Discanti
Romagna village. Ancora storie da caBARet
Giovanni Nadiani
Libro
editore: Discanti
anno edizione: 2015
Tornano, con "Romagna Village", le storie da caBARet di Giovanni Nadiani. Scenette della Romagna-Italia contemporanea nelle quali agiscono personaggi (ma sarebbe meglio dire "persone", perché inevitabilmente ci immedesimiamo) più che mai attuali. Si parla di beauty farm, della fatica di fare i genitori, di lavoro precario, di venditori abusivi. I protagonisti sono politicastri di provincia, assicuratori truffaldini, pendolari, coniugi alle prese con la vita di coppia. Sono storie raccontate attraverso monologhi, dialoghi, versi (anche rap) in un dialetto macchiato di italiano e inglese: la lingua della franchezza, con traduzione a fronte. Lingua moribonda? Forse no, se è vero che tra le storie di "Romagna Village" ce n'è una in cui il romagnolo di turno, spavaldo quanto basta a rappresentare la "razza", riesce a sognare una conversazione con Dio (nientemeno). E quel Dio, immaginate un po', parla romagnolo. Perché, come dice nonno Zvanî in un'altra di queste storie, "se me a dges sti cvel ch'a cvè in itagliân, u m'parreb d'cuntêt dal patach e invézi agli è dal varitê!" (se dicessi queste cose in italiano, mi sembrerebbe di raccontare delle frottole e invece sono delle verità!).
Piadina blues. Altre storie da caBARet
Giovanni Nadiani
Libro: Copertina morbida
editore: Discanti
anno edizione: 2012
pagine: 124
Se si dice "Romagna" si pensa a un Eldorado della tradizione, imbevuto di sole, campi fertili, mare, liscio, gente allegra e buona cucina; e, nello stesso tempo, a una terra dominata dai culti pagani del cibo, del vino e del sesso. Ma la Romagna di oggi è davvero ancora così, ammesso che così sia stata in un indefinito passato? La risposta, Nadiani, ce la fornisce raccontando, con la perizia dell'antropologo e l'arguzia dell'indigeno, un convincente numero di "scene" tratte dalla realtà romagnola quotidiana. Si "scopre" allora che in Romagna si chatta, che il nostro vicino ha trovato moglie (rigorosamente straniera) grazie alla Rete, che i romagnoli sono ormai irrimediabilmente alle prese con cellulari, redditometri, open day, catastrofi di borsa, chirurgia plastica, privacy e password. Incontriamo in queste pagine badanti ucraine in carriera, persone affette da mal d'outlet, altre che dissertano di social (anzi soc-mal) network. Senza dimenticare, però, le vecchie sane pratiche: l'amore per il cibo, l'amore e basta, la passione per il ballo, la propensione verso gli aspetti materiali della vita e quella scaltrezza che - in un rocambolesco ribaltamento dei ruoli - consente al vecchietto di truffare la finta promotrice finanziaria venuta a buggerarlo. Tanti piccoli pezzi di quel teatro che è il mondo, insomma, raccontati nella lingua madre (il romagnolo, ovviamente, con traduzione a fronte), per ridere un po' amaro e riflettere su dove stiamo andando, noi romagnoli/italiani.
Un uomo in movimento
Mauro Orletti
Libro: Copertina morbida
editore: Discanti
anno edizione: 2012
pagine: 172
Armando è uno studente arrivato a Bologna per frequentare l'università. Un giorno incontra Matteo, un esponente carismatico del movimento di Cielle. Matteo è pieno di verità incrollabili e privo di dubbi, attacca ogni idea di Armando e smonta le poche certezze che gli restano. Matteo dice ad Armando di abbandonare le sue letture perché tutto ciò che gli serve lo trova ne "Il senso religioso" di don Giussani. Gli dice anche di abbandonare i suoi amici perché le persone di cui ha bisogno le trova dentro il movimento di Cielle. Dal giorno in cui Armando partecipa a una conferenza dal titolo "L'esistenza operosa", da quel giorno Matteo fa irruzione nella sua vita, decide per lui, prende gradualmente possesso dei suoi spazi, confonde i suoi pensieri e i suoi sentimenti. Armando in breve tempo si trova alla scuola di comunità, poi alla messa, poi ai gruppi di studio, poi al meeting di Rimini e anche a un ritiro spirituale dove si fa il voto del silenzio. Armando vorrebbe rompere il silenzio e domandare: "Scusate, ma mettiamo il caso che Dio non esista". Ma non lo fa. Aspetta.
