Nuova Prhomos
Elementi di comunicazione sanitaria
Filippo D'Alfonso
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2024
pagine: 136
Il testo vuole rappresentare un punto di riferimento nella comunicazione sanitaria e della tecnoscienza; tale branca del sapere, infatti, è alla base dei rapporti umani che si vanno a coniugare nel settore della salute e della prevenzione. L'autore, dopo aver esposto le origini della scienza, ha approfondito temi afferenti alla medicina sociale in chiave moderna, con vari focus sui paradigmi dell'attuale servizio sanitario nazionale.
Ti regalo le stelle
Zaira Prandina
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2024
pagine: 156
Zaira Prandina vive con il marito a Torrebelvicino, nelle Prealpi venete, terra da cui ha tratto l'amore per le cose semplici e la capacità di osservazione della gente di quei luoghi. Negli ultimi anni ha passato vari periodi nella Capitale, qui, camminando per le strade e soprattutto ascoltando le storie di viaggiatori e amici, ha incontrato mondi e vite che meritano di essere raccontate. Sotto lo pseudonimo Elisabetta Serrano è uscito "La casa della nonna"; con il proprio nome invece ha pubblicato "Il ponte" e "Negli occhi di Viola". Questa è la sua quarta opera. "Roma, Piazza San Pietro. Accanto al lusso di chi può vivere comodamente, Giulia scopre per caso la vita di tanti uomini e donne che non possiedono nulla e che hanno solo una storia da raccontare. Si mette, allora, a disposizione perché questi racconti non vadano dimenticati; nascono così le vite intrecciate di Ben e Adele, dei senza tetto di Roma e di chi si prodiga perché nessuna esistenza vada sprecata".
La porta del bene e del male di Minguzzi nella Basilica di San Pietro. Note per una lettura iconografica e iconologica
Daniel Estivill
Libro: Libro rilegato
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2024
pagine: 86
La porta di una casa è, nel linguaggio architettonico comune alle diverse culture, segno di "delimitazione" e "comunicazione" tra due spazi. Mentre la porta aperta è un invito all'accoglienza, la porta chiusa è segnale di custodia di un luogo che, in qualche modo, si desidera proteggere. Nella Chiesa, a partire dalla Rivelazione, la porta assume un'ulteriore simbologia quella cioè che rimanda al passaggio tra il profano e il sacro, tra l'umano e il divino, tra questo mondo e l'aldilà. L'alto significato dato dalla Chiesa all'elemento architettonico della porta d'ingresso nell'edificio di culto spiega anche la tradizione di abbellirne in diversi modi i battenti e adoperando materiali nobili, ad esempio legni e metalli, pregiati come il cipresso o il bronzo. Non potevano, dunque, mancare anche nell'atrio della chiesa più importante della cristianità degne porte bronzee, scolpite da grandi artisti in epoche diverse, a testimonianza del connubio tra l'arte e la Chiesa nella sua millenaria storia. Le cinque porte della Basilica di San Pietro sviluppano, ognuna a suo modo, con il proprio linguaggio stilistico, iconografico e compositivo, un programma orientato ad esaltare l'importanza dell'ingresso allo spazio sacro, che si offre al visitatore quale ambito di preghiera ed espressione di fede, di arte e di cultura. Per la rilevanza del suo significato la Porta Santa è quella maggiormente conosciuta, e cioè l'ultima a destra di chi si trova nell'atrio; opera di Vico Consorti, inaugurata nel 1950. Questa porta è quella che attira più delle altre l'attenzione dei pellegrini, proprio a motivo della sua esclusiva apertura, ogni quarto di secolo, negli Anni Santi. Vi è, poi, la porta centrale, opera del Filarete; l'unica a non essere stata realizzata in epoca contemporanea, ma commissionata già nel 1433 da Eugenio IV per la prima Basilica: quella costantiniana. Il prezioso reperto attesta la continuità storica della tradizione dalla prima basilica a quella attuale. Le altre tre porte - rimarchevoli per la modernità stilistica della loro elaborazione - sono opere di artisti contemporanei eseguite in momenti diversi: nel 1964 fu inaugurata la porta di Giacomo Manzù, cosiddetta "della Morte"; il 1965 fu l'anno della porta dei Sacramenti di Venanzio Crocetti; infine, nel 1977 fu collocata la porta di Luciano Minguzzi, sulla quale intendiamo concentrare la nostra attenzione attraverso le riflessioni che seguono. Lo scultore ha voluto incidere su uno dei panelli la scritta con la quale la sua porta viene normalmente identificata: Porta del Bene e del Male. Tale denominazione non può, certo, passare inavvertita soprattutto allorquando se ne voglia fare una lettura iconografica ed iconologica. Infatti, detta denominazione tematica accenna al travaglio della vita umana che si dipana nella lotta continua tra il bene e il male, ma rievoca anche il giudizio escatologico, allorché si svolgerà la battaglia finale tra il bene e il male. Proprio come insegna il Signore nel Vangelo con la parabola del buon seme e la zizzania: "Lasciate che l'una [la zizzania] e l'altro [il buon seme] crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio" (Mt 13, 30). Questo sfondo biblico può essere un ottimo punto di partenza per capire come, chi varca la soglia della porta, in entrata o in uscita, deve confrontarsi sempre e comunque con il bene e con il male: si accede verso l'ambito di una sacralità che invita alla conversione in vista dell'ultimo giudizio; si esce verso il mondo, dove il bene e il male convivono nel quotidiano pellegrinaggio dell'uomo su questa terra.
