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Edizioni ETS: Mod

L'alfabeto del vero e la modernità di Verga. Con un focus sul «Mastro-Don Gesualdo»

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2024

pagine: 260

Si raccolgono, in questo terzo volume della collana "La modernità letteraria in open access", le voci dei relatori che hanno partecipato ai due convegni dedicati a Giovanni Verga nel centenario della morte, organizzati dall'Università degli Studi del Molise (L'alfabeto del vero. Omaggio a Giovanni Verga nel centenario della morte) e dall'Università degli Studi di Catania (Prospettive sul "Mastro-don Gesualdo"). Il primo convegno ospita contributi di taglio tematico, linguistico-antropologico, intertestuale e intermediale: si discute in esso del delitto d'onore, si traccia un'intrigante "geostoria" dei lupini malavoglieschi, si riconsiderano le strutture della regressione tra popolare e folklore, si attraversa tutta la problematica linguistica del primo romanzo dei vinti, giungendo a questioni relative alla modernità editoriale in rapporto al romanzo, e infine alla rilettura affidata alla sublime impaginazione filmica de "La Terra trema", passando per un'attenta spigolatura della presenza verghiana nelle pagine di Pasolini. Più monografica la struttura del secondo convegno, che attraversa temi cardine del romanzo, ossia quello dell'essere e dell'avere, della banalità della morte, soffermandosi anche sulla prospettiva etica che sottende l'agire del protagonista, con a chiusura un esame puntuale dei dispositivi linguistici della narrazione 'idillica' e uno studio della genesi ed evoluzione redazionale del 'romanzo' di Isabella. Le ricerche e osservazioni degli autori che hanno partecipato alla realizzazione di questo libro restituiscono particolari inediti, suggestioni critiche fondate e aprono nuove prospettive di ricerca.
27,00 25,65

Includere e motivare. Obiettivi e strategie didattiche per la classe d'Italiano

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2022

pagine: 160

La «Mod per la Scuola» ormai da diversi anni si è inserita a pieno titolo nella riflessione intorno alla Didattica della letteratura, con l'intento di approfondire le questioni più urgenti e incalzanti dell'insegnamento e dell'apprendimento: dal canone del Novecento allo sviluppo delle competenze, dalle nuove metodologie alle applicazioni digitali. Ma quando si parla di uso della tecnologia o di didattica tecnologica, la parola chiave deve essere integrazione: la capacità cioè di far dialogare forme di cultura e di conoscenza diverse, stili di apprendimento e metodologie complementari. L'attività didattica si è profondamente trasformata nell'ultimo decennio (in seguito alla pubblicazione delle Linee guida e delle Indicazioni nazionali). Gli autori dei contributi qui raccolti si sono interrogati sulle modalità innovative che hanno investito il mondo scolastico, provando soprattutto a rilanciare, anche a partire da proposte concrete, un approccio motivazionale della letteratura a scuola. L'altro grande tema affrontato nel volume è legato a esigenze divenute cruciali in tempi recenti, come l'inclusione, l'integrazione e l'intercultura: una vera e propria sfida per la scuola e per i docenti, chiamati ad adottare nuove strategie e metodologie didattiche per far dialogare proficuamente culture, religioni e lingue diverse. È nell'arricchimento della possibilità dell'intervento didattico che si inserisce l'insegnante, il quale deve saper utilizzare le tecnologie, ma contemporaneamente avere ben chiaro il suo compito di mediatore di contenuti e metodi: non esiste alcuna app, infatti, che possa sostituirsi alla funzione docente. L'insegnante è chiamato, ancora una volta, a un ruolo irrinunciabile: quello di educare e motivare, mettendo al centro la parola, la letteratura, che può essere, oggi come in passato, una chiave per leggere e riscrivere il mondo.
16,00 15,20

