La Scuola di Pitagora
Lo spirito laico. Manifesto degli uomini liberi e liberi cittadini di tutto il mondo
Fabrizio Canfora
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 208
"Lo spirito laico" propone una riflessione sui mali della vecchia Europa, non per comprendere semplicemente, ma per meglio agire... È necessario, per l'autore non ancora trentenne, ripudiare la volontà di potenza, il nazionalismo e i vari e funesti irrazionalismi di fine Ottocento e inizio Novecento, ed anche la concezione trascendente millenaria della Chiesa per niente partecipe delle lotte e dei travagli che affaticano l'uomo; è necessario agire, per riaffermare la fratellanza fra i popoli nel segno della religione dell'immanenza e della libertà. Postfazione di Luciano Canfora.
Sinestesie. Rivista di studi sulle letterature e le arti europee. Volume Vol. 28
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 104
In questo numero: Alessandro Zaccuri, Mario Pomilio: uno scrittore e i segni dei tempi; Raffaello Palumbo Mosca, Nel «guazzabuglio del cuore umano»: Manzoni, Pomilio e il progetto di un nuovo umanesimo cristiano; Paolo Falzone, "Il Natale del 1833" e la "teologia della croce" di Sergio Quinzio; Valter Boggione, L'invenzione della verità. Pomilio e le sinopie di Manzoni; Giuseppe Langella, L'elaborazione teologica della "sventura": Pomilio, Manzoni, il libro di Giobbe; Giuseppe Varone, Le «due tensioni» di Mario Pomilio: Il "Natale Del 1833" e "La storia della colonna infame"; Salvatore Ritrovato, Quale Manzoni tra la Ginzburg e Pomilio.
«Excerpta Marchesiana» e altri scritti. Traduzioni in latino dalla «Storia della letteratura latina» di Concetto Marchesi
Edmondo V. D'arbela
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 320
Dall'avviamento al comporre latino di Edmondo V. D'Arbela sono tratte le memorabili traduzioni in latino di pagine trascelte dai due volumi della classica "Storia della letteratura latina" di Concetto Marchesi, realizzate ad illustrazione della stilistica latina teorica. Siffatte traduzioni, fatte conoscere dall'Editore Principato a Marchesi, che allora insegnava presso la R. Università di Padova, meritarono un incondizionato plauso da parte dell'illustre latinista, come si evince da una lettera di Marchesi a D'Arbela, del 9 giugno 1934, conservata presso l'Archivio D'Arbela, che qui si pubblica per la prima volta. Traduzioni dalla "Storia della letteratura latina" di Concetto Marchesi presenti nel volume. Introduzione di Enrico Renna.
Antonio Gramsci. Dal liberalismo al «comunismo critico»
Domenico Losurdo
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 400
Nonostante il profondo legame simpatetico con le classi subalterne, sul piano culturale Gramsci inizia come liberale: fa riferimento a Croce e Gentile e, sulla loro scia, condanna il giacobinismo. La presa di posizione a favore del liberalismo è la difesa della modernità e del soggetto capace di autodeterminazione. Ma proprio questa conquista viene liquidata dalla Prima Guerra mondiale e dall’irregimentazione di massa che essa comporta. Nel salutare la rivoluzione d’Ottobre, scoppiata sull’onda della lotta contro l’immane carneficina, Gramsci sviluppa la critica del liberalismo e matura il passaggio ad un «comunismo critico» che vuole essere erede delle conquiste della modernità.
L'iperode
Lorenzo Bernardo
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 632
L'Iperode è un poema nel senso precipuo che di questi si fa nella tradizione occidentale. Il viaggio, mistico per eccellenza, dell'Amante verso l'Amata. L'Amante, Hermifebo, nato dall'unione di Hermes e Mercurio, percorre il viaggio fino all'estinzione del sé. Dopo un peregrinare per l'Iperborea, luogo di esilio, la luna e i quattro regni ipostatici dell'anima, uscito dal pelago del suo io, conosce il martirio nel giudizio finale dell'uomo. L'Amante, come Archetipo, invece, continua il suo viaggio verso l'indiarsi; ora, questi è Fanes, nato dall'Uovo del Cosmo, cui supera l'Oriente mistico, il monte Qaf, e le valli del Janna musulmano, per estinguersi e divenire l'Amante in Dio e come Dio, il cui corpo è la Sakìna. L'ultimo canto si conclude nel modo che vede l'Amante come Dio estinguersi nell'Amata, dando origine alla palingenesi, alfine del ritorno del mondo materiale e del mondo concettuale in quell'ipostasi che la mistica islamica chiama Luogo del non-luogo.
