CLEAN
Architettura tessile in nuce. Dal costruire massivo al costruire leggero. Parole chiave per la leggerezza e sostenibilità-Textile architecture in nuce. From massive to lightweigth building. Keywords for lightness and sustainability
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2024
pagine: 240
La scelta di aggiungere la locuzione latina in nuce nel titolo del saggio è tesa a chiarire che questo tipo di costruzione a membrana pretesa è nato da un archetipo strutturale del XX secolo, che poi ha dato vita ad una proposta architettonica il cui paradigma è la leggerezza. Oggi, il concetto di leggerezza si sta sempre più affermando, peraltro, come un efficace contributo alla sostenibilità in molti settori della società. Finalità del testo è la valutazione dell'architettura tessile, anche in confronto con l'architettura massiva, partendo dai riferimenti letterari e strutturali, quali la leggerezza di Italo Calvino, la locuzione costruttiva Less is more di Mies van der Rohe e le analogie strutturali con la biologia di Frei Otto. Il volume restituisce un lungo racconto che, a partire dalle opere di Frei Otto negli anni '50 del secolo scorso, giunge ai giorni d'oggi. Un percorso in cui le molteplici immagini di opere e di prodotti industriali hanno sostituito molte strutture permanenti e irreversibili nei luoghi dell'abitare a favore della flessibilità e di innovate funzioni adattative. Nel contempo il testo sottolinea qualità e limiti delle tensostrutture a membrane in architettura. Il testo nasce anche dalla volontà di ricordare i settanta anni trascorsi dalla presenza delle tensostrutture a membrana che hanno consentito la realizzazione dell'architettura tessile, trent'anni dopo la pubblicazione "Le tensostrutture a membrana per l'architettura", uno dei primi testi generali sull'architettura tessile, pubblicato in occasione del primo Convegno internazionale Architettura e leggerezza, tenutosi a Napoli nel 1993.
Integratezza architettonica e come riconoscerla. Quando simultaneamente adeguatezza, integrazione e giustapposizione creano solide unioni
Massimiliano Bellinzoni
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2023
pagine: 156
Le riflessioni contenute in questo testo entrano direttamente nel DNA dell’architettura individuando l’essenza della creazione, il motivo della genesi di un’opera compositiva dal primo gesto fino al fatto compiuto. Il libro muove dalla consapevolezza di motivare la rinascita di un’architettura che torna ad essere oggettiva in tutte le sue accezioni fino all’acclamazione come atto in grado di suscitare forti emozioni. Il fine ultimo dell’integratezza è infatti l’emozione ma no fine a sé stessa ma come riconoscibilità indiscussa del risultato e del suo successo. Sarà mostrato un percorso che partirà dall’archè come origine di ogni cosa per approdare, oggi, verso una technè immaginifica ma in altro modo convenzionale. Le immagini delle opere contenute con le loro dimostrazioni, inviteranno il lettore a porsi nuove riflessioni su ciò che ci circonda e che ogni giorno osserviamo, a volte senza capire. Gli esempi appartengono alla storia dell’architettura, dai tempi più remoti fino al contemporaneo più attuale, e in tutto ciò che illustra il panorama mondiale sociale e culturale in cui viviamo. Vedremo i caratteri distintivi delle architetture appartenenti ai più importanti architetti del passato e del presente così come gli emergenti che faranno il futuro. Solo per citare alcuni esempi: L.B. Alberti, Palladio, Sverre Fehn, D. Pikionis, Le Corbusier, Mies van der Rohe, Gunnar Asplund, Louis Kahn, Aldo Rossi, Santiago Calatrava, Renzo Piano, Jean Nouvel, Herzog & de Meuron, Norman Foster, Auer Weber, OMA, Dorte Mandrup, Peter Eisenmann, Kazuyo Sejima, Gabetti e Isola, Luigi Cosenza, Toyo Ito, Rafael Moneo, OV-A, V. Olgiati, Barozzi Veiga e tanti altri vi mostreranno come si arriva all’integratezza architettonica, in ogni angolo del nostro meraviglioso pianeta.
Abitare gli alberi fra terra e cielo. Dall’Imperatore Caligola a Sir Thomas Lipton
Roberta Martufi
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2023
pagine: 96
Costruire una casa sull’albero è un sogno che forse in pochi hanno avuto la possibilità di realizzare. Tutti però, almeno per una volta, abbiamo sognato di vivere sugli alberi, fra terra e cielo per “...il piacere di superare difficili bugne del tronco e inforcature, e arrivare più in alto che si poteva, e trovare bei posti dove fermarci a guardare il mondo laggiù”. Se nel mondo contemporaneo le case sugli alberi sono soprattutto associate a quel periodo spensierato della vita che è la gioventù, nella storia millenaria del costruire sono state l’espressione della ricchezza e della volontà di stupire di imperatori, principi e signori. Su queste complesse architetture, dall’Imperatore Caligola a Sir Thomas Lipton, fra un bicchiere di nettare degli dei e profumate tazze di tè, immaginiamo siano nati amori, congiure e tante altre avventure che più che al sogno di un ragazzo sono appartenute alla vita di uomini adulti. Le strutture di cui parla il libro non furono costruite per giochi di ragazzi, ma molto più probabilmente per il diletto e lo svago, in sintesi, il “loisir”, dei loro ricchi committenti.
