Racconti
Selenide
Marta Cristofanini
Libro: Libro in brossura
editore: Racconti
anno edizione: 2025
pagine: 324
Luna è coraggiosa, comprensiva, curiosa. Ma Luna è anche fuggevole, volatile, impalpabile. La sua identità è come la luce di un elettrone: più la guardiamo e meno sapremmo dire dove si trovi o dove sia diretta. Nondimeno Luna esiste, è esistita, modificando la vita delle persone che le sono state vicine o di chi semplicemente le è passato accanto. Quando la protagonista di un romanzo si riscopre centro riverberante di un’orbita di vicende, quel romanzo può trasformarsi orgogliosamente in una raccolta di racconti – magari una delle più coese, organiche e originali che siano state scritte in italiano da un’esordiente. Al ritmo di un ciclo lunare, con un tratto ricchissimo di sfumature capace di evocare e suggerire intere galassie emotive, Marta Cristofanini ci racconta Luna attraverso le vite passate e future, possibili e impossibili, delle persone che per desiderio, caso o necessità le hanno gravitato attorno. La famiglia, costretta a contemplare i suoi enigmi e ad accettarne le conseguenze. Le amiche di infanzia, che ritualmente si ritrovano a ricordare il suo sottrarsi. Le compagne d’università, che fugacemente ne hanno osservato la scia e lo scintillio, come di una cometa destinata a tornare solo in una prossima vita. In un momento storico di incessante e maldestra ostentazione dell’io, Selenide torna a scandagliare quello che Flannery O’Connor avrebbe chiamato il «mistero della personalità», obbligando lettori e lettrici a cercarsi fuori, nella vita che siamo nella vita degli altri.
Rainbow rainbow
Lydi Concklin
Libro: Libro in brossura
editore: Racconti
anno edizione: 2024
pagine: 256
Rainbow Rainbow è il nome di un duetto immaginario che un’adolescente insicura e curiosa avrebbe messo in piedi se solo il cielo fosse stato più terso. «Alle ragazze bastava sentirle suonare per diventare lesbiche», e magari non ci sarebbe stato bisogno di costruire bugie per potersi conoscere e amare liberamente. Le storie di Lydi Conklin suonano la stessa musica, note di speranza e illusione, come amuleti da portare sempre in tasca per ricordarci fino a che punto è necessario denudarsi per riuscire a toccare il nostro vero sé. Come succede a Coco, una bambina chiamata a mettere in discussione la propria sessualità dopo che la maestra le chiede di indossare un costume da matriarca per una recita scolastica. Oppure a Leigh, una vignettista di successo che per tenere assieme la propria relazione valuta l’idea di dare alla compagna il figlio che desiderava da tempo. O ancora a Lillia, una quarantenne che per trovare il coraggio di affrontare la propria transizione deciderà di confidarsi col nipote, un giovane influencer forse anche troppo consapevole della propria identità. Valicando e anzi vivendo più di un orizzonte identitario e generazionale, personaggi queer, trans e non-binari provano sulla loro pelle le terribili sfide di quell’elettrico e urticante saliscendi che chiamiamo amore. Colpa e perdono, euforia e disforia, errori ed entusiasmi in cui si ritrova uno spaccato di vita umanissima, futura e presente, al di là di ogni sigla e acronimo: in Rainbow Rainbow troverete tutti i colori dell’arcobaleno e forse qualcuno di più che non abbiamo ancora scoperto.
