Edizioni Alegre: Marxiana
Leggere i Grundrisse. Un viaggio negli appunti di Karl Marx
David Harvey
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2024
pagine: 528
I Grundrisse sono di gran lunga il libro di Marx più interessante e più difficile. Si tratta di una serie di appunti personali in preparazione della stesura de Il Capitale, scritti in modo frenetico in tempi non meno frenetici. È a sé stesso, in parole povere, che Marx si rivolge, in un flusso di coscienza in grado di proiettare su carta possibilità e interrelazioni che potranno o meno rivelarsi importanti per i suoi più ragionati studi successivi. Questo stile lo rende un testo allo stesso tempo eccitante e frustrante, da sempre ostico per i non addetti ai lavori. David Harvey apre un varco nel flusso di pensiero marxiano, per incoraggiare il maggior numero di persone a entrarvi. Non scrive una "guida", non espone la sua personale interpretazione dell'opera: ne accompagna la lettura rimodulandone il linguaggio. Lo studio dei Grundrisse è un viaggio alle fondamenta dell'immaginazione teorica di Marx. Il capitale è analizzato con una prospettiva che ne privilegia i processi, le relazioni, i flussi e le tensioni contraddittorie operanti dentro una totalità che comprende al suo interno i diversi momenti di produzione, consumo, realizzazione, distribuzione e scambio. L'obiettivo è far luce sull'origine dell'alienazione delle persone che lavorano, ma anche sulla loro forza creativa. Pur vivendo oggi un'epoca molto diversa da quella vissuta da Marx, i Grundrisse si rivelano un testo profetico, che illumina molti aspetti del mondo capitalista contemporaneo. Con passaggi che, nonostante la rigorosa impostazione materialistica, esprimono un desiderio di natura utopica, al confine degli stessi limiti materiali e politici.
Black marxism. Genealogia della tradizione radicale nera
Cedric J. Robinson
Libro
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2023
pagine: 800
Con un approccio originale e provocatorio - spaziando dalla storia all'antropologia, dalle scienze politiche alla filosofia, dalla sociologia alla letteratura - questa monumentale ricerca di Cedric Robinson obbliga a riaprire la cassetta degli attrezzi del marxismo, a fare i conti con il suo eurocentrismo e con la sottovalutazione della dimensione strutturale della cultura nella nascita dell'economia politica moderna. Contrariamente alle aspettative di Marx ed Engels, secondo i quali l'avvento della società borghese avrebbe progressivamente razionalizzato i rapporti sociali, il razzismo ha finito per permeare anche le società emerse con il capitalismo, segnando le possibilità stesse di azione politica della classe lavoratrice. Robinson prova ad andare oltre questi limiti ripercorrendo biografie e analisi di pensatori neri come W. E. B. Du Bois, C. L. R. James e Richard Wright, ma la tradizione radicale nera che indaga ha un significato più antropologico che teorico: è il retroterra culturale africano - il vissuto quotidiano, la musica, le forme specifiche di religiosità - ad aver fatto da base per le originali esperienze di resistenza delle popolazioni nere in America e non solo. Robinson identifica così una politica rivoluzionaria proveniente da forme di vita e di pensiero non-occidentali, in grado di coniare concetti come «razzialismo» e «capitalismo razziale» e di estendere l'efficacia analitica delle categorie classiche marxiane.
Toussaint Louverture. La Rivoluzione francese e il problema coloniale
Aimé Césaire
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2022
pagine: 352
Un dramma in tre atti: è così che il Césaire poeta e drammaturgo sceglie di narrare l'indipendenza dalla Francia di Haiti, all'epoca Saint‑Domingue, la prima colonia a essere sottomessa e la prima a liberarsi dal giogo delle potenze europee. Un racconto ibrido, tra saggio storico e opera letteraria, qui tradotto per la prima volta in italiano. Dalla fronda dei ricchi coloni bianchi, passando per la rivolta degli affrancati o nati liberi, arriva fino alla rivoluzione degli schiavi neri guidati da Toussaint Louverture, l'ex schiavo a capo della rivolta di coloro che sono passati alla storia come i giacobini neri. Césaire analizza i rapporti tra Francia e Saint‑Domingue e racconta la presa di coscienza degli schiavi: la libertà non gli sarebbe stata regalata, avrebbero dovuto conquistarla. Appare così la contraddizione borghese della Rivoluzione francese che realizzava democrazia e diritti nella madrepatria fermandosi però al confine - non solo geografico - della linea del colore. La storia di Toussaint Louverture, coi successi e le contraddizioni, il rapporto col potere e le masse, incarna i dilemmi di ogni rivoluzionario. E il moto che portò Saint‑Domingue a essere Haiti mostra l'intersezione tra sfruttamento e oppressioni in cui inserire il grimaldello per scassinare il presente e far nascere una nuova società. È infatti il Césaire marxista a mostrare come i primi due tentativi di ribellione, inciampando su specifici interessi (commerciali per i coloni proprietari di piantagioni; sociali per gli affrancati diventati padroni a loro volta), fossero incapaci di superare le contraddizioni di classe che li fecero fermare a un passo dall'arrivo. Solo la sollevazione degli schiavi neri superò gli interessi particolari facendo sfociare la lotta all'oppressione coloniale nella liberazione espressa dalla parola più agognata: «indipendenza».
