Cahiers du Cinema
George Lucas. Ediz. inglese
Karina Longworth
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2012
pagine: 101
Billy Wilder
Noël Simsolo
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2011
pagine: 102
Billy Wilder (USA, 1906-2002) è un maestro indiscusso della commedia americana, celebre per aver spinto questo genere cinematografico ai limiti dell'assurdo con A qualcuno piace caldo (1959). Ma Wilder è anche il cineasta di melodrammi pessimistici come Viale del tramonto (1950), con la toccante interpretazione di Gloria Swanson nei panni di una star dimenticata da tutti, o di alcuni raffinati noir quali La fiamma del peccato (1944) e Testimone d'accusa (1957). Wilder ha diretto le più grandi stelle del cinema e molte delle sue scene sono divenute un classico della cinematografia, basti pensare a Marilyn Monroe che suona l'ukulele in A qualcuno piace caldo o trattiene la gonna svolazzante sulla grata della metropolitana in Quando la moglie è in vacanza (1955), a Jack Lemmon che scola gli spaghetti con una racchetta da tennis nell'Appartamento (1960) o ancora a Shirley MacLaine passeggiatrice parigina in Irma la dolce (1963). Nonostante l'umorismo spesso tagliente e la visione del mondo alquanto cinica, tutti i personaggi di Billy Wilder conoscono un momento di verità, perché egli è, fondamentalmente, un grande moralista.
Charlie Chaplin
Jérôme Larcher
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2011
pagine: 104
Charlie Chaplin (GB, 1889-Svizzera, 1977) è una figura leggendaria del cinema, e Charlot, il personaggio che ha spesso incarnato, è diventato un'icona. Dopo l'infanzia in una Londra dickensiana e l'esordio sul palcoscenico, trasferitosi a Hollywood potè esprimere il suo immenso talento, divenendo il maestro indiscusso del genere comico nella sua epoca d'oro. I suoi film più celebri - da Luci della città (1931) a Tempi moderni (1936) e Il grande dittatore (1940) -, uniscono commedia e critica sociale e politica. Con l'avvento del sonoro, Chaplin accantonò i pantaloni larghi, il bastone da passeggio, le grandi scarpe malridotte e la bombetta per cimentarsi in ambiziose opere drammatiche. Ma in tempo di Guerra fredda, accusato per il suo stile di vita non convenzionale e le presunte simpatie per la sinistra, dovette lasciare gli Stati Uniti. Gli ultimi film girati in Europa, Monsieur Verdoux (1947) e Luci della ribalta (1952), benché non abbiano riscosso il successo dei lavori passati, restano grandi capolavori.
Eastwood on Eastwood
Michael H. Wilson
Libro: Libro rilegato
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2011
pagine: 240
Pedro Almodóvar
Thomas Sotinel
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2010
pagine: 103
Pedro Almodóvar (Spagna, 1951) è il grande protagonista della rinascita del cinema spagnolo esplosa nel clima della movida madritena degli anni '80. New York è stata la prima ad acclamare la sua fervida immaginazione e il suo genio provocatorio, che pervadono film traboccanti di transessuali, nevrotici [Donne sull'orlo di una crisi di nervi, 1988) e persino suore tossicodipendenti (L'indiscreto fascino del peccato, 1983). Nelle opere della maturità, il regista ha continuato a trarre ispirazione dall'umile infanzia trascorsa in un angolo remoto della Mancia, dando vita a melodrammi dalle intense passioni interpretati da attori indimenticabili come Penèlope Cruz (Tuffo su mia madre, 1999; Gli abbracci spezzati, 2009) o Gael Garcia Bernal (La mala educación, 2004).
Steven Spielberg
Clélia Cohen
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2010
pagine: 103
Steven Spielberg (USA, 1946) è l'enfant prodige della nuova Hollywood degli anni '70. Sulle orme di Orson Welles, appena venticinquenne gira Duel, presto seguito da una serie di successi che lo rendono un regista molto corteggiato dai grandi studios. Appassionato di effetti speciali e particolarmente in sintonia con l'evoluzione del gusto del giovane pubblico, porta il cinema d'intrattenimento sempre più in vetta con film quali Lo squalo (1975), Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977), ET. l'extra-terrestre (1982) e Jurassic Park (1993). Le più recenti incursioni nella fantascienza (A.l. -Intelligenza Artificiale, 2001 ; Minority Report, 2002; La guerra dei mondi, 2005) e nel genere storico (Schindler's List, 1993; Salvate il soldato Ryan, 1998; Munirti, 2005) gli valgono il riconoscimento della critica internazionale. Spielberg opera anche in qualità di produttore, con la Dreamworks, ed è indubbiamente una delle figure più influenti del cinema contemporaneo.
Francis Ford Coppola
Stéphane Delorme
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2010
pagine: 103
Francis Ford Coppola (USA, 1939) è uno degli artefici della rinascita del cinema hollywoodiano negli anni '70, il più anziano della generazione dei movie brats, i cosiddetti "monelli dei cinema", di cui hanno fatto parte anche Martin Scorsese e Steven Spielberg. Coppola ha riportato alla gloria gli studios con la leggendaria saga del Padrino (1972-90), esplorato i meandri dell'animo americano nello scenario della Guerra del Vietnam con Apocalypse Now (1979) e diretto alcuni dei più grandi attori della storia del cinema come Marion Brando, Al Pacino e Robert De Niro. Da sempre insofferente ai limiti che le grandi case di produzione impongono ai registi, Coppola è divenuto un produttore indipendente e continua a dirigere film con immutata genialità (Segreti di famiglia, 2009).
Clint Eastwood
Bernard Benoliel
Libro: Libro in brossura
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2010
pagine: 102
Clint Eastwood (USA, 1930) è un veterano fra i grandi registi contemporanei americani, la cui ascesa nel firmamento del cinema ha seguito un percorso davvero inusuale. Negli anni '60 Eastwood diventa l'icona del western all'italiana di Sergio Leone per poi incarnare, tornato a Hollywood, il brutale e controverso ispettore Harry Callaghan. A partire dagli anni '70, Clint Eastwood approda alla regia e, nello stile dei grandi maestri del passato, realizza capolavori di generi diversi, dal western {Gli spietati, 1992) al film noir {Mystic River, 2003), dall'epica bellica {Lettere da Iwo Jima, 2006) al tributo a un musicista (Bird, 1988), dal melodramma (I ponti di Madison County, 1995) all'affresco sportivo (Million Dollar Baby, 2004). Il suo film più recente, Invictus (2009), dedicato al Sudafrica post-apartheid e alla figura storica di Nelson Mandela, affronta ancora una volta l'interrogativo sotteso in tutti i suoi film: può un essere umano sconfiggere l'esperienza della violenza e del male?