Il sonnambulo
Stephen Graham Jones
Libro: Libro in brossura
editore: Racconti
anno edizione: 2024
pagine: 144
Junior ha dodici anni quando un’ombra piumata attraversa il corridoio della casa modulare dove lui e il fratello Dino si sono trasferiti con la madre. La sua è una visione fuggevole, sorta sul crinale del sonnambulismo, eppure Junior non ha dubbi: quell’ombra appartiene a suo padre, annegato anni prima in circostanze poco chiare e tornato fra i vivi vestito da danzatore powwow. Qual è il suo scopo, in questo viaggio di ritorno? Il giovane sonnambulo si documenta, ricostruisce la figura paterna, ripercorre i propri passi in cerca di prove tangibili, mappando gli interni di un mondo liminare nei cui interstizi potrebbero rivelarsi e nutrirsi le vere intenzioni del redivivo. Ma se i nativi americani non hanno angeli custodi, quella che lo attenderà non potrà che essere un’altra tipica storia indiana. In un rito di passaggio più spettrale che metaforico, Stephen Graham Jones ragiona ancora sulle radici del rapporto paterno declinandolo sul canone horror e da una prospettiva marginale. Una doppia resa dei conti con il male e con la verità in cui gli spiriti del passato infestano il presente e le decisioni di oggi quelle di ieri. Come a volerci ricordare quel paradosso quotidiano che vede i figli diventare padri e gli squarci di luce squarci di buio.
Proprio quella notte
Tobias Wolff
Libro: Libro in brossura
editore: Racconti
anno edizione: 2024
pagine: 288
Immaginate di essere un critico letterario e che d’improvviso, un giorno che vi trovate in banca all’orario di chiusura, vi piombino addosso dei rapinatori: la vostra vita e quella di chi vi sta vicino è in pericolo, ma voi non riuscite a sentir altro che la sequela di cliché da film che la situazione richiede. Le parole sono importanti per Tobias Wolff e lo saranno ancora di più per quel giornalista, un altro dei suoi protagonisti, che verrà licenziato quando per errore farà pubblicare un necrologio di un ignaro cittadino ancora fra noi. Ma in ballo non ci sono mai soltanto le parole in queste storie: quando un padre si trova a dover salvare la figlia da un cane rabbioso, per esempio, si innesca un meccanismo di riconoscenza e debito che può essere persino più pericoloso delle zanne dell’animale. Oppure potremmo prendere quel racconto in cui un soldato in Vietnam pondera se ammazzare il proprio superiore per evitare una missione suicida al suo amico che ha la lingua troppo lunga e non sa stare al suo posto. Pro e contro da misurare sul piatto della bilancia, come in Proprio quella notte, quando un padre dovrà decidere fra la vita di suo figlio che si è avventurato a curiosare dentro una sala macchine e un treno pieno di persone lanciato a gran velocità su un ponte mobile. Wolff è un maestro nel metterci di fronte alle scelte da prendere e nel rivelarci i sotterfugi di cui ci serviamo per lavarci la coscienza, e come ha scritto Paolo Cognetti, che firma l’introduzione a questo libro: «I racconti di Wolff si interrogano – ci interrogano – su questioni come l’onestà, la responsabilità, il senso del dovere; al loro centro c’è il momento in cui, potendo scegliere, decidiamo se farci avanti o sottrarci, se salvarci la pelle o rischiarla per la pelle di un altro, e quella scelta definisce chi siamo».
Ti piacerà quando ci arrivi
Elizabeth Taylor
Libro: Libro in brossura
editore: Racconti
anno edizione: 2024
pagine: 288
Piccole gelosie che montano fino a far scricchiolare matrimoni all’apparenza inossidabili, figli che non arrivano e scappatelle in camere d’albergo fatiscenti, e ancora, incontri mancati dopo giornate passate ad attendere mentre il Tamigi esonda e nottate in bianco a orecchiare cosa succede nella stanza accanto quando ci si dovrebbe godere la propria luna di miele. Le storie di Elizabeth Taylor sono così: una continua ed elusiva ricerca di una felicità possibile. Tutti questi racconti ci parlano delle prerogative dell’amore, fra uomini devoti perlopiù al lavoro e donne «infelici ma mai passive», animate da uno spirito che ancora oggi ce le rende vicine e sorelle. Questa raccolta del meglio delle sue storie curata e tradotta da Paola Moretti ci porta dritti dentro alle mura domestiche e nei segreti dell’alcova, davanti al bancone di pub che hanno visto tempi migliori e nella provincia inglese pettegola e immutabile, facendoci leggere una scrittrice che ha dato voce ai pensieri più sussurrati e ha messo a nudo imbarazzi e slanci di generazioni di uomini e donne.
