EDIFIR
Il Maggio musicale fiorentino per Giacomo Puccini
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2024
pagine: 112
Il terzo volume della collana Artisti per il Maggio Musicale, edita in collaborazione con la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, nasce in occasione del centenario della morte di uno dei maggiori e più significativi operisti di tutti i tempi, Giacomo Puccini.
La rigenerazione sostenibile dell'ambiente costruito. Strategie e tecniche compatibili
Chiara Marchionni, Marianna Rotilio
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2024
pagine: 175
In un'epoca caratterizzata dalla crisi energetica globale e dalla forte attenzione verso la questione ambientale, il dovere di riportare in luce il patrimonio edilizio minore che caratterizza le aree interne del territorio italiano, espressione di un'identità culturale che si tramanda da secoli, deve essere affiancato dal riuso di tale patrimonio in nome del minor consumo di suolo e dell'ottimizzazione delle risorse. Nonostante il crescente interesse verso l'adozione di misure di rigenerazione introdotte anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030, l'analisi dello stato dell'arte evidenzia una carenza di studi specifici, soprattutto in rapporto alla componente ambientale e alla possibilità di introdurre forme di efficientamento energetico. Pertanto, il presente lavoro mira a definire strategie e metodi compatibili di intervento, attraverso la discretizzazione dei tre ambiti principali che caratterizzano i centri minori: l'ambito del costruito, quello degli spazi aperti e il sistema delle reti energetiche e di servizio, validandoli su molteplici casi di studio.
Guida attività economiche fiorentine. Volume Vol. 1
Stefano Bertocci, Federico Cioli
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2024
pagine: 248
I tre volumi dell'Atlante fanno seguito al volume Firenze, città e commercio. Negozi storici e attività tradizionali, edito da Edifir. L'Atlante del commercio storico e tradizionale di Firenze si struttura in tre volumi, Cultura e Servizi, Artigianato e Moda, Ospitalità ed Enogastronomia. Ogni volume raccoglie tematicamente l'offerta commerciale contemporanea, introdotta da una breve nota storica. mirando, anche attraverso uno sguardo al passato, a tessere le trame e le interconnessioni con la città. L'apparato cartografico restituisce al lettore la possibilità di costruire itinerari tematici. Questo primo volume, dedicato a Cultura e Servizi, raccoglie le storie e le descrizioni di tre categorie: cartolerie, giocattoli, librerie, ottica e stampe d'arte", "ceramiche, vetrerie, pietre dure, complementi d'arredo e servizi", "farmacie, erboristerie e profumerie".
Guida attività economiche fiorentine. Volume Vol. 2
Stefano Bertocci, Federico Cioli
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2024
pagine: 248
I tre volumi dell'Atlante fanno seguito al volume Firenze, città e commercio. Negozi storici e attività tradizionali, edito da Edifir. L'Atlante del commercio storico e tradizionale di Firenze si struttura in tre volumi, Cultura e Servizi, Artigianato e Moda, Ospitalità ed Enogastronomia. Ogni volume raccoglie tematicamente l'offerta commerciale contemporanea, introdotta da una breve nota storica. mirando, anche attraverso uno sguardo al passato, a tessere le trame e le interconnessioni con la città. L'apparato cartografico restituisce al lettore la possibilità di costruire itinerari tematici. Questo secondo volume, dedicato a Artigianato e Moda, raccoglie le storie e le descrizioni di quattro categorie: "antiquariato, gallerie d'arte e restauro", "manifatture e lavorazioni tradizionali del legno e del metallo", "argenterie, gioiellerie e accessori"; e "abbigliamento, articoli teatrali, pelletterie, tessuti e filati".
Guida attività economiche fiorentine. Volume Vol. 3
Stefano Bertocci, Federico Cioli
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2024
pagine: 258
I tre volumi dell'Atlante fanno seguito al volume Firenze, città e commercio. Negozi storici e attività tradizionali, edito da Edifir. L'Atlante del commercio storico e tradizionale di Firenze si struttura in tre volumi, Cultura e Servizi, Artigianato e Moda, Ospitalità ed Enogastronomia. Ogni volume raccoglie tematicamente l'offerta commerciale contemporanea, introdotta da una breve nota storica. mirando, anche attraverso uno sguardo al passato, a tessere le trame e le interconnessioni con la città. L'apparato cartografico restituisce al lettore la possibilità di costruire itinerari tematici. Questo terzo volume, dedicato a Ospitalità ed Enogasironomia, raccoglie le storie e le descrizioni di quattro categorie: "alimentari. enoteche ed empori", "caffetterie, gelaterie e pasticcerie", "alberghi" e "ristoranti e trattorie", ed infine conclude con un contributo sul commercio storico dei mercati e sugli esercenti operanti su area pubblica.