Il Capitale alla prova dei tempi. Nuove letture dell'opera di Marx
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2022
pagine: 384
Il Capitale fu messo in commercio per la prima volta, in mille copie, il 14 settembre del 1867. Il prezzo del libro - tre talleri - era elevato: corrispondeva al salario settimanale di un operaio. Eppure non solo è stato uno dei testi che più ha influenzato la storia mondiale ma ancora oggi, di fronte all'ennesima crisi del capitalismo, molti studiosi sono tornati a guardare a Marx, le cui idee erano state troppo frettolosamente messe in disparte dopo la caduta del Muro di Berlino. Nell'ultimo decennio il Capitale ha ricevuto una rinnovata attenzione sia accademica che di pubblico. È stato ristampato in nuove edizioni in tutto il mondo e si è ricominciato a discutere della rilevanza delle sue pagine. Oggi le sue analisi risuonano ancora più forte di quanto non facessero alla sua epoca e il Capitale continua a fornire chiavi interpretative utili a comprendere la natura del capitalismo e le sue trasformazioni. Questo libro contiene i contributi di affermate studiose e studiosi provenienti da molti paesi e svariate discipline che offrono molteplici prospettive e intuizioni critiche sulle principali contraddizioni del capitalismo contemporaneo, mostrando modelli economici e sociali alternativi. Insieme riesaminano i più influenti dibattiti storici sul Capitale e forniscono nuove interpretazioni della massima opera di Marx tramite aspetti e temi raramente associati col Capitale, come il genere, l'ecologia e le società non occidentali. Un'indispensabile risorsa per una comunità accademica sempre più interessata alla riscoperta di Marx oltre il marxismo del ventesimo secolo e per studenti e studiosi interessati alla critica del capitalismo.
Storia della rivoluzione russa
Lev Trotsky
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2017
pagine: 1047
“Storia della Rivoluzione russa" è senza alcun dubbio l’opera più importante di analisi e ricostruzione dell’anno fatale in cui, cento anni fa, entra definitivamente in crisi lo zarismo e si compie la rivoluzione bolscevica. Divisa in due volumi – “La rivoluzione di febbraio” e “La Rivoluzione d’ottobre” – l’opera abbraccia tutto il 1917. Fu scritta tra il 1929 e il 1932 quando l’autore – protagonista principale insieme a Lenin di quei giorni – si trovava già in esilio, perseguitato da Stalin che poi nel 1940 riuscirà ad assassinarlo per mano di un proprio sicario. Una minuziosa ricostruzione storica, con un’analisi materialista delle condizioni sociali che resero possibile l’insurrezione, ma anche senza dubbio il capolavoro letterario di Trotsky, in cui il rivoluzionario russo mostra le proprie capacità stilistiche, dall’uso efficace di immagini e metafore al magistrale uso della lingua nelle ricostruzioni sceniche. Questa nuova edizione esce in cofanetto in due tomi con la prefazione di Enzo Traverso.
Inventare l'ignoto. Testi e corrispondenze sulla Comune a Parigi
Karl Marx, Friedrich Engels
Libro
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2010
pagine: 300
Per la critica della violenza
Walter Benjamin
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2010
pagine: 118
Il saggio Per la critica della violenza, qui presentato in una nuova traduzione con l'originale tedesco a fronte, fu pubblicato da Benjamin nel 1921. Le sue riflessioni incrociano le più diverse correnti politiche presenti nella crisi di Weimar, Sorel e il sindacalismo rivoluzionario da una parte, la critica del diritto e della democrazia svolte dai teorici della rivoluzione conservatrice, dall'altra. Il tentativo benjaminiano non mira ad alcuna sintesi, ma ad una ridislocazione delle più importanti questioni emergenti dalla crisi del diritto in una nuova costellazione, nella quale la critica del diritto viene innescata dall'urto tra la sfera giuridica e quella della giustizia. Poiché la crisi del diritto analizzata in questo saggio è ancora la nostra crisi, il gesto benjaminiano risulta più che mai attuale.
Coscienza di classe e storia. Codismo e dialettica
György Lukács
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2007
pagine: 166
Questo libro fu redatto da Lukács nella metà degli anni Venti, per rispondere alle accuse di "deviazionismo" rispetto alla linea ufficiale del partito comunista, rivoltagli nel contesto della crescente affermazione dello stalinismo. Il saggio di Lukács è preceduto da una introduzione di Slavoj Zizek.