Edizioni del Poggio

Le favole di Rosa sono un lungo viaggio che condurranno per mano ogni piccolo lettore o lettrice alla scoperta dei valori della vita, valori  che crescendo ognuno farà propri per avere, un domani, un mondo migliore. Età di lettura: da 6 anni.

“Il canto del cigno” è la più recente raccolta di poesie di Giacomo Fina, suddivisa in tre parti: “Dialogo in dispensa”, “Il nostro mare” e “Commiato”. In questa nostra epoca dove si ricorre sempre più spesso al fast food (cibo veloce), riscoprire i doni della nostra terra è doveroso, un obbligo anche per salvaguardare la nostra salute. Fina con il suo poetare tra il serio e il faceto, ci porta in un mondo genuino dove i sapori della natura sono profumati, piccantini, incontaminati. Nella seconda parte de “il canto del cigno”, Giacomo Fina ci rende compartecipi delle sue sensazioni, delle sue descrizioni, delle sue tristezze. Le ferite della vita, mai rimarginate gli suggeriscono versi che trasudano una malinconia riportandoci allo struggente “Dialogo Postumo”, opera prima del nostro poeta.

Anche la nuova fiaba di Babbo Natale, fa parte di una raccolta di fiabe nate con l'obiettivo di fornire alle mamme e a tutti quelli che si prendono cura dei bambini, delle "perle di saggezza", che possano consentire di stimolare spunti di riflessione e facilitare processi di elaborazione e di interiorizzazione. in quanto è stato dimostrato come il bambino, attraverso l'identificazione con i personaggi fiabeschi che affrontano determinate situazioni, incrementi la sua fiducia in se stesso, e la sua capacità di reagire agli eventi.  Condividere la scrittura con i disegni fatti dai bambini è stata per loro una gioia e per me pediatra, il rinnovato entusiasmo per continuare a curarli ed educarli attraverso le fiabe. Età di lettura: da 4 anni.

Campioni del mondo con il tricolore nel cuore non è solo una cronaca sportiva della boxe, ma anche un'analisi del significato di essere italiani in un mondo dominato dai grandi nomi del pugilato mondiale, un libro che celebra la passione, l'impegno e l'indomita volontà di chi, attraverso il sudore e il sacrificio, ha portato il tricolore a brillare sotto i riflettori mondiali. Un omaggio a una generazione di pugili che, con il cuore e la grinta, hanno reso la boxe un simbolo di orgoglio nazionale. Un libro che racconta come il ring sia diventato, per questi uomini, non solo un luogo di battaglia, ma anche di riscatto, speranza e gloria.

Con questo nuovo saggio desidero aggiungere qualche altro tassello per completare meglio l'argomento sul nostro dialetto e far conoscere nuovi particolari. Mi preme infatti evidenziare che le singole iniziative paesane alla trascrizione del proprio dialetto sono sempre lodevoli. Esse, però, se effettuate senza un superiore coordinamento, possono portare ad una torre di Babele di scritture che non aiuteranno alla comprensione dei lettori. È necessario, invece, seguire dei criteri generali di trascrizione che diano una convenzione più adatta per un più ampio riscontro. Sarebbe bello se si potesse inserire un'ora sola settimanale di insegnamento nelle nostre scuole per recuperare tanta ricchezza che solo il dialetto sa trasmettere. Studiando un'ora alla settimana questa lingua secondaria, che poi tanto secondaria non è, la si può apprendere perfettamente, malgrado l'alto grado di similitudine con la lingua principale.

“Le anime più forti sono quelle temperate dalla sofferenza.  I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici”. È questa una frase di Khalil Gibran (poeta, narratore, saggista libanese), suggeritami dal contenuto di questa raccolta di poesie della giovanissima Doriana Pio intitolata “I sentimenti di Dory”. La storia che Doriana racconta attraverso le poesie è la narrazione in versi del suo vissuto sin da bambina, precipitata nelle sabbie mobili di un bullismo gratuito, un incubo che ancora non l'abbandona del tutto ma che sta esorcizzando proprio con l'aiuto della scrittura. La poesia per Doriana è un'ancora di salvezza, è l'urlo silenzioso di un'anima umiliata.

