GOG
L'egemonia invisibile. La Cina alla prova del soft power
Barbara Onnis
Libro: Copertina rigida
editore: GOG
anno edizione: 2021
pagine: 120
Barbara Onnis, docente di Relazioni internazionali presso l'università di Cagliari, nel suo pamphlet ci racconta l'arrembante discesa a rete del grande Stato orientale che conta più di un miliardo di cittadini. Impavidi e indifferenti di fronte agli ultimatum della Comunità internazionale che timidamente la minaccia di sanzioni per la questione ambientale, la Cina sembra tirar dritto senza ripensamenti o indugi sulla strada dell'egemonia economica mondiale e l'impressione è che, quando avrà finito con questo mondo, o anche prima, inizi una vera e propria scalata verso lo spazio. Partendo da un'interpretazione originale del concetto di soft power, il volume intende fornire un'analisi della strategia di potere soft messa a punto dalla Repubblica Popolare Cinese a partire dalla seconda metà degli anni Novanta al fine di accrescere la sua influenza e il suo potere globale. Ci si soffermerà in particolare sugli strumenti utilizzati - dalla tradizionale diplomazia culturale alla consolidata diplomazia economica, alla più recente diplomazia cosiddetta delle "first lady" -, sugli esiti, ancorché parziali, finora prodotti, e sulle sfide legate al sistema politico autoritario del governo cinese che ne limitano potenzialmente la definitiva concreta affermazione e che la recente crisi pandemica ha contribuito ulteriormente ad esacerbare.
Pictures from italian profiles. Ediz. italiana
Stefano Frosini
Libro: Copertina rigida
editore: GOG
anno edizione: 2021
pagine: 250
Il mare, gli ombrelloni, la tavola imbandita, ma anche anziani sul limitare dei cantieri cittadini, genitori che spingono le altalene dei figli, cresime, matrimoni e sagre di paese. Questo e molto altro è l'Italia secolarizzata dai flash delle macchinette digitali a buon mercato, immagini che plasmano, nel vederle tutte insieme come in questo catalogo, l'Italia che non ha voce o che non esce certo dai film dei registi o dalle penne degli scrittori. P"ictures from Italian profiles" è un archivio fotografico digitale che cerca di costruire una narrazione iconografica del nostro Paese, attraverso la commistione di toni e registri differenti, dal nostalgico al grottesco, dal comico al malinconico. Le immagini sono raccolte e pubblicate dal curatore, anche grazie al contributo di molti utenti che spontaneamente inviano i propri scatti. L'archivio assume così i connotati dell'album fotografico collettivo, in grado di raccontare oltre un secolo di storia degli usi e dei costumi italiani.
Il Dio che non c'è. Siamo tutti mitomani
Giancarlo Dotto
Libro: Copertina morbida
editore: GOG
anno edizione: 2021
pagine: 220
Sono caduti uno dopo l'altro gli dei dello sport. Oggi, fatichiamo a trovarne di altri, di nuovi, di corroboranti, quelli che entusiasmano intere generazioni. Giancarlo Dotto, da mitomane incallito, passa in rassegna un'epoca mitologica, quella che ha visto Maradona e Federer, Edberg e Jordan, e tutti quei nomi illustri che hanno gioito e narrato le gesta di questi grandi atleti. Così si vedrà Carmelo Bene inginocchiato davanti alla televisione dopo una punizione al bacio di Platini, l'inquietudine di Foster Wallace per la finale degli Us Open che vide Federer trionfare su Agassi nel 2005, lo stesso Dotto che, con una radiolina a transistor, ascolta la voce di Paolo Valenti che racconta la telecronaca dell'incontro di pugilato tra Griffith e Benvenuti. Ora che non abbiamo più gli dei, triturati nella banalità quotidiana, incapaci di gestire i palmari grazie a cui ci illudiamo di avere un nome, un cognome, un'appartenenza, ci sentiamo come pesci caduti nella rete degli algoritmi, consumatori spasmodici di uno sport ridotto a puro sforzo fisico.