Mostri meno noti del ventunesimo secolo
Kim Fu
Libro: Libro in brossura
editore: Racconti
anno edizione: 2024
pagine: 280
Il mondo che viviamo è infestato da creature spaventose, per Kim Fu, e in "Mostri meno noti del XXI secolo" ce le mostra in tutte le sfaccettature. Vincitore del Pacific Northwest Book Award, fra i migliori libri del 2022 per Time, Book Riot e altri ancora, la raccolta di racconti dell’autrice nata in Canada da genitori cinesi rappresenta la realtà che ci circonda in chiave Black Mirror. Da quando l’essere umano ha dovuto ridimensionarsi di fronte a tecnologie più indomabili di Frankenstein, a cambiamenti troppo grandi e repentini, alla minaccia di un’estinzione, la letteratura si è ritrovata infestata da mostri sempre più famigerati. Il futuro sa però insinuarsi anche in modo surrettizio. Chi sono i mostri meno noti del secolo in cui viviamo? I mostri di Kim Fu ci appaiono come deformati in uno specchio del domani, e se ci siamo ormai resi conto che al potenziamento delle tecnologie non corrisponderà alcun miglioramento di chi ne usufruisce, nelle mostruosità dei loro volti è un diverso «segno dell’età» quello che traspare: il futuro è in realtà un megafono. I mondi virtuali, le simulazioni, le piattaforme social, ma anche gli ambienti lavorativi, i nuovi modi di vivere la coppia, non fanno che amplificare le nostre vibrazioni più profonde – fobie, ansie e ossessioni tipiche di un mondo non più a misura d’umano ma di sovrumano, dove nel super non c’è solo il nuovo, ma quanto di più recondito portato all’eccesso, messo radicalmente a nudo. Cosa ci aspetta? Una stampante 3d per recuperare i nostri corpi deceduti; perfetta per uccidere il proprio partner dopo un litigio. Un cubo per controllare il tempo; e non è detto che serva solo a ringiovanire. La possibilità di rivivere momenti persi con i nostri cari; ma a quale prezzo? Forse non serve prepararsi al peggio, piuttosto ci converrà scoprire chi siamo e siamo sempre stati.
Potendo, li avrei salvati. Tutti i racconti
Leonard Michaels
Libro: Libro in brossura
editore: Racconti
anno edizione: 2023
pagine: 590
È stato detto che Leonard Michaels (New York, 1933 – Berkeley, 2003) «non ha scritto una sola frase noiosa in tutta la sua carriera». Figlio di un barbiere polacco che aveva studiato da rabbino prima di fuggire assieme alla moglie dal Vecchio Mondo per trovare rifugio nel Lower East Side, il piccolo Leonard parla esclusivamente yiddish fino ai cinque anni, quando incomincia a frequentare la scuola e a familiarizzare con ciò che esiste al di fuori dell’appartamento in cui è confinato per via delle frequenti malattie. L’esordio arriverà nel 1969 con Going Places, una raccolta di racconti che esce lo stesso anno di Il lamento di Portnoy di Philip Roth. Entrambi gli scrittori hanno 36 anni e sono al debutto, entrambi i libri riceveranno grandi encomi ma, al contrario del prolifico Roth, Michaels farà passare sei anni prima di tornare sulle scene con un’altra raccolta, intitolata I Would Have Saved Them If I Could. Altri elogi e poi di nuovo un lungo silenzio. Quando gli chiederanno perché aspettare 47 anni per pubblicare il suo primo romanzo, lo scrittore newyorchese risponderà così: «Mi consideravo un artista serio. La short story mi pareva molto più profonda e seria del romanzo, per questo la preferivo. Quando si scrive un racconto non sono permessi errori. È una forma pura, magica». I romanzi alla fine saranno due: Il club degli uomini (Einaudi), che sarebbe diventato anche un discusso film con Harvey Keitel e Roy Scheider, e Sylvia (Adelphi), ispirato al suo primo matrimonio culminato col suicidio della moglie. Che il