Pasolini e le periferie del mondo

Pasolini e le periferie del mondo

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2017

pagine: 184

Nella storia di Pasolini la nozione di periferia rappresenta il nodo concettuale più persistente e fecondo, capace di produrre un pensiero e un linguaggio sistematicamente innovativi e anticonvenzionali. Dall'esordio poetico nella lingua marginale di Casarsa agli studi sulla poesia popolare, dalla scoperta dell'universo delle borgate a quella del Terzo Mondo vissuto come "unica mia alternativa", dalle dolorose abiure della propria mitologia popolare fino alla cancellazione delle identità che segna il deserto postmodernista di Petrolio, lungo tutto il suo percorso Pasolini risemantizza il concetto stesso di periferia, ribaltando la marginalità in valore, l'alterità in senso. La pregnanza che Pasolini assegna a tale concetto rappresenta uno di quei casi in cui la letteratura fonda un'egemone costruzione discorsiva e culturale: a partire dall'icona pasoliniana della periferia fruttifica nel secondo Novecento una nuova immagine di marginalità sociale e di confinamento spaziale come possibile alterità, verità e significato, quasi un irrinunciabile e pervicace "sogno di una cosa". Non sarà allora casuale che il concetto pasoliniano di periferia arrivi fino al cuore del Pontificato di Papa Francesco, in una significativa convergenza di senso ultimo. Negli interventi che presentiamo studiosi di diverse generazioni ed estrazioni riflettono intorno al concetto pasoliniano di periferia in molteplici accezioni, non solo come luogo antropico e sociale di privilegiata ambientazione letteraria, ma anche nella sua valenza simbolica, come topos del decentrato, del sacro, del diverso, polo di una perenne tensione antagonista. A quarant’anni dalla sua morte, focalizzare le diverse valenze della periferia nell'universo pasoliniano costituisce una preziosa chiave d'accesso, di riconnessione e di interpretazione di un percorso umano, intellettuale e letterario, che così intensamente continua a parlare alla coscienza dei contemporanei.
18,00

Giulio Piccini (Jarro) tra Risorgimento e grande guerra (1849-1915)

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2016

pagine: 262

Questo volume intende offrire per la prima volta uno studio complessivo dell' attività e della sterminata produzione letteraria di Giulio Piccini, meglio noto come Jarro (Volterra, 28 ottobre 1849 - Firenze, 15 febbraio 1915). Editore di testi antichi, giornalista e critico drammatico e musicale, narratore e romanziere proto-giallista, umorista e gastronomo, Piccini fu un erudito e un poligrafo ammirato, tra gli altri, da Gabriele D'Annunzio, Luigi Capuana e Matilde Serao. I suoi poliedrici interessi, che spaziano dal teatro al cinema, dalla storia locale alla cronaca contemporanea, ne fanno non soltanto un testimone, ma anche un interprete acuto e spesso polemico di un'epoca di transizione e dei suoi protagonisti. L'esame di alcune delle principali opere di Jarro, con attenzione specifica rivolta alla loro circolazione, alla lingua e allo stile, nonché ai modelli di riferimento adottati, permette così di comprendere pienamente il valore e il significato del contributo dato da Giulio Piccini al panorama culturale italiano tra la fine dell'Ottocento e il primo Novecento.
25,00 23,75

La funzione Dante e i paradigmi della modernità

La funzione Dante e i paradigmi della modernità

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2016

pagine: 931

"La funzione Dante e i paradigmi della modernità" (Atti del convegno omonimo, tenutosi a Roma dal 10 al 13 giugno 2014, nella sede della LUMSA, che lo ha promosso e organizzato d'intesa con la MOD) affronta un aspetto della fortuna dantesca di solito trascurato o almeno subordinato rispetto alla sterminata bibliografia critica. Invece degli studi che lo riguardano, in questo caso è stata valorizzata la presenza del Sommo Poeta, delle sue opere e dei suoi personaggi, nella narrativa, nella poesia e nelle espressioni artistiche più diverse, dal Settecento ai giorni nostri, senza trascurare la sua diffusione internazionale. Le relazioni principali hanno indagato l'imponente lascito della Commedia nel "vocabolario di base dell'italiano" (Tullio De Mauro), il tema del "dialogo del poeta con i defunti" (Stefano Carrai), il realismo dantesco come "categoria critica per la modernità letteraria" (Sandro Gentili), d'Annunzio e la "dantolatria fra Otto e Novecento" (Annamaria Andreoli), il "mito simbolista" di Matelda, tra Rossetti, Warburg e Pascoli (Marco Antonio Bazzocchi), e quello di "Odisseo, Ulisse, Nessuno" (Enrico Elli), la continuità "Funzione Dante / Funzione Gadda" secondo Contini (Clelia Martignoni), la presenza di "Dante in Ungaretti e in Montale" (Pietro Cataldi) e "L'ermetismo italiano sub specie Dantis" (Daniele Maria Pegorari).
90,00