Questo lavoro, semplice e senza pretesa di esaustività, non fa lezioni teoriche sull'amore, ma ci richiama l'essenziale per vivere una vita piena e riuscita, in vista di quella che non tramonta. Amare gratuitamente così come Gesù ci ha amato. Quanto abbiamo pagato per la nostra redenzione? Niente, tutto gratuito, tutto puro amore. Gesù ci invita ad amare come Lui. Nella misura in cui l'uomo si lascia plasmare da questo amore diventa un discepolo autentico e credibile del Signore. L'amore per sua natura non rimane chiuso, ma si diffonde, è fecondo, genera nuovo amore, vita e gioia. Come saranno gli anni a venire? Non lo sappiamo. Forse non mancheranno esperienze dolorose e sfide nuove. Ma un dato è certo: Gesù ci ama sempre, Gesù ci sostiene sempre, Gesù ci aspetta sempre nei nostri fratelli più piccoli. Ringraziamo il Signore per queste pagine che ci ricordano il fulcro della nostra vita cristiana: siamo creati per amore, siamo chiamati ad amare.

Ogni borgo ha un fascino unico, una storia da raccontare, in particolar modo Poggio Imperiale, la cui nascita è legata alla presenza e alla lungimiranza del principe Placido Imperiale, nato a Napoli ma dalle radici genovesi, che, come “imprenditore”, favorì la creazione di un presidio agricolo e industriale nel nostro territorio. In questo suo nuovo lavoro “Poggio Imperiale. 10 giugno 1886”, Alfonso Chiaromonte, analizzando i documenti da lui reperiti, aggiunge ai suoi tanti scritti una nuova perla che ci fa penetrare ancora di più nel tessuto storico-folcloristico di Terranova. Ogni suo libro è come l'opera di un artista, che dipinge un grande affresco, soffermandosi, poi, su un particolare dello stesso che diviene, così, il nucleo centrale della sua creazione. Anche in quest'ultimo suo lavoro Chiaromonte ci offre in apertura del libro un quadro generale del periodo storico, a partire dall'avvento napoleonico, in cui poi inserisce, con le sue innate qualità di narratore e di ricercatore di storia patria, le vicende del nostro borgo.

“Silloge interessante, un tessuto di pensieri che trascendono il vissuto individuale, alla costante ricerca del senso delle cose oltre l'apparenza. Le poesie, suddivise in cinque gruppi, scandiscono tappe rilevanti della vita nella consapevolezza di quanto sia difficile rimanere ancorati alla realtà. Il linguaggio si avvale di un lessico vivo e impreziosito da rimandi classici...”

"Cronache di giorni qualunque", vuole far conoscere la storia del sequestro e della morte del grande statista Aldo Moro con un linguaggio e illustrazioni dedicate ai bambini. L'autrice Maria Francesca Tommasini, professore ordinario di Diritto privato presso il Dipartimento di Scienze politiche e giuridiche dell'Università degli Studi di Messina, riesce a raccontare in favole questi avvenimenti che hanno sconvolto l'Italia. In precedenza col libro "Copriti Bene" è riuscita a parlare in modo semplice ai ragazzi di mafia e come contrastarla. Età di lettura: da 12 anni.

Il romanzo di D'Amato si snoda fra ricordi dell'infanzia e riflessioni del presente, viaggiando - è il caso di dirlo letteralmente - fra luoghi rimasti impressi nella memoria e sempre nuove destinazioni. Il viaggio, dunque, come leit motiv. Perché si può viaggiare con la mente ma anche con i mezzi di trasporto (il nostro autore preferisce la moto, ne fa quasi un alter ego, complice di destini e desideri, compagna più che mezzo di trasporto), verso mete sempre nuove e sempre sconosciute.

Questa raccolta di racconti canta la vita in tutti i suoi aspetti; anzi: la fotografa, ponendo l'obiettivo da più angolature e mutando il soggetto in modo coglierne ogni dettaglio o sfaccettatura. La vita, o il suo contraltare, la morte; che comunque è vita per chi rimane. Ne emerge un quadro corale. Tante voci che restituiscono la propria esperienza, e che insieme delineano un soggetto chiaro: il mondo umano.