Silele

L'immagine di un fiore, associato all'anima che parla e si scopre aprendosi al lettore, fa emergere nel lettore stesso rispetto per l'intensità che affiora lentamente attraverso i ricordi. Quasi sembrano odorare la vita, le emozioni, gli intenti e gli aneliti che sbocciano dalle parole… e il lettore si immerge inebriato nell'immagine del fiore o dell'anima che sembra di vedere tra le lettere.

"In questa città c'è un pluriomicida che uccide a sangue freddo, un criminale astuto, imprevedibile e assai pericoloso. Deve conoscere molto bene la città, perché non ne sbaglia una. È qualcuno che vive a Pavia, che la frequenta, qualcuno che ce l'ha a morte con le persone problematiche" pensava. Un abile maresciallo e i suoi due collaboratori, un giovane e scaltro imprenditore, una avvenente ragazza dell'est, un operatore ecologico e le sue angosce, un giornalista e i suoi ricordi, sono solo alcuni dei personaggi di questo giallo piacevole e sorprendente dedicato a Pavia, alla sua gente e a tutti coloro che amano il piacere della lettura.

Era curioso di leggere i giornali e vedere come erano state filtrate le notizie. Non dovette attendere molto. Non solo quelli locali ma pure i nazionali la riportavano in prima pagina con un titolo pressappoco uguale per tutti. Il serial killer della Via Francigena Pavese La Via Francigena si macchia di sangue. Un astuto omicida colpisce nei luoghi frequentati dai pellegrini: Vercelli, Palestro, Robbio, Mortara… e infine Pavia. Un intreccio di storie, percorsi e persone che si tinge di giallo fino all’epilogo.

Lo struzzo Amedeo ama suonare e cantare. Il suo sogno? Diventare una star! Avere successo! Ma è molto insicuro, si vede troppo brutto con quel neo sul becco. Pensa che tutti possano ridere di lui. Un bel giorno però... Età di lettura: da 7 anni.

Quanti motivi ci sono per tifare la tua squadra del cuore? Ecco 50 motivi + 1 quello che scriverai tu su questo grazioso libricino del cuore.

Un racconto sulla nascita delle tartarughe Caretta Caretta. Un’avventura nella quale il rapporto tra Daniele e il papà Nicola diventa speciale.

2In questo racconto “La bambina azzurra”, che completa la trilogia di libri per ragazzi dedicati alle storie dell’Altopiano Selvino Aviatico, Aurora Cantini riesce a trattare con delicatezza e sensibilità i problemi, purtroppo ancora attuali, dell’accoglienza e dell’inclusione. Ci porta indietro nel tempo, narrando una bellissima storia di profonda amicizia tra due bambine che si sviluppa nell’antico, e ormai scomparso, borgo di Predale (Altopiano di Aviatico, Orobie bergamasche). La purezza d’animo e il grande cuore di Irene hanno la meglio sui pregiudizi e sui preconcetti che colpiscono una bimba appena arrivata nel borgo, (una piccola zingara gitana sorda dalla nascita senza la possibilità di imparare a parlare) inizialmente respinta dagli abitanti in quanto diversa e, quindi, percepita pericolosa per tutti. La storia narrata risulta particolarmente coinvolgente e invita a riflettere su come la diversità vada sempre considerata un’opportunità e non una forma di inferiorità, su come una corretta inclusione permetta al soggetto “accolto” di ricevere dal gruppo e a sua volta di arricchire il gruppo stesso." (Dottor Luigi Rubino, Dirigente Scolastico dell’I.C. Villa di Serio). Età di lettura: da 7 anni.

La notte di Halloween non è mai stata così tenebrosa a Prato. I cadaveri di quattro donne, “brutte dentro”, rinvenuti a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro. Un cappello nero a tesa larga, come quello delle streghe, indossato dalle vittime di una mano misteriosa. E poi un diario segreto, la luna premonitrice e la fame di vendetta che corrode le anime. Al nuovo capo della squadra mobile Gentile Brancaleone, inseguito dai fantasmi del passato, spetta il compito di dare la caccia allo spietato serial killer.

A Ponte Annio, piccolo borgo montano della Valle Apuania, le vite di Piero, del fratello Paolo e della loro Osteria del Galletto Nero vengono sconvolte quando la ricerca di un misterioso reperto storico della Seconda Guerra Mondiale porta ad una serie di omicidi. Tra personaggi strampalati, false piste e astute indagini dell’Arma dei Carabinieri, Il Tesoro della Linea Gotica è un giallo misterioso e intricato con un retrogusto di buona cucina, ottimi vini, umorismo e musica d’autore.

Leggere “L’occhio del drago” non è solo seguire le tracce disseminate qua e là di un giallo ben costruito, ma è anche scoprire un territorio ricco di arte e di storia, un territorio che il nostro autore conosce e, soprattutto, ama. È un giallo che rispetta la struttura più accreditata: enigmi da sciogliere, uno sviluppo fatto di indagini, indizi, piste da seguire, alibi da verificare, ipotesi coerenti. Non mancano i colpi di scena, abilmente introdotti dall’autore che lascia serpeggiare fra le righe una buona dose di suspense, realizzata con tecniche di coinvolgimento coerenti, flashback efficaci intesi a caricare di tensione la lettura che procede incalzata verso il finale.

Un bootleg, un disco-pirata con la registrazione di un concerto, proprio come quelli che circolavano un tempo, viene messo in circolazione da una misteriosa etichetta, all’insaputa della band bergamasca che l’ha suonato l’anno prima e che, al momento, si trova senza il suo storico frontman. Alla luce dell’inaspettato successo dell’operazione, il dilemma è: combattere questa cosa o sfruttarla? I quattro musicisti si ritrovano al centro di una vicenda decisamente più grande di loro che li trascina in un incredibile vortice. Continuerà, però, a fare capolino l’inquietante presenza-assenza del loro vecchio cantante.

Una donna di Bordighera è scomparsa, da tre giorni non si hanno più notizie della giovane Edith… “Prima che chi svolge le indagini troverà qualcosa potrebbero passare giorni, settimane, mesi, forse anni, o addirittura non si saprà più nulla, come già accaduto per altre persone scomparse. Ho letto che in Italia ci sono tanti casi simili mai risolti e non posso permettere che Edith entri a far parte di quel triste elenco di persone mai più ritrovate. O peggio ancora, attendere che qualcuno le faccia del male, senza poter intervenire prima. Devo fare qualcosa per lei. Devo cercarla!” pensò.