Potevo fare il trequartista
Luciano Bianciardi
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2021
pagine: 200
Luciano Bianciardi, come tutti i grandi giornalisti italiani del Novecento, ha dedicato parte della sua vita al mondo dello sport. Era l'inizio degli anni Settanta quando dalle colonne del «Guerin Sportivo» rispondeva alle domande dei lettori, affrontando le questioni più disparate, dalla partita del Cagliari di Gigi Riva ai ricordi paterni di Fulvio Bernardini, fino a improbabili paralleli tra calciatori, scrittori e condottieri risorgimentali. A volte infatti capitava che si dibattesse di Garibaldi (guai a parlarne male) di Cavour e di Re Umberto II. Il tutto, ovviamente, à la Bianciardi, con toni scherzosi, quindi serissimi. Incalzato dai lettori che gli chiedevano giudizi spinosi sui fatti della settimana, su polemiche di costume o controversie politiche, Bianciardi rispondeva sempre con arguzia talvolta eludendo talvolta affrontando di petto l'argomento. Le risposte, qui raccolte e sistemate per arie tematiche, sono pezzi di letteratura popolare, altre volte di critica altissima, in ogni caso ci forniscono lo spaccato di un'Italia in cui il calcio era ancora un rito collettivo, una liturgia sociale, lo specchio delle speranze e delle delusioni non solo della domenica pomeriggio: un fenomeno in grado di evadere dal perimetro del campo da gioco per incrociare costumi, usanze, mode e ideologie.
I predatori
Pietro Castellitto
Libro: Copertina morbida
editore: GOG
anno edizione: 2021
pagine: 220
Scritta da Pietro Castellitto, e arricchita di contenuti inediti, tra cui un'introduzione dello stesso regista e un reportage fotografico dal backstage, la pubblicazione della sceneggiatura de "I predatori" ribalta il rapporto tra cinema ed editoria: se i film vengono tratti dai libri, anche i libri possono essere tratti dai film. La lettura, infatti, consente l'accesso a una trama più intima e segreta di quella messa in scena sul grande schermo, e il lettore può prendere parte a un gioco di (ri)costruzione dei personaggi e delle identità, a una rimodulazione della storia, sottraendola al monopolio del regista che dismette i panni di demiurgo assoluto per vestire quelli del narratore tout court. Grazie a questa edizione possiamo vedere sotto una nuova luce l'incontro-scontro tra due famiglie, i Pavone e i Vismara, proletari neofascisti i primi e borghesi e intellettuali gli altri, entrambi impegnati a farsi strada con ogni mezzo nella giungla romana dove non ci sono vittime ma solo predatori.
Discorsi al popolo
Hugo Chávez
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2021
pagine: 220
Dalle capanne di legno delle pianure de Los Ianos al fallito golpe del 1992, dalla Casa dei sogni azzurri alla Presidenza del Venezuela: Hugo Chavez è stato uno dei leader più influenti del Sud America, il protagonista della cosiddetta decada dorada che ha investito il continente, nonché uno dei maggiori artefici del socialismo del XXI secolo. Tradotti e raccolti per la prima volta in Italia, i suoi scritti e i suoi discorsi ce ne forniscono un ritratto complesso, contraddittorio, ma non per questo insincero. Il tribuno populista e il leader internazionale, il Caudillo anti-imperialista e l'erede spirituale di Símon Bolívar e del suo sogno di unificazione latinoamericana, il rivoluzionario castrista e il fedele devoto, il mito e l'uomo: ecco i molteplici volti di Chavez che si alternano in queste pagine, ognuno dei quali ha contribuito a dare vita al Chavismo, un orientamento politico che ha trasformato radicalmente il Venezuela e il Sud America all'insegna della lotta alla povertà e all'analfabetismo, dei principi di autodeterminazione dei popoli, dei tentativi, più o meno riusciti, di coniugare Cristo, Marx e Bolívar, a cui si aggiungono le tendenze ecosocialiste, indigeniste, multiculturali, femministe e una capacità innata di stabilire un dialogo emotivo con il popolo, concepito sempre nella sua totalità, nella sua (immaginaria) purezza. Questi elementi fanno dei suoi discorsi un concentrato di “stile populista”, un'occasione per studiare il corredo retorico di Chavez ma anche le sue speranze, i suoi limiti, le sue ossessioni.
Tutta l'arte è propaganda
George Orwell
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2021
pagine: 140
Ricordato soprattutto come autore di «1984», capolavoro del genere distopico, George Orwell è stato anche un instancabile commentatore e critico letterario, cinematografico, artistico e teatrale. Durante la sua lunga carriera di giornalista, segnata dalla guerra e dallo smarrimento ideologico, Orwell ha indagato il complesso rapporto tra l’arte e il totalitarismo, tra lo scrittore e la società, e attraverso un confronto con la cultura della sua epoca ci aiuta a diffidare dell’esistenza di un’arte innocua, confinata nell’estetismo, ma ci insegna che «la propaganda si nasconde in ogni opera d’arte, poiché ogni artista ha un significato e uno scopo politico, sociale o religioso».