Green infrastructure e climate adaptation design. Strategie, azioni e soluzioni nature-based per l’adattamento climatico in ambito urbano
Federica Dell'Acqua
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2023
pagine: 136
Le interdipendenze tra sistemi antropici e sistemi naturali richiedono il man-tenimento alle varie scale di un generale equilibrio ecosistemico, oggi minacciato dal depauperamento delle risorse e dal nuovo regime climatico. Questo aspetto è particolarmente rilevante nei contesti urbani, maggiormente esposti nelle componenti fisiche, funzionali e socioeconomiche agli impatti climatici e dove risulta più urgente l’applicazione di misure di adattamento e mitigazione al fine di incrementare la resilienza urbana. In questo quadro le infrastrutture verdi rivestono un ruolo strategico per il progetto di adattamento degli assetti urbani al nuovo regime climatico. Il volume pone l’attenzione sulle infrastrutture verdi come fattore cruciale nei processi di rigenerazione urbana, capaci di svolgere secondo una logica sistemica importanti funzioni per l’adattamento climatico in ambito urbano.
Housing in Italia. Dalle case popolari all’edilizia sociale privata 1903-2015
Sergio Stenti
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2023
pagine: 292
La storia dell’edilizia pubblica ha attraversato tutto il Novecento e questo volume è il primo lavoro che riflette su un secolo di sperimentazioni progettuali finora poco considerate dalla storiografia sull’architettura italiana. Eppure la periferia, che è la casa della edilizia pubblica, è anche la parte moderna più grande delle città, una parte che aspetta interventi organici, e non eccezionali, di miglioramento e integrazione. Questo lavoro di indagine spazia dalle Società di Mutuo Soccorso, alle Cooperative edilizie, ai villaggi operai, ai sobborghi, ai quartieri pubblici sovvenzionati, convenzionati e agevolati, con oltre 100 schede di analisi, delineando un settore urbano vitale, pieno di successi e di sconfitte temporanee. Nel 1998 si è bloccata la politica di sostegno statale dei quartieri pubblici. Un sostegno durato un secolo, che ha attraversato periodi più difficili di quelli di oggi, come quello giolittiano, fascista e infine democratico, dopo la Seconda guerra mondiale. Una politica che oggi potrebbe varare un nuovo programma di sostegno statale dell’edilizia residenziale pubblica, un programma sociale e partecipativo insieme a Regioni e Comuni, che è molto atteso dai ceti medi impoveriti, dai nuovi poveri e dai disagiati.
Architettura e Mediterraneo. Premio Luigi Cosenza «under 40». Edizione speciale per Procida Capitale Italiana della Cultura 2022
Libro: Libro rilegato
editore: CLEAN
anno edizione: 2023
pagine: 108
Nell’anno di Procida Capitale della Cultura 2022 si è deciso con la Fondazione Annali dell’Architettura e delle Città di fare un’edizione speciale del Premio Luigi Cosenza “under 40”, nato nel 1990 da un’idea della CLEAN e dell’architetto Benedetto Gravagnuolo con l’intento di mettere in campo un evento che fosse una ribalta per la nuova generazione e un’occasione di promuovere la buona architettura. In questo catalogo sono raccolti i progetti vincitori e tutti i progetti partecipanti al Premio. È stata anche un’occasione, anche se parziale, per capire in che direzione si muove l’architettura di architetti e ingegneri italiani della nuova generazione. Edizione speciale del Premio di Architettura Luigi Cosenza. Giovani architetti italiani under 40 si sono confrontati in onore di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022.
