De Frede

Le civiltà antiche hanno sempre vissuto, in binomio indissociabile, il momento materiale e quello spirituale, sicché gran parte delle loro realizzazioni concrete risentono in pari tempo di suggestioni simboliche, cultuali e culturali: in tali condizioni un oggetto apparentemente neutro e semplice può acquisire significazioni particolari se inserito in una liturgia religiosa o in un rituale magico. Questa considerazione, riferibile a una quantità variegata di oggetti, trova più puntuale conferma quando si pensi alla coltivazione della vite e all’uso molteplice del suo frutto delizioso: l’uva da cui estrarre il vino. Ebbene il presente saggio offre indicazioni su alcuni dettagli relativi alle differenti modalità di produzione di questo nettare prezioso e al suo uso molteplice nelle cerimonie e nelle celebrazioni maggiori delle civiltà del passato.

«Di de Nicola si potrà allora emulare sia il modo in cui descrive ogni cosa perché appunto egli eccelle soprattutto nella esposizione chiara, comune e lineare dei fatti, conseguente alla semplicità dell’espressione senza fare mai ricorso all’amplificazione; che nell’utilizzo della logica delle perfette figure geometriche quale metro unico di valutazione delle prove. Di questo pregio vi è prova nelle “Difese penali” in cui si coglie, tra l’altro, il passaggio nell’oratoria forense dalla sontuosità ottocentesca alla sobrietà moderna introdotta proprio dal suo stile.» (dal saggio “Sul miglior stile di eloquenza forense”)

Giulia veste bene i suoi cinquant’anni. Immutato è il fascino mediterraneo che da sempre avvolge la sua persona. Nitidi sono ricordi dell’infanzia vissuta a Napoli e di quella partenza improvvisa per il Nord, quando suo padre fornaio chiude il magazzino e scappa in Veneto con la famiglia per non pagare il pizzo.Una vita modesta, ma felice. Poi l’incontro con Pietro. Laureato in ingegneria, figlio unico benestante, amante del bello, con una carriera lavorativa veloce e appartenente alla Padova bene. Un amore a prima vista. Il matrimonio, un figlio, una vita apparentemente perfetta. Ma la diversità sociale e culturale crea disagio e Giulia non è più disposta a tollerare le incomprensioni, i rimproveri, i silenzi e le notti fuori casa del marito. Nasce in lei la ribellione, malgrado ci sia Luca, ma tra i due non c’è dialogo, e il ruolo di madre viene offuscato dal padre che lo plasma e asseconda i suoi capricci. Si concretizza la voglia di andarsene. Prepara una valigia e parte una mattina di ottobre con in tasca un biglietto di solo andata per Napoli. Una corsa in taxi verso la stazione per prendere il treno, ma il destino le fa lo sgambetto e inciampa nella realtà.

Alla prima esperienza autobiografica, l’autore tratta in forma personale l’esperienza amorosa, rievocandola a distanza di tempo e ricostruendone i momenti più significativi in una prosa iconografica e percettiva quale mai prima aveva sperimentato. Scopo di questo volume è lasciare una testimonianza materiale di quegli affetti maggiori che ne scandirono la vicenda giovanile e matura. Ecco allora susseguirsi lungo il filo della memoria situazioni, progetti e intenzioni secondo la cronologia effettiva del vissuto, ciascuno in sé autonomo, così che il lettore possa formarsi un’idea definita della materia e del contesto materiale e psicologico del narrato ora con oggettività di rappresentazione ora invece con una impostazione immaginativa.

Lo scopo di questo libro è quello di essere di facile comprensione e applicazione per coloro che hanno la necessità di migliorare, in modo agile e immediato, la conoscenza delle diverse forme di comunicazione. Esso mira ad affrontare i temi della comunicazione non verbale in modo efficace, semplice e discorsivo, cercando di trovare un filo conduttore nel mare magnum delle informazioni già esistenti in letteratura. Questo testo, in sintesi, rappresenta un utile strumento non solo per comprendere e analizzare i comportamenti dei nostri interlocutori, ma anche per avere maggiore consapevolezza delle nostre abilità non verbali.