Uno scrittore del tardo Cinquecento: Tommaso Garzoni
Renzo Bragonzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Discanti
anno edizione: 2012
Noi e l'altro?. Materiali per l'analisi e la comprensione dei fenomeni migratori contemporanei
Marco Aime, Paolo Arvati, Alessandra Ballerini
Libro: Copertina morbida
editore: Discanti
anno edizione: 2011
pagine: 166
Il testo vuole proporsi come una piccola antologia varia ed eterogenea sul mondo dell'immigrazione, alla luce di un'attualità stringente e di una copertura mediatica spesso inadeguata.I contributi dei vari professori ci illustrano, da angolazioni differenti, la questione dell'immigrazione: l'approccio utilizzato è quindi multidisciplinare, in quanto nel susseguirsi degli interventi si avvicendano numerose prospettive teoriche (sociologica, antropologica, statistico-demografica e giuridica).Questo principio di multidisciplinarità dovrebbe, secondo gli autori, informare l'analisi dei fenomeni migratori, fenomeni difficilmente circoscrivibili all'interno di un'unica disciplina.
La solitudine dell'animale
Silvia Golfera
Libro: Copertina morbida
editore: Discanti
anno edizione: 2011
pagine: 166
Nella vita di Mario, tranquillo funzionario di banca e marito devoto in una Pavia provinciale e un po' asfittica, fa irruzione un pittore di scarso talento e di pochi scrupoli, di cui la moglie Lea si è infatuata. Esasperato dalla gelosia, costretto a misurarsi con i limiti e le fragilità di un'esistenza mai pienamente realizzata, inizia prima a fantasticare, e poi finisce col commettere un delitto feroce. Per una serie di fortunate coincidenze i sospetti ricadono su uno spacciatore, mentre il protagonista, paradossalmente, sembra maturare una nuova consapevolezza che lo spinge a ripensare la natura ambigua e contraddittoria dei rapporti che hanno segnato la sua esistenza. Ma Carlo, suo amico d'infanzia e funzionario di polizia incaricato delle indagini, ha intuito la verità.
Eos. Sparare nel mucchio. Scritti di tuttologia applicata
Paolo Brera
Libro: Copertina morbida
editore: Discanti
anno edizione: 2011
pagine: 148
"Considerata sotto il profilo della fisiologia, la storia di Giulietta e Romeo è fatta di qualche coito e di due intossicazioni. Non è che sia sbagliato, solo che non è l'unico modo di vederla". L'antica Sparta sarà davvero stata così barbara, a confronto con la "civile" e "democratica" Atene? La prima guerra totale della storia, quella tra gli Stati nordisti e gli Stati sudisti dei futuri Usa, si sarà combattuta proprio per difendere l'emancipazione e abolire la schiavitù? La risposta a queste domande potrebbe trovarsi in quella che l'autore definisce "propaganda dell'avversario". Ma nei saggi contenuti in "Eos", Brera ci parla anche di migrazioni, del significato di alcune illusioni (più quotidiane di quanto possa apparire dai rispettivi titoli), ci dice cosa lega il dono alla moneta, ci racconta del caffè inteso quantomeno come pianta, bevanda e luogo dove si consuma per farci scoprire come la distanza tra il caffè e l'ozio (per non tacer dell'"otium") sia assolutamente breve. Questi sono soltanto una parte degli argomenti che la raccolta di saggi propone. Una serie di riflessioni acute e acuminate, disseminate di preziose arguzie, che ci "rivelano" aspetti nuovi di faccende vecchie. Insomma, se credi ancora possibile trovare risposte inedite alla domanda "che cos'è la proprietà", questo libro fa per te. Perché esercitare il pensiero, dopo tutto, è un gran bel modo di oziare.
Romagnoli. Guida sentimentale a una terra e al suo popolo
Alfredo Antonaros
Libro: Copertina morbida
editore: Discanti
anno edizione: 2011
pagine: 218
Geografie, stereotipi, miti, economia, socialità, personaggi e caratteri di Romagna, in un saggio ad alto tasso narrativo, per (ri)scoprire l'anima di una terra, dei suoi "indigeni" e dei suoi abitatori. Un libro utile per assaporare l'ospitalità romagnola, per conoscere la storia di un territorio dai confini elastici, per incontrare i personaggi immortalati da Olindo Guerrini o da Federico Fellini, per incantarsi di fronte a solenni "amarcord", per abbandonarsi ai piaceri della Riviera, per annusare il profumo del Sangiovese, per comprendere la Romagna di ieri e quella di oggi. Utile, sì, perché Romagnoli è nello stesso tempo guida di viaggio e lettura disimpegnata, istruzione e divertimento. Un'antropologia del romagnolo, comprensibile da Bolzano a Palermo, degustabile - come scrive l'autore - "in spiaggia, o su una panchina alle terme". Con questo prezioso invito, tratto dalla saggezza popolare: "Schêrpa lêrga e bichìr pen, tu e' mònd coma ch'e' ven" ("scarpa larga e bicchiere pieno, prendi il mondo come viene").
