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Ombre Corte

Pantere nere, America bianca. Storia e politica del Black Panther Party

Bruno Walter Renato Toscano

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 293

Il Partito delle Pantere nere, celebre per la difesa in armi della comunità afroamericana dalla violenza della polizia e simbolo del lungo Sessantotto, per molto tempo è stato considerato dai media e dalle autorità statunitensi al pari di un gruppo terroristico o criminale. Esso fu invece un’organizzazione dalle numerose sfaccettature, capace di mobilitare attivisti contro i paradossi del sistema capitalista statunitense e di denunciare l’emarginazione delle minoranze. Diviso tra istanze rivoluzionarie e riformiste, il Black Panther Party cambiò ideologia senza soluzione di continuità, adattandosi a scenari politici in continua evoluzione. Fu una realtà politica in grado di dialogare con le organizzazioni della nuova sinistra così come con il movimento per i diritti civili e i nazionalisti neri. Il rapporto tra classe, razza e genere si impose così al centro dell’attivismo dell’organizzazione, in quanto fondamento di una rivoluzione sociale che avrebbe dovuto soddisfare i bisogni più profondi degli emarginati in una nazione tuttora divisa dalla linea del colore. Pantere nere, America bianca ripercorre la storia e l’ideologia del Black Panther Party a partire dai suoi protagonisti, facendo ricorso a fonti statunitensi e introducendo nella storiografia italiana un nuovo punto di vista sulla sua formazione e dissoluzione.
23,00 21,85

Indecorose. Sex work e resistenza al governo dello spazio pubblico nella città di Roma

Serena Olcuire

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 236

Questo libro affronta la dimensione spaziale della prostituzione di strada, muovendo da tre considerazioni: la presenza del sex work ci interroga sulla dimensione di genere dello spazio urbano; la rimozione dei corpi delle sex worker dalle strade delle città italiane ci interpella sulla concezione e sul governo dello spazio pubblico e sulla cultura civica urbana attuale che esso esprime; le politiche messe in atto evidenziano il ruolo fondamentale che esso può avere nelle traiettorie di autodeterminazione o marginalizzazione di chi lo vive. Le voci delle diverse soggettività coinvolte – le sex worker, le soggettività trans, le cittadine e i cittadini di alcuni quartieri periferici di Roma – sono messe in dialogo con una ricostruzione delle politiche istituzionali sulla prostituzione in Europa e in Italia, ma anche con una riflessione sulle politiche di costruzione e governo dello spazio urbano attraverso un’ottica di genere, inserendosi così nel filone di studi che mirano a riconoscere la violenza strutturale che lo spazio urbano esercita su chi lo attraversa con un corpo femminile.
20,00 19,00

Illuminazioni etnografiche. Walter Benjamin e l’antropologia

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 204

Figura di intellettuale multiforme, non facilmente classificabile nei nostri rigidi compartimenti disciplinari, Walter Benjamin è stato definito in molti modi: filosofo, critico letterario, storico. Sul filosofo, sul critico e sullo storico sono state scritte migliaia di pagine che ne fanno, giustamente, uno dei pensatori tra i più studiati e commentati. Cosa può allora aggiungere una prospettiva antropologica? Per gli autori del volume è possibile scorgere un’ulteriore dimensione nel pensiero di Benjamin, suggerita della sua notevole affinità e vicinanza con l’antropologia culturale. Benjamin è anche un antropologo culturale, o quantomeno un ottimo compagno di strada per la ricerca antropologica. A partire da questa ipotesi, i contributi raccolti nel volume seguono due strade, strettamente intrecciate tra loro: da un lato esplorano, da un punto di vista storico e teorico, le sorprendenti affinità tra le opere di Benjamin e alcune delle più vivaci esperienze etnografiche e antropologiche; dall’altro, alcuni dei più caratteristici temi e concetti benjaminiani vengono riletti e utilizzati per interpretare il materiale etnografico raccolto su temi come i disastri dovuti al cambiamento climatico, il fenomeno dell’Urbex, le politiche di riqualificazione delle periferie, le difficoltà e il valore del lavoro edile. Riflettere sulla profonda affinità delle ricerche di Benjamin con l’antropologia culturale e mostrare come le costellazioni delle sue idee possano rivelarsi preziose e illuminanti per orientare la riflessione e il discorso etnoantropologico – questo lo scopo dei lavori qui presentati. Contributi di Carlo Capello, Lorenzo D’Angelo, Nicola Martellozzo, Riccardo Montanari, Tommaso Occhialini, Massimo Palma, Laura Raccanelli.
18,00 17,10

Esperienza di cura in migrazione. Forme dell’invisibile e narrazioni possibili: l’orizzonte etnoclinico