Come diventare un imprenditore seriale
Alessandra Tucci, Paolo Canto
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2024
pagine: 128
Così l'autore Paolo Canto: "Non ho master, specializzazioni o attestati rilasciati da una qualche accademia accreditata da esibire e certo non vi rilascio attestati di lettura da potervi giocare per tentare il colpo grosso di un posto fisso e tanto sicuro. Io me la sono giocata e su tutti i campi, me la gioco continuamente, ed è questo, semmai, e solo questo ciò che il mio racconto intende fare: mostrarvi le mie carte, tutte, e farvi fare il vostro gioco. Vostro, non mio, ma avendo ben presente che tutto ha un suo valore. Anche uscire dal proprio recinto tanto caro come l'ermo colle a Leopardi e varcare frontiere. Soprattutto questo, andare oltre qualsiasi dogana. Effettiva, sociale, mentale." Anche cadere. "Perché cadere, per quanto ci si possa fare male, spesso ci rimette la vita in pista, quella giusta."
The Austriad. A Renaissance latin epic for emperor Maximilian I
Riccardo Bartolini
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2024
pagine: 602
Finalmente esce, a cura dello studioso britannico John Butcher, un'edizione - la prima in assoluto in Italia - del capolavoro della letteratura perugina: l'Austriade di Riccardo Bartolini. L'Austriade rappresenta uno degli esiti più originali dell'Umanesimo italiano e ciò si deve al soggetto inconsueto - le imprese di un sovrano tedesco in una guerra combattuta tra il Danubio e il Reno - e all'ampiezza delle fonti antiche a cui l'umanista attingeva nella messa a punto del progetto encomiastico. Il volume - novità nella novità - presenta una traduzione e annotazioni in lingua inglese, onde favorire una diffusione europea e nazionale del titolo.
Marsciano. Viaggio alla scoperta del territorio raccontato attraverso l'obiettivo fotografico
Remo Albini
Libro: Libro rilegato
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2023
pagine: 340
L'autore va verso il borgo con la sua apparecchiatura fotografica. È solo in auto e pensa, riflette e ricorda facendo varie considerazioni. Giunto sul luogo ne descrive la localizzazione, racconta brevemente la storia e dà notizie su monumenti, opere d'arte più o meno note e visibili. Una serie di fotografie, alcune a tutta pagina, accompagnate da didascalie, presentano gli aspetti più rilevanti del borgo. Lo scopo dell'opera è quello di fare in modo che si possa avere una più approfondita conoscenza dei luoghi in cui viviamo, del loro passato e del loro presente, al fine di conservare per le future generazioni e tramandare loro quanto a noi lasciato dai nostri avi. Non dobbiamo dimenticare che gran parte di ciò che noi stiamo utilizzando non è di nostra proprietà, ma dobbiamo usarla con rispetto affinché altri dopo di noi possano goderne.
E... mi ritorni in mente
Felice Angelo Antonio
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2023
pagine: 264
Eccoci alla decima raccolta di poesie e testi vari con immagini: come le precedenti, una sua dichiarazione d'amore per l'adorata moglie. Ricordiamo i testi già pubblicati negli anni: "Un fiore" "Le orme", "Il Ricordo", "Il Dialogo", "Le Foglie", "L'Amore", "Fiori per te", "Un pensiero una rosa" e "Il saluto del mattino". Anche questa volta, i proventi della vendita del libro saranno interamente devoluti in beneficenza.
