Il Poligrafo
Mies van der Rohe. The architecture of the city. Theory and architecture
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2023
pagine: 564
Miti di origine e fondazione in una prospettiva multidisciplinare
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2023
pagine: 374
I miti, intesi sia in senso stretto che in una concezione più ampia, nelle loro molteplici declinazioni formali, nella varietà delle narrazioni, costituiscono un veicolo duttile di idee, un collante ideale e ideologico dell'identità. Spesso rappresentano l'atto fondativo di una comunità, le assegnano un nome e attribuiscono ai suoi luoghi significati che ne determinano la funzione e la fruizione. Altre volte, ancorando al passato la società che li ha generati, contribuiscono a definirne le pratiche della memoria, assicurando tanto il ricordo quanto la rimozione e l'oblio. I miti di origine dell'universo, in particolare, quasi sempre riformulati in modo sincretistico, permettono l'incontro di tradizioni diverse e diventano alveo fecondo di nuove sintesi culturali. Il volume affronta il tema dei miti di origine dell'universo naturale e dei miti di fondazione di realtà antropiche in una prospettiva pluridisciplinare e presenta un complessivo e interessante studio di casi di specie.
Tra paesaggio e territorio. Percezione degli spazi geografici nelle aree slovene e sul litorale adriatico tra Sette e Ottocento
Libro
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2023
Giudecca
Pietro Lando
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2023
pagine: 296
Così vicina e così lontana da Venezia: la storia della Giudecca riflette questa duplice natura. Fin dai tempi più antichi scelta come sede di attività produttive pericolose e allo stesso tempo luogo ideale, dove edificare ville e conventi che poi Napoleone distrusse o trasformò in caserme e nelle nuove carceri. Con l’inizio della rivoluzione industriale in laguna, l’isola cambia veste: quegli stessi spazi divennero preziosissimi per la costruzione delle fabbriche e la mole del mulino Stucky cambiò definitivamente il paesaggio. L’istituzione di orfanatrofi, case famiglia, istituti per l’infanzia abbandonata o tubercolosa ne rimarcò nuovamente il destino di luogo di emarginazione. Poco più di un secolo dopo, l’irreversibile crisi costrinse alla chiusura di tutti gli opifici e così anche alla Giudecca, alla fine del Novecento, l’“industria del forestiero” divenne pressoché l’unica attività produttiva dell’isola. Al posto di ciminiere, capannoni e istituti religiosi o laici sorsero così abitazioni di lusso, sempre più spesso acquistate da stranieri che volevano possedere una casa che fosse vicina a Venezia, ma, nello stesso tempo, distante dagli itinerari dei tour organizzati.
Paradosso. Rivista di filosofia. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2023
pagine: 260
«Perché i poeti?» si domanda Heidegger in un saggio della raccolta "Sentieri interrotti". L’interrogazione sul tema della poesia e sul ruolo del poeta rappresenta lo snodo determinante per comprendere il senso della «svolta» nel contesto del pensiero heideggeriano dalla metà degli anni Trenta. Rispetto all’argomentazione filosofica tradizionale, e dunque al linguaggio concettuale, con la poesia si apre per Heidegger la ricerca di una via linguistica alternativa che dischiuda la verità e dica l’essere in quanto evento. Definita «linguaggio originario», la poesia è intesa dal pensatore come il modo privilegiato di accadere della verità dell’essere. Il volume si propone di restituire la feconda complessità del dialogo di Heidegger con i suoi poeti d’elezione. Si tratta di un confronto che riguarda sia la poesia dell’antica Grecia (Omero, Pindaro, Eschilo, Sofocle), sia quella tedesca (Trakl, George, Hölderlin, Hebel, Rilke, Goethe, Mörike, Celan, Silesius), francese (Char, Rimbaud) e giapponese (Bashō). Ne emerge una riflessione su questioni decisive e attuali relative all’essenza e al ruolo dell’arte, alla funzione del linguaggio, al destino della tecnica e al senso della verità.