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2022

pagine: 197

Quali ascolti si possono offrire all’invisibile che abita la vita di ciascuno e si fa sentire attraverso il malessere? Quali forme di accompagnamento si agiscono nella cura? Il libro attraversa le inquietudini, le sofferenze, gli smarrimenti e le incertezze individuali e collettive che caratterizzano la vita umana. Le esperienze di cura che vengono narrate sorgono dai molteplici posizionamenti che donne e uomini hanno sperimentato nel lavoro d’incontro con l’altro, con sé e con le alterità di cui ognuno è portatore. Le autrici e gli autori raccontano come la costruzione dei saperi e delle forme di cura giungono attraverso processi di disorientamento a volte provocati da spaesamenti, urti, vertigini, sorprese, rifiuti. L’orizzonte etnoclinico, espresso a partire dalle esperienze, predispone a forme di cura in movimento e l’invisibile portato dalle traiettorie di sofferenza viene accolto come spazio che rinnova i confini dei saperi e le relazioni tra dimensioni umane e non umane. L’invisibile è il debito nascosto di ognuno con il dono della vita. In questo doppio invisibile si intrecciano poesia e arte in narrazioni che invitano a essere responsabili delle parole e degli sguardi che costruiamo nella relazione con gli altri e con il mondo. Il libro si rivolge ai professionisti che operano nei servizi sanitari, sociali ed educativi e agli studenti che si preparano al lavoro di cura. Contributi di Maria Livia Alga, Rosanna Cima, Rita Finco, Marion Jacoub, Fulgenzio Rossi, Gabriel Maria Sala, Hamid Salmi, Gloria Selini.
17,00 16,15

Estetica sovversiva. Sulla rappresentazione e gli oggetti culturali

Estetica sovversiva. Sulla rappresentazione e gli oggetti culturali

Luca Martignani

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2022

pagine: 119

I saggi qui raccolti sono dedicati al carattere critico e potenzialmente sovversivo della rappresentazione, inclusa quella artistica e letteraria. Tale carattere lo si può evincere anzitutto dal gesto del creativo, dalla sua capacità di immaginare contro-mondi o di privilegiare la provocazione e l’idea rispetto alla tecnica, come nel caso delle trasformazioni intervenute nell’arte contemporanea. La riflessione di Martignani muove dal significato sociale del dandysmo, attraversa la sottocultura skinhead e propone una ermeneutica degli oggetti attraverso esempi letterari e cinematografici orientati a immaginare mondi diversi da quello esistente, sottoponendo quest’ultimo a critica sul piano socioculturale e politico. Essa si inquadra pertanto nel contesto dell’estetica sociale, non solo per individuare le categorie che operano forme specifiche di dominazione simbolica (come il sesso, la droga, il capitale), ma anche per indicare il modo in cui attribuiamo senso alla realtà. È in questa accezione che il contenuto del testo si può definire sovversivo: analizza in modo critico alcuni scenari sociali da un punto di vista estetico. Lo fa cercando di riconoscere negli aspetti esteriori della cultura e nel valore simbolico degli oggetti gli elementi che sottolineano la critica all’ordine costituito e a specifici tratti delle norme sociali.
10,00

Hannah Arendt. La politica tra crisi e rivoluzione

Richard J. Bernstein

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2022

pagine: 129

Perché leggere Hannah Arendt oggi? Perché, sostiene Bernstein, le sue penetranti intuizioni ci aiutano a pensare sia all’oscurità dei nostri tempi che alle fonti di illuminazione. In questo suo agile e acuto lavoro il filosofo statunitense ne esplora il pensiero sull’apolidia, i rifugiati e il diritto ad avere diritti; la banalità del male e le complesse relazioni tra verità, menzogna, potere e violenza; la tradizione dello spirito rivoluzionario e l’urgenza che ciascuno di noi si assuma la responsabilità della propria vita politica. Senza risparmiare critiche agli aspetti più controversi dell’opera di Arendt, Bernstein le attribuisce un duplice merito: da un lato, quello di aver riconosciuto i molteplici sintomi di una radicale crisi della politica moderna, anche per quanto riguarda le sue aspirazioni democratiche; dall’altro, quello di aver seguito con grande originalità teorica le tracce di una tradizione alternativa, producendo “una delle analisi più raffinate e suggestive della politica partecipativa”, che integra “i concetti di dibattito, pluralità, isonomia, concreta libertà pubblica, felicità pubblica, potere comune”. Per queste vie, Arendt solleva nuove domande ed elabora categorie inedite, associando alla critica della modernità la riflessione sul senso e sulla dignità di una politica aperta allo “spirito rivoluzionario” e alla possibilità di “dare inizio a qualcosa di nuovo”.
11,00 10,45