Misfatti mistici. Un racconto macabro
Franco Baldicchi
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2023
pagine: 182
Franco Baldicchi ha già pubblicato con Edizioni Nuova Prhomos i romanzi "Il caso Clorinda" e "Atti notarili". A questa stessa Casa Editrice affida la pubblicazione del suo ultimo racconto "Misfatti mistici". L'autore, per evadere dalla prigione della noia imposta da un lockdown e da tre lunghe convalescenze postoperatorie, ha usato il grimaldello della fantasia che, coniugata ad antiche rimembranze scolastiche, l'ha condotto nel lontano medioevo, in una strana abbazia benedettina dove le pause tra lavoro e preghiera, tra studio e meditazione, tra orto ed eterodossia, vengono colmate da sorprese, paradossi e azioni non commendevoli. La silenziosa sacralità del monastero viene offesa da delitti compiuti per portare a termine un disegno efferato e sedizioso, risolto infine grazie ad una sorprendente intuizione.
Impero francese in Valtaro e Valceno. Circondario di Borgotaro. Municipi di Borgotaro e Valdena
Mauro Ermene Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2023
pagine: 170
Così dice l'autore: "La ricerca per questo lavoro è iniziata per la curiosità per tutto ciò che è patrimonio e storia della mia terra natale, la Val Tarodine, e, pur avendo vissuto a volte lontano, non l'ho mai dimenticata. L'obiettivo era come quello di un cronista, passatemi il termine, che pur in punta di piedi indaga a ritroso sulla vita e sulla cronaca del nostro passato all'interno dell'Impero Francese. Nella ricerca dei materiali di archivio la fortuna mi ha assistito con generosità per quanto concerne il Comune di Valdena, infatti la corrispondenza del Maire consente di scoprire uno spaccato interessante delle vicende di quel Comune. Per quanto riguarda il Comune di Borgotaro non ho avuto egual fortuna, tuttavia anche qui i documenti del periodo permettono di entrare in quel mondo. Inoltre per Borgotaro rimane purtroppo irrisolto al momento l'episodio della Insorgenza con i nomi dei patrioti che lottarono contro gli occupanti alcuni dei quali pagarono con la vita o con la prigionia quella coraggiosa scelta. Spero anche con questo lavoro di aver dato un piccolo contributo alla ricerca del nostro passato".
La scultura ad Umbertide. Arte tra fede e memoria
Pietro Vispi
Libro: Libro rilegato
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2023
pagine: 108
Una nuova pubblicazione di Pietro Vispi. Dall'Introduzione al volume: "L'ispirazione artistica che si concretizza nella realizzazione di un oggetto tridimensionale delle più diverse specie - e attraverso i più disparati materiali (pietra, terracotta, marmo, metalli, gesso, legno, carta pesta) - viene detta "Scultura". Il prodotto finale, mono o poli materico, è dunque una forma d'arte che fin dalle origini dell'umanità - si pensi ad esempio alla famosissima "Venere di Willendorf" datata tra i 25.000 e 30.000 anni fa) passando per gli Egizi, i Greci, i Romani e le culture barbariche - giunge fino ai maestri dei nostri giorni. Quanto detto senza escludere alcun altro tipo di cultura come ad esempio quella buddista del Gandhara o quelle variegatissime, per temi e soggetti, del sud est asiatico e dell'India o della Cina. Nel nostro territorio le testimonianze sono remotissime e ci giungono, da vari secoli prima di Cristo, con i manufatti bronzei del santuario di Montacuto che, tuttavia, non faranno parte della nostra presentazione in quanto oggetti specificamente archeologici noti e ampiamente pubblicati. Se per il periodo medievale le testimonianze non sono moltissime, e comunque già esaurientemente diffuse attraverso la nostra precedente pubblicazione delle "Pietre Parlanti", è invece quella parte di scultura tipicamente di culto e processionale che, dal medioevo ai nostri giorni, reclama di essere mostrata alla pubblica conoscenza, così come la scultura di "memoria" delle gesta eroiche dei nostri antenati e quella cimiteriale e ritrattistica o di moderna produzione ed arredo urbano che vorremmo presentata ed illustrata. Esporremo, dunque, quanto ci è giunto dai secoli passati o quanto l'epoca moderna continua a proporre dell'arte plastica che Umbertide custodisce e che siamo stati capaci di rintracciare. Il tutto con semplicità e solo per la maggior conoscenza, da parte dei cittadini, del loro patrimonio culturale. Ovviamente, la produzione locale è quasi del tutto riferibile all'arte sacra, considerando che, in un piccolo centro di provincia come il nostro, unico mecenate e committente fu quasi sempre la Chiesa. Per presentarle, suddivideremo le opere secondo il seguente schema, limitandoci nella esposizione ai "pezzi" più pregevoli presenti in città: la statuaria di culto, processionale e in stucco duro; la monumentistica di "memoria" e ritrattistica; la scultura cimiteriale; le opere moderne.
