L'Arco e la Corte (Bari)
Maria Balsa. La figlia di Dracula
Ida Marfella
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arco e la Corte (Bari)
anno edizione: 2025
pagine: 406
Abraham Stoker, autore del più famoso romanzo gotico ovvero Dracula, fu uno studioso di magia e di esoterismo. Ciò è provato dalla sua affiliazione all'Ordine della Golden Dawn, società esoterica fondata alla fine dell'Ottocento in Inghilterra e attiva in epoca vittoriana. Anche se lo scrittore affermava di aver ricevuto l'idea per il suo romanzo da incubi avuti a seguito di un'indigestione di gamberi, non è difficile immaginare quanto una profonda formazione esoterica possa ispirare uno scrittore. Chi era, dunque, Dracula per Stoker? In un passo della sua opera leggiamo: "...egli era in vita un uomo molto portentoso. Soldato, statista, alchimista, cosa quest'ultima che era il massimo sviluppo di conoscenza di scienza in sua epoca. Lui era un poderoso cervello, un sapiente senza paragoni, e un cuore aveva che conosceva non paura e non rimorso. Ha osato persino frequentare la Scolomanzia, e non era branca di conoscenza di suo tempo che egli non indaga". Dunque, ispirato dalla biografia di Vlad III Tepes, Stoker aveva immaginato il suo mostruoso personaggio come un mago e alchimista, quindi qualcosa più di un semplice vampiro. Le recenti scoperte che hanno portato un gruppo di studiosi, sia italiani che rumeni, ad identificare la principessa Maria Balsa, moglie del napoletano conte Ferrillo, quale figlia del voivoda di Valacchia, hanno portato alla scoperta di un'ininterrotta tradizione esoterica che parte dalla cittadina lucana di Acerenza, arriva fino alla Napoli settecentesca di Cagliostro. Il romanzo, per la prima volta dopo quasi 130 anni, dà una spiegazione alchemico-esoterica del Dracula di Bram Stoker e ricostruisce la storia che ispirò la leggenda che l'autore conobbe durante il suo viaggio a Napoli. Prefazione di Luigi Pruneti. Introduzione di Raffaello Glinni.
Minas Tirith. Rivista della Società Tolkieniana Italiana. Volume Vol. 27
Libro
editore: L'Arco e la Corte (Bari)
anno edizione: 2025
pagine: 142
I siluri arrivano dal cielo
Giuseppe Cimicchi
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arco e la Corte (Bari)
anno edizione: 2025
Gavetta nera
Bruno Delisi
Libro
editore: L'Arco e la Corte (Bari)
anno edizione: 2024
pagine: 154
Prefazione di Enrico De Boccard.
Il volto di Dioniso. Filosofia e arte in Julius Evola
Roberto Melchionda
Libro
editore: L'Arco e la Corte (Bari)
anno edizione: 2024
pagine: 328
Vie della tradizione. Rassegna semestrale di orientamenti tradizionali. Volume Vol. 185-186
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arco e la Corte (Bari)
anno edizione: 2024
pagine: 238
Scritti per «Vie della tradizione» 1971-1974
Julius Evola
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arco e la Corte (Bari)
anno edizione: 2024
pagine: 126
Introduzione di Gianfranco De Turris. Premessa di Gaspare Cannizzo.
Riflessioni sull'uso della pistola in ambito tattico e difensivo. Aspetti psicologici, suggerimenti pratici e proposte addestrative
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arco e la Corte (Bari)
anno edizione: 2024
pagine: 238
Le ragioni di Sauron. Il Regno delle tenebre secondo Tolkien
Luigi Pruneti
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arco e la Corte (Bari)
anno edizione: 2024
pagine: 176
Nine. Due mele, un gesto, una promessa
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arco e la Corte (Bari)
anno edizione: 2024
pagine: 118
Vie della tradizione. Rassegna semestrale di orientamenti tradizionali. Volume Vol. 183-184
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arco e la Corte (Bari)
anno edizione: 2024
pagine: 224
I raggi del potere
Antonio Quarta
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arco e la Corte (Bari)
anno edizione: 2024
pagine: 120
Due schiavi litigano, durante le guerre persiane, sul concetto di libertà in quanto uno ne accetta la negazione e l’altro invece ne esalta la bellezza. Vince il secondo asserendo che la vera libertà, per un uomo, è quella di ubbidire solo alla legge e non agli altri uomini. Da questo concetto ne derivano tanti altri quali Costituzione, Legge, impegno civile e morale, il ruolo della politica, della scuola e della società. L’apologo di Menenio Agrippa chiarisce anche il senso delle tasse che devono essere pagate per il bene di tutti.