppo (1934), Sabotaggio (1936) e La signora scompare (1938). Hitchcock è già noto come il "giovane genio" quando approda a Hollywood, dove intraprende un rinnovamento della tradizione cinematografica, unendo classico e moderno in pellicole come La donna che visse due volte (1957), Intrigo internazionale (1959) e Gli uccelli (1963). Nei suoi film attori di talento come James Stewart e Cary Grant hanno interpretato ruoli indimenticabili di anti-eroi e attrici quali Grace Kelly, Kim Novak e Tippi Hedren hanno impresso il mito della "bionda" nell'immaginario collettivo.
Tim Burton
Aurélien Ferenczi
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2010
pagine: 103
Tim Burton (USA, 1958), il più giovane dei registi hollywoodiani di successo, ha la particolare capacità di realizzare film di grande richiamo, trasformando le sue opere in regni animati da tutte le stranezze dell'infanzia, senza mai perdere il contatto con il bambino che è dentro di lui e nel suo pubblico. Il suo talento di regista e narratore di storie emerge dopo aver lavorato come disegnatore alla Disney. In Johnny Depp, Burton rivede l'eroe dei suoi mondi immaginari, luoghi dove la paura si mescola al burlesco, la stravaganza è la norma e chi è al di fuori della "normalità", come in Edward mani di forbice (1990), deve essere difeso. Passato da Beetlejuice - Spiritello porcello (1988) a La fabbrica di cioccolato (2005), l'eterno fanciullo Burton, ormai cinquantenne, ricrea con Alice in Wonderland (2010) la sua personale visione del "paese delle meraviglie".