«Cristo si è fermato a Eboli» di Carlo Levi

«Cristo si è fermato a Eboli» di Carlo Levi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2015

pagine: 224

Apparso nel 1945, esattamente settant'anni fa, nella collana dei "Saggi" di Einaudi, "Cristo si è fermato a Eboli" di Carlo Levi fece scoprire all'Italia e al mondo la civiltà contadina del Mezzogiorno nella sua condizione di miseria e immobilità, ma anche nella ricchezza dei suoi valori e delle sue tradizioni millenarie. Il libro, che riesce a contaminare felicemente generi diversi, ebbe un immediato successo e venne tradotto ben presto in numerose lingue. A quest'opera, considerata unanimemente un classico del Novecento, è stato dedicato il Seminario di studi "Cristo si è fermato a Eboli" di Carlo Levi, organizzato dalla MOD (Società italiana per lo studio della Modernità letteraria) in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università del Salento. Il Seminario, di cui il presente volume raccoglie gli Atti, si è svolto a Lecce nei giorni 14 e 15 febbraio 2013. Nel corso dei lavori, il libro di Levi è stato sottoposto a un attento esame attraverso un approccio pluriprospettico e multidisciplinare (letterario, storico, artistico, antropologico), da cui sono emerse nuove chiavi di lettura e stimolanti proposte ermeneutiche. Ne è venuta fuori così un'immagine nuova del "Cristo", più mossa e dinamica, animata da interne tensioni, che ha preso il posto di interpretazioni un po' troppo unilaterali e ha fatto giustizia di alcuni luoghi comuni.
22,00

Metrica e arte nella poesia di Alfonso Gatto

Metrica e arte nella poesia di Alfonso Gatto

Luigi E. Arrigoni

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2015

pagine: 232

Il saggio indaga approfonditamente gli aspetti metrici della produzione poetica di Alfonso Gatto, dagli esordi giovanili di Isola sino alla postuma Desinenze. Il lavoro rintraccia le ragioni di fondo delle scelte strutturali gattiane nella contaminazione con il mondo delle arti visive. Pittore, critico d'arte, saggista, Gatto elabora una complessa visione estetica, alimentata dal contatto diretto con alcuni fra i più grandi artisti del secolo, come Carlo Carrà, che appronta con il poeta il raffinato esperimento di Venezia. Una tale prospettiva analitica consente al saggio di innovare la consueta metodologia critica con alcune delle suggestioni più proficue dei visual studies, senza però allentare il rigore filologico dell'impianto tradizionale.
19,00

Salvatore di Giacomo. La letteratura e le arti

Salvatore di Giacomo. La letteratura e le arti

Laura Cannavacciuolo

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2014

pagine: 356

Conforme all'orientamento e al gusto di lettura maturati in anni non troppo lontani, il proposito del presente studio è quello di scrutare (si parva licet...) le peculiarità dello scrittore napoletano ragguagliando il piano della sua scrittura in prosa e in versi ai percorsi di una più ampia interrogazione dell'arte - sia pittorica che teatrale o musicale. Trasparirà che il suo complesso laboratorio di forme e linguaggi lo rende a tutti gli effetti una delle personalità più rappresentative del panorama letterario della nuova Italia. Non per nulla il drammaturgo spagnolo Cipriano Rivas Cherif, suo traduttore, ebbe a dire di lui: "l'eminente qualità del suo stile letterario è tale da renderlo grande e universale nel suo apparente particolarismo". Le presenti pagine argomentano d'altronde che di Giacomo raccoglie, sia pure in parte, modelli della tradizione, ma non senza esperire contestualmente altre istanze. Con l'esito che i suoi scritti raggiungono la suddetta universalità letteraria proprio grazie al continuo ricorso a specifiche pratiche di ibridazione tra vari generi e diverse arti. La pubblicazione di alcuni inediti e un'ampia bibliografia delle opere corredano il lavoro.
30,00

La didattica della letteratura nella scuola delle competenze

La didattica della letteratura nella scuola delle competenze

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2014

pagine: 238

Negli anni scorsi è stata realizzata una riforma strutturale del sistema formativo. Le indicazioni nazionali per i nuovi licei e le linee guida per gli istituti tecnici e professionali, che hanno preso il posto dei vecchi programmi scolastici, divenuti ormai completamente anacronistici, sono solo un corollario del nuovo disegno. Negli interventi qui raccolti si affrontano alcune questioni cruciali per la didattica della letteratura, a cominciare dalla definizione delle "competenze" disciplinari e delle procedure più idonee al loro sviluppo e consolidamento. Ma vi si ragiona anche della centralità del lavoro sui testi, dello spazio della filologia testuale nella ricostruzione del processo elaborativo dell'opera letteraria, dei problemi connessi alla "comprensione del testo" e all'arricchimento delle competenze linguistiche dello studente, del carattere inevitabilmente selettivo del "programma" scolastico e dei criteri sulla base dei quali stabilire le priorità, della costruzione di percorsi "canonici" che tenga conto della specificità degli indirizzi di studio, delle interferenze tra letteratura e altre espressioni culturali e delle opportunità che ne scaturiscono sul piano di un apprendimento interdisciplinare, del rapporto, infine, tra letteratura italiana e letterature straniere nel concreto della pratica didattica.
25,00