Nino Tirinnanzi. Magnifiche eloquenze di un predestinato del Novecento. Capolavori della collezione Alpa. Catalogo della mostra (Luino, 12 ottobre-3 novembre 2024)
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2024
pagine: 96
Venti anni parrebbero un tempo adeguatamente lungo per assistere all’attesa chiarificazione esegetica, almeno nelle sue linee principali, dell’opera di un artista. Evidentemente, però, per un autore controverso quanto geniale, quale Nino Tirinnanzi, tale scadenza necessita di ulteriori dilazioni, che ci auguriamo, già in coincidenza di questa mostra antologica, possano favorire le dovute riflessioni e qualche sostanziale – e ormai improcrastinabile – ravvedimento. Al netto di pregiudizi stantii e stucchevoli fraintendimenti, l’intero percorso creativo di questo eccellente pittore appare contraddistinto da una ricerca incessante, estranea a ogni forma di appagamento, sia nel versante della tecnica che in quello espressivo (mai disgiunto, quest’ultimo, da una vocazione narrativa continuamente costellata da esiti sorprendenti). L’infanzia e la giovinezza di Tirinnanzi, sapientemente seguite e indirizzate dal suo padrino, Domenico Giuliotti, e dai colti frequentatori della casa grevigiana del noto letterato, furono caratterizzate dalla pregiata vicinanza di questi e di altri fondamentali interlocutori e da un amore per l’arte – e una innata predisposizione al disegno – che lo distinsero subito, agli occhi dei suoi più maturi e celebri sodali, come un autentico enfant-prodige. Arduo e impervio è certo l’itinerario nell’arte di chi si trovi a iniziarlo con simili premesse e non poche gravose attese. E allora guardandolo adesso, nella sua interezza, con il distacco doveroso che deontologicamente si debba all’attività di qualunque artefice, questo itinerario, così ampio non soltanto dal punto di vista cronologico, compiuto da Tirinnanzi uomo e pittore, a fianco, sempre, di poeti, scrittori, intellettuali e uomini di cinema famosi – della sua generazione e di quella prima della sua –, non possiamo che ritenerlo un cammino degno di nuovi ordini interpretativi, considerazioni più pertinenti e oggettive, e, magari, qualche inedito – e ci auguriamo in tal senso utile – contributo. Nel Catalogo Generale delle Opere, primo volume, del 2015, cit., p. 9: «Ricordo una conversazione estiva con Mario Tobino, mentre rubavamo l’ombra ai muri risalendo la via Vecchia Fiesolana. A un certo punto, guardando la città che si distende oltre gli ulivi, il viso dello scrittore assunse una smorfia irrequieta e lui sospirò parole di una malinconia amara: «Non credere che Firenze abbia costretto all’esilio soltanto chi se ne è andato, perché è accaduta la stessa cosa anche a chi vi è rimasto. Uguale, infatti, è stata l’emarginazione, la solitudine, la gelida indifferenza. Pensa a un pittore come Tirinnanzi: incompreso, svilito, confuso, per quello che ha fatto e per come lo ha fatto meriterebbe davvero un premio alla resistenza. E certo non basterebbe». Già, perché altro, oggi, è il debito da saldare con questo protagonista della «Generazione del Venti» e della pittura italiana del secondo Novecento, uno dei pochi, autentici punti di riferimento in una stagione avara di ingegni e di bella pittura. Così, mentre mi accingo a concludere la mia sommaria riflessione, realizzo di non aver detto che il minimo indispensabile sulla rarefatta ricercatezza dei suoi ritratti e delle sue nature morte, dei paesaggi, dei vicoli, delle misteriose strade che piegano sempre verso una curva, dietro la quale, sovente, un gruppo di ragazzi gioca spensierato. Forse il Tirinnanzi più noto. Quello delle beatitudini del paesaggio toscano, ma anche dell’infinito fascino dell’Oriente. Il pittore che non si è fermato a Rosai. E neppure a Firenze.» (Giovanni Faccenda)
Soffici e alcuni artisti del '900. Figura per figura. Catalogo della mostra (Poggio a Caiano, 30 novembre 2024-25 gennaio 2025)
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2024
pagine: 120
"Abbiamo riunito in questa esposizione una serie di lavori di Ardengo Soffici che riguardano la figura. Figura come approccio all’ideale di continuità fra l’antico e il contemporaneo, attingendo quindi suggerimenti e stimoli dalla tradizione che, come sappiamo, ebbe nella figura umana il cardine narrativo ed espressivo in cui si manifestavano, nelle varie epoche, i tratti della civiltà. La figura era, in sintesi, un tema fisso per un vasto ventaglio di libertà formali: il corpo soprattutto femminile, ma anche maschile, era rappresentazione di un teatro civile nel quale convergevano idee filosofiche, estetiche, e anche politiche, nel senso che la società culturale procedeva per adattamenti e approfondimenti di quell’umanità che si manifestava nella figura, e questa rispecchiava gli ideali e le metamorfosi delle diverse epoche. Soffici considerava che un artista incapace di realizzare