tratto davvero unico di Michaels sia proprio quella lingua così influenzata dal retaggio yiddish sono in molti a sostenerlo ed è difficile non accorgersene leggendo le storie del posato matematico Nachman, un uomo che sembra aver avuto sempre e solo il cognome per definirlo, oppure seguendo le peripezie sessuali e sentimentali dell’alter ego dello scrittore, quel Phillip Liebowitz che si muove per Manhattan al febbrile ritmo della città, imbucandosi alle feste o tentando di prendere la metropolitana nudo dopo essere stato beccato in flagrante. Uomini fatti di parole alle prese col mistero indecifrabile ed elusivo del femminile e con l’ultimo, inevitabile spoiler, quello di un finale annunciato. «Gli scrittori muoiono due volte, prima nel corpo, poi nelle opere, eppure tirano fuori un libro dopo l’altro, come pavoni che fanno la ruota, uno splendido lampo di colore presto trascinato di nuovo nella polvere» appunta Leonard Michaels nel suo Taccuino, uno dei trentotto racconti che appaiono per la prima volta in italiano nella traduzione di Luca Briasco e Roberto Serrai in questa raccolta definitiva. Un testamento che ci permette di scoprire un autore degno di stare tra i più grandi del Novecento americano.
Cuori perduti. Storie di fantasmi
M. R. James
Libro: Libro in brossura
editore: Racconti
anno edizione: 2023
pagine: 361
Contea del Lincolnshire, esterno notte, giardino di un alto casolare in tipico mattonato rosso. Un giovane orfano sta leggendo il Crusoe quando al centro della sua finestra, illuminate dalla luna piena e introdotte da strani ululati, due figure diafane si approssimano alla vista dei vivi. Sono due ragazzini laceri ed emaciati, segnati a sinistra del petto da uno squarcio nero e profondo: «cuori perduti» come lui, vittime di una follia disumana, custodi un passato indicibile e portavoce di un peccato che sembra riaffiorare solo per rivendicare il suo pegno. A farne le spese sarà lo stesso padrone di casa che così caritatevolmente aveva deciso di ospitare il giovane. Lo ritroveremo inerte sulla sedia del suo studio, la testa piegata all’indietro, gli occhi iniettati di terrore e un urlo strozzato in gola. A spiegare l’impossibile – «una volta raggiunta l’età giusta per comprenderli» – alcuni documenti rinvenuti sulla sua scrivania... Non sono molti gli scrittori che possono vantare una presa talmente forte sui propri mezzi narrativi da poter battezzare un vero e proprio genere a parte. Eppure nella loro continua rimodulazione degli elementi fantastici è proprio questo che fanno le celebri antiquarian ghost stories di M.R. James: attestare l’episodico ritorno, tanto insolito quanto immancabile, di quell’abisso mostruoso e irrazionale che striscia, si annida, e forse fonda la nostra stessa quotidianità di «moderni». Non è un caso che molti dei suoi protagonisti siano accademici, spiriti «inclini alla filosofia», frequentatori di antichi tomi e scaffali di biblioteche, sempre in bilico, evidentemente, sul crinale magico spalancato dalla parola, soprattutto degli antichi. Il passato che cerchiamo di fuggire e dimenticare è però sulle tracce di noi tutti e può incarnarsi dove vuole: trattati religiosi, tesori nascosti, fischietti di bronzo di matrice templare, illustrazioni che prendono vita, frassini stregati – persino nello spazio vuoto a metà fra due stanze, lì dove nascono il brivido sinistro e lo strillo tipico del sentimento eerie. In quest’epoca prodotta dal disincanto è forse un bene che i racconti di Cuori perduti tornino a far paura. Anzi, chissà che fra le pieghe di questo universo scomparso e spaventoso non possa palesarsi qualcosa di ancora più inaspettato: la nostalgia.