Gropius. Pathos logos ethos
Alberto Cuomo
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2023
pagine: 96
A partire dal noto saggio di Argan su Gropius, in cui si metteva in relazione l’opera dell’architetto con la fenomenologia, questo testo scava nelle asserite affinità onde rilevare il senso della sua “razionalità”, sia nell’attività di docente che nella pratica operativa. Formatosi presso l’Umanistische Gymnasium, il calvinismo materno influenzerà l’inclinazione all’ascetismo, ovvero la tensione alla prosciugata astrazione dal particolare, che gli ispira l’idea di una formatività sintetica delle diverse istanze che concorrono alla costruzione, in un metodo di scarnificazione delle variabili in gioco onde pervenire alla loro composizione. Sebbene a Gropius non sia ascrivibile la frequentazione del pensiero di Husserl, il calvinismo ugonotto appreso dalla madre e comune al filosofo, lo dispone all’approssimazione allo spirito mediante la rarefazione della vita pratica, proprio come è nella riduzione fenomenologica, di cui è forse informato dal professor Rolf Hoffmann, committente del progetto per la Sede per l’Accademia di filosofia di Erlangen. Anche la combinatorietà per elementi semplici manifesta la ricerca di una essenzialità che comprende la vocazione a un costruire rivolto, oltre l’uso pratico, all’assoluto. I due moventi, dell’impulso sensitivo e della calma logica, attribuiti dalla storiografia alla discontinuità tra il Gropius espressionista del Werkbund e dell’Arbeisrat für Kunst e quello successivo, sembrano in lui, in realtà, convivere essendo la loro compresenza propria al tedesco che, tra l’istanza razionale dell’Illuminismo incompiuta e la spinta passionale con cui tenta di rompere i rigidi schemi del mondo tramandati dalla storia, inclina a un annichilimento sino al cedimento americano.
Loos. Trotzdem
Alberto Cuomo
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2023
pagine: 128
Il pregiudizio critico circa un Loos inteso agente di un pragmatico raziocinio, ascrive l’architetto a un «protorazionalismo» evolvente verso la matura classicità del Moderno. Probabilmente, sebbene spinga l’opposizione al «tatuaggio» degli oggetti d’uso, alla artisticizzazione dei prodotti industriali operante nelle proposte del Werkbund e di Muthesius, fino al totale diniego della artisticità in architettura, riconosciuta solo nel simbolismo del monumento e dell’opera funeraria, in un indiretto rifiuto del vitalismo espressionista dell’amico Kokoschka, Loos, come Schönberg, in continuità con l’espressionismo, lascia convivere nella sua opera tutte le accidentalità delle cose e gli stessi elementi della singolarità riflessi nelle movimentate articolazioni spaziali dei suoi chiusi interni, con l’aspirazione alla loro chiarificazione negli equilibri di una costruttività logica, onde determinare un sistema normativo complesso in cui muoversi liberamente. Il «pragmatismo» loosiano, attento ai modi storici del costruire, all’artigianale confronto con i materiali in cui allestisce l’abitare, traduce l’idea semperiana, presente altresì negli espressionisti, del condursi della costruzione in uno «Stile» dettato kantianamente dalle forme categoriali,ur-motiven, che improntano il tekton. L’esser fedele ai modi artigiani, la dimensione della sua appartenenza a una tecnica, un linguaggio, non si pone nei termini di un cieco seguire la regola, ma come scelta, un imperativo morale secondo cui proprio l’adesione alla conoscenza della techne, lasci insorgere tyche, il lampo del nuovo, essendo solo la custodia e la cura della tradizione, del suo morire, a esporre ciò che dura, in una monumentalità o, se si vuole, una nuova classicità.
Mies. Nicht mehr ist
Alberto Cuomo
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2023
pagine: 116
A differenza dell’amico Hilberseimer che, influenzato dal testo sulla Nascita della tragedia, ritiene la natura dionisiaca dell’arte induca una hybris dell’ordine; Mies, lettore dello Zarathustra di Nietzsche, del noto passo sull’oltrepassamento della grande città, sa che le definizioni dell’architettura sono vuote maschere, incapaci di determinare identità urbane essendo la metropoli manifestazione di una potenza da superare oltre ogni volontà di ordinarla. Emerge qui la distanza tra l’ordnung di Hilberseimer rivolto all’esattezza e quello di Mies che, dalla lettura dell’aquinate, comprende il caso, essendo il disordine stesso un ordine misconosciuto cui attende con le ricerche espressive-espressioniste. È altresì la coniugazione guardiniana di Platone e Nietzsche, dell’ideale e della vita, secondo cui l’essenza delle cose è immedesimata nella loro esistenza, a trovare riscontro nel credo miesiano nell’idea che sia nella concreta esperienza artigiana della materia a trasmigrare l’arché, nei dettagli a scendere il buon Dio, sì che la volontà d’ordine, il rovello di riportare il caos della metropoli al kósmos, come è nel linguaggio platonico-agostiniano testimoniato a Chicago, o la frequentata «follia» degli artisti, non possono essere letti alla luce di alcuna ragione o istinto, quanto nel quadro dell’intenzione ad acquisire l’essere inconnotato che anima gli enti e la stessa tecnica. Ed è la ricerca teologica del Guardini, secondo cui è la rinuncia del sé a esaurire ogni approssimazione alle cose, a essere testimoniata dal motto «less is more», che non vuole indurre un nuovo stile come è nell’interpretazione americana, quanto un modo d’essere, essendo la cattiva traduzione di «nicht mehr ist», «il nulla è più», la frase di Buddha in cui si imbatte il teologo nella lettura del Dighmkaya svolta nell’Essenza del Cristianesimo, i cui contenuti sono noti a Mies, riflessi nelle sue opere in cui la forma tende a negare persino sé stessa.