compiutamente una figura non potesse raggiungere la piena considerazione nella storia dell’arte. Anche per questo, e forse per altri più intimi suggerimenti letterari, si cimentò in quel complesso di disegni e pitture che avevano la figura umana per soggetto. Non si può negare che questo non fosse il versante a lui più attinente e fecondo; l’organizzazione dell’anatomia, l’espressione della sua poetica attraverso l’apparizione delle figure comportava per lui una sorta di competizione volontaristica; e in questo percorso si potevano perdere certe sue spiccate qualità che, a esempio nel paesaggio, sorgevano più fluenti e naturali. Ma è proprio su tale versante parziale e difficoltoso che in questa occasione abbiamo cercato di chiarire quale fosse il linguaggio di Soffici: parlare all’uomo rispecchiando il suo essere solitario e profondo, individuare nella figura le qualità rustiche, se vogliamo primitive, dell’arte che non si esibisce, ma raccoglie dalle esperienze del vero, magari nello stretto giro della famiglia, quel tanto di profondità, di realtà, se non di realismo, in cui non è la bella formazione, la materia splendente che contano, ma la partecipazione al semplice corso dell’esistenza. E ciò appare specie negli affreschi con il colore calcinato, nei cartoni dal tratto che pare provenga da una depurazione secolare. Soffici qui è messo a riscontro di grandi autori del ’900 in una sorta di “distante equivalenza” in cui i contrafforti creativi vengono posti in parallelo, quasi un racconto a più voci nel quale i motivi di Soffici trovano spesso rintocchi nelle voci dei contemporanei italiani. Ed è un ritmo di interpretazioni che sconfina certo dai percorsi nazionali per aprirsi alle partiture europee." (Luigi Carena)
Tebaldi Callas
Giancarlo Landini, Giovanni Vitali
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2024
pagine: 140
Partendo esclusivamente dai personaggi portati sul palcoscenico, dalle interpretazioni teatrali, dalle registrazioni live e in studio, Giancarlo Landini e Giovanni Vitali analizzano i motivi per i quali i due più grandi soprani del Novecento furono – e restano – “La Tebaldi” e “La Callas”. Per una scelta precisa degli autori sono pochissimi i riferimenti alle loro tormentate vite private; nessuno spazio è concesso al divismo, alla presunta rivalità, al gossip: su questi argomenti la letteratura è già molto vasta e appare oggi inesorabilmente datata. Le riflessioni prendono invece spunto dalle partiture, da quelle pagine musicali che sono lo specchio indiscutibile della volontà degli autori e che fanno emergere quanto le due straordinarie primedonne furono scrupolosamente attente alle indicazioni dinamiche, agogiche ed espressive dei compositori, dando vita l’una, la Tebaldi, ad una sublime, rinnovata stilizzazione del canto classico di tradizione ottocentesca e inventando l’altra, la Callas, quell’originale, moderno “teatro della voce” che trova nella drammatica inquietudine del ventesimo secolo la sua ragion d’essere, come dimostrano anche le suggestioni esercitate dal suo particolarissimo strumento sul cinema. Dopo gli anni dei rispettivi centenari della nascita, una raccolta di saggi non su la Tebaldi o la Callas, ma su la Tebaldi e la Callas, entrambe artiste uniche, imprescindibili nella storia della vocalità, al di sopra dei gusti soggettivi, delle tifoserie e dei fanatismi, proprio come le divinità dell’Olimpo alle quali ambedue di diritto appartengono.
Involucri adattativi e intelligenza artificiale nella rigenerazione
Antonio Magarò
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2024
pagine: 192
Il volume è l’esito di una ricerca dottorale sul tema degli involucri adattivi e sulla valutazione della loro sostenibilità, qualora applicati a progetti di rigenerazione urbana. Approfondimenti successivi relazionano il tema degli involucri adattivi all’intelligenza artificiale, applicata alla progettazione e alla gestione durante tutto il ciclo di vita. Il prodotto scientifico descrive le possibilità offerte dall’intelligenza artificiale nel conferire un nuovo significato agli elementi e componenti che determinano l’involucro edilizio, parte fondamentale dell’edificio, che riassume tutte le peculiarità dell’architettura contemporanea. Già oggi esso è in grado di modificare il proprio assetto con lo scopo di raggiungere le migliori prestazioni con il minor dispendio energetico. Grazie all’intelligenza artificiale, la componentistica che assicura i comportamenti adattivi prende vita e trasforma l’edificio da organismo edilizio a organismo vivente, nell’ambito di un ecosistema urbano intelligente. Il volume si conclude con una panoramica sugli scenari futuri, individuando solidi punti di contatto tra involucri adattivi, intelligenza artificiale, smart city e rigenerazione urbana, affermando l’approccio contemporaneo alla progettazione, di tipo trans-scalare e interdisciplinare.