Speleo Nerone. Monografia speleo-carsica
Marco Bani
Libro: Libro rilegato
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2023
pagine: 352
L'autore Marco Bani, speleologo, naturalista e ricercatore, ha dedicato oltre 40 anni di attività allo studio e alla scoperta delle grotte di Monte Nerone, l'imponente montagna dell'Appennino umbro-marchigiano che custodisce un patrimonio geologico e biologico di grande valore. Un viaggio nelle profondità della terra, tra l'ignoto e il buio, alla scoperta dei segreti che da millenni riposano al suo interno incantando ogni animo avventuroso. Un viaggio sul Monte Nerone, tra calanchi, anfratti, buche e rocce. Un affascinante itinerario tra le meraviglie che l'acqua, il calcare e il tempo hanno forgiato nei lineamenti del paesaggio e nelle profondità del Monte Nerone. Il volume, ricco di fotografie, tavole tecniche, schede e informazioni, rappresenta un importante contributo all'esplorazione del Monte Nerone e delle sue meraviglie sotterranee. Nel libro sono state catalogate ben 161 grotte topografate e descritte - tra esse anche la Grotta delle Forbici, scoperta nel 2020 - e 7 forre con relative schede. Sono presenti oltre 700 fotografie da 27 autori diversi, 37 tavole tecniche e una vasta trattazione che spazia dalla geografia, geologia, storia fino alla biospeleologia. Il volume, però, non è solo speleologia, ma anche storia, cultura, ambiente e biodiversità, che rendono il Nerone un'immensa aula didattica a cielo aperto.
Pensieri all'inizio del tramonto. Biblioteca del Centro Studi «Mario Pancrazi»
Venanzio Nocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2023
pagine: 568
L'autore: "Non c'è una spiegazione razionale che faccia capire l'insorgere nella propria coscienza di uno stato psicologico, che diviene presto urgenza, da cui nasce un crescente bisogno, strano e invincibile, di iniziare a scrivere di se stessi. Forse si decide di aderire a questo richiamo in una fase particolare della propria vita perché si ha la sensazione, anch'essa spontanea, fluente da una condizione esistenziale quasi sospesa, di aver iniziato il rettilineo che conduce alla conclusione della propria esperienza di vita. Oppure perché il proprio mondo interiore è gonfio di fatti, in immagini e in sedimenti, che premono e richiedono di diventare racconto, riflessione, sfida alla memoria... I pensieri che maturano all'inizio del tramonto - oggi ho compiuto 75 anni - obbligano a essere presi sul serio; eppure, è difficile elaborarli perché non hanno un'identica intensità; infatti, si propongono con genesi, consistenza e funzione diverse, a seconda delle sequenze temporali ed evenemenziali da cui scaturiscono. Sono pensieri, però, che difficilmente perdono sostanza; se provano a inventarsi scene o situazioni condite di fatti che possono suscitare risa o sorriso, non riescono a trattenersi a lungo sugli aspetti comici, che pur a volte avvolgono i fatti o i personaggi, perché l'intelligenza fa rallentare quelle scene e l'assurdo, il ridicolo, l'offensivo, il tragico le ricoprono velocemente, lasciando attoniti e, alla fine, molto tristi... Prima di iniziare questo strano viaggio devo convincere la mia coscienza che l'esercizio della memoria non può essere innocente; anche se si sforzasse di essere obiettivo, onesto, libero da condizionamenti di varia natura, non potrebbe agire trasferendo all'oggi quelle immagini e fatti pensando di riprodurle esattamente per come erano. Devo convenire che è impossibile ricostruire con esattezza il passato, e non perché tema di incontrare di nuovo episodi, persone o esperienze, tanto che la loro sola citazione al momento produca sgradevolezza, se non dolore; anche perché si è certi che il tempo ne ha alleggerito la densità, destrutturato i contesti, trasfigurato in parte i soggetti che li hanno animati. La coscienza, infatti, nel lungo tempo, pur avendo trattenuto nei suoi recessi tutto quello che è accaduto, ha cancellato del vissuto il gran numero di fatti e persone, senza che la parte consapevole di sé sia in grado di capire perché questo sia avvenuto. In tutte le situazioni ha elaborato l'insieme delle esperienze che si sono date nel tempo in un'azione incessante che ha rimescolato, frantumato la loro consistenza, così da mantenerne quelle che, suscitate, risalgano alla mente in veste decente, anche se con alcuni contorni repulsivi, che fanno in un lampo ricordare la loro radice spiacevole, di essere oggetto di valutazioni distaccate, addirittura di riflessioni profonde..."