Marcello D'Olivo e l'architettura topologica. La geometria come dominante
Anna Fabris
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2023
pagine: 276
Marcello D’Olivo, laureatosi in Architettura a Venezia, svolge la sua attività professionale tra Udine, Trieste, Milano e Roma, affermandosi quale professionista appartato rispetto a ogni cifra stilistica. Nel secondo dopoguerra la disciplina architettonica diventa un poliedrico strumento di conoscenza, che sintetizza le tecniche di analisi per un’esaustiva comprensione del territorio, arrivando a elaborare il piano della città. In questo contesto Marcello D’Olivo si distingue quale interprete originale della disciplina, elaborando un peculiare linguaggio figurativo. Il volume conferisce nuova attualità ai principi compositivi che ne caratterizzano l’opera, mediante la vocazione critica del ridisegno e dello smontaggio linguistico-espressivo e costruttivo. La dialettica compositiva emerge attraverso l’uso della geometria come unico linguaggio capace di legare in rapporto sinergico il gesto espressivo e le scienze esatte. La poliedricità dell’architetto porta a una naturale inclinazione verso gli approfondimenti multidisciplinari, che consentono di aprire un orizzonte fino ad ora limitato e di restituire una nitida rilettura attraverso la contaminazione tra arti e scienze.
Chioggia. Rivista di studi e ricerche. Volume Vol. 62
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2023
pagine: 156
Ai dipinti di Gian Paolo Berto con soggetto Chioggia è dedicata la sezione iconografica del numero. La sezione dei “Saggi” si apre con un articolo dove si segnala la presenza in città di importanti architetti e scultori che hanno dato un rilevante contributo alla sua modernizzazione. In un altro articolo, con ricchezza di materiale documentale, si parla del Cantiere Poli e della drammatica situazione venutasi a creare in città a seguito della Prima Guerra mondiale. Gli Artisti-Patrioti del Risorgimento è un altro tema offerto alla riflessione del lettore. Nel presente numero trova continuità la questione sulla nobiltà clodiense affrontata in apertura del precedente numero della rivista. Il territorio di Chioggia, con riferimento specifico a Cavanella d’Adige, quale luogo di frequentazione di personalità del mondo veneziano del Cinquecento, è l’argomento di un altro contributo. La sezione dei Saggi si chiude con un articolo dedicato a importanti personaggi di Pellestrina. Nella sezione “Tesi di laurea” è affrontata la questione di fiumi e canali nel territorio di Chioggia nei secoli passati. Un’attività di potenziamento di lingua inglese è il tema contenuto nella sezione didattica.
Nazdar! La legione cecoslovacca in Italia nella Grande Guerra
Alessandro Volpato
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2023
pagine: 352
Durante la Grande Guerra la Legione Cecoslovacca, inquadrata nel Regio Esercito Italiano e composta da disertori e prigionieri dell’esercito asburgico, fu il primo esercito nazionale cecoslovacco riconosciuto, prima ancora che fosse costituito lo Stato. La Legione ebbe un ruolo di primo piano nel processo di realizzazione delle istanze indipendentiste cecoslovacche, fornendo un contributo di rilievo alla disgregazione dell’Impero Austro-Ungarico. Nazdar, il titolo scelto per il volume, era il saluto informale che i legionari si scambiavano a prescindere dal grado, ed è rappresentativo del taglio che si intendeva, ma anche si pretendeva, dare a questa formazione. L’analisi e il confronto capillare della grande mole di documenti presente presso l’Archivio Storico dell’Esercito a Roma e presso l’Archivio Storico Militare a Praga, oltre ai Documenti Diplomatici Italiani, hanno permesso di approfondire e porre in rilievo gli interi lineamenti della vicenda, sia dal punto di vista politico-diplomatico che militare e organizzativo, consentendo di colmare una lacuna storiografica sull’argomento.