Il rischio di «fare pasticci». Un'analisi dei metaloghi di Gregory Bateson

Il rischio di «fare pasticci». Un'analisi dei metaloghi di Gregory Bateson

Viola Brancatella

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2022

pagine: 115

I metaloghi di Gregory Bateson sono dialoghi tra un padre e una figlia immaginaria, per alcuni aspetti ispirati ai celebri dialoghi socratici, dove assume un particolare valore il modo in cui le idee sono connesse tra loro. Sono spazi di apprendimento, ragionamento e confronto con i quali l'autore spiega la sua complessa epistemologia, procedendo con un incedere vago e al contempo rigoroso. Nel metalogo ciò che conta non è soltanto il contenuto della conversazione, ma anche e soprattutto la struttura e l'andamento del dialogo, il modo di ragionare e la continua messa in discussione dei presupposti. Il metalogo è ricorsivo, si espande e torna su se stesso sempre in modo diverso, arricchito da nuove parentesi che si aprono, da aneddoti, esempi, punti di domanda sospesi... Questo libro, partendo proprio dai sette metaloghi pubblicati in Verso un'ecologia della mente, attraversa in modo circolare tutti i temi cari a Bateson: l'epistemologia, la cibernetica, il costruttivismo, l'antropologia, il linguaggio metaforico ed ecologico, la comunicazione, la teoria dei tipi logici, il paradosso, il sogno, l'estetica, il sacro, la religione. "Direi che, con naturalezza, e senza forzature programmatiche, questa studiosa scrive di Bateson nello stile di pensiero — se non di scrittura — di Bateson. Del resto l'essenza delle opere di Bateson, il suo contenuto, non è scindibile dalla forma" (Dalla Prefazione di Rosalba Conserva).
10,00

Connessioni ecologiche. Per una politica della rigenerazione: leggendo Haraway, Stengers e Latour

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2022

pagine: 159

L'ecologia politica è un campo di studi che negli ultimi cinquant'anni ha politicizzato in molti modi l'impatto della produzione e riproduzione umana sull'ambiente. Negli ultimi anni una serie di prospettive emergenti, all'intersezione tra antropologia culturale, geografia, filosofia della scienza, sociologia dell'ambiente, science and technology studies ed environmental humanities, stanno sviluppando una comprensione dell'ecologia politica oltre la moderna divisione tra società e ambiente. In questo dibattito i lavori di Haraway, Stengers e Latour forniscono un contributo fondamentale per dare corpo a un pensiero in grado di evidenziare l'interconnes-sione di umani, animali, piante e mondi geofisici, così come l'intreccio di ecosistemi, tecnologie, istituzioni e culture. Mentre la prospettiva ambientale si concentra principalmente sulla natura non umana, il pensiero ecologico che emerge da queste traiettorie comprende la complessa rete che lega insieme umani, non umani e sistemi planetari. A partire da Haraway, Stengers e Latour, le riflessioni raccolte in questo volume si interrogano su cosa possa significare costruire connessioni "in/appropriate" a partire dalle esperienze e della narrazioni femministe, sul nesso tecnoscienza, biologia e futuri possibili, sulla criticità dei nostri ecosistemi, su vizi e virtù della postcritica, sui concetti di Gaia e cosmopolitica. La lettura di Haraway, Stengers e Latour è qui esplicitamente messa in relazione con una tensione politica che ci aiuta non solo a comprendere, ma ad agire nel nostro presente. Il volume si chiude con un testo della stessa Stengers, inedito nella nostra lingua. Contributi di Mirko Alagna, Angela Balzano, Michele Bandiera, Nicola Capone, Carlotta Cossutta, Francesco Di Maio, Enrico Milazzo, Gilberto Pierazzuoli, Miriam Tola, Elisa Virgili.
14,00 13,30