Ho ucciso Enrico Mattei
Federico Mosso
Libro: Libro rilegato
editore: GOG
anno edizione: 2021
pagine: 220
L’agente Joe, alias Oreste Lucciani, alias Umberto Malimberi (a seconda dei casi) è un’ex spia infedele del regime fascista passata dalla parte degli americani per convenienza, all’alba della Liberazione. Ora lavora per la CIA, che gli affida il compito di monitorare le attività di un giovane e ancora sconosciuto Enrico Mattei, il dirigente dell’AGIP a cui viene chiesto di liquidare l’azienda e allineare la politica energetica dell’Italia a quella statunitense. Spregiudicato, piratesco, astuto: Mattei non si rassegna al suo compito e insegue il sogno dell’indipendenza petrolifera, fonda l’ENI e ribalta tutti gli equilibri della pax americana, mette in discussione l’egemonia delle Sette Sorelle, scavalca politici e pesta i piedi ai poteri forti, tenta l’impresa di trasformare l’Italia in una potenza internazionale.
La Palermo male
Vincenzo Profeta
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2021
pagine: 220
"La Palermo male" è un libro blasfemo, impubblicabile, che travalica tutti i limiti del buon gusto e della decenza. Venti racconti dalla scrittura sincopata e schizofrenica si svolgono nei quartieri di una Palermo luciferina, psicopompa, infestata dalle angosce del protagonista e dalle paranoie che adombrano la nostra epoca. Questa inconsueta periferia dell'Occidente diventa un algoritmo dell'orrore, luogo prediletto da cui osservare l'incedere del male nel mondo e dove alieni, massoni, terrapiattisti e satanisti fanno da comparse. La coscienza del narratore sembra essere hackerata dalle idee più deliranti del nostro secolo, si abbandona senza più anticorpi nella spirale del complottismo, si inabissa in un trip intermittente di follia e di lucidità. Il libro stesso è posseduto da un software in perenne stato di errore, dove icone dei videogiochi anni '80, pop-up dei più recenti social network, difetti di codice e bug di passati sistemi operativi fanno irruzione. Un libro che contiene un virus, ideologico e ideografico, composto come un pezzo trap, a volte come un lungo post in rete, altre come il feedback a un prodotto acquistato online. Quello di Profeta – nomen omen – è un canto dall'era dell'Apocalisse digitale, l'opera di un Io indifeso, un horror caustico che si rivela, per un'assurda inversione di significato, una lode mistica a Dio.
Escolios a un texto implícito. Ediz. italiana. Volume Vol. 1-2
Nicolás Gómez Dávila
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2021
pagine: 620
Dopo Pascal, Nietzsche e Cioran, anche Gómez Dávila è riuscito a conferire dignità teoretica all'aforisma. Con uno stile pointilliste, secco e pungente, il colombiano ci introduce alla sua filosofia della reazione contro un mondo moderno che non verrà punito, poiché «esso stesso è il castigo». Cattolico ma non dogmatico – persino critico nei confronti di una Chiesa piegata all'umanitarismo che, «pensando di aprire le braccia al mondo moderno, ha finito per aprirgli le gambe» – colto ma non accademico, Gómez Dávila passa in rassegna, per sconfessarle, le principali ideologie della modernità. Democrazia, positivismo, storicismo, determinismo, progressismo: sono per il colombiano panacee consolatorie dai risvolti peggiori dei problemi a cui vogliono porre fine. Con l'ironia e la sottigliezza di una sensibilità umile ma aristocratica al tempo stesso, Gómez Dávila ci offre, in quest'epoca dove tutto è voluminoso ma «niente è monumentale», un'opera che assomiglia a un santuario dedicato all'intelligenza, poiché l'umanità «stima soltanto chi lascia qualcosa di inutile: un'idea, una poesia, un tempio», mentre «la ruggine corrode la gloria degli insigni idraulici di questo secolo». Introduzione di Alessio Mulas.
Stroncature. Il peggio della letteratura italiana (o quasi)
Davide Brullo
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2020
pagine: 100
Marchette, recensioni pilotate, lisciate di pelo: il giornalismo culturale ha messo al bando uno dei suoi generi più audaci, la stroncatura. Non più duelli, dunque, ma pranzi di gala, passerelle su carta stampata dove persino, anzi soprattutto i più mediocri tra gli scrittori (che della conventicola letteraria fanno parte), ricevono gli omaggi della critica.