I disegni del Principe. La collezione di Alberico XII Barbiano di Belgioioso al Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco
Libro: Copertina morbida
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2023
pagine: 416
Discendente di una nobile famiglia milanese, uomo di cultura, collezionista eclettico, attraverso numerosi incarichi diplomatici presso i maggiori centri europei il principe Alberico XII Barbiano di Belgioioso d'Este ha dato vita entro i primi anni Novanta del Settecento a una formidabile raccolta di opere grafiche, che con oltre novemila fogli tra stampe e disegni è ricordata dai suoi contemporanei tra le maggiori presenti a Milano a quel tempo. Grazie all'inventario post mortem dei beni di Alberico XII stilato dal pittore Giuseppe Bossi nel 1813, si è potuta ora restituire una completa fisionomia della raccolta, di cui circa un terzo è giunto fino a noi e si conserva nelle collezioni civiche del Castello Sforzesco. Questo ingente patrimonio è oggi diviso tra il Gabinetto dei Disegni e la Raccolta delle Stampe "A. Bertarelli". Il presente volume ne ricostruisce la parte a disegno, mentre il catalogo online della Raccolta Bertarelli ci racconta in parallelo una passione per il segno stampato all'insegna di un'altissima qualità, evidenziando, nell'insieme, una peculiare cifra collezionistica e l'ambizione del principe a emulare i maggiori esempi europei.
Giancarlo De Carlo. Ritorno a Venezia
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2023
pagine: 196
Un rapporto di lunga data lega Giancarlo De Carlo allo Iuav, dove insegna dal 1955, chiamatovi da Giuseppe Samonà, al 1983, quando lascia Venezia per Genova. De Carlo arriva a Venezia quando Samonà stava chiamando ad insegnarvi gli architetti, gli urbanisti e gli storici della disciplina più impegnati nella battaglia per l’architettura moderna e più convinti della necessità di mettere il paese al passo con la cultura internazionale. Nel clima vibrante di quegli anni De Carlo è protagonista di innovative avventure culturali, alimentate dalle fruttuose e stimolanti frequentazioni internazionali e dalle iniziative che incessantemente avvia: come quella dell’ILAUD, Laboratorio Internazionale di Architettura e Urbanistica (1997-2003). Dopo il trasferimento a Genova, De Carlo torna allo Iuav nel 1997 e vi resta fino al 2003 quando decide che anche quella straordinaria avventura è giunta al termine. Lascia tuttavia a Venezia e ai suoi allievi di ogni parte del mondo – e ai suoi collaboratori, autori di alcuni dei saggi compresi in questo libro – i risultati di straordinarie introspezioni sulla città e di coraggiose sfide progettuali per il suo futuro.
Storia dell'arte in Europa
Decio Gioseffi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2023
pagine: 468
A distanza di trent'anni dalla sua stesura viene pubblicata una inedita e lungimirante storia dell'arte in Europa raccontata, con sensibilità non usuale al tempo in cui fu scritta, da Decio Gioseffi, storico dell'arte specialista soprattutto di prospettiva. Dalle grotte di Altamira al Rinascimento maturo, si raccolgono e si amplificano nel testo classi di problemi che permettono all'autore - a partire dal rapporto con l'eredità dell'Antico, che è sempre vivo e amatissimo - di occuparsi dell'intera filiera dell'arte occidentale. I passaggi dedicati a collocare la produzione artistica nella società e nella storia sono cruciali. L'opera di Gioseffi si dispiega in un ampio tessuto connettivo fatto di bellissime pagine che parlano anche di moda, letteratura, ingegneria e tecnologia, strategia militare, storia delle lingue.
La facoltà di lettere e filosofia. Duecento anni di studi umanistici all'università di Padova
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2023
pagine: 572
Il volume ricostruisce la storia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova, al compiersi del suo ottocentesimo anno dalla fondazione, dagli anni in cui le riforme napoleoniche, e poi la dominazione austriaca, hanno riorganizzato l’Ateneo superando l’antico assetto dello Studium in cui i docenti e gli studenti si riconoscevano nelle due universitates di origine medievale dei “legisti” e degli “artisti”. Nascono in quel giro d’anni, tra fine Settecento e inizio Ottocento, le Facoltà come strutture dell’Ateneo, con la funzione che esse hanno avuto per i due secoli successivi, sviluppando una storia durata all’incirca duecento anni, seppur con grandi trasformazioni a diversi livelli nell’avvicendarsi delle stagioni politiche e culturali attraversate, fino alla loro soppressione con la legge n. 240/2010, la cosiddetta Legge Gelmini. Nei saggi qui raccolti si è cercato di evidenziare il contributo che i docenti che hanno insegnato nella Facoltà patavina hanno dato agli studi umanistici nel corso di due secoli, l’Ottocento e il Novecento, ripercorrendo le vicende “interne” alle molte e diverse discipline durante quei duecento anni.