Il ladro in caserma
Tobias Wolff
Libro: Libro in brossura
editore: Racconti
anno edizione: 2023
pagine: 114
"Il ladro in caserma", la novella che valse a Tobias Wolff il PEN/Faulkner Award e qui introdotta da Marco Peano, mette in scena un racconto epico in cui il prezzo da pagare per un errore commesso da ragazzi rischia di essere incalcolabile. È l’estate del 1968 e al Fort Bragg, in North Carolina, ci sono tre nuove reclute ad affrontare il duro e a tratti assurdo addestramento da paracadutisti. La partenza per il Vietnam è vicina e le manifestazioni contro la guerra di quegli anni rimangono fuori e lontane dal microcosmo della caserma. Philip Bishop si lascia alle spalle Seattle e una storia familiare travagliata. Insieme a lui ci sono Hubbart e Lewis, anche loro matricole di questa scuola di preparazione alla guerra che diventa presto scuola di vita. Il Quattro luglio presidiano insieme un deposito di munizioni arrivando a compiere gesti avventati e ai limiti dell’insensatezza: ne nasce un rapporto quasi simile all’amicizia. Uno dei tre, però, è un ladro: piccoli furti giovanili, forse; o forse gesti disperati che lo portano a scontrarsi con la propria natura. In un centinaio di pagine, Wolff costruisce una struttura narrativa fatta di punti di vista diversi, di dettagli apparentemente insignificanti, di verità e bugie che uno dei tre protagonisti sta tessendo ai danni del lettore. Chi è che ruba in caserma? Chi sta mentendo e chi racconta la verità? Introduzione di Marco Peano.
Il letto di pietra
Margaret Atwood
Libro: Libro in brossura
editore: Racconti
anno edizione: 2023
pagine: 300
Verna è quella che definiremmo una vedova seriale. Tutti i suoi precedenti quattro mariti sono morti per «cause naturali» e dopo l’ultima dipartita si sta concedendo una riposante crociera nell’Artico. Sennonché sulla stessa nave incontra un signore che assomiglia proprio a Bob, il rubacuori, la stella del football che l’ha portata al ballo del liceo umiliandola davanti a tutti. Magari anche a Bob farebbe bene un po’ di natura. Antiche punizioni e donne in cerca di vendetta sembrano rincorrersi in queste storie. Prendiamo Constance, che da giovane nel suo giro di poeti velleitari veniva derisa perché perdeva tempo a scrivere romanzi fantasy fra cappe e spade, gnomi e streghe. Oggi è diventata famosissima e ha rinchiuso nelle pagine dei suoi libri tutti quelli che le hanno arrecato dei torti. E ce ne sono, li conosceremo meglio sotto forma di fantasmi del passato o dame nere. Così come faremo la conoscenza di donne scambiate per vampire e perseguitate dai superstiziosi abitanti di un villaggio, di sposini morti stecchiti dentro un container vinto all’asta e persino di una circe reincarnata in una adorabile cagnolina dall’attitudine fin troppo protettiva. Nessuno di questi racconti, a ben guardare, si esaurisce nella dimensione mondana, c’è sempre un portale che ci fa accedere a un luogo più segreto e appartato, in cui possiamo dialogare con un marito che non c’è più oppure paventare, in un crescendo di paranoia, un assedio di giovani alla casa di riposo dove stiamo trascorrendo i nostri ultimi anni. Con Il letto di pietra, Margaret Atwood firma la sua raccolta più immaginifica, combinando folklore e realismo, e dando ulteriore prova della sua visionaria capacità di anticipare le tendenze e gli eventi del mondo che verrà.