Il rischio di «fare pasticci». Un'analisi dei metaloghi di Gregory Bateson

Il rischio di «fare pasticci». Un'analisi dei metaloghi di Gregory Bateson

Viola Brancatella

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2022

pagine: 120

I metaloghi di Gregory Bateson sono dialoghi tra un padre e una figlia immaginaria, per alcuni aspetti ispirati ai celebri dialoghi socratici, dove assume un particolare valore il modo in cui le idee sono connesse tra loro. Sono spazi di apprendimento, ragionamento e confronto con i quali l'autore spiega la sua complessa epistemologia, procedendo con un incedere vago e al contempo rigoroso. Nel metalogo ciò che conta non è soltanto il contenuto della conversazione, ma anche e soprattutto la struttura e l'andamento del dialogo, il modo di ragionare e la continua messa in discussione dei presupposti. Il metalogo è ricorsivo, si espande e torna su se stesso sempre in modo diverso, arricchito da nuove parentesi che si aprono, da aneddoti, esempi, punti di domanda sospesi... Questo libro, partendo proprio dai sette metaloghí pubblicati in Verso un'ecologia della mente, attraversa in modo circolare tutti i temi cari a Bateson: l'epistemologia, la cibernetica, il costruttivismo, l'antropologia, il linguaggio metaforico ed eco-logico, la comunicazione, la teoria dei tipi logici, il paradosso, il sogno, l'estetica, il sacro, la religione. "Direi che, con naturalezza, e senza forzature programmatiche, questa studiosa scrive di Bateson nello stile di pensiero — se non di scrittura — di Bateson. Del resto l'essenza delle opere di Bateson, il suo contenuto, non è scindibile dalla forma" (Dalla Prefazione di Rosalba Conserva).
10,00

Diritti e comunità plurali. Clinica transculturale e società dell'inclusione

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2022

pagine: 172

I saggi raccolti in questo volume mirano a rispondere a un interrogativo preciso: quali politiche per l'inclusione adottare con lo scopo di promuovere la realizzazione di una nuova società? L'Italia è diventata un paese multiculturale sin dalla fine degli anni Settanta, ma non ha ancora definito con chiarezza se e quali politiche multiculturali intenda assumere. In tale contesto gli scritti di questo volume si propongono di affrontare i nodi teorici e i risvolti operativi delle politiche italiane in materia di migrazione nella prospettiva della clinica transculturale. I saggi analizzano infatti il significato dei concetti fondamentali che sono o dovrebbero essere alla base delle politiche migratorie: il multiculturalismo tra universalismo e relativismo, l'integrazione o l'assimilazione, la multidimensionalità degli interventi (l'aspetto intrapsichico, la dimensione intersoggettiva e quella trans-soggettiva), la percezione del sistema dei diritti da parte delle persone migranti, la loro volontà o il loro rifiuto di integrarsi. La prospettiva etno-psichiatrica ed etno-psicoanalitica guida la lettura di questi processi articolandosi in modo complementare con altre prospettive interpretative, come quella giuridica e quella istituzionale, per tentare di comprendere la complessità delle politiche e dei processi che stiamo attualmente vivendo. Sulla base di queste premesse gli autori del volume mirano a riconsiderare l'organizzazione delle nostre forme di inclusione e di organizzazione dei servizi e a ripensare le modalità dei fondamentali processi di formazione dei funzionari pubblici, degli insegnanti e degli operatori dei servizi. Contributi di Erika Agresti, Patrizia Brunori, Filomena Cullo, Gustavo Gozzi, Nadia Hadjeb, Arezki Hamidi, Danila Indirli, Alessandra Inglese, Carmela Italiano, Susanna Liberatore, Renata Alexandre Lins, Ali Tanveer, Nazzarena Zorzella.
15,00 14,25

La critica istituzionale. Il nome e la cosa

Stefano Taccone

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2022

pagine: 144

13,00 12,35

Orizzonti di transito. L’opera di Jhumpa Lahiri tra l’Italia e gli Stati Uniti

Raffaella Malandrino

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2022

pagine: 135

Questo libro intende fornire un aggiornamento critico sull’opera di Jhumpa Lahiri, autrice statunitense di origine indiana e una delle maggiori voci letterarie americane contemporanee, la cui recente traiettoria creativa si arricchisce dell’esperienza di apprendimento della lingua italiana e dal contatto con la realtà vissuta dell’Italia, nonché da un crescente impegno intellettuale teso a rivitalizzare il repertorio culturale statunitense attraverso le dinamiche della traduzione. Snodandosi da un percorso di apprendistato volto a mobilitare una più libera e svincolata dimensione creativa rispetto a quella indiana-americana della narrativa precedente, le opere italofone si consustanziano nell’esercizio della scrittura e dei trapassi linguistici, dando vita a un soggetto autobiografico o pseudoautobiografico femminile il cui estraniamento e sradicamento, sia a livello intra-narrativo che meta-testuale, getta luci e ombre sullo scenario culturale e letterario globale. Attraverso ‘analisi della struttura e del ritmo compositivo dei racconti e dei romanzi diasporici e della produzione narrativa italiana di Jhumpa Lahiri – ricchissima di riverberi letterari colti sia dalla formazione statunitense che dalla tradizione filosofica indiana – si offre una lettura sottile e articolata, tesa a relazionarsi quanto più responsabilmente alla dimensione estetico-politica delle sue opere: alle coordinate spaziali e culturali della diaspora indiana-americana e alle questioni identitarie della seconda generazione; al modo in cui queste sono declinate in termini di gender e sessualità; agli orizzonti della traduzione e del dialogo transculturale che sottoscrivono la migrazione dei suoi testi.
13,00 12,35

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