E fu sera e fu mattina. La natura negli scatti di Valter Bernardeschi. Catalogo della mostra (Firenze, 5 settembre 2024-7gennaio 2025). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2024
pagine: 176
Il catalogo della mostra "E fu sera e fu mattina" di Valter Bernardeschi, organizzata da Palazzo Medici Riccardi a Firenze, offre un approfondimento sulle opere esposte e sul percorso artistico di Bernardeschi. Partendo dalle parole di Papa Francesco nella Lettera Enciclica “Laudato Si’”, Bernardeschi elabora una sua personalissima riflessione sul rapporto tra l’uomo e la natura, esplorando temi come la creazione, la trasformazione e la bellezza eterna del mondo naturale. Gli scatti del fotografo toscano, già vincitore del Wildlife Photographer of the Year del Natural History Museum di Londra, catturano l’essenza della vita sulla Terra, invitando i visitatori a riflettere sul loro rapporto con l’ambiente e a riscoprire la meraviglia e il mistero che il nostro pianeta offre. "E fu sera e fu mattina" non è solo una mostra fotografica, ma un vero e proprio viaggio visivo che attraversa i luoghi più remoti e affascinanti del nostro pianeta. Le fotografie di Valter Bernardeschi sono testimonianze vibranti della vita naturale, catturate con una sensibilità rara e una tecnica impeccabile. Ogni immagine racconta una storia, svelando la maestosità e la vulnerabilità della natura in tutta la sua complessità. Tra le opere esposte, spiccano immagini di paesaggi incontaminati, dove la luce gioca un ruolo fondamentale nel definire le forme e i colori, creando atmosfere sospese tra sogno e realtà. Le immagini di Bernardeschi non si limitano a celebrare la bellezza estetica della natura, ma invitano a una riflessione profonda sul ruolo dell’essere umano all’interno di questo ecosistema. La sua lente, capace di cogliere anche i dettagli più minuti, rivela la complessità e la delicatezza delle interazioni tra gli esseri viventi e il loro ambiente.
Il crepuscolo del monachesimo. Trasformazioni d'uso di abbazie saluzzesi nella piena età moderna
Viviana Moretti
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2024
pagine: 200
Il volume affronta l’analisi di complessi monastici fondati durante il Medioevo che, in epoca moderna, erano compresi all’interno dello spazio politico sabaudo e vennero affidati alla gestione del Regio Economato generale dei Benefici vacanti, istituito all’inizio del XVIII secolo da Vittorio Amedeo II. In particolare, lo studio si concentra su due importanti abbazie benedettine all’epoca poste nel territorio della diocesi di Saluzzo: quella dei Santi Vittore e Costanzo, presso Dronero, e quella di Santa Maria di Staffarda, in prossimità di Revello. L’indagine approfondisce non solo le modifiche strutturali nelle quali tali abbazie vennero coinvolte tra Medioevo ed età moderna, tentando una ricostruzione, per quanto possibile, della facies originaria delle architetture che le costituivano, ma anche l’assetto e le modalità di organizzazione del complesso apparato di edifici rurali alle loro dipendenze, tramite cui amministravano i beni fondiari in loro possesso. Ne emerge, su più vasta scala, un quadro assai articolato degli equilibri non soltanto ecclesiastici, ma anche – e soprattutto – economici, sociali e territoriali che sottintendevano agli enti monastici, i quali, lungi dall’essere unicamente poli di riferimento dal punto di vista religioso, ebbero un ruolo di primo piano nella gestione agraria e politica delle zone nelle quali erano insediati, condizionando i metodi e gli approcci di conduzione fondiaria anche nei decenni successivi alla loro soppressione e alla dismissione dei terreni di cui erano a capo.
I cantieri pubblici dopo la peste nera. Lavoro, accountability e impatto sociale (secoli XIV-XV)
Libro
editore: EDIFIR
anno edizione: 2024
pagine: 223
Il volume tratta il tema del lavoro e dell'impatto sociale nei cantieri pubblici in età preindustriale, approfondendo in particolare il caso dei lavori del Trecento per il Duomo di Firenze.