Sublime e antisublime nella modernità

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2014

pagine: 928

Dal secondo Settecento, il tema del sublime è ben presente nella cultura letteraria e figurativa. Una tragedia, sia reale sia finzionale, infligge di massima tormenti e lacrime. Tuttavia può procurare pure "godimenti" (Vergnügens). Non sempre rubricati come tali, la cultura antica da Aristotele a Lucrezio non li ignorò. Del tutto anomali, sono i godimenti del dolore: secondo i moderni, frutti dell'Erhabene, del "sublime". La "Philosophical Enquiry into the Origin of our Ideas of the Sublime and the Beautiful" di Burke, uscita nel 1757, fu tradotta anche in italiano fin dal 1804. Di quella Enquiry si individua qualche traccia nella "Kritik der Urteilskraft" di Kant e nell'estetica di Croce. Sono queste, le radici filosofiche del tema che gli atti del presente convegno hanno articolato: com'è ovvio in chiave prevalentemente letteraria e in ambito prevalentemente italiano, ma senza escludere escursioni extra moenia.
90,00 85,50

Giuseppe Ungaretti. Poesia, musica, pittura

Giuseppe Ungaretti. Poesia, musica, pittura

Teresa Spignoli

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2014

pagine: 316

L'attività poetica e critica di Giuseppe Ungaretti si connota, sin dai suoi esordi, per la costante attenzione a tutti gli ambiti della creazione artistica: dalla pittura, definita, vichianamente, come "il primo linguaggio umano", alla musica sentita come emblema dell'antica unità delle arti. In questa prospettiva si è quindi mossa la presente ricerca, nell'intento di mostrare le molteplici connessioni tra l'opera di Ungaretti e il panorama culturale in cui si sviluppa: gli anni del rappel à l'ordre, con il vivace dibattito artistico promosso da riviste come "Ars Nova" e "Valori Plastici", la Scuola di via Cavour e la Roma degli anni Trenta, le nuove tendenze pittoriche degli anni Sessanta, tra cui l'informale e l'astrattismo. Le polarità di musica e pittura ben compendiano, inoltre, quella relazione contrastiva tra immagine e suono, visibile e dicibile, che l'atto della scrittura sempre coinvolge, e che si manifesta in modo evidente nelle molte collaborazioni avviate dal poeta con musicisti e pittori, dalla messa in musica di testi poetici ai libri d'artista realizzati con Fazzini, Fontana, Burri e Dorazio.
28,00

«La fedeltà che non muta». Studi per Giuseppe Savoca

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2014

pagine: 150

L'orbita 'poetica' di Giuseppe Savoca ruota attorno a diversi fuochi. Il suo ritratto di filologo, lessicografo e critico a tutto tondo prende le mosse dagli anni trascorsi accanto a Carlo Muscetta, con l'esemplare edizione einaudiana della Crestomazia poetica leopardiana; si snoda poi (coerentemente) con i decisivi sondaggi laterziani su Parini e sulla poesia del Settecento; si mostra sensibile per un verso ai nuovi fermenti culturali, Savoca è uno specialista di primordine del sapere psicoanalitico e della sua applicazione in termini di teoria retorico-letteraria (si pensi all'Introduzione allo studio della metafora), per l'altro alle nuove risorse della scienza informatica e filologico-linguistica: i suoi numerosissimi progetti di ricerca e la sua Collana di "Strumenti di lessicografia letteraria" presso Olschki lo hanno consacrato nel tempo quale autorità indiscussa in computer and humanities; il suo discorso critico si è allargato nei decenni a tutta la lirica otto-novecentesca (pensiamo solo alla dedizione inesausta a Leopardi o a Ungaretti), mentre la sua passione filologica ha raggiunto il proprio culmine con la fondamentale edizione critica del Canzoniere di Petrarca (già tradotta in francese e in corso di edizione inglese). Eppure, a chi lo ha conosciuto da vicino, a chi ha ascoltato le sue lezioni, resta, crediamo, la sensazione forte che, qualora se ne dovesse dire uno solo, sia Eugenio Montale in fin dei conti il 'suo' poeta.
18,00 17,10

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