Qualcuno ha parlato di clima?
Ettore Contarini
Libro: Libro in brossura
editore: Discanti
anno edizione: 2010
pagine: 144
Per la maggior parte della gente il clima è soltanto il tempo che fa alla mattina quando si alza da letto e, spalancando con qualche sbadiglio la finestra, guarda fuori. O uno fra i tanti argomenti di conversazione. Ma il clima è tutt'altra cosa. Riguarda quella casa comune che dovrebbe essere nostra madre terra. Riguarda il pianeta di cui siamo ospiti, insieme ad animali e vegetali. Vale davvero la pena, quindi, capire che cos'è il clima e che cosa sta succedendo. Senza cercare risposte a grandi "perché" scientifici, ma come stimolo documentario verso una maggiore attenzione all'argomento, questo libro presenta un collage di opinioni scientifiche, pseudoscientifiche, politiche, economiche. L'autore non scrive un manuale di climatologia o di meteorologia, raccoglie semplicemente una carrellata di informazioni, tentando una sintesi. Una sorta di manuale, sì, ma un manuale di sopravvivenza al frastuono delle troppe informazioni sul tema; perché tra ghiacci killer, nebbie assassine, nevicate maledette e piogge torrenziali, si fa strada l'ipotesi che a essere pazzo non sia il tempo, ma l'uomo.
Chi siamo, italioti miei?
Marina Sangiorgi, Paolo Brera, Paola Amadesi
Libro: Copertina morbida
editore: Discanti
anno edizione: 2010
pagine: 128
Un concorso letterario per racconti inediti e un tema inevitabilmente attuale, quello dell'italiano «e l'altro». Otto finalisti, ora autori pubblicati, inventano (o, meglio, raccontano) altrettante storie. C'è chi parla di badanti (Sutter). Chi narra di un possibile viaggio nel futuro, ipotizzando sviluppi non proprio rassicuranti (Caravaggi). Conti indirizza la propria fantasia alla clandestinità e all'accoglienza, tra il presente e un passato non troppo remoto. C'è chi ci ricorda di quanto fosse difficile la comunicazione e l'intesa tra italiani di diverse regioni, fino a qualche decennio fa' (Guerra). Un autore ci parla di prosaiche (dis)avventure con la cucina cinese (Garroni). Qualcun altro fotografa un'ordinaria tragica storia di lavoro nero, nella quale la legalità è tutta degli stranieri e l'illegalità è appannaggio degli italici datori di lavoro (Graziani). Gessi ci introduce nel mondo della scuola, dove l'integrazione sembra essere una conquista difficile. Brera giornalista, scrittore e anche figlio di Gianni, che ha partecipato al concorso sotto pseudonimo, rivelando la sua identità una volta entrato nella rosa dei finalisti - dimostra quanto sia radicata l'equazione immigrati uguale delinquenti. Ma il libro contiene anche due «tracce bonus», due racconti di scrittrici/giurate del concorso: Amadesi, che «svolge il tema» raccontando una storia di cavalli (anzi: di cavalle); e Sangiorgi, determinata nello smontare il luogo comune della badante subdola in cerca di un pollo con cui accasarsi.
Diario di classe
Emanuele Marfisi
Libro: Copertina morbida
editore: Discanti
anno edizione: 2010
pagine: 208
Michele Marchesi ha dieci anni. Sogna di appiccicare la figurina di Luvanor nell'album Panini, di possedere gli occhiali a raggi x, di conoscere il presidente Pertini e il porno-supereroe Gabriel Pontello. Il suo apprendistato alla vita si consuma tra i banchi di una classe elementare, sotto la guida di un maestro illuminato da un profeta: Bettino Craxi. Michele, però, preferisce la grammatica che viene insegnata nei locali fumosi della bocciofila, dove nonno Palmiro, da solo, tiene a bada una massa di comunisti, e dove il Gemellone sforna bestemmie artistiche a ripetizione. Venticinque anni dopo, eccolo di nuovo tra quegli stessi banchi, ma dall'altra parte della cattedra: è un maestro precario. Dovrà presto fare i conti con bambini xenofobi che non conoscono Daitarn 3 e Candy Candy, ma che sognano di andare in Tv. Assediato dai genitori, schiacciato dalla burocrazia e consolato dallo storico bidello, proverà ad arrivare fino all'ultimo giorno di scuola. Perché in gioco non c'è la promozione, ma la sua sopravvivenza.