Vianello Libri

Che il cabaret sia un genere di spettacolo popolare è cosa nota. Le Bronse Querte hanno avvicinato, in oltre trent'anni di attività, un pubblico vastissimo. E non solo per il divertimento, ma anche per l'uso del veneto, un linguaggio che, nel loro caso, ha eliminato ogni barriera sociale e culturale. Abbinato al ritmo tipico del cabaret, sincopato ed esplosivo, quello che caratterizza il fumetto dà vita ad un incontro suggestivo e di grande impatto, moltiplicando l'effetto esilarante di situazioni e battute e stimolando, con la permanenza del segno sulla carta, una riflessione a posteriori che prolunga nel tempo l'ironia racchiusa nei piccoli racconti giocati nel breve spazio tre vignette, resi un una lingua antica ed attuale ad un tempo.

Uno sguardo su di un periodo della storia affollato di volti impossibili da dimenticare. 77 ritratti, ritratti perfetti, ognuno con uno sguardo ed una storia. Icone di quanti hanno lasciato il segno in tre decenni cruciali del '900, nei campi della politica, dell'arte, della musica e del cinema. Santi Visalli si è sempre messo a distanza. Fra la gente. Voleva ciò che vedevano tutti, colto nel modo in cui lo vede uno solo. Ogni fotografia di Visalli è una sorpresa, perché l'unico studio del soggetto, l'unica preparazione alla scena da ritrarre è in ciò che sa, legge, conosce il fotografo; non in una finta intervista, in una posa studiata o in una dichiarazione. Visalli guarda attraverso la lente della cultura del tempo e la sua immagine coglie con esattezza il tempo attraverso la persona. Questo non è un album di celebrità, nonostante il valore di ogni fotografia. Questo è un atlante di storia contemporanea.

Le foto di Giovanni La Scala e di Vittorio Tomassini ci portano in paesi dove la magia degli sguardi e la forza dei colori proiettano uno scenario di vita che si va svelando pagina dopo pagina. Guardando le immagini delle donne dell'India sembra di sentire il fruscio delle loro sete.

Legno d'Epoca espone a Montebelluna quello che è probabilmente il più cospicuo patrimonio ligneo in Europa, gradatamente ordinato in Museo, esposto in spazi dedicati. Una raccolta che il finlandese Panu Kaila, annoverato tra i grandi esperti mondiali del settore, ha definito "Gli Uffizi del legno". Da qui prende le mosse il testo dell'insigne studioso Pier Luigi Bagatin per raccontare la storia del legno, anzi dei legni, nell'arredamento, per descrivere la preziosa raccolta di Montebelluna, per documentare una sequenza di esempi di impiego di legno antico in arredamenti di altissimo livello. Il volume si avvale della prefazione dell'architetto Clara Bertolini Cestari, docente di tecnologia del legno al Politecnico di Torino, e dell'introduzione professor Eugenio Manzato, già direttore del sistema museale di Treviso.

Cambiano i luoghi, le stagioni, i particolari, ma protagonista assoluto è il colore, il colore ad ogni costo, anche quando il paesaggio è completamente immerso nel bianco della neve. La spettacolarità delle fotografie è esaltata dalla qualità di stampa, che felicemente riproduce quanto espresso dalla diapositiva. Il grande formato delle stampe ha fatto il resto. Una sequenza di oltre 100 fotografie accompagnano il lettore attraverso il divenire ed il continuo mutare di atmosfere, luci e colori.

Il volume - diviso in cinque sezioni che raccolgono le opere più significative del fotografo - spazia da un astratto creativo alla fotografia tradizionalmente intesa con un linguaggio personale innovativo, ma sempre coerente e coinvolgente. Un libro per chi ha il culto del bello e che ama l'arte fotografica semplice e nello stesso tempo aristocratica.

Da secoli nella valle dello Zanskar, sull'Himalaya indiano, i monasteri buddisti rappresentano il cardine attorno a cui ruota tutta la comunità. I monaci pregano e lavorano incessantemente, sono in continuo contatto con gli abitanti dei villaggi, curano i malati, concedono benedizioni e, soprattutto, accolgono i bambini tra le mura dei monasteri per garantire loro un'esistenza migliore. La spedizione Himalayan Aid di Kino Obrietan ha visitato in 20 giorni ben 11 di questi punti cardinali del Ladakh, viaggiando ad un'altitudine media di 4000 metri e portando in ogni monastero visitato generi di prima necessità, aiuto medico e, soprattutto, adozioni a distanza per i piccoli monaci. Questo libro è un resoconto fotografico di questa impresa.