Forme di case e quartieri residenziali. Ricerche sperimentali per la Valle d'Itria
Alessandro Dalla Caneva
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2023
pagine: 176
Questo libro porta a compimento un lavoro di ricerca sviluppato all’interno del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università di Padova e si riferisce all’interesse maturato verso le tecniche di progettazione degli insediamenti residenziali. La ricerca si esplicita con la proposta di una serie di ipotesi progettuali sviluppate in alcune aree comprese tra Locorotondo e Cisternino in Puglia. Si assume centrale l’idea di costruire luoghi che si confrontano con condizioni geografiche e culturali specifiche: lo spazio rurale della Valle d’Itria. I progetti tendono a verificare principi e tecniche per insediamenti residenziali inseriti all’interno di un paesaggio antropizzato dove le architetture costruite palesano un’antica e radicata cultura dell’abitare. I quartieri diventano lo strumento per studiare i modi di costruire la città moderna, i suoi luoghi, i suoi spazi a partire dalle condizioni di necessità del luogo, dalla memoria e identità di cui i luoghi sono fatti. La ricerca si sviluppa in tre fasi. La prima approfondisce l’interesse per i caratteri del luogo, le forme d’architettura che hanno contribuito a determinare il carattere del paesaggio costruito. Questa è stata la condizione necessaria alla comprensione della relazione che sussiste tra la forma degli edifici e le ragioni di fondo che ne motivano il carattere, individuato nella specifica cultura dell’abitare. I risultati della prima fase della ricerca hanno permesso di mettere a punto forme di case che assumono dai caratteri del luogo le ragioni della loro definizione architettonica e formale secondo un’interpretazione del reale che non consiste tanto nella riproposizione mimetica di architetture radicate nel luogo, ma nella comprensione dei principi e regole che soggiacciono alla logica della costruzione delle forme della realtà. Il passaggio dalla seconda alla terza fase corrisponde alla definizione di quartieri residenziali la cui struttura e forma derivano dalla composizione del tipo abitativo risolvendo la riconoscibilità formale del quartiere nella relazione che lega la morfologia alla tipologia abitativa.
Luigi Franciosini. Taccuini di architettura
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2023
pagine: 80
Con la mostra dedicata al ruolo del disegno nella ricerca progettuale di Luigi Franciosini, architetto e professore dell’Università degli Studi Roma Tre, si consolida una significativa attività culturale attraverso la quale il DiARC di Napoli promuove mostre di architettura su progetti di figure di spicco nel dibattito architettonico contemporaneo, intese come occasioni per sviluppare riflessioni sull’architettura, sul progetto in tutte le sue forme, e sul suo insegnamento. Il tema della mostra riguarda lo sviluppo del processo ideativo e costruttivo di un progetto di architettura attraverso lo strumento specifico del disegno a mano. Nel percorso formativo di un giovane allievo di architettura, imparare a disegnare è un momento fondativo per studiare e guardare con occhi critici le città, gli edifici, il paesaggio. Nei disegni di Luigi Franciosini l’incertezza è irrequietezza, ossessione di verità, vivacità quasi sfrenata, proprio di chi è mosso da una brama, un desiderio smodato, come un impulso irrefrenabile di una mente ricca, complessa, passionale, sempre in cerca di nutrimento che, una volta nutrita, si tormenta per restituire quel nutrimento in forma.
Le mie lezioni di architettura, arti e design un documento della «Scuola di Napoli» a Palazzo Gravina
Renato De Fusco
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2023
pagine: 92
«Non ci sono che due possibilità di apprendimento: quella della specializzazione empirica e quella che tenta di imparare “dove mettere le mani”: la metodologia aperta». Così De Fusco riassume le intenzioni di questo suo «metodo dei metodi», coraggiosa rivendicazione del valore della cultura generale, e insieme guida pratica per imparare a studiare riducendo a metodologia unitaria, trasversale, le sintesi prodotte da tante diverse discipline. Una «riduzione» culturale che rifugge la banalizzazione. Uno stimolo al ragionamento «difficile» che porta al di-scorso «semplice». Il contenuto del libro rischia di essere eclettico, ma questo comporta il vantaggio di menzionare molta materia, temi e problemi.