Il Prato
I racconti dell'or…tografia
Marino Vanzan
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2023
pagine: 72
Quando s'impara a scrivere nella scuola primaria, contemporaneamente all'apprendimento della lingua scritta si sviluppa, in maniera simultanea, nel buio della mente, il mondo degli errori. La causa di questo è principalmente la distrazione che non è né buona né cattiva colpisce indistintamente. Il problema sussiste quando le parole vengono memorizzate in maniera errata. Allora si scatena una guerra tra il correttore (insegnanti) e l'errore che si protrae nel tempo a volte con risultati alterni. Chi ne subisce maggiormente le conseguenze sono alcune fasce d'alunni che hanno bisogno di più interventi per cercare di sconfiggere l'errore. Così per evitare che queste situazioni colpissero sempre più alunni della scuola primaria, fu organizzata una squadra di poliziotti che avrebbe cercato d'intervenire tempestivamente per impedire che l'orrore, scusate l'errore, si fissasse nella memoria dei bambini. Il capo della squadra era il commissario C'è, coadiuvato dall'ispettore C'era e dagli agenti C'erano e Ci sono, gli ultimi due erano importanti perché facevano numero (plurale). Il commissariato si trovava nel palazzo della Lingua scritta, al piano terra, dove c'era tutta l'Ortografia e il Lessico; ai piani superiori si trovava la Morfologia e poi la Sintassi. Il loro era il commissariato della Caccia agli orrori. Ops... scusate errori. Età di lettura: da 6 anni.
Francesco Frigimelica
Flavio Vizzutti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2023
pagine: 80
Francesco Frigimelica (Camposampiero, tra 1560 e 1570 - Belluno, notizie 1654) si forma a Venezia presso un maestro del quale nulla conosciamo. Dopo aver affinato un'adeguata preparazione, alla ricerca di commissioni, si trasferisce nel territorio alto veneto dove riesce ad imporsi nel settore della pittura sacra, divenendo l'incontrastato protagonista tra fine Cinquecento e metà Seicento. Il successo è determinato dalla chiarezza iconografica, dallo stile narrativo privo di intellettualismi e dal senso di poetica spiritualità. La sua cultura figurativa, dipendente dai canoni tradizionali, svela comunque suggestioni derivate da Tintoretto, Bassano, Palma il Giovane e dal paesaggismo fiammingo-neerlendese.
Il male, l'uomo, Dio. Un itinerario nella filosofia di Dostoevskij
Stefano Angiulli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2023
pagine: 160
Le tre grandi tematiche della filosofia - il male, l'uomo e Dio - si articolano in Dostoevskij come parti di un'unità più grande, come tasselli di una stessa struttura a cui la ragione deve volgersi per dare un senso all'essere nel mondo dell'uomo. L'ineludibilità del concetto di libertà su cui si fonda l'intero pensiero del genio russo è afferrabile in toto solamente riconoscendo come necessario il male con cui l'uomo deve confrontarsi, e con il pensare Dio, a cui siamo necessariamente inclini. Questo testo si configura come un percorso, una traccia, un corpo a corpo tra il pensatore russo e i filosofi che sono stati direttamente ispirati dalle sue opere. Perché Nietzsche, Heidegger, Wojtyla, Fabro, Solov'ëv e tanti altri pensatori contemporanei hanno dovuto misurarsi con i romanzi dostoevskijani desumendone influenze che hanno caratterizzato il loro percorso filosofico, al fine di chiarire quale sia la posizione dell'uomo da sempre sospeso tra la tentazione e la divinità.
Pittura e decorazione in Palazzo Cordellina a Vicenza
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2023
pagine: 112
Questo terzo numero della rivista documenta il più importante cantiere-scuola organizzato e gestito dal Corso di restauro dell'Engim Veneto nei suoi ormai trent'anni di vita. Un'esperienza che ha visto docenti e allievi avvicendarsi nelle stanze di Palazzo Cordellina per oltre un quinquennio, mettendo in pratica le metodologie e le tecniche più avanzate apprese nelle aule e nei laboratori della scuola. Al centro del restauro, Palazzo Cordellina, uno degli edifici simbolo della Vicenza del tardo Settecento, che nelle sue sale custodisce uno dei più splendidi complessi decorativi della città, dovuto alla maestria di Giacomo Ciesa, Paolo Guidolini e David Rossi. Indice: Renzo Fontana, Editoriale; Chiara Visentin, Le "vite" di Palazzo Cordellina; Chiara Rigoni, Pittura e decorazione: Giacomo Ciesa, Paolo Guidolin, David Rossi; Renzo Fontana, Modelli antiquari e numismatici nella decorazione del palazzo; Umberta Trevelin, Tecniche decorative; Patrizia Peruzzo, Intonaci, stucchi e doratura, Francesco Rizzi, Analisi diagnostiche; Roberta Giorio, Aspetti conservativi. Interazione fra l'attività di restauro e l'ambiente; Fiorella Soffini, Aurelia Rampon, Elena Zironda, Il restauro delle decorazioni pittoriche; Serena Franceschi, Adelmo Lazzari, Rilievo digitale per la documentazione, lo studio e la ricostruzione interpretativa del cassettonato ligneo della Sala Dalla Pozza.
Lo stuccatore. Decoro e ornamento. Compendio di Franco Fogliata, stuccatore, restauratore, insegnante di tecniche decorative antiche
Franco Fogliata
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2022
pagine: 160
Questo libro è un manuale tecnico dove sono raccolti metodi, principi, teorie e tecniche, del lavoro di stuccatore e decoratore in una forma originale: sono gli appunti di una vita passata a fare, disegnare, modellare ed insegnare del Maestro Franco Fogliata. Il Maestro ripercorre e riporta tutto l'ABC del fare: la conoscenza dei materiali e delle relazioni tra gli stessi, delle ricette che li legano e li trasformano reciprocamente, sono anche un invito ad avere amore per l'arte in generale ed a saper rivalutare con orgoglio le arti minori. "Uno scritto a volte tecnico a volte poetico e sempre una testimonianza appassionata e viva dell'arte dello stucco del Maestro Franco Fogliata uno dei grandi interpreti veneziani di questa arte antica". (Dall'introduzione di Elisabetta Fabbri)
Gente di terraferma. Una quasi storia di Mestre raccontata attraverso trentacinque interviste
Luigi Fincato
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2022
pagine: 180
"Ogni limite ha la sua pazienza"; è vero che è solo una battuta del padre della comicità di casa nostra, il mitico Totò, ma ci ricorda che sorridere può essere la modalità giusta per iniziare una camminata attraverso una città, fermandosi per incontrarne protagonisti, più o meno noti. Una battuta che può voler dire che dopo tanto tanto tempo trascorso su questo pianeta, addirittura a cavallo di due secoli, viene finalmente voglia di mettere da parte certi preconcetti e di ascoltare quanti, da anni, ti invitano a raccogliere in un volume articoli ed interviste, coerentemente con il lavoro di una vita. Facendolo per raccontare e raccontarsi, ma anche e soprattutto per il piacere di far conoscere persone, storie ed aneddoti che altrimenti non avrebbero altre strade. Il libro raccoglie le conversazioni con insegnanti, medici, scrittori, forze dell'ordine, ristoratori, professionisti, sportivi, artisti e molti altri. Un modo per portare in primo piano mestrini o comunque persone che hanno a che fare con Mestre, non tutti noti, e per far conoscere storie ed aneddoti che diversamente non sarebbero mai stati ricordati. Attraverso questi racconti, le memorie e le considerazioni dell'autore, si cerca di far rivivere il passato, raccontare il presente ed ipotizzare il futuro della città.
Giorgione e la «Laura di Vienna»: allegorie, significati, riflessi autobiografici
Ugo Soragni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2022
pagine: 102
La Laura del Kunsthistorisches Museum di Vienna è una delle poche opere assegnate a Giorgione senza incertezze critiche di rilievo. L'unanimità attributiva, consolidatasi dopo il verdetto favorevole di Roberto Longhi (1927), ha trovato sostegno nell'iscrizione esistente sul verso della tavola, la quale, decifrata per la prima volta nel 1908, chiama in causa il giovane maestro, indicando la data di esecuzione del ritratto e il prenome del suo committente. A dispetto di tale fortunata testimonianza gli studiosi si sono divisi ben presto sull'identità della protagonista. Le diverse interpretazioni hanno oscillato tra il riconoscimento nella fanciulla - la quale cela le proprie nudità tra le pieghe di un indumento scarlatto di foggia maschile foderato di pelliccia - di una giovanissima cortigiana o, all'opposto, di una sposa virtuosa. In questo secondo caso il dipinto coinciderebbe con il relitto di un dittico o di un doppio ritratto nuziale in cui si sarebbero fronteggiate le fattezze del misterioso "messer Giacomo" e quelle della sua consorte. La maggior parte degli scandagli esegetici volti ad individuare la destinazione e il significato del dipinto ha condotto a risultati piuttosto deludenti, complici la scarsa attenzione alle manomissioni subite dall'opera nel corso dei secoli e l'incapacità di coglierne le implicazioni allegoriche e i legami con la poesia e la musica, a tutto favore d'una lettura ingenuamente "realistica". Al contrario, come suggerito dal presente studio, disponiamo di indizi sufficienti a ritenere d'essere al cospetto d'una figura femminile eletta ad emblema delle arti, in grado di veicolare, sotto le apparenze di una giovane popolana, contenuti spiritualmente trascendenti. Nella donna, in cui è possibile riconoscere la stessa modella della Tempesta, Giorgione avrebbe trasferito la summa delle proprie tensioni ed aspirazioni artistiche, elevandola ad espressione della propria poetica, già colta nei suoi tratti spiccatamente autobiografici oltre un secolo fa da Lionello Venturi (1913). Riteniamo che in tale processo di immedesimazione il maestro veneto abbia attinto a quelle espressioni liriche medievali - realistiche e giocose - che, appoggiandosi spesso a brani strumentali, si distanziano nettamente dallo Stilnovo, concorrendo a strutturare un linguaggio destinato a trovare espressione - due secoli più tardi - nella frottola (o villotta, villanella o strambotto). Le logiche significanti alle quali Giorgione ricorre nella costruzione delle proprie opere sembrano trovare corrispondenza nella struttura di tali componimenti, nei quali l'enumerazione stringente ed apparentemente caotica di espressioni compendiose, intessuta saldamente con l'universo dei proverbi, dei giochi di parole e dei motti, è stata ritenuta - a partire da Pietro Bembo - indizio della latitanza di un loro senso compiuto.
Disabilità: la storia, il linguaggio, la condizione, la convenzione ONU
Rodolfo Dalla Mora
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2022
pagine: 128
Il presente Quaderno dà avvio alla Collana Per una Nuova Cultura della Disabilità che vuole contribuire alla creazione di un nuovo approccio culturale e sociale nei confronti della condizione di disabilità, per consentire una piena partecipazione e inclusione sociale. Al tempo stesso, tale Collana si offre per essere uno strumento di lavoro di riferimento per professionisti, esperti nell'ambito del disability management, oltre che per volontari i quali condividano un impegno comune nella tutela dei diritti delle persone con disabilità. A tale scopo vengono inizialmente ripercorse le tappe storiche di maggior rilievo e i cambiamenti sociali e culturali nel corso delle differenti epoche che hanno interessato il modo di concepire la disabilità. Viene successivamente realizzato un focus sull'evoluzione concettuale e culturale che ha portato a significative modifiche del lessico, degli approcci e delle politiche in materia di disabilità. Un'attenzione particolare è data alla "condizione umana", al carattere di dinamicità della stessa e di peculiarità a seconda del singolo individuo. A conclusione del presente volume viene trattata la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità che pone al centro del sistema di tutela della disabilità la parità di trattamento e l'uguaglianza dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone con disabilità e che rappresenterà quel filo conduttore di riferimento per gli approfondimenti dei futuri Quaderni.
I 60 anni della carta di Gubbio. Strategie per la salvaguardia dei centri storici
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2022
pagine: 416
Dal 17 al 19 settembre 1960 si tiene a Gubbio un importante convegno sul tema della Salvaguardia e il Risanamento dei Centri Storici, promosso da otto Comuni italiani: Ascoli Piceno, Bergamo, Erice, Ferrara, Genova, Gubbio, Perugia, Venezia. Siamo nell'Italia che usciva faticosamente dalle ferite del secondo conflitto mondiale. A distanza di oltre 60 anni da quel settembre del 1960, Italia Nostra, con le Università "Lumsa" di Roma, "Giustino Fortunato" di Benevento, la Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio della "Sapienza" Università di Roma e con la collaborazione dell'Associazione Nazionale Centri Storico Artistici, ha ricordato quei giorni organizzando una serie di iniziative che avessero per tema quello che fu alla base della Carta di Gubbio. Sono stati invitati a partecipare gli 8 Comuni firmatari della Carta e quelle città d'arte che hanno ottenuto riconoscimenti sia internazionali (Matera, prima città italiana a essere stata designata Capitale Europea della cultura nel 2019, a cui ha fatto seguito, per il 2025 Gorizia con Nova Gorica), sia nazionali dal MiC come Capitali italiane della Cultura (Lecce, Palermo, Parma, Procida e altre). Si è iniziato con un primo seminario preparatorio a Bologna (30 gennaio 2020), a cui è seguito il convegno di Benevento (22 ottobre 2020). Nella serie di seminari romani nel corso del 2021, che hanno concluso questo lungo, ma stimolante percorso, si è voluta ribadire l'attualità della Carta di Gubbio, rispondendo alla necessità di un esame critico della situazione attuale che ne ha reso più difficile l'applicazione; ponendo altresì l'obiettivo di far partire ricerche mirate e di dare corpo a proposte operative conseguenti all'analisi in campi diversi: economico, urbanistico ed edilizio, di sicurezza sismica e di preparazione culturale.
Mago bianco. Vita e segreti di Pietro d'Abano, Medico ed eretico
Roberto Zucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2022
pagine: 512
Pietro d’Abano (1250-1315) è un genio avvolto nel mistero. Uno di quei pionieri della scienza, quando ancora si chiamava magia, che propiziarono l’uscita dal Medioevo e l’avvento del Rinascimento. Fu filosofo, astronomo e astrologo, ma soprattutto medico, e per questo a lungo perseguitato dall’Inquisizione, che ben tre volte cercò di condannarlo al rogo come eretico e negromante. Le sue opere sono note agli studiosi, ma poco si sa della sua vita. Anzi, delle sue vite. Perché, in un’epoca in cui il solo viaggiare era un azzardo, dopo l’adolescenza tra Abano e Padova fuggì a Costantinopoli, dove imparò le lingue e le arti mediche, quindi visse dieci anni nella nuova capitale d’Europa, Parigi, da insegnante alla Sorbona, e infine tornò a Padova, dove diede inizio alla sua famosa scuola medica, prima di sparire letteralmente dalla faccia della terra. Ma la morte è solo l’ultimo degli enigmi di Pietro d’Abano che queste pagine intendono svelare.
I pigmenti dell'800
Leonardo Borgioli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2022
pagine: 128
L'Ottocento è stato senza dubbio il secolo più importante per lo sviluppo del colore come lo conosciamo oggi. Con i primi, incerti, passi della chimica moderna compaiono alcuni pigmenti destinati a imporsi negli atelier degli artisti, per arrivare fino a noi: cobalto, cromo, zinco e cadmio sono i nuovi elementi che andranno a riempire le tavolozze, tra una diffidente cautela e una entusiastica adozione. L'affinamento dei metodi di sintesi e la complessità nella composizione dei colori, con le parallele progressioni dello sviluppo tecnologico e quello commerciale, porteranno alla quasi totale scomparsa della conoscenza dei materiali da parte dei loro utilizzatori finali, ossia gli artisti, lasciando anche spazio ad adulterazioni e formulazioni fallimentari. I pigmenti della tradizione verranno ripresentati in forma più pura, mentre alcuni pericolosi protagonisti, come il bianco di piombo e i verdi arseniosi, continueranno a mietere vittime in attesa delle normative sulla sicurezza del secolo successivo. Si tratterà di un difficile viaggio tra i trionfi della scienza, celebrata dalle esposizioni universali, le correnti artistiche alla ricerca di nuove rese del colore, e le sperimentazioni rese possibili dagli avanzamenti tecnologici, ma nascoste dietro le barriere dei segreti industriali. Un viaggio che richiede come sempre un minimo di spirito d'avventura e di curiosità nei confronti dell'ignoto.
Gli enzimi per il trattamento di manufatti artistici
Paolo Cremonesi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2022
pagine: 176
Gli enzimi sono catalizzatori biologici capaci di modificare la velocità di reazioni chimiche di trasformazione di vari substrati negli organismi viventi, o secreti all'esterno. Di particolare interesse sono quelli che accelerano queste reazioni, così da farle avvenire in tempi brevi. Negli ultimi decenni il progredire delle scienze biologiche e delle biotecnologie ha reso possibile ottenere molti enzimi in forma purificata da varie specie viventi, così da renderli facilmente disponibili come comuni reagenti chimici. La fondamentale differenza tra i convenzionali reagenti chimici è il duplice livello di specificità degli enzimi: la selettività verso il tipo di substrato su cui agire, e la capacità di catalizzare una specifica trasformazione. Attualmente gli enzimi idrolitici sono quelli che trovano maggior applicazione nella conservazione e restauro dei Beni Culturali: per la rimozione di sostanze filmogene invecchiate, rimozione che altrimenti verrebbe condotta con materiali tradizionali, come i solventi organici, gli acidi e gli alcali, con scarsa selettività e maggiore rischio di tossicità per l'operatore e di impatto ambientale. Le positive esperienze condotte in questi decenni a livello internazionale dimostrano inequivoca¬bilmente che questo preziosi reagenti devono diventare materiali di elezione nella dotazione dell'operatore in vari settori del restauro.