Mangime in compresse per pesci tropicali
Alice Sivo
Libro: Libro in brossura
editore: Racconti
anno edizione: 2023
pagine: 164
Alice Sivo ha allestito un sorprendente libro-acquario, in cui tutti i personaggi nuotano come pesci dentro un piccolo mondo di alghe finte e conchiglie, e anche noi lettori ci ritroviamo a guardare in alto in attesa del nostro mangime in compresse. Bruno e tutti gli altri protagonisti di queste pagine sembrano arenati in un presente eterno, dove il reale è fantastico e viceversa, e dove anche gli oggetti inanimati e gli animali, pesci compresi, possono dire la loro e cambiare il corso degli eventi. E così basta davvero un nonnulla, il numero di un interno rovesciato, un’abitazione e una vita che sembra la nostra ma appartiene a qualcun altro, a precipitarci in uno strano universo che assomiglia tanto al nostro ma in cui può capitare di sentire il lamento di una lampadina che sta per spegnersi oppure assistere voyeuristicamente e dalla prospettiva di una casa alla devastazione compiuta da un ladro. C’è forse qualcuno, una specie di ingannevole Super-io freudiano, che sta scrivendo i destini e incrociando le traiettorie dei protagonisti di questa storia?
Tutti i nostri premi
Libro
editore: Racconti
anno edizione: 2023
pagine: 351
Delusi dall’ultimo libro che avete acquistato e letto dopo che aveva vinto l’ennesimo premio? Non capite perché abbiano dato il Nobel per la letteratura proprio a quello scrittore mai sentito prima? Niente paura, ora potrete rifarvi la bocca con Tutti i nostri premi, un’antologia in cui gli scrittori finalmente ci dicono tutta ma proprio tutta la verità sul mondo dei premi. Con racconti di Veronica Raimo, Giulio Mozzi, Vargas, Gilda Policastro, Alessandro Gori, Stella Poli, Ugo Cornia, Valentina Maini, Valerio Lundini, Carolina Cavalli, Emanuele Martino, Marco Rossari, Matteo Marchesini, Paola Moretti, Giordano Tedoldi, Luca Pisapia, Federica Sabelli, Francesco Pacifico, Luca Ricci, Domitilla Pirro, Michele Masneri, Gian Marco Griffi, Saverio Raimondo. Hai voglia a dire che i premi non contano. Di solito chi dice così è perché non li vince. Che siano Oscar o Palloni d’oro, Pulitzer o riconoscimenti alla carriera, davvero i premi sono soltanto «ciambelle di salvataggio lanciate a qualcuno che ha già raggiunto la riva» come sostenne George Bernard Shaw rifiutando i soldi del Nobel? Chi legge e scrive libri sa che alcuni premi possono proiettare un romanzo dritto in classifica, altri invece fanno solo curriculum e di soldi nemmeno a parlarne, ma la maggior parte li devi andare a ritirare in oscuri paesi appenninici dove comunque arrivi sempre secondo dietro la celebrità locale. Qui, dall’alto dei loro scranni, giurie di inossidabili carampane e venerati maestri decretano l’ingresso o l’esclusione dal grande olimpo della letteratura commuovendosi per due metafore neanche fossero gli occhi oceanici di Miss Cotonella a Salsomaggiore Terme. E gli scrittori? Come in tutte le discipline ci sono gli specialisti, i vincitori di allori seriali, ma anche chi non ci si avvicina nemmeno di striscio, chi affetta noncuranza e chi briga dietro le quinte. Per saperne di più bisogna leggere questo libro, in cui autori pluri e mai premiati si tolgono tutti i sassolini e talvolta qualche macigno dalle scarpe, svelano gli altarini e gli scheletri nell’armadio, ma soprattutto ci regalano dei racconti che davvero meriterebbero un qualche trofeo. In attesa che voi lettori scegliate il migliore, noi ci portiamo avanti e brindiamo «alla salute del vincitore, con un bicchierino pieno di livore».