Dove si muore. Sull'idea di città e i suoi annessi
Antonio Carulli
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 120
Un'indagine metafisica sulla Città, il luogo dove la morte, la necessità e l'impossibilità di scomparire nel nulla assoluto si rivelano con una chiarezza spaventosa. Un libro inusitato contro tanta sociologia e urbanistica anodine, contro la romantica visione della Città come posto di socialità e libera costruzione del senso umano.
«La rivoluzione deve cominciare da ben più lontano, deve cominciare in interiore homine». Luciano Bianciardi. I romanzi, i giornali, le traduzioni
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 112
Franco Contorbia, Premessa; Ilaria Crotti, «Sei diventato matto?». Italo Calvino scrive a Bianciardi; Jody Gambino, Bianciardi e Moravia, la «resurrezione culturale»; Giovanni Genna, Divagazioni sulla linea Gadda-Bianciardi; Andrea Gialloreto, Per una satira degli intellettuali: Il lavoro culturale ; Vincenzo Salerno, Luciano Bianciardi. La vita agra del traduttore; Giorgio Sica, Luciano Bianciardi tra rabbia e utopia; Gianni Turchetta, «Tutto quello che c'è di medio è aumentato»: La vita agra come autobiografia di tutti; Alberto Granese, Conclusioni al Seminario su Luciano Bianciardi.
Il romanzo tripartito. Per una lettura sistemica dei «Promessi sposi»
Lucia Bastianini
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 352
La riflessione che anima questo volume propone di leggere I promessi sposi alla luce del principio della complessità, sviluppato secondo l'ottica della teoria sistemica. Partendo dal raffronto di due testi teorici: la Lettre à M.R C*** sur l'unité de temps et de lieu dans la tragédie e Del romanzo storico e, in genere, de' componimenti misti di storia e d'invenzione viene evidenziato come l'idea di complessità, e dunque di relazione, particolarmente ravvisabile nello sviluppo del concetto di verosimiglianza, sia alla base del pensiero critico manzoniano fin dai suoi esordi. Questa operazione ha permesso di rilevare una traccia interpretativa orientata a cogliere una dimensione profondamente complessa e articolata, attraverso la quale l'autore ha cercato di guidare i suoi lettori alla contemplazione della Verità incarnata nelle vesti del vero storico. È stata riscontrata una salda relazione tra le tre parti strutturali presenti nel volume della così detta quarantana: L'Introduzione, i trentotto capitoli, la Storia della colonna infame, ravvisando in questa complessa costruzione, l'architettura in cui Manzoni ha, con grande maestria, incastonato il suo Vero.
Il ritorno della «diaspora». Migranti italiani di ritorno dagli Stati Uniti nel Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 216
Nell'immaginario comune, gli italiani che migravano al di là dell'Atlantico lo facevano al fine di stanziarsi in modo permanente nella società di arrivo. Al contrario, gli italiani migrati negli Stati Uniti mantennero spesso una relazione intensa e durevole con i propri familiari e connazionali lasciati in patria. Pratiche transnazionali come l'invio di lettere, rimesse, regali, beni di consumo furono fondamentali per preservare contatti con una realtà a cui si rimaneva legati da vincoli profondi, pur a fronte delle pressioni assimilatorie esercitate dalla società statunitense. Fra queste pratiche transnazionali figurano i ritorni nella terra di origine: visite di piacere, più o meno lunghe, a parenti o amici; viaggi d'affari o patriottici; e anche, rientri permanenti nella terra d'origine, che danno vita alla figura del "migrante di ritorno". Il tema del "ritorno", temporaneo o permanente, assume quindi una certa rilevanza nell'ambito dei Migration Studies e degli Italian American Studies. A questo argomento, in buona parte inesplorato e meritevole di molteplici approfondimenti, è dedicato questo volume, che coinvolgendo storici, letterati, geografi ed esperti di marketing, rappresenta un primo tentativo di analisi interdisciplinare del fenomeno.
«Sotto gli occhi benevoli dello Stato». La Banda della Magliana da «Romanzo criminale» a «Suburra»
Teresa Agovino
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 240
A oltre vent'anni dalla prima edizione di Romanzo criminale (Einaudi, 2002) mancava ancora un volume che ne predisponesse un'analisi completa in una prospettiva critica. «Sotto gli occhi benevoli dello Stato», puntando a colmare quel vuoto, indaga a trecentosessanta gradi la trasfigurazione letteraria delle gesta della banda della Magliana approntata negli anni da Giancarlo De Cataldo. Il problema della fallacia dell'umana giustizia, i rapporti intertestuali e interdiscorsivi del romanzo con i testi di Leonardo Sciascia e Alessandro Manzoni, il profilo storico degli Anni di Piombo e i personaggi romanzati a confronto con gli alter ego storicamente documentati e oggi ancora in vita vengono qui analizzati proprio alla luce di Romanzo criminale, senza con ciò dimenticare gli altri testi decataldiani ad esso strettamente collegati (i romanzi Io sono il Libanese, Nelle mani giuste, Suburra e il saggio In giustizia). A chiudere il testo la diretta voce dello scrittore che, rispondendo ad alcune brevi domande, chiarisce le tematiche affrontate nell'analisi delle sue opere.
Mi Buenos Aires que río. Ediz. italiana e spagnola
Domingo Notaro
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 416
La poesia di Domingo Notaro ricorre al bel calligramma ovvero alla parola, sia spagnola sia italiana, che si fa disegno. Ma solo in apparenza si tratta di una risorsa dello Stile del Pittore e del Poeta. L'intento dell'Autore è forzare la virtualità del linguaggio poetico, estendendolo fino al corpo vivo e sempre drammaticamente lacerato del mondo, dall'Argentina all'Europa e all'Italia, perché la sua storia esistenziale ha lambito sempre rischiosamente il confine tra vita e morte. Perciò gli 'alberi' di Buenos Aires, testimoni silenti delle atrocità della dittatura militare argentina, in anni solo apparentemente lontani, guardano il 'rio' (l'immenso Río de la Plata), abissale negazione di due generazioni di giovani vite, e portano fino a noi il dolore e la memoria, la memoria del dolore, il dolore della memoria. E, tuttavia, oltre ogni perdita e oltre ogni sconfitta, ancora una volta è la Fenice l'immagine definitiva di Notaro, che fa risorgere la Vita nell'Arte. Come ha detto Marco Bechis, sodale di tanta intensa esperienza umana e intellettuale, "le sue poesie sembrano danzare sulla pagina bianca come entità aliene che visitano la terra, per fecondarla, o forse per aiutarla a sopravvivere a noi umani".
Arnaldo Santoli. L'eredità umana, culturale e civile del suo magistero classico e moderno
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 152
Questo libro intende ripercorrere il magistero classico e moderno del Prof. Arnaldo Santoli, al fine di comprenderne l'eredità umana, culturale e civile. Il volume contiene la ristampa del saggio: L'"Ortis" quale germe della poesia foscoliana pubblicato dalla casa editrice Ferraro di Napoli nel 1978 (citato dalla studiosa Giovanna Ioli, curatrice dell'edizione: Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis, Torino, Einaudi, 1995, p. LX), i contributi e le testimonianze di critici letterari, docenti e allievi: Un ponte tra la classicità greca e latina: l'ecclesiologia e la struttura di koinonia nella sinassi del primo millennio nelle riflessioni dei Padri della Chiesa (Michele Bianco); «Proteggete i miei padri». Nella visione della vita come flusso perenne il fascino immortale del Foscolo di Arnaldo Santoli (Alberto Granese); Arnaldo Santoli: una vita, un amore per le "Humanae litterae" e per i giovani studenti (Fiore Carullo); L'esemplarità del Maestro dalla tradizione classica alle sfide educative dei giorni nostri (Pellegrino Caruso); Arnaldo Santoli: l'Amico, l'Uomo e il Professore (Marciano Casale); Arnaldo Santoli e la critica della "Divina Commedia" nella prospettiva dell'umanesimo contemporaneo (Stefania Marotti); Ricordo di Arnaldo Santoli educatore, esegeta e poeta